M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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mercoledì 31 dicembre 2008

la Condizione della Lingua Araba nell'Islam


بسم الله الرحمن الرحيم

Per quanto riguarda l'abitudine di parlare l'uno con l'altro in una lingua diversa dalla lingua Araba, che è il simbolo dell'Islam e la lingua del Qur'an, in modo che questa diventi una abitudine nella terra, con i familiari, con i propri amici, al mercato, al momento di affrontare rappresentanti del governo o autorità o quando si parla con la gente della conoscenza, indubbiamente questo è makruh (detestabile) poichè si tratta di essere come dei non Arabi - che è makruh, come affermato in precedenza.

Quindi, quando i primi Musulmani andarono a vivere in Siria e in Egitto dove la gente parlava Greco Bizantino e in Iraq e in Khurasan dove la gente parlava il Persiano e nel nord Africa (al-Maghreb) dove la gente parlava Berbero, essi insegnarono alla gente di questi paesi a parlare Arabo, così che l'Arabo divenne la lingua principale in quelle terre e tutta la gente, Musulmana e kafir, parlava Arabo.
Tale fu anche il caso in Khurasan in passato, poi essi divennero lassisti per quanto riguarda la lingua e cominciarono a parlare Farsi fino a che divenne prevalente e l'Arabo venne dimenticato dalla maggior parte di essi. Senza dubbio questo è detestabile.

Il modo migliore è quello di abituarsi a parlare Arabo, in modo che i giovani lo impareranno nelle loro case e nelle loro scuole, così che il simbolo dell'Islam e la sua gente prevarrà. Ciò renderà più agevole per la gente dell'Islam capire il Qur'an e la Sunnah e le parole dei Salaf, a differenza di una persona che usa una sola lingua per parlare, quindi ne vuole imparare un'altra e lo trova difficile.

Sappiate che il fatto di usare una lingua ha un chiaro e forte effetto sul proprio pensiero, comportamento e impegno religioso. Ha anche l'effetto di far assomigliare alle prime generazioni di questa Ummah, i Compagni e i Tabi'in. Essere come loro migliora il proprio pensiero, impegno religioso e comportamento.

Inoltre, la stessa lingua Araba è parte dell'Islam, e conoscere l'Arabo è un dovere obbligatorio. Se è un dovere per capire il Qur'an e la Sunnah ed essi non possono compresi senza conoscere l'Arabo, allora il mezzo che è necessario per adempiere a questo dovere, diventa anch'esso obbligatorio.

Ci sono cose che sono obbligatorie per tutti gli individui (fard 'ayn) e altre che sono obbligatorie per la comunità o la Ummah (fard kifayah, ovvero se alcune persone li adempiono, il resto sono esentate l'obbligo).

Questo è il significato della narrazione di Abu Bakr Ibn Abi Shaybah che ha detto: 'Isa Ibn Yunus ci ha detto da Thawr da 'Umar Ibn Yazid che 'Umar ha scritto ad Abu Musa al-Ash'ari e ha detto: "Imparate la Sunnah e imparate l'Arabo; imparate il Qur'an in Arabo, perché esso è Arabo."

Secondo un altro Hadith narrato da 'Umar, ha detto: "Imparate l'Arabo perché è parte della vostra religione e imparate come il patrimonio dei defunti deve essere diviso (fara'id) poichè queste sono parte della vostra Religione."

Questo comando di 'Umar, per imparare l'Arabo e la Shari'ah unisce le cose necessarie, poichè la Religione implica la comprensione delle parole e delle azioni. La comprensione dell'Arabo è il modo per capire le parole dell'Islam e la comprensione della Sunnah è il modo per capire le azioni dell'Islam.

[Shaykh ul-Islam ibn Taymiyyah - Iqtida‘us-Siratil-Mustaqim 2/207]

il Principio della Limitazione (tawqif)


بسم الله الرحمن الرحيم

I detti e le azioni della gente sono di due tipi: gli atti di culto sui quali la loro religione è stabilita e le consuete pratiche che sono necessarie per vivere di giorno in giorno.
Dai princìpi della Shari'ah noi sappiamo che gli atti di culto sono gli atti che sono stati prescritti da Allah o che Lui ha approvato; nulla qui deve essere affermato se non attraverso la Shari'ah. Tuttavia, per quanto riguarda le attività mondane della gente, esse sono necessarie per la vita quotidiana. Qui il principio è la libertà di azione; nulla può essere limitato in questo, tranne quello che riguarda ciò che Allah subhanahu wa ta'ala ha limitato. Questo è il caso, poichè ordinare e proibire sono entrambi nelle mani di Allah. Per quello che interessa il culto, ci deve essere un Suo comando riguardo esso. Così, quando è richiesto un comando (da Allah) per stabilire qualcosa, come possiamo noi dire che qualcosa è limitato senza il Suo comando?

Questo è il motivo per cui Ahmad bin Hanbal (rahimahuLlah) e altri giuristi (fuqaha) che basano le loro decisioni sugli ahadith, dicono: "In relazione agli atti di culto, il principio è tawqif" vale a dire, nulla può essere legiferato in questa materia ad eccezione di ciò che Allah Stesso ha legiferato. Se si fa il contrario, si incorre nel rischio di essere inclusi nell'aya:

"Hanno partner (con Allah) che hanno prescritto per loro, nella religione, ciò su cui Allah non ha dato il permesso?" [Ash-Shura, 21]

Ma per quanto riguarda le abitudini di vita, il principio è la libertà poichè nulla può essere limitato in questo, tranne quello che riguarda ciò che Allah Stesso ha vietato. In questo caso, fare il contrario deve essere incluso nel significato del Suo detto:

"Dì: Avete visto ciò che Allah ha fatto scendere su di voi per il vostro sostentamento? Eppure avete reso una parte di esso halal e una parte di esso haram." [Yunus, 59]

[Shaykh ibn Taymiyyah - da "al-Qawa'id al Nuraniyah al Fiqhya" pagg.112 -113]

martedì 30 dicembre 2008

le virtù di Muharram, il Sacro mese di Allah


بسم الله الرحمن الرحيم

Lode ad Allah,
il Signore dei Mondi, la pace e le benedizioni siano sul nostro Profeta Muhammad, il Sigillo dei Profeti e il Principale dei Messaggeri, e su tutti i suoi familiari e Compagni.

Il Sacro mese di Allah di Muharram, è un mese importante e benedetto. E' il primo mese del calendario Hijri ed è uno dei quattro mesi sacri, riguardo al quale Allah dice:

"In verità, il numero di mesi presso Allah è di dodici mesi (in un anno), così è stato ordinato da Allah il giorno in cui Egli ha creato i cieli e la terra; di essi, quattro sono sacri. Questa è la religione giusta, in modo che non vi sbagliate in essi..." [al-Tawbah, 36]

Abu Bakr (radiAllahu 'anhu) ha riferito che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "L'anno è di dodici mesi di cui quattro sono sacri, i tre mesi consecutivi di Dhu'l-Qa'dah, Dhu'l-Hijjah e Muharram, Rajab Mudar che arriva tra Jumada e Sha'ban." [Al-Bukhari, 2958]

Muharram è così chiamato perché si tratta di un mese sacro (muharram) e per confermare la sua santità.

Le parole di Allah "...in modo che non vi sbagliate in essi..." significa non sbagliare in questi sacri mesi, perché il peccato in questi mesi è peggio che in altri mesi.
E 'stato riportato che Ibn' Abbas (radiAllahu 'anhu) ha detto che questa frase si riferisce a tutti i mesi, poi vennero individuati questi quattro e resi sacri, così che il peccato in questi mesi è più grave e le buone azioni prendono una maggiore ricompensa.

Qatadah (radiAllahu 'anhu) ha detto riguardo questa frase che il peccato in questi mesi sacri è più grave e peccaminoso che in qualsiasi altro momento. In qualsiasi momento il peccato è una questione seria, ma Allah dà maggiore peso a qualsiasi dei Suoi comandi Egli voglia. Allah ha scelto certe cose della Sua creazione. Egli ha scelto Messaggeri tra gli angeli e Messaggeri tra gli uomini. Egli ha scelto tra il discorso, il ricordo di Lui (dhikr). Ha scelto le moschee tra la terra, Ramadan e i sacri mesi tra i mesi e Venerdì tra i giorni e Laylat al-Qadr tra le notti, perciò onoriamo ciò che Allah ci ha detto di onorare. La gente della comprensione e della saggezza, pratica le cose che Allah ci ha detto di praticare. [riassunto dal Tafsir di Ibn Kathir, rahimahuLlah. Tafsir di sura at-Tawba, aya 36]

Abu Hurayra (radiAllahu 'anhu) ha detto che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Il migliore digiuno dopo Ramadan, è il digiuno del mese di Allah, Muharram." [Muslim, 1982]

La frase "il mese di Allah", che collega il nome del mese al nome di Allah in una struttura grammaticale genitivo, indica l'importanza del mese. Al-Qari (rahimahuLlah) ha detto: "Il significato apparente è tutto il mese di Muharram." Ma è stato dimostrato che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) non ha mai digiunato un intero mese a parte Ramadan, quindi questo hadith probabilmente incoraggia ad incrementare il digiuno durante Muharram, senza che questo significhi dover digiunare l'intero mese.

E' stato riportato che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) era solito digiunare di più durante Sha'ban. E' probabile che la virtù di Muharram non gli sia stata rivelata fino alla fine della sua vita, prima egli era in grado di digiunare durante questo mese. [Sharh al-Nawawi 'ala Sahih Muslim]

Al-'Izz ibn 'Abd al-Salam (rahimahuLlah) ha detto: "Ai tempi e ai luoghi può essere stata data una condizione di preferenza in due maniere, sia temporale che religiosa/spirituale. Riguardo quest'ultima, è dovuto al fatto che Allah elargisce la Sua generosità ai Suoi servi in quei tempi o in quei luoghi, dando una maggiore ricompensa per le azioni compiute, come ad esempio dare una maggiore ricompensa per il digiuno durante Ramadan piuttosto che per il digiuno in tutte le altre volte e lo stesso è per il giorno di Ashura, la cui virtù è dovuta alla generosità e alla bontà di Allah verso i Suoi servi in quel giorno..." [Qawaa’id al-Ahkaam , 1/38]

da islamQ&A

lunedì 29 dicembre 2008

l'esaltazione del Pudore


بسم الله الرحمن الرحيم


681. Ibn 'Umar (radiAllahu 'anhuma) ha riportato: il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) passò da un uomo degli Ansar che stava ammonendo suo fratello riguardo il pudore. Il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Lascialo solo, poichè il pudore è una parte dell'Iman."
[Al--Bukhari e Muslim]

commento: l'Ansari, che era stato rimproverato da suo fratello, era invero una personificazione di pudore e di modestia. Un uomo del genere non è mai scaltro negli affari materiali, poichè il pudore lo limita dal seguire modi sbagliati. Per questo motivo, il pudore è stato definito una parte della fede. Questa è una qualità innata, cioè alcune persone sono modeste dalla nascita. Ancora, se vengono gradualmente guidati e indirizzati verso le virtù, la loro modestia può ulteriormente aumentare.

682. 'Imran bin Husain (radiAllahu 'anhuma) ha riportato: il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Il pudore non porta ad altro che al bene."
[Al-Bukhari e Muslim]

In una narrazione di Muslim: il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Tutto il pudore è bene."

commento: il Hadith ci illumina sull'eccellenza del pudore, che serve al buon proposito di prevenire l'uomo dalla disobbedienza ad Allah e da attività immorali e malvagie. Evidentemente, ha un impatto benefico sulla società. Inoltre, mantiene l'uomo libero da peccati e di conseguenza egli sarà innocente davanti ad Allah. Da questo punto di vista, il pudore è certamente è un bene completo.

683. Abu Huraira (radiAllahu 'anhu) ha riportato: il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa allam) disse: "L'Iman ha sessanta o più o settanta o più rami. Il più alto di tutti questi è la Testimonianza di Fede "La ilaha illallah" (non vi è alcun dio tranne Allah), mentre il minore di essi è la rimozione di un oggetto dannoso dalla strada. E il pudore è un ramo dell'Iman."
[Al-Bukhari e Muslim]

commento: il Hadith si è già trovato in un capitolo precedente, vedere il commentario del Hadith n°125. Qui è stato ripetuto con riferimento ai gradi della fede. Il pudore è anche una parte della fede ed è anzi uno dei più importanti componenti, poichè svolge un efficace ruolo nell'educazione e nell'elevazione della psiche umana.

684. Abu Sa'id Al-Khudri (radiAllahu 'anhu) ha riportato: il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) era anche più timido di una vergine dietro il suo velo. Quando egli vedeva qualcosa che detestava, noi lo percepivamo dal suo viso.
[Al-Bukhari e Muslim]

commento: anche se questo Hadith in particolare si riferisce al carattere del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam), esso rivela anche che il pudore è una qualità peculiare della donna. Una donna non sposata, sopra ogni altra cosa, è considerata il simbolo della timidezza. I paesi islamici hanno assistito a molte maledizioni della civiltà occidentale e la peggiore è quella che ha rubato via il pudore della donna, perché è l'ultimo scudo protettivo della civiltà islamica che il nemico costantemente spazza via. Possa Allah concedere ai Musulmani l'intuizione per scongiurare questa cattiveria!

[Riyadh-ul-Salihin - capitolo 84, "Esaltazione del pudore"]

domenica 28 dicembre 2008

Islam significa sottomissione


بسم الله الرحمن الرحيم


domanda: perchè la nostra Religione si chiama Islam?

risposta: perché uno che entra in essa sottomette (Aslama) se stesso ad Allah, si abbandona (Istislam) e rispetta tutte le sentenze che provengono da Allah e dal Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam). Allah l'Onnipotente ha detto:

وَمَن يَرْغَبُ عَن مِّلَّةِ إِبْرَاهِيمَ إِلاَّ مَن سَفِهَ نَفْسَهُ

"E chi si allontana dalla religione di Ibrahim, se non colui che inganna se stesso?" [Al-Baqara, 130]

Egli ha anche detto:

إِذْ قَالَ لَهُ رَبُّهُ أَسْلِمْ قَالَ أَسْلَمْتُ لِرَبِّ الْعَالَمِينَ

"Quando il Suo Signore gli disse: Sottomettiti (ovvero: Sii un Musulmano)! Egli disse: Ho sottomesso me stesso (come un Musulmano) al Signore di tutto ciò che esiste." [Al-Baqara, 131]

E ha detto:

مَنْ أَسْلَمَ وَجْهَهُ لِلّهِ وَهُوَ مُحْسِنٌ فَلَهُ أَجْرُهُ عِندَ رَبِّهِ

"Ma chiunque sottomette il suo volto (se stesso) ad Allah e agisce bene, allora la sua ricompensa è presso il suo Signore." [Al-Baqara, 112]

[The Permanent Committee for Islamic Research and Fatawa - Fatawa Islamiyah, vol. 8, pag. 355]

venerdì 26 dicembre 2008

la Metodologia nella chiamata ad Allah


بسم الله الرحمن الرحيم

Da Ibn Abbas (radiAllahu 'anhuma), che quando il Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) mandò Mu'adh in Yemen, egli disse:

"In verità state andando da un popolo dalla gente del Libro, perciò la prima cosa a cui dovete chiamarli è la testimonianza che nessuno ha il diritto ad essere adorato, tranne Allah (in un'altra narrazione: che essi scelgono Allah soltanto per il culto). Quindi se essi vi obbediscono in quello, informateli poi che Allah ha obbligato loro a cinque preghiere in ogni giorno e notte. E se essi vi obbediscono in quello, informateli poi che Allah ha obbligato loro alla carità presa tra i loro ricchi e data ai loro poveri. Quindi se essi vi obbediscono in quello, allora evitate di prendere il meglio dei loro possedimenti e temete la supplica di una persona oppressa, poichè non vi è alcuno schermo tra la sua supplica e Allah."

riferito da Al-Bukhari [1] Muslim [2] an-Nasa'i [3] Ibn Majah [4] ad-Darimi [5] Ahmad [6]

IL RELATORE DEL HADITH

Il relatore del hadith è Abbas bin Abdullah bin Abdul al-Muttalib Hashimi, il cugino paterno del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam), conosciuto come al-Hibr (lett. l'inchiostro) e al-Bahr (lett. il mare) a causa della sua vasta conoscenza. Egli è stato uno dei più prolifici narratori tra i Sahaba, uno dei Abadilah (plurale di Abdullah) e tra i giuristi tra i Compagni; morì nel 68 AH, radiAllahu 'anhu.

IL SIGNIFICATO DEL HADITH

Il Hadith chiarisce i passi necessari che il chiamante ad Allah è obbligato a seguire. Quindi il primo passo obbligatorio, è che egli inizi con la chiamata al Tawhid e individui Allah soltanto per il culto e stia lontano dallo shirk minore e maggiore. Questo è stabilito dalla testimonianza che nessuno ha diritto ad essere adorato tranne Allah e che Muhammad è il Messaggero di Allah.

Il significato inteso con questa testimonianza è che il culto, in tutte le sue forme, è stabilito essere diritto di Allah soltanto e nessuno tranne Lui merita qualcosa da esso, nè un angelo portato vicino, nè un profeta inviato, nè un uomo pio, nè una pietra, nè il sole, nè la luna.

Quindi non vi è nessuno su cui chiamare tranne Allah soltanto, non deve essere chiesto soccorso a nessuno tranne che a Lui, l'aiuto non deve essere domandato a nessuno tranne che a Lui e nessuno eccetto Lui deve essere veramente invocato, temuto e sperato.

Quindi chiunque diriga qualcosa verso questi o altri tipi di culto ad altri che Allah, allora egli ha commesso shirk con Allah. E chi commette shirk con Allah, in verità Allah gli ha proibito il Paradiso e la sua dimora è il Fuocoe non vi è alcun aiuto per gli oppressori (ovvero per coloro che commettono shirk).

Non è sufficiente limitarsi a pronunciare lailaaha illalaah. Piuttosto è necessario conoscere il suo significato, agire in conformità ai suoi requisiti e adempiere alle sue condizioni che sono sette:

1- la conoscenza che annulla l'ignoranza
2- la certezza che annulla il dubbio
3- l'accettazione che annulla il rifiuto
4- l'obbedienza che annulla l'abbandono
5- la sincerità che annulla lo shirk
6- la verità che annulla la menzogna
7- l'amore che annulla ciò che lo contraddice

Il significato inteso con la testimonianza che "Muhammad è il Messaggero di Allah" è avere conoscenza del suo significato e agire in accordo ai suoi requisiti. Quindi, allo stesso modo, non è semplicemente la sua espressione ma piuttosto è credere e testimoniare la verità di tutto ciò di cui egli ci ha informati; per obbedirgli in quello che ha comandato; per evitare ciò che egli ha proibito e vietato; e adorare Allah soltanto con quello che Egli ha prescritto sulla lingua del nobile Messaggero, senza desideri e senza innovazione.

Quindi è obbligatorio per gni Musulmano conoscere il significato delle due testimonianze con la corretta comprensione e agire in conformità ai loro requisiti. Questo comprende l'affermazione, l'iman, l'agire in accordo a quello con cui è venuto il Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam), il Libro e la Sunnah, che è legato al credo, al culto e alle norme per ogni aspetto della vita.

I BENEFICI DEL HADITH

  • Tawhid è il fondamento dell'Islam
  • il più importante pilastro dopo il Tawhid è l'istituzione della preghiera
  • il più obbligatorio pilastro dell'Islam dopo la preghiera, è la zakat obbligatoria che è dovuta alla ricchezza
  • l'imam (la guida) è il responsabile della raccolta e della distribuzione della zakat, sia attraverso se stesso che tramite un suo rappresentante
  • il hadith contiene le prove che è sufficiente pagare la zakat ad una qualsiasi delle categorie di persone tra coloro che hanno il diritto di riceverla
  • non è ammissibile dare la zakat ai ricchi
  • il hadith contiene un divieto per colui che raccoglie la zakat dai più preziosi possedimenti della gente
  • il hadith contiene un ammonimento per tutti i tipi di oppressione
  • il hadith contiene la prova per l'accettazione della narrazione da parte di una persona retta in materia di credo e di azioni obbligatorie
  • il hadith contiene la prova che il chiamante (da'i) deve iniziare con ciò che è più importante e poi passare a ciò che segue di importanza

[1] Kitab uz-Zakat, n° 1395 e 1458
[2] Kitab ul-Iman, n°31.
[3] Kitab uz-Zakat, vol. 5, pag 3
[4] Kitab uz-Zakat, n° 1873, vol.1, pag 568

[5] Kitab uz-Zakat, n° 1662, vol. 1, pag. 318
[6] Vol. 1, pag. 233

[Shaykh Al-Madkhali - Mudhakkirah al-Hadith an-Nabawi, n° 1]

giovedì 25 dicembre 2008

le Fondamenta del Corretto Credo


بسم الله الرحمن الرحيم

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
Tutta la Lode è per Allah soltanto e possano la pace e le benedizioni essere su colui dopo il quale non vi è alcun messaggero, così come sulla sua famiglia e i suoi Compagni.

Per procedere:

Poichè avere il Corretto Credo è il fondamento e la base della Religione dell'Islam, ho sentito che questo dovesse essere l'argomento di questa lezione.

E' ben noto dai testi religiosi del Qur'an e della Sunnah, che le dichiarazioni e le azioni di una persona sono considerate valide ed accettabili soltanto da Allah, se sono prodotte come risultato di un corretto credo. Quindi, se il credo di qualcuno non è corretto, egli annulla qualsiasi dichiarazione e azione proveniente da esso, come Allah dice:

"E chiunque respinge la fede (iman), allora egli ha annullato le sue buone azioni, e nell'Altra Vita sarà tra i perdenti." [Al-Ma'ida, 5]

E Allah dice:

"Ed è stato rivelato a te, o Muhammad, e a coloro prima di te: se associate partner nel culto ad Allah, le vostre buone azioni saranno sicuramente cancellate e certamente sarete tra i perdenti." [Az-Zumar, 65]

I versetti (dal Qur'an) recanti lo stesso significato sono molti.
Il chiaro Libro di Allah e la Sunnah del Suo fedele Messaggero, possano la migliore pace e benedizioni del Signore essere su di lui, indicano che il Corretto Credo può essere riassunto in: fede in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri (rivelati), nei Sui Messaggeri, nell'Ultimo Giorno e nel Decreto Divino - nel bene e nel male di esso.
Quindi queste sei cose formano le basi del Corretto Credo, con cui Allah ha fatto scendere il Suo potente Libro e con cui Allah ha inviato il Suo Messaggero Muhammad, pace e benedizioni su di lui.
Tutto ciò in cui uno è obbligato ad avere fede dalle questioni dell'Invisibile, così come tutto ciò di cui Allah e il Suo Messaggero ci hanno informato da queste sei fondamenta.
Le prove di queste sei fondamenta nel Qur'an e nella Sunnah, sono molte. Tra esse vi è il detto di Allah:

"Giustizia (birr) non è che giriate i vostri volti verso l'est e l'ovest (in preghiera), ma piuttosto giustizia è per colui che crede in Allah, nell'Ultimo Giorno, negli Angeli, nei Libri e nei Profeti." [Al-Baqara, 177]

E il detto di Allah:

"Il Messaggero crede in ciò che è stato fatto scendere su di lui da parte del suo Signore, e così fanno i credenti - tutti coloro che credono in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e nei Suoi Messaggeri. (Ed essi dicono): noi non facciamo distinzioni tra i Suoi Messaggeri." [Al-Baqara, 285]

E il Suo detto:

"O voi che credete! Credete in Allah e nel Suo Messaggero e al Libro che è stato rivelato al Suo Profeta e alla Scrittura che è stata rivelata in passato (prima di lui). E chiunque non crede in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri e nell'Ultimo Giorno, è andato smarrito." [An-Nisa', 136]

E il Suo detto:

"Non sapete che Allah conosce tutto ciò che è nei cieli e sulla terra? In verità, è tutto (scritto) nel Libro (Tavoletta Conservata). In verità, ciò è facile per Allah." [Al-Hajj, 70]

Per quanto riguarda gli autentici ahadith che indicano queste fondamenta, essi sono molti. Tra di essi vi è il famoso hadith autentico riportato da Muslim nel suo Sahih in cui 'Umar bin Al -
Khattab ( radiAllahu ‘anhu ) ha narrato che (l'angelo) Jibril chiese al Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) riguardo l'Iman (fede). Quindi egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) gli rispose:


"Iman (fede) è credere in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri, nell'Ultimo Giorno e credere nel Decreto Divino, nel bene di esso e nel male di esso."

Questo hadith è stato trasmesso da Al-Bukhari e Muslim, da Abu Hurayra (radiAllahu 'anhu).

Queste sono le sei fondamenta in cui ogni Musulmano è obbligato a credere, sia per quanto riguarda Allah, il Giorno del Giudizio e qualsiasi altra cosa dall'Invisibile (ghayb).

[Shaykh Bin Baz - introduzione di "Al-'Aqidat-us-Sahihah wa ma Yudaduha" (il corretto Credo e ciò che gli si oppone)]

mercoledì 24 dicembre 2008

il Credente è uno specchio per suo Fratello


بسم الله الرحمن الرحيم

Da Abu Hurayra (radiAllahu 'anhu) che ha detto che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"Il credente è uno specchio per il credente e il credente è il fratello del credente. Egli protegge la sua proprietà per lui e lo difende da dietro."

Riportato da Al-Bukhari in al-Adabul Mufrad (n° 239), Abu Dawud (traduzione inglese 3/1370/n°4900) e altri. La sua catena di narrazione è hasan.

note:

Quindi la descrizione del suo essere uno "specchio" è molto precisa e profonda e mostra il culmine di fraternità e di solidarietà. Perciò tuo fratello, o servo di Allah, è l'immagine di te stesso.
Quindi se egli si comporta male, è come se tu ti fossi comportato male e se egli commette un errore, è come se tu avessi commesso un errore. Perciò egli è uno specchio per te, quindi un'immagine di te stesso. Per cui non trattarlo se non con gentilezza e dolcezza. Se non ti comporti in questa maniera con tuo fratello, allora questo sarà qualcosa che indebolisce.

[Shaykh Ali Hasan al-Halabi - da "Quaranta Ahadith sulla personalità Islamica"]

martedì 23 dicembre 2008

aderire alla comprensione dei Compagni


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahuLlah) ha detto:

Possa Allah avere Misericordia su di voi. Sappiate che la Religione è ciò che proviene da Allah, il Benedetto e Altissimo. Non è qualcosa lasciato all'intelletto e alle opinioni degli uomini. Conoscenza è ciò che proviene da Allah e il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam), perciò non seguite qualcosa basato sui vostri desideri e così vi deviate dalla Religione e lasciate l'Islam. Non vi sarà alcuna scusa per voi dal momento in cui il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha spiegato la Sunnah alla sua Ummahe l'ha resa chiara ai suoi Compagni ed essi sono il Jama'ah, ed essi sono il Corpo Principale (as-Sawad ul-A'dham) e il Corpo Principale è la verità e i suoi seguaci. [1]

Quindi chi contraddice i Compagni del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) in qualsiasi affare della Religione, allora egli è caduto nella miscredenza. [2]

note:

[1] Imam Ahmad riporta nel suo Musnad (4/278) con una narrazione con un isnad hasan di Nu'man ibn Bashir: Abu Umamah al-Bahili (radiAllahu 'anhu) ha detto: "Attaccatevi al corpo principale (as-Sawad ul-A'dham)." Allora un uomo disse: "Cos'è il corpo principale?" Quindi Abu Umamah disse: "Questo aya (54) in Sura an-Nur:

"Se volgete le spalle, egli Muhammad è responsabile soltanto per il dovere che incombe su di lui, e voi per quello posto su di voi."

Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu) ha detto: "Il Jama'ah è ciò che è conforme alla verità, anche se siete da soli". Riportato da Ibn'Asakir in Tarikh Dimashq con un isnad sahih come sottolineato da Shaykh Al-Albani in al-Mishkat (1/61).

[2] Allah l'Altissimo non solo mette in guardia dall'opporsi al Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ma avverte anche contro il seguire altra strada che quella dei primi Credenti: i Compagni (radiAllahu 'anhum) in mezzo ai quali è stato mandato il Qur'an e che hanno imparato direttamente dal Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam).
Allah l'Altissimo ha detto:

"Se qualcuno discute con il Messaggero anche dopo che la guida gli è stata chiaramente comunicata e segue un sentiero altro che quello dei Credenti (i Compagni), Noi lo lasceremo nel sentiero che ha scelto e dimorerà nell'Inferno. Che cattivo rifugio!" [Sura an-Nisa', 115]

Pertanto colui che abbandona totalmente la loro strada e invece segue la strada dei dèmoni, come gli estremi Rafidi, i Batini, gli estremi Sufi che adorano altri oltre ad Allah, allora egli ha lasciato la Religione.

[Imam Al-Barbahari - da Kitab Sharh us-Sunnah, punto 5]

tutti gli affari sono stati resi chiari dalla Sunnah e dal Jama'ah


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahuLlah) ha detto:

Tutti gli affari sono stati resi chiari dalla Sunnah e dal Jama'ah.
'Umar ibn al-Khattab (rahimahuLlah) ha detto: "Non vi è alcuna giustificazione per qualcuno che va traviato pensando di essere sulla guida. Nè per l'abbandono della guida pensando che essa sia fuorviata, poichè gli affari sono stati resi chiari, la prova è stata stabilita [1] e la scusa tagliata via." [2]
Ciò è dovuto al fatto che la Sunnah e il Jama'ah hanno consolidato e salvaguardato tutta la Religione. Questo è stato reso chiaro alla gente, in modo che la gente la rispetti e la segua. [3]

note:

[1] Al-'Irbad ibn Sariyah (radiAllahu 'anhu) riferisce che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam)ha detto "...ho lasciato una chiara guida su di voi. La sua notte è come il suo giorno. Nessuno si devia da essa dopo di me, tranne colui che è distrutto." Riportato da Ahmad, Ibn Majah (n° 43) e al-Hakim. È stato dichiarato sahih da Shaykh Al-Albani in as-Sahihah (n° 937).

[2] Riportato da Ibn Battah in al-lbantul-Kubra (n° 162) per tramite di Awza'i che ha raggiunto lui che 'Umar ibn al-Khattab ha detto. Tuttavia, la sua catena è munqati' (scollegata).

Al-Marwazi riporta in as-Sunnah (n°95) 'Umar ibn 'Abd Allah 'Aziz ha detto "Non vi è alcuna scusa per colui che, dopo la Sunnah, viene fuorviato sull'errore che pensa sia la guida."

[3] 'Abdullah ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu) ha detto: "Seguite e non innovate, perchè vi è stato dato ciò che è sufficiente e ogni innovazione è deviazione." Riportato da Abu Khaithamah in Kitab Ul-'Ilm (n° 540) e dichiarato sahih da Shaykh Al-Albani.

[Imam Al-Barbahari - da Kitab Sharh us-Sunnah, punto 4]

domenica 21 dicembre 2008

partecipare alle feste dei Kuffar e dei Mushrikin


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: è ammissibile per un Musulmano mangiare cibo preparato dai kuffar per le loro feste?

risposta: non è ammissibile per il Musulmano mangiare alimenti che gli Ebrei, Cristiani e mushrikun preparano per le loro feste. Non è neppure ammissibile per un Musulmano accettare tali cose che vengono date loro in occasione delle loro feste, poichè implica che li si onori e si cooperi con loro nella manifestazione dei loro simboli e nella diffusione delle innovazioni e nella condivisione della loro felicità nei giorni delle loro feste. Quello può anche indurre a prendere le loro feste come nostre feste o a scambiare gli inviti ai pasti o a dare regali per un'altra festa. Questo è un tipo di deviazione e di innovazione nella religione. E 'stato dimostrato che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"Chiunque introduca qualcosa in questa nostra materia che non è parte di essa, sarà respinto."

E non è ammissibile dare loro qualcosa in occasione delle loro feste.

[Permanent Committe for Islamic Research and Fatawa - Al-Lajnah al-Da'imah 22/398]


"Non è ammissibile per i Musulmani partecipare alle feste dei mushrikin, conformemente al consenso degli studiosi le cui parole hanno il loro peso. I fuqaha' che seguono le quattro scuole di pensiero lo hanno affermato chiaramente nei loro libri...
Al-Bayhaqi ha narrato con un isnad sahih da 'Umar ibn al-Khattab che ha detto: "Non entrate con i mushrikin nelle loro chiese nel giorno delle loro feste, poichè la collera divina è scesa su di loro." e 'Umar ha anche detto: "Evitate i nemici di Allah nelle loro feste."
Al-Bayhaqi ha narrato con un isnad jayyid da 'Abd-Allah ibn 'Amr che ha detto: "Chiunque dimora nella terra dei non-Arabi e celebra il loro nuovo anno e le loro feste e li imita fino a che muore in quello stato, sarà riunito con loro nel Giorno della Resurrezione."

[Shaykh Ibn al-Qayyim - Ahkam Ahl al-Dhimmah, 1/723-724]

congratularsi con i Kuffar durante le loro feste


بسم الله الرحمن الرحيم

Salutare i kuffar durante il Natale e le altre loro feste religiose, è haram (proibito) secondo il consenso, come Ibn al-Qayyim (rahimahuLlah) ha detto:

"Congratularsi con i kuffar durante i rituali che appartengono soltanto a loro, è haram secondo il consenso, così come lo è congratularsi con loro durante le loro feste e i loro digiuni dicendo "Felice festa" o "Possiate godere la vostra festa" e così via. Se colui che dice questo è stato salvato dal kufr, è comunque vietato. E' come congratularsi con qualcuno che si prostra davanti alla croce o anche peggio. Questo è un grande peccato, come congratularsi con qualcuno che beve vino o che uccide qualcuno o che ha rapporti sessuali illeciti e così via. Molti di quelli che non hanno alcun rispetto per la propria religione, cadono in questo sbaglio senza comprendere la disgustosità delle loro azioni. Chiunque si congratuli con una persona per la sua disobbedienza o bid'ah o kufr, espone se stesso alla rabbia e alla collera di Allah." [Ahkaam Ahl al-Dhimmah]

Congratularsi con i kuffar durante le loro feste religiose è haram nella misura descritta da Ibn al-Qayyim perché questo implica che si accettino o approvino i loro rituali di kufr, anche se uno non li accetta per se stesso. Ma il musulmano non dovrebbe accettare i rituali di kufr o congratularsi con qualcun'altro per loro, poichè Allah non accetta nulla di tutto questo, come Egli dice:

"Se voi non credete, allora in verità Allah non ha bisogno di voi, Egli non ama la miscredenza per i suoi servi. E se siete grati (per essere credenti), Egli è soddisfatto con questo per voi..." [Az-Zumar, 7]

"... Questo giorno ho perfezionato la vostra religione per voi, ho completato il Mio favore su di voi, e hanno scelto per voi Islam come la vostra religione ... " [Al-Ma'ida, 3]

Quindi congratularsi con loro è vietato, siano essi colleghi di lavoro o altro.

Se essi ci salutano in occasione delle loro feste, noi non dobbiamo rispondere perché queste non sono le nostre feste e perché non sono le feste accettate da Allah. Queste feste sono innovazioni nelle loro religioni, e anche quelle che possono essere state prescritte in precedenza, sono state abrogate dalla Religione dell'Islam con cui Allah ha inviato Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam) per l'intera umanità. Allah dice:

"Chi vuole una religione diversa dall'Islam, non gli sarà mai accettata e sarà tra i perdenti." [Al-'Imran, 85]

E' haram per il Musulmano accettare inviti in tali occasioni, poichè questo è peggio che congratularsi con loro in quanto implica la partecipazione alle loro celebrazioni.

Allo stesso modo, ai Musulmani è proibito imitare i kuffar facendo feste in queste occasioni, o scambiandosi doni, o dando dolci o cibo, o prendendo del tempo libero dal lavoro...etc. perchè il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"Chiunque imita un popolo, è uno di loro." [narrato da Abu Dawud, in al-Libas, hadith n°3512]

Shaykh al-Islam Ibn Taymiyyah (rahimahuLlah) ha detto:

"Imitarli in alcune delle loro feste, implica che ci si compiaccia con loro per le loro false credenze e pratiche, dando loro la speranza di poter avere la possibilità di indurre in errore ed umilire i più deboli." [Iqtida' al-Sirat al-Mustaqim Mukhalifat Al Ashab-Jahim]

Chiunque faccia qualcosa di questo tipo è un peccatore, anche se lo fa per educazione o per essere amichevole o perchè è troppo timido per poter rifiutare o per qualunque altro motivo, perchè questa nell'Islam è ipocrisia e perchè rende i kuffar orgogliosi della loro religione.

Allah è Colui al Quale chiediamo di rendere i Musulmani orgogliosi della loro Religione, di aiutarli a rispettarla con fermezza, di renderli vittoriosi sui loro nemici, poichè Egli è Forte ed Onnipotente.

[Muhammad Ibn Salih al-'Uthaymin - Majmu'ah Fatawa wa Rasa'il]

venerdì 19 dicembre 2008

il saluto ai non Musulmani 1


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: Qual è la sentenza del saluto ad un non-Musulmano?

risposta: L'inizio del Salam ad un non-Musulmano è haram (proibito) e inammissibile. Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Non cominciate il Salam (il saluto) per primi con gli Ebrei e i Cristiani e quando li incontrate per la strada, costringeteli ad andare nella parte più stretta di essa." [riportato da Muslim, dal Hadith di Abi Hurayra]

Ma se essi vi salutano, allora spetta a voi restituire loro il saluto, (basandosi) in generale sull'affermazione di Allah:

"Quando venite salutati con un saluto, ricambiate il saluto con uno migliore di esso, o (almeno) restituitelo equamente." [An-Nisa', 86]

E gli Ebrei salutavano il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) dicendo: "Possa As-Sam essere su di te, o Muhammad." significa morte -essi invocavano effettivamente la morte sul RasulAllah- quindi il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) diceva, sicuro che gli Ebrei invocassero la morte su di lui, "Se loro vi salutano allora voi tutti rispondete con wa 'alaykum (a voi)."

E riguardo il suo dire "a voi", è evidente che se essi avessero detto esplicitamente "As-Salamu alaykum", allora per essi ci sarebbe il ricambio del saluto (da parte nostra); proprio come essi lo dicono a noi, noi lo diciamo a loro. E qualcuno della gente della conoscenza ha detto riguardo tale questione, che se davvero gli Ebrei, i Cristiani e altri tra i non-Musulmani dicono chiaramente il saluto, allora è consentito per noi dire "Alaykumus-Salam".

E inoltre non è ammissibile cominciare con il saluto (verso di loro) "Ahlan wa Sahlan" (benvenuto) o con qualcosa che gli assomiglia, poichè significa che uno li sta onorando ed esaltando. Ma se essi ci danno questo saluto, allora noi ricambiamo con lo stesso saluto che loro ci hanno rivolto, poichè l'Islam è venuto con la giustizia e daremo a tutti il loro giusto.

Ed è risaputo che i Musulmani hanno una condizione ed una posizione elevata con Allah e quindi non è necessario abbassare noi stessi ad altri che i Musulmani, cominciando a salutarli con il Salam; perciò riguardo la domanda, noi in conclusione diciamo che non è permesso iniziare il Salam ai non-Musulmani poichè il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci ha proibito di farlo e in questo vi è una forma di degradazione dei Musulmani. Iniziare (il Salam) rafforza il potere del non-Musulmano mentre il Musulmano ha una più alta (posizione rispetto al non-Musulmano) con Allah l'Onnipotente, quindi non è necessario umiliare se stessi in tale questione.

E quando essi danno il Salam, allora noi ricambiamo loro lo stesso saluto. E inoltre non è consentito iniziare con loro il saluto come "Ahlan wa sahlan wa marhaban" (dare loro il benvenuto) e qualcosa simile ad esso.

[Shaykh Salih al-'Uthaymin - Fatawa al-Aqidah Shaykh 'Uthaymin]

Ahadith sul Masbaha


بسم الله الرحمن الرحيم

Narrato da ibn Waddah in "Al-Bid’ wa’l-Nahy anha" da al-Salt ibn Bahram che ha detto:
"Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu) passò da una donna che aveva un masbaha con cui stava facendo tasbih e lo ruppe e lo gettò da una parte, poi egli passò da un uomo che stava facendo tasbih con dei ciottoli e gli diede un calcio e poi disse: Tu pensi di essere migliore dei Sahaba, ma stai seguendo una bid'ah ingiustificata! Pensi di avere più conoscenza dei Compagni di Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam)."
[il suo isnad è Sahih per al-Salt che è uno dei più affidabili (thiqah) seguaci dei Tabi'in]

Abdullah ibn Amr (radiAllahu 'anhu) ha detto:
"Ho visto il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) contare il tasbih con la (mano) destra."
[registrato da Abu Dawud, at-Tirmidhi e altri, è un noto Hadith Sahih]

Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto a Yusayrah (radiAllahu 'anhu) che:
"Dovete dire il Tahlil, il Tasbih e il Taqdis. Non dimenticatelo o vi sarete dimenticati la Misericordia. E contateli sulle dita, poichè esse saranno domandate ed interrogate."

E in una narrazione:

"Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) comandò loro di contare sulle proprie dita, poichè esse saranno domandate e interrogate (in proposito)."
[questo è un Hadith Hasan registrato da Ahmad, Abu Dawud, ibn Abi Shaybah e un certo numero di altri]

Ha detto il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam):
"E contate usando la punta delle dita, poichè ad esse sarà chiesto ed esse testimonieranno."
[da Sahih Sunan at-Tirmidhi, 2835]

*masbaha (misbaha) مسبحة è una corda con attaccate delle perline in legno o altro materiale, usate per il Dhikr (alla luce dei sopra citati ahadith, il suo uso viene considerato makruh e da alcuni studiosi haram=>bid'ah)

giovedì 18 dicembre 2008

il cuore salvo


بسم الله الرحمن الرحيم

E il cuore salvo è quello che è sicuro dallo shirk, dall'odio, dalla gelosia, dall'invidia, dall'avidità, dall'orgoglio, dall'amore del mondo e dal comando. Quindi è al sicuro da ogni cosa dannosa che lo allontana da Allah ed è salvo da ogni dubbio che contraddice la Sua Scienza (ovvero la Sua Rivelazione). E' sicuro da ogni desiderio che si oppone al Suo comando e da ogni desiderio che respinge ciò che Egli intende (dai Suoi servi), ed è anche al sicuro da tutto ciò che lo allontana da Allah. Pertanto questo cuore sano e salvo è in Paradiso nel Giorno della Resurrezione. La salvezza e la solidità del cuore non può essere perfezionata, assolutamente, fino a che sia al sicuro da cinque cose:


  1. dallo shirk che annulla il Tawhid
  2. dall'innovazione che si oppone alla Sunnah
  3. da un desiderio/lussuria che si oppone al comando (di Allah)
  4. dalla trascuratezza che contraddice il ricordo (di Lui)
  5. da un desiderio che annulla la purezza e la sincerità (nelle intenzioni e nelle decisioni)

Questi sono i cinque ostacoli verso Allah e sotto ognuno di essi vi sono molte altre categorie che contengono questioni uniche che non possono essere elencate.

[Shaykh ibn al-Qayyim al-Jawziyyah - al-Jawaab al-Kaafee (1/176)]

mercoledì 17 dicembre 2008

dieci cose da cui non trarre mai beneficio


بسم الله الرحمن الرحيم

Ci sono dieci cose in cui non troverete mai beneficio:

  • la conoscenza che è priva di azione
  • le azioni che sono prive di sincerità verso Allah e prive di esemplificazione della Sunnah (queste due condizioni costituiscono l'atto per essere accettate da Allah, ovvero Ikhlas e Ittiba'a)
  • la ricchezza che non è spesa per la causa di Allah, quindi una persona che esaurisce tutte le proprie energie accumulandola, non ne beneficerà in questa vita nè vedrà i frutti nell'altra
  • un cuore che è privo di amore per Allah e di ardente desiderio di incontrarlo
  • un corpo che è privo di obbedienza di Allah
  • un amore per altro che Allah che è privo di qualsiasi confine (ovvero incondizionato)
  • il tempo che è privo di beneficio e l'individuo che non approfitta di esso per compiere azioni che lo possano portare più vicino ad Allah
  • un pensiero che attraversa la mente dell'individuo e che non gli porta alcun beneficio
  • fare un favore a qualcuno a cui quel favore non lo porterà più vicino ad Allah nè da cui trarrà beneficio nelle questioni del suo sostentamento
  • la paura e la speranza di qualcuno il cui assicurazione è nella mani di Allah, come un prigioniero in compagnia del suo padrone, che non può portare alcun beneficio nè danno a lui o ad altri, nè può dare la vita al morto, nè egli ha alcun potere sulla resurrezione

Le peggiori e più dannose di queste dieci sono due:

  1. il cuore
  2. il tempo

Innanzitutto il cuore, perchè è la radice della corruzione dal dare la precedenza a questa vita transitoria sull'altra vita e il tempo, perchè fa sentire l'individuo come se vivesse in eterno (che gli permette di essere ancora più negligente nel suo obbligo verso Allah).

La cosa più sbalorditiva è quando qualcuno si presenta con una situazione e rivolge tutta la sua attenzione verso Allah per soddisfare le sue esigenze e non prende mai tempo per domandare ad Allah il rimedio di cui ha bisogno per riportare il suo cuore alla vita, dalla morte dell'ignoranza e della negligenza e la cura di cui egli ha disperato bisogno per la sua malattia di Shahawat (che segue i suoi banali desideri) e Shubuhat (dubbi e malintesi). Invero se il cuore muore, egli non sarà mai conscio dei peccati che commette e la sua disobbedienza ad Allah.

[Shaykhul Islam Ibn Qayyim al-Jawziyyah - فوائد الفوائد "Fawa'id ul Fawa'id", pag. 384]

lunedì 15 dicembre 2008

Matrimoni Forzati


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: qual è la sentenza riguardo ad un padre che fa sposare la propria figlia senza il suo permesso ed il suo piacere? Lei non è vergine ed è stata precedentemente sposata.

risposta: se la vicenda è come è stato menzionato, allora questo suo ultimo matrimonio non è valido. Questo perchè tra le condizioni del matrimonio vi è che entrambe le parti siano soddisfatte con il matrimonio. La non vergine non può essere forzata dal proprio padre (a sposarsi) se ha superato i nove anni di età, senza che vi sia differenza (su questo tema tra gli studiosi).

[Shaykh Muhammad bin Ibrahim Aal us-Shaykh - Fatawa wa Rasa'il vol. 10, pag. 84]


domanda: è permesso forzare la propria figlia a sposare qualcuno di cui ella non è soddisfatta?

risposta: nè suo padre, nè sua madre possono forzarla a sposarsi anche se entrambi loro (vale a dire madre e padre) sono soddisfatti della sua pratica della religione [dell'ipotetico marito].

[Shaykh 'Abdur-Rahman as-Sa'di - Al Majmu'ah As-Sa'diyah vol. 7, pag. 349]


domanda: ho una sorella da mio padre e lui l'ha data in matrimonio ad un uomo senza domandare la sua opinione, quando ella aveva ventuno anni. I testimoni hanno testimoniato falsamente nel contratto di matrimonio, affermando che ella fosse d'accordo e sua madre ha firmato il documento di matrimonio a suo nome. In questo modo il matrimonio è stato completato, mentre lei ancora lo rifiuta. Qual è la sentenza su questo contratto e la falsa testimonianza (su di esso)?

risposta: se questa sorella era una vergine e suo padre l'ha forzata a sposare questo uomo, un certo numero di studiosi ritengono che il matrimonio sia valido. Essi sostengono che il padre potrebbe costringere la figlia a sposare un uomo che lei non vuole, se egli è adatto.

Ma il più forte parere in materia è che non è ammissibile per il padre, o chiunque altro, costringere una ragazza a sposare qualcuno che ella non vuole, anche se è adatto. Questo è dovuto al fatto che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"La vergine non deve essere data in matrimonio fino a quando sia stato richiesto il suo permesso." [Al-Bukhari, 5136 e Muslim, 1419]

Questo è generale, quindi nessun tutore è esente da questo. Invero è stato riportato nel Sahih Muslim:

"Il padre deve chiedere il permesso della vergine." [Muslim, 1421]

Perciò, la vergine e il padre sono stati descritti. Questo è specificato in caso di disaccordo, quindi si deve agire su di esso. Sulla base di questo, la costrizione di un uomo a far sposare a sua figlia un uomo che ella non vuole sposare, è proibito.
Il Legislatore (vale a dire Allah) lo ha vietato, perciò Egli non vuole che la comunità (Musulmana) sia coinvolta in questo o lo pratichi. E se noi lo dichiariamo essere valido, significa che siamo coinvolti in esso, che lo pratichiamo e che gli diamo la condizione di quei contratti che il Legislatore ha permesso. Questo è qualcosa che non può essere.

Pertanto, il parere più forte è che tuo padre che dà sua figlia in sposa ad un uomo che ella non vuole, è un matrimonio illegale e il contratto è illegale. Quindi deve essere esaminato dalla Corte.

Per quanto riguarda uno che fornisce falsa testimonianza, egli ha commesso un peccato grave, come confermato dal profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) che ha detto:

"Non vi ho informati dei più grandi peccati?" [At-Tirmidhi, 2301]

Ed egli li ricordò mentre era sdraiato, poi si alzò e disse:

"Ed io vi metto in guardia contro i falsi discorsi e vi metto in guardia contro i falsi discorsi. Piuttosto: la falsa testimonianza." [Al-Bukhari, 2654 e Muslim, 87]

-ed egli lo continuò a ripetere fino a che desiderammo che stesse in silenzio.

Quindi questi falsi testimoni devono tornare ad Allah pentiti e ritirare la loro testimonianza. Allo stesso modo la madre, poichè ha firmato a nome della figlia in modo non veritiero e ha peccato per quello, ella deve tornare pentita ad Allah e non deve fare nuovamente una cosa del genere.

[Shaykh Muhammad bin Salih al-`Uthaymin - Fatawa Islamiyyah, vol. 5, pagg. 438/439]


domanda: è ammissibile per un padre costringere la figlia in un matrimonio con qualcuno che lei non voglia?

risposta: non è ammissibile per il padre, o per qualcuno oltre a lui, costringere colei che è sotto la sua tutela a sposare qualcuno che ella non desidera sposare. Piuttosto è necessario chiedere il suo consenso e il suo permesso a causa del detto del Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam):

"La vergine non deve essere data in matrimonio fino a quando sia stato richiesto il so permesso."
Dissero: "O Messaggero di Allah! Qual è il suo consenso?"
Egli rispose: "Il suo silenzio."
E in un altro testo: "E per quanto riguarda la vergine, il padre cerchi il suo consenso e il suo consenso è il suo silenzio."

Di conseguenza è obbligatorio per il padre, quando ella abbia raggiunto l'età di nove anni o più grande, chiedere il suo consenso. Questo è altrettanto per i suoi tutori, di non sposarla senza il suo consenso. Questo è obbligatorio per tutti loro.
Chiunque sposi la propria figlia senza il suo consenso/permesso allora il matrimonio non è corretto, poichè una delle condizioni del matrimonio è il consenso e il piacere di entrambe le parti.
Quindi se egli la dà in matrimonio senza il suo piacere per esso e la costringe con la forza, con le minacce o addirittura la batte, allora non è valido...

E' richiesto al futuro marito, quando sa che ella non lo desidera per il matrimonio, non perseguire nella questione anche se suo padre glielo facilita (gli dà il permesso). E' obbligatorio per lui temere Allah e non venire alla donna che non lo vuole in matrimonio...E' obbligatorio per lui stare attento a ciò che Allah ha reso illecito per lui e questo poichè il Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha ordinato che venga richiesto il consenso della ragazze.

[Shaykh Bin Baz - Fatawal-Mar'ah vol. 2, pag. 50]

domenica 14 dicembre 2008

i Compagni sono il fondamento del Jama'ah


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahuLlah) ha detto:

Il fondamento su cui il Jama'ah è costruito, sono i Compagni di Muhammad - possa Allah avere misericordia su tutti loro. Essi sono Ahl-Sunna Wal-Jama'ah [1] perciò chi non prende da loro, è andato sviato e innovato [2] ed ogni innovazione è deviazione, e la deviazione e la sua gente sono nel Fuoco. [3]

note:

[1] Come è dimostrato dal hadith di at-Tirmidhi (n°2641): 'Abdullah ibn 'Amr ha detto: Il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Ciò che accadde ai figli di Isra'il succederà con la mia Ummah, proprio come una scarpa assomiglia all'altra, al punto che se uno di loro ha avuto rapporti con la propria madre apertamente, ci sarebbe qualcuno che lo ha fatto nella mia Ummah. I Figli di Isra'il si divideranno in settanta due sette e la mia Ummah si dividerà in settanta tre sette, ognuna di esse è nel Fuoco tranne una." Gli domandarono: "Qual è questa, o Messaggero di Allah?" Egli rispose: "Quella su cui siamo io e i miei Compagni." Dichiarato hasan da Shaykh Al-Albani.

[2] E' riferito in maniera autentica che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Attaccatevi alla mia Sunnah e alla Sunnah dei Califfi rettamente guidati dopo di me, aggrappatevi a quella con i vosti denti molari e guardatevi dalle nuove materie, poichè ogni innovazione è deviazione." Riportato da Ahmad, Abu Dawud (traduzione inglese 3/1294/n°4590), at-Tirmidhi (no°2676), Ibn Majah (n° 42), ad-Darimi (n° 96) e Ibn Abi 'Aasim in as-Sunnah (n° 54). Shaykh al-Albani dichiara: "Il suo isnad è sahih, i suoi narratori affidabili."

[3] Jabir (radiAllahu 'anhu) riferisce che Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) avrebbe detto nel suo khutbah: "... Il più veritiero discorso è il libro di Allah. Il modo migliore è il modo di Muhammad. Le peggiori questioni sono le novità ed ogni novità è un'innovazione ed ogni deviazione è deviazione ed ogni deviazione è nel Fuoco." Riportato da An-Nasa'i (3/188). E' stato dichiarato sahih da Shaykh Al-Albani in Sahih Sunan in-Nasa'i (n° 1487).

Abu Shamah (d.665H) ha detto "L'ordine di rispettare il Jama'ah significa attenersi alla verità e ai suoi seguaci, anche se quelli che si attengono alla verità sono pochi e coloro che si oppongono ad essa sono molti; poichè la verità è quella sui cui era il primo Jama'ah del tempo del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e dei suoi Compagni (radiAllahu 'anhum). Nessuna attenzione è data alla gente dell'inutilità venuta dopo di loro." (Al-Ba'ith 'alal-Bida'h wal-Huwadith, p.19)

[Imam Al-Barbahari - da Kitab Sharh us-Sunnah, punto 3]

sabato 13 dicembre 2008

aggrapparsi al Jama'ah


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahuLlah) ha detto:

E' dalla Sunnah aggrapparsi al Jama'ah. [1] Chiunque desideri altro che il Jama'ah e si discosta da esso, allora ha gettato via il giogo dell'Islam dal suo collo e si è smarrito, traviando gli altri.[2]

note:

[1] 'Umar (radiAllahu 'anhu) riferisce che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Attaccatevi al Jama'ah e state attenti alle divisioni, perchè Shaytan si trova tanto con la singola persona quanto più con due. Chiunque desideri il centro del Paradiso, allora si attacchi al Jama'ah." Riportato da Ahmad (1/18), at-Tirmidhi (n°2165), al-Hakim (1/114) ed è dichiarato sahih da Shaykh Al-Albani in as-Sahihah (n°1116).

Anas (radiAllahu 'anhu) riferisce che Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "In effetti i Figli di Isra'il si sono divisi in settantuno sette e la mia Ummah si dividerà in settantadue sette, ognuna di esse sarà nel Fuoco tranne una e quella è il Jama'ah." Riportato da ibn Majah (n°3993) e dichiarato sahih da Shaykh Al-Albani.

[2] Allusione al hadith di Ibn 'Abbas (radiAllahu 'anhuma), che disse: il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Colui che vede nel suo governante qualcosa che non gli piace sia paziente con lui, perchè colui che si allontana dal Jama'ah di una spanna e poi muore, muore di una morte di Jahiliyyah." e in una narrazione "allora egli ha gettato via il giogo dell'Islam dal suo collo." Riportato da Al-Bukhari (traduzione inglese 9/145), Muslim, Ahmad e l'altra narrazione da at-Tirmidhi (n°2867) e Ahmad (4/130). Fare riferimento a Sharh ul-'Aqidat-Tahawiyyah (379-382), controllata da Shaikh Al-Albani.

[Imam Al-Barbahari - da Kitab Sharh us-Sunnah, punto 2]

venerdì 12 dicembre 2008

la Sunnah è l'Islam e l'Islam è la Sunnah


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahuLlah) ha detto:

Tutta la Lode è per Allah che ci ha guidati all'Islam e ci ha benedetti con esso e ci ha posti nella migliore nazione, quindi chiediamo a Lui di concederci ci rimanere su quello che Lui ama e con cui è soddisfatto ed evitare ciò che Egli odia e che lo fa arrabbiare.

Sappiate che l'Islam è la Sunnah, e la Sunnah è l'Islam [1] e uno di essi non può essere stabilito senza l'altro.

note:

[1] Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Colui che si allontana dalla mia Sunnah non è da me." Riportato da Al-Bukhari (traduzione inglese 7/1-2 n°1), Muslim (traduzione inglese 2/703/n° 3236) e An-Nasa'i

Abu Hurayra ha detto che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Tutta la mia Ummah entrerà in Paradiso, tranne coloro che si rifiutano." Venne detto: "Chi si rifiuterà?" Egli rispose: "Chiunque mi obbedisce, entra in Paradiso e chiunque mi disobbedisce, si è rifiutato." Riportato da Al-Bukhari (traduzione inglese 9/284/n° 384)

Imam az-Zuhri (il famoso tabi'i, d.124H) ha detto: "La gente della conoscenza che è venuta prima di noi, diceva: La salvezza sta nell'aggrapparsi alla Sunnah." Riportato da Ad-Darimi nel suo Sunan (n°96)

Imam Malik ha detto, "La Sunnah è come l'Arca di Noè. Chiunque si imbarca su di essa raggiunge la salvezza e chiunque la rifiuta è annegato." Citato da Shaikh ul-Islam Ibn Taimiyyah in Majmu 'ul fatawa (4/57)

[Imam Al-Barbahari - da Kitab Sharh us-Sunnah, punto 1]

giovedì 11 dicembre 2008

La Sincera Iman (fede)


بسم الله الرحمن الرحيم

IL HADITH

Da Anas (radiAllahu 'anhu) che il Profeta di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"Nessuno di voi crederà (veramente) fino a che non io gli diventerò più caro che i suoi bambini, i suoi genitori e l'intera umanità."

riferito da Al-Bukhari [1] e Muslim [2]


IL RELATORE DEL HADITH

Anas bin Malik al-Ansari al-Khazraji, un Compagno del Profeta di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e suo servo. Egli servì il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) per dieci anni. Aveva 1286 Ahadith sui quali i due Shuyukh (Al-Bukhari e Muslim) erano d'accordo su 168. Morì in Basrah quando aveva più di cento anni.


IL SIGNIFICATO DEL HADITH

Una persona non può mai essere un credente con una vera Iman, fino a che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) gli diventa più caro rispetto a coloro a cui è legato, da vincoli di parentela e discendenza o da vincoli di amicizia e vantaggio reciproco.
Quindi quando l'amore di un individuo per il Profeta di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) supera il suo amore per quelli che lo hanno fatto nascere e lo hanno allevato come sua madre, suo padre, suo nonno, sua nonna, i parenti di sangue, la moglie, la sua tribù e tutti coloro con i quali è relazionato socialmente, politicamente o finanziariamente o con qualsiasi vincolo o beneficio, allora egli è un vero credente.
Un segno di questo, è che egli dia la precedenza all'obbedienza ad Allah e al Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam), sull'obbedienza ad altri che loro. Egli dà la precedenza a quello che Allah e il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) amano, su quello che tutti gli uomini amano -quelli vicini o quelli lontani a lui- anche se gli dispiace per tutti gli uomini.
Ed egli non troverà la dolcezza dell'Iman fino a che egli otterrà le tre qualità necessarie, come si trova neò Hadith di Anas su cui c' accordo:

"Chi possiede tre (qualità) troverà la dolcezza dell'Iman: che Allah e il Suo Messaggero diventino più cari a lui di qualsiasi altra cosa, e che egli ami una persona soltanto per amore di Allah, e che egli detesti ritornare al kufr dopo che Allah lo ha salvato da questo, proprio come detesta essere gettato nel Fuoco." [3]

Quindi quando vengono trovate queste tre qualità, allora egli troverà la dolcezza dell'Iman. Ed egli non teme coloro che lo criticano ed egli non è avaro con la su anima e non è ricco nel sentiero di Allah.

L'autore di "al-Qawl as-Sadid" cita, a pagina 122, ciò che segue:

"E sappiamo che i tipi di amore sono tre:

il primo: amore per Allah, che è il fondamento del Iman e del Tawhid

il secondo: amore per l'amore di Allah, che è l'amore per i profeti e i messaggeri di Allah e per coloro che li hanno seguiti. E amare ciò che Allah ama, come le buone azioni, i tempi, i luoghi...etc. ed essi seguono l'amare Allah e sono un completamento di esso

il terzo: amare altri oltre ad Allah, che è l'amore dei mushrikin per le loro divinità e i rivali che hanno istituito dagli alberi, dalle pietre, dagli uomini, dagli angli...etc. ed è il fondamento dello shirk e la sua base

[1] Kitabul iman, hadith n° 15
[2] Kitabul iman, hadith n° 40
[3] riportato da Al-Bukhari, Muslim e altri

[Shaykh Al-Madkhali - Mudhakkirah al-Hadith an-Nabawi, n° 7]

mercoledì 10 dicembre 2008

Rapporto tra Fiqh e Hadith


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: Qual è il rapporto tra la Scienza del Fiqh e la Scienza del Hadith? E per un Muhaddith è necessario essere un Faqih o può essere soltanto un Muhaddith?

risposta: Per un Faqih è necessario essere un Muhaddith, mentre un Muhaddith non ha l'obbligo di essere un Faqih. Questo poichè un Muhaddith è automaticamente un Faqih, per la natura della sua condizione.
I Compagni del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) studiavano il Fiqh oppure no? E qual è stato il Fiqh che studiavano? E' quello che essi prendevano dal Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) (ovvero gli Ahadith). Quindi, loro di fatto studiavano gli Ahadith.

Quanto ai Fuqaha che studiano i pareri degli studiosi e il loro Fiqh, mentre non studiano gli Ahadith del loro Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam), che sono la fonte di tutto il Fiqh, va detto loro: "Dovete studiare la Scienza del Hadith."
Questo poichè non possiamo immaginare che vi sia un corretto Fiqh senza la conoscenza dei Ahadith, la loro memorizzazione, la loro autenticazione e la dichiarazione della loro debolezza. E allo stesso tempo, non possiamo immaginare che vi sia uno Muhaddith che non sia un Faqih.

Per tanto, il Qur'an e la Sunnah, sono le fonti di tutto il Fiqh. Per il Fiqh che è comunemente conosciuto oggi, allora esso è il Fiqh degli studiosi e non il Fiqh del Libro e della Sunnah. Sì, qualcuno esiste nel Libro e nella Sunnah, ma altri consistono esclusivamente di pareri e deduzioni dotte. Tuttavia, in gran parte di questi (pareri e deduzioni) vi è una contraddizione da parte loro sul Hadith, poichè essi non erano in grado di comprendere tutta la sua conoscenza.

note personali:

-Muhaddith (plurale Muhaddithin) è lo studioso della Scienza del Hadith
-Faqih (plurale Fuqaha) è lo studioso della Scienza del Fiqh

[Shaykh Al-Albani - Al-Asalah Magazine, issue 7]

lunedì 8 dicembre 2008

'EID AL-ADHA MUBARAK


Il Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Il più grande dei giorni davanti ad Allah, è il Giorno del Sacrificio."
[Sunan Abi Dawud, 1765 - classificato come sahih da Shaykh Al-Albani, in Sahih Abi Dawud]

domenica 7 dicembre 2008

animali preferibili da sacrificare


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: qual è meglio per il sacrificio, un montone o una mucca?

risposta: il migliore sacrificio è un cammello, poi una mucca, poi una pecora, poi una parte di un cammello o di una mucca, poichè il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto riguardo Jumu'ah:

"Chi arriva nella prima ora, è come se avesse sacrificato un cammello..." [1]

Il punto qui è che c'è un ordine di preferenza tra i cammelli, le mucche, le pecore nell'avvicinarsi ad Allah attraverso il sacrificio. Il sacrificio è senza dubbio uno dei più grandi atti di culto attraverso il quale si può attingere a una maggiore vicinanza ad Allah. Un cammello è più prezioso e più utile. Questo è il punto di vista dei tre Imam - Abu Hanifah, al-Ahmad e Shafa'i. Malik ha detto: Il migliore è una giovane pecora, poi una mucca e poi un cammello, perché il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) sacrificò due montoni, ed egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) non faceva qualcosa se non quello che era meglio.
La risposta è che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) a volte sceglieva l'opzione che non era la migliore opzione, se non per bontà verso la sua Ummah, poichè essi seguivano il suo esempio. Egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) non ha voluto rendere le cose difficili per loro. Egli ha dichiarato che il meglio è un cammello, poi una vacca, poi una pecora come sopra indicato. E Allah conosce meglio.

[1] nota personale: il hadith a cui si fa riferimento, è il seguente:
"Chi arriva alla prima ora, è come se avesse sacrificato un cammello. Chi arriva nella seconda ora, è come se avesse sacrificato una mucca. Chi arriva nella terza ora, è come se avesse sacrificato un montone con le corna. Chi arriva nella quarta ora, è come se avesse sacrificato un pollo. Chi arriva nella quinta ora, è come se avesse sacrificato un uovo."
[narrato da Al-Bukhari, 881 e Muslim, 850]

[The Permanent Committee for Islamic Research and Fatawa - Fatawa al-Lajnah al-Da’imah 11/398]

"Il miglior sacrificio è un cammello, poi una mucca, se uno offre l'intero animale, poi una pecora, poi una capra, poi un settimo di un cammello, poi un settimo di una mucca."

[Shaykh Ibn 'Uthaymin - da "Ahkam al-Udhiyah"]

Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Non sacrificate qualcosa, se non un musinnah; se quello non è disponibile, allora sacrificate una pecora jadh'ah (una che abbia più di un anno di età). [musinnah è un cammello, una mucca o una pecora di due anni o più di età]

[Narrato da Muslim, 1963]

ahadith da Kitab Al-Adahi - Sahih Muslim


بسم الله الرحمن الرحيم

Jundab bin Sufyan riportò: ero con il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) in (occasione di) 'Id al-Adha. Dopo aver completato la preghiera con la gente, trovò che le capre erano state macellate e allora disse: "Colui che ha sacrificato l'animale prima della preghiera, dovrebbe macellare una capra (di nuovo) al suo posto e chi non lo ha macellato, dovrebbe macellarlo recitando il nome di Allah."
[Sahih Muslim, libro 22, n°4819]

Jundab al-Bajali riportò: Ho visto il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) osservare la preghiera (del 'Id) nel Giorno del Sacrificio (10 di Dhu'l-Hijja) e poi pronunciare un sermone e dire: "Coui che sacrifica (l'animle) prima di offrire la preghiera (del 'Id), dovrebbe offrirlo di nuovo al suo posto e colui che non sacrifica l'animale dovrebe macellarlo recitando il nome di Allah."
[Sahih Muslim, libro 22, n° 4821]

Al-Bara' bin 'Azib riportò: il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci diede un'indicazione nel giorno di Nahr e disse: "Nessuno dovrebbe sacrificare l'animale fino a che egli abbia completato la preghiera (del 'Id)." Una persona disse: "Ho una capra da latte di meno di un anno, meglio di due capre grasse." E allora egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Sacrificala, ma nessuna capra con meno di un anno di età sarà accettata come sacrificio dopo di te."
[Sahih Muslim, libro 22, n° 4830]

Jabir riportò il detto del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam): "Sacrificate soltanto gli animali adulti, a meno che sia difficile per voi, nel qual caso sacrificate un montone (anche di meno di un anno, ma superiore di sei mesi di età)."
[Sahih Muslim, libro 22, n° 4836]

Anas riportò che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alyhi wa sallam) sacrificò con le sue stesse mani due montoni con le corna che erano bianchi con macchie nere, recitando il nome di Allah e glorificandoLo (dicendo Allah-o-Akbar). Egli pose il suo piede sui loro fianchi (durante il sacrificio).
[Sahih Muslim, libro 22, n° 4841]

'Aisha riportò che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) comandò che un montone con le zampe nere, con la pancia nera e le iridi nere intorno agli occhi gli venisse portato così che lo sacrificasse. Egli disse ad 'Aisha: "Dammi il coltello grande" e poi disse "Affilalo su una pietra" Lei lo fece. Egli poi lo prese (il coltello) e il montone; lo pose per terra e poi lo sacrificò dicendo: "Bismillah, Allah-humma Taqabbal min Muhammadin wa Al-i-Muhammadin, wa min Ummati Muhammadin." (nel nome di Allah, "O Allah, accetta [questo sacrificio] per conto di Muhammad e della famiglia di Muhammad e della Umma di Muhammad)
[Sahih Muslim, libro 22, n° 4845]

Abu Sa'id al-Khudri riportò che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "O gente di Medina, non mangiate la carne degli animali sacrificati oltre tre giorni." Ibn al-Muthanni disse: tre giorni. Essi (i Compagni del Nobile Profeta) si lamentarono con il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) che avevano bambini e domestici (a cui dare da mangiare), allora egli disse: "Mangiate, nutrite gli altri, conservatene e fatene una provvista di cibo."
[Sahih Muslim, libro 22, n° 4861]

Umm Salama riportò il detto del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam): "Se qualcuno di voi intende offrire sacrificio , non dovrebbe tagliare i suoi capelli o spuntare le sue unghie."
[Sahih Muslim, libro 22, n° 4870]

Abu Tufail riportò: abbiamo detto ad 'Ali bin Abi Talib: "Informaci riguardo qualcosa che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ti ha detto in segreto." E allora egli rispose: "Non mi ha detto nulla in segreto di quello che ha comandato alla gente, ma lo sentì dire: "Allah ha maledetto colui che ha sacrificato per qualcuno oltre ad Allah; e ha maledetto colui che ha ospitato un innovatore; e Allah ha maledetto colui che ha imprecato contro i suoi genitori e Allah ha maledetto colui che ha cambiato le linee di confine (della terra da lui posseduta)."
[Sahih Muslim, libro 22, n° 4877]

venerdì 5 dicembre 2008

un'esortazione per i genitori Musulmani


بسم الله الرحمن الرحيم

"O voi che credete! Salvate voi e le vostre famiglie dal Fuoco!" [At-Tahrim, 6]

Madri, padri, insegnanti e la società nel suo complesso, saranno responsabili di fronte ad Allah sulla tarbiyah (istruzione ed educazione) di questa generazione. Se la sua tarbiyah è buona, allora ci sarà felicità - sia in questo mondo che nell'altro. Se non è così, allora ci sarà miseria, e sarà una corda intorno al collo - come si trova nel hadith: "Ciascuno di voi è un pastore e ciascuno di voi sarà interrogato su coloro per cui è responsabile." [1]

Ma, o insegnanti, gioite per il detto del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) che disse: "Per Allah! Che Allah vi guidi anche attraverso una singola persona, è meglio per voi che il più prezioso dei cammelli." [2]
E, o genitori, gioite per il hadith autentico: "Quando una persona muore, le sue azioni sono terminate, tranne tre; una carità ripetuta o la conoscenza da cui trarre beneficio che egli lascia o una discendenza devota che supplica per lui." [3]

Quindi dovete prima di tutto migliorare voi stessi, poichè il bene deriva dal bene che voi fate e il male risulta dal male che voi fate. Quindi la buona condotta dagli insegnanti e dai genitori di fronte ai bambini, è la migliore forma di istruzione e di educazione per loro. "

[1] riportato da Al-Bukhari (13/111) e Muslim (1829)
[2] riportato da Al-Bukhari (7/57) e Muslim (2406)
[3] riportato da Muslim (1631)

[Shaykh Muhammad ibn Jamil Zaynoo - Kayfa Nurabbi Awladuna p. 2]