M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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sabato 31 ottobre 2009

Dire: "O Allah! Perdonami se Tu vuoi"


بسم الله الرحمن الرحيم

E' stato autenticamente riportato sull'autorità di Abu Huraira (radiAllahu 'anhu) che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Nessuno di voi deve dire: "O Allah (subhanahu wa ta'ala), perdonami se Tu vuoi" oppure "O Allah (subhanahu wa ta'ala), abbi misericordia su di me se Tu vuoi". Piuttosto dovrebbe sempre appellarsi ad Allah (subhanahu wa ta'ala) con fermezza, poichè nessuno può forzare Allah (subhanahu wa ta'ala) a fare qualcosa contro la Sua Volontà." [1] In accordo alla narrazione di Muslim, egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Bisognerebbe appellarsi ad Allah (subhanahu wa ta'ala) con ferma determinazione, poichè niente è troppo o troppo grande perchè Allah (subhanahu wa ta'ala) lo dia."

Poichè tutti noi siamo miseri e umili dinnanzi ad Allah (subhanahu wa ta'ala), l'Altissimo, ed Egli basta a Se Stesso, il più Degno di Lode, il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha proibito a chiunque supplichi Allah (subhanahu wa ta'ala) di aggiungere alla sua richiesta "...se Tu vuoi..." perchè questo suggerisce una mancanza di interesse da parte di Allah nei confronti dei bisogni dei Suoi servi, nè si addice al vero spirito di umiltà in cui si suppone che il Muslim si rivolga al suo Rabb. Nè è opportuno suggerire che Allah (subhanahu wa ta'ala) tratti i Suoi servi in una maniera volubile, acconsentendo ad alcune richieste e rifiutandone altre per un capriccio - Allah (subhanahu wa ta'ala), l'Altissimo, è di gran lunga al di sopra di quello. In realtà ci ha informati che Egli risponde alla supplica di chiunque chieda a Lui:

"E quando i Miei servi ti chiedono di Me, in verità Io sono vicino; rispondo alla supplica del supplicante quando egli Mi chiede." [Qur'an, Al-Baqara 185]

Poi Egli (subhanahu wa ta'ala), il Molto Glorificato, l'Altissimo, ci comanda che quando chiediamo a Lui dobbiamo farlo implorando, supplicando, che la richiesta sia grande o piccola - poichè nessuna richiesta è difficile da concedere per Lui, l'Altissimo, poichè Egli (subhanahu wa ta'ala) è il Possessore di tutte le cose nei cieli e nella terra, Colui che dispone tutte le cose qui ed Egli è Capace di fare ogni cosa.

Benefici derivati da questo Hadith

1) La proibizione di dire "....se Tu vuoi...." quando si supplica Allah (subhanahu wa ta'ala)

2) La legittimità della supplica e la conferma della sua efficacia

3) La conferma della Completezza e della Perfezione di Allah

4) Che implorare Allah (subhanahu wa ta'ala) con fermezza, piuttosto che timidamente e in modo mortificato, significa pensare bene di Lui, il Molto Glorificato, l'Altissimo

5) La libertà di Allah da tutte le imperfezioni

Pertinenza di questo Hadith alla materia del Capitolo

Che il Hadith prova la proibizione di dire "...se Tu vuoi..." quando si sta facendo una supplica ad Allah (subhanahu wa ta'ala).

Pertinenza del Hadith alla materia del Tawhid

Che esso prova che è proibito dire "...se Tu vuoi..." quando si supplica Allah (subhanahu wa ta'ala), poichè questo suggerisce qualche mancanza o imperfezione in Allah (subhanahu wa ta'ala), come se Egli potesse rispondere oppure no secondo il proprio capriccio, e tale idea è incompatibile con il corretto Tawhid.

[1] narrato da Al-Bukhari

[Shaykh Muhammad Abdul-Wahhab - da "Kitab at-Tawhid", capitolo 51]

giovedì 29 ottobre 2009

la Salat dei bambini


بسم الله الرحمن الرحيم

Un bambino che è al di sotto dell'età di sette anni, ancora non comprende. Questo è il motivo per cui ci è stato comandato di ordinare ai nostri figli di pregare quando raggiungono i sette anni, poichè prima di quest'età essi non possiedono l'adeguato livello di comprensione. Quindi il punto in cui egli comincia a comprendere le cose, è l'età di sette anni. Dopo aver raggiunto questa età, ad un bambino deve essere ordinato di pregare. Questo si basa sulla dichiarazione del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam): "Ordinate ai vostri bambini di pregare all'età di sette (anni di età), e batteteli (se non obbediscono) a dieci. E separateli nei loro letti." [1]
Queste sono le etichette Islamiche che ci è rischiesto di seguire, e tra di esse è incluso: comandare ai bambini di pregare all'età di sette anni.

Ordinare loro di pregare non significa che dobbiate soltanto dire a vostro figlio "Prega" e questo è quanto. La comprensione che noi traiamo da questo comando del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) di ordinare ai nostri bambini di pregare, è che noi dovremmo insegnare loro come pregare. E se così non è, allora il vostro atto di dire a vostro figlio che sta giocando vicino alla porta "Vai in masjid e prega" quando voi non gli avete insegnato come purificarsi o come eseguire la preghiera, non toglie la responsabilità dalle vostre spalle.

Voi avete soltanto adempiuto alla vostra responsabilità quando gli avete insegnato a purificarsi e poi gli dite "Vai a pregare". In questa circostanza, avete obbedito.

Molte persone sono sconsiderate nel portare in masjid i loro bambini -di sette anni o meno- che non sono in uno stato di purezza e non hanno la comprensione di come pregare e poi si mettono in una fila di preghiera. Questa fila è considerata sconnessa a causa della presenza di questo bambino in essa, poichè egli non sta pregando.

Voi portate un bambino che non comprende la preghiera in masjid e lo mettete a stare nella prima fila vicino a voi, dietro l'Imam, mentre la gente resta in silenzio per cortesia. Questo bambino non è in preghiera. Probabilmente potrebbe anche non essere in uno stato di purezza, ovvero egli può avere impurità nel suo corpo! Poichè voi lo avete preso da davanti alla casa prima di avergli insegnato a purificarsi e come pregare. Questo non è corretto.

Perciò è obbligatorio che voi gli insegnatea casa come purificarsi e come pregare. Poi dovreste insegnargli dove stare in masjid. Egli non dovrebbe stare nella fila davanti. Piuttosto dovrebbe stare nella fila in cui tutti i bambini sono allineati. Se un gruppo di persone si riunisce per la preghiera ed essi sono composti di due file, allora i bambini dovrebbero stare nella seconda fila , ovvero l'ultima fila, dopo la fila degli uomini. Questo è ciò che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci ha insegnato a fare. Perciò dobbiamo rispettare queste etichette.

Poi quando il bambino ragiunge l'età di dieci anni, e se l'inadempienza e la ribellione (contro questo ordine) sopravvengono in lui, egli dovrebbe essere picchiato allo scopo di disciplinarlo ed intimorirlo fino a che prega e salvaguarda tutte le preghiere.

I bambini devono anche essere separati nei loro letti a quest'età, ovvero ogni bambino deve dormire da solo (nel proprio letto). Questa è l'etichetta dell'Islam.

[1] nota personale: hadith classificato come sahih da Shaykh Al-Albani (rahimahullah) in "Sahih Abi Dawud" (495)

[Shaykh Muhammad Aman Al-Jami - dal libro "Sharh Shurut as-Salat", pag. 7]

mercoledì 28 ottobre 2009

sulla Conoscenza


بسم الله الرحمن الرحيم

Abu Khaithama ha narrato a noi, dicendo: Mu'adh ha narrato a noi, dicendo: Ash'ath ha riportato che Al-Hasan ha detto: il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "E' dalla sincerità che un uomo acquisice la conoscenza, poi agisce su di essa e la insegna." Al-Ash'ath ha detto: "Non avete visto che egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha cominciato con la conoscenza prima dell'azione."

Abu Khaithama ha narrato a noi, dicendo: Isma'il bin Ibrahim ci ha riportato che Ayub ha detto: ho sentito Al-Qasim bin Muhammad dire: "Voi mi domandate riguardo ciò di cui non ho conoscenza. Per Allah, se avessi conoscenza di ciò non lo nasconderei nè permetterei venisse nascosto (dagli altri)."

Abu Khaithama ha narrato a noi, dicendo: Muhammad bin Mus'ab [70] ha riportato a noi, dicendo: Al-Awza'i ci ha riportato che Abu Kathir ha detto: ho sentito Abu Huraira dire: "In verità Abu Huraira non nasconde (la conoscenza) [71] nè (la) impone."

note

[70] Egli è Al-Qarqasani - un narratore sincero che ha commesso molti errori. Tuttavia, un gruppo di narratori lo usava come supporto supplementare, come riportato da Ad-Darimi (1/122), Al-Khatib in Taqyid-ul-'Ilm (pag. 42) e altri. Quindi la catena di narrazione collegata ad Abu Huraira è autentica. Inoltre, Abu Kathir qui è As-Suhaymi Al-Yamani Al-A'ma
[71] In alcune fonti precedenti, è riportato come yaktub invece di yaktum, ovvero "egli non scrive..."

[Imam Abu Khaithama Zuhayr bin Harb An-Nasa'i (rahimahullah) - da "Il libro della conoscenza", con verifica e note di Shaykh Muhammad Nasir-ud-Din Al-Albani, pag. 53]

Onorare i Nomi di Allah e cambiare il proprio nome a causa di ciò


بسم الله الرحمن الرحيم

E' riportato sull'autorità di Abu Shurai (radiAllahu 'anhu) che egli era conosciuto come Abu Hakam, fino a che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) gli disse: "Allah è Al-Hakam e il Suo Giudizio prevarrà." Abu Shurai rispose: "Quando la mia gente disputa in qualche materia, essi vengono da me per una decisione; e quando io giudico tra di loro, entrambe le parti sono soddisfatte con il mio giudizio." Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Quanto è eccellente questo! Hai qualche figlio?" Egli disse: "Sì, Shurai, Muslim e 'Abdullah." Allora il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) chiese: "Chi è il maggiore?" Egli rispose: "Shurai." Allora il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Allora (da adesso in poi) tu sarai conosciuto come Abu Shurai." (Narrato da Abu Dawud e altri)

Abu Shurai (radiAllahu 'anhu), il cui vero nome era Hani Ibn Yazid Al-Kindi, si recò dal Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) in una delegazione dalla sua tribù; e il suo soprannome a quel tempo era Abul Hakam (Padre del Giudizio) [1] ma quando il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) sentì la sua gente rivolgersi così verso di lui, egli rifiutò la cosa informandolo che Al-Hakam è uno dei Nomi di Allah, poichè Suo è il Giudizio finale, dal qualche non c'è alcun appello. Abu Shurai allora spiegò che la sua gente gli aveva dato questo nome a causa della sua abilità nel giudizio e nel arbitrato che nella maggior parte dei casi, ha soddisfatto entrambe le parti. Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) fu contento di ciò che Abu Shurai gli disse e lo lodò per la sua saggezza e il suo buon giudizio. Poi egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) gli domandò se avesse qualche figlio. Abu Shurai rispose affermativamente, dichiarando di avere tre figli, il maggiore dei quali si chiamava Shurai. A questo punto il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) lo informò che da allora in poi si sarebbe chiamato Abu Shurai.

Benefici derivati da questo Hadith

1) Che l'Islam cancella ciò che è venuto prima di esso

2) Che l'uomo ignorante è scusato per le sue colpe, fino a che si rende consapevole di esse

3) L'obbligo di rifiutare ciò che è detestabile

4) La conferma di uno dei Nomi di Allah: Al-Hakam

5) La permissibilità di rivolgere le dispute a coloro che sono capaci di un giudizio saggio e imparziale, anche se egli non può essere designato come giudice e l'obbligo di entrambe le parti è di accettare il suo giudizio

6) La virtù di accettare la scusa di un Muslim, quando è autentica

7) La permissibilità di chiamare una persona dopo la sua figlia primogenita

8) La legittimità di chiamare qualcuno dopo il suo figlio maggiore

Pertinenza di questo Hadith alla materia del Capitolo

Che questo Haidht prova l'obbligo di cambiare il proprio nome se vi è qualche somiglianza con i Nomi di Allah (subhanahu wa ta'ala).

Pertinenza di questo Hadith alla materia del Tawhid

Che il Hadith rifiuta la somiglianza dei nomi degli uomini ai Nomi di Allah (subhanahu wa ta'ala), poichè descrivere se stessi con uno dei Nomi di Allah o chiamarsi con lo stesso significato è shirk, perchè questa è una negazione del Tawhid Al-Asma Was-Sifat.

[1] Era e continua ad essere una pratica tra gli Arabi, quando notano una certa caratteristica in qualcuno, chiamarlo (letteralmente) padre di quel tratto; quindi Abu Huraira (radiAllahu 'anhu) - Padre dei Gattini, poichè egli era così affezionato ai gattini etc.

[Shaykh Muhammad Abdul-Wahhab - da "Kitab at-Tawhid", capitolo 45]

martedì 27 ottobre 2009

studiare e mischiarsi con gli uomini


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: sono una donna Musulmana che vuole diventare un dottore. Tuttavia la gente mi scoraggia, poichè dovrò andare in un college e dicono che lì sarò mischiata con gli uomini. Ma non ci sono college di sole ragazze nella mia zona e il mio obiettivo è di essere utile alle sorelle nella mia comunità. Sono sposata e non cerco di mischiarmi con gli uomini. Qual è la sentenza per questo?

risposta: che la donna preservi il suo onore e la sua dignità è più vincolante per lei del suo apprendimento di una scienza che la mescola con gli uomini. Mette anche a rischio il suo carattere e le sue maniere ed è obbligatorio per lei che stia lontana da questo mischiarsi. Se le è possibile tenere il suo hijab e rimanere salda sul suo Din e trovare qualche luogo in cui imparare dove non ci sia mescolanza con gli uomini, allora al hamdulillah non vi è nulla di male in questo. Per quanto riguarda il fatto che lasci il suo hijab e si mischi con gli uomini al fine di imparare qualcosa che è permesso (Medicina), allora questo non è consentito. In questa situazione non è nemmeno considerato permesso per lei studiare questo, poichè le sarà richiesto di fare cose che sono haram.

[Shaykh Saalih al-Fawzaan - da una lezione intitolata "La vita di Imam Muhammed Ibn Abdul-Wahhab", data della lezione 3 dicembre 2005, qui la lezione audio, da AlBaseerah.org]

=> Il mescolarsi di uomini e donne <=

domenica 25 ottobre 2009

Televisione - Sì o No?


بسم الله الرحمن الرحيم

In generale quasi ogni casa possiede una televisione, specialmente nei paesi occidentali - se non in tutti i paesi. In televisione vengono mostrate cose illecite come la musica (con diversi strumenti musicali); quindi la televisione contiene e mostra:

- musica illecita
- serie e spettacoli violenti e criminali
- cose superstiziose e fantasie irreali
- il mischiarsi dei sessi
- nudità e abiti stretti
- gay e lesbiche
- informazione distorta riguardo l'Islam e i Musulmani
- in molte cosiddette "soap opere" assistete ad imbrogli, un uomo tradisce sua moglie e lei tradisce lui con relazioni illecite
- consumo di bevande haram
- donne che cantano mezze nude senza coprire i loro seni

L'entità di quanto detto sopra varia da un programma ad un altro, ma in molti casi esiste tutto ciò che è stato citato.

Non vi è alcun dubbio che qualcuno che usa la televisione per alcuni dei motivi elencati sopra, allora gli è proibito tenerla (la televisione) e gli è proibito guardarla.

Qualcuno che porta la televisione (in casa) sapendo o pensando che è più probabile che non riesca ad evitare i programmi che sono stati menzionati, allora egli sta insistendo sul haram.

Qualcuno che porta la televisione (in casa) alla sua famiglia e ai suoi figli e gliela lascia usare apertamente malgrado tutti questi programmi, anche se non li guarda lui stesso, allora in questo caso sta commettendo haram e sta accumulando peccati poichè sta aiutando in qualcosa di haram e sarà ritenuto responsabile nel Giorno della Resurrezione.

Guardare la televisione senza possederla, si divide in tre categorie:

1) Guardare ciò che è di beneficio per la propria religione e le questioni benefiche di questa vita, comunque è condizionale che non diventi un mezzo per vedere ciò che è haram - ad esempio la donna che si siede a guardarla e si diverte nel vedere l'uomo che dà le notizie, poichè questa sarebbe fitna. Lo stesso si applica all'uomo che guarda con piacere una bella donna che dà le notizie, questa è una fitna.

2) Guardare ciò che è dannoso per la nostra religione è haram poichè il credente è obbligato a proteggere se stesso e la propria famiglia nella religione

3) Ciò che non è di alcun beneficio nè di alcun danno nelle fandonie che non si addicono al credente ed il credente non dovrebbe sprecare il proprio tempo con esso

Questo è ciò che è stato discusso dal nostro Shaykh, Muhammad ibn Salih al-'Uthaymin (rahimahullah).

La commissione Permanente degli Studiosi ha affermato (in una fatwa) che la televisione è uno strumento che in se e di per se non ha alcuna sentenza a suo riguardo; piuttosto la sentenza si applica al suo uso, se viene usata per ciò che è haram come cantare, mostrare immagini haram, sciocchezze, menzogne, truffe, credi deviati (credenze), realtà alterate, incitamento alle fitan, allora è haram. Se la si usa in ciò che è bene come la recitazione del Qur'an, rendere la verità chiara, ordinare il bene e proibire il male, allora diventa utile e da questo punto di vista consentita.

Nel caso in cui le due questioni diventino uguali o o il livello del male supera il livello del bene, allora la televisione diventa haram.

=> La Televisione (fatawa) <=

=> I Danni Della Televisione (libro in inglese) <=

[Shaykh Dr. Saleh as-Saleh - preso da Q & A (domande e risposte) su Paltalk, nello spazio Understand Islam (capire l'Islam), sotto la voce "Questioni Sociali", il 7 di Rajab del 1427, trascritto da Abu Uthman, qui la trascrizione dal sito Understand-Islam.net]

venerdì 23 ottobre 2009

i Peccatori e gli Innovatori: chi è peggiore


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: chi avrà il peggiore castigo (nell'Altra Vita), i peccatori o gli innovatori?

risposta: gli innovatori avranno un castigo peggiore, poichè le innovazioni sono peggio dei peccati. Le innovazioni sono più amate al Diavolo dei peccati, perchè (è probabile che) il peccatore si possa pentire

Sufyan Ath-Thawri (rahimahullah) ha detto: "L'innovazione è più cara ad Iblis (il Diavolo) che i peccati. Questo poichè dai peccati ci si pente, dalle innovazioni non ci si pente." [Majmu'-ul-Fatawa (11/472)]

Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "In verità Allah ha impedito il pentimento da parte di ogni persona dell'innovazione." [Silsilat-ul-Ahadith as-Sahihah (1620)]

ma per quanto riguarda l'innovatore, allora molto raramente egli si pente poichè pensa di essere sulla verità. Questo è il contrario del peccatore, perchè egli sa che sta disobbedendo ad Allah e che sta commettendo un'azione peccaminosa. Per quanto riguarda l'innovatore, egli considera che se stesso stia obbedendo ad Allah e di essere sull'obbedienza. Questo è il motivo per cui l'innovazione -e il rifugio di Allah è cercato- è peggio del peccato. E questo è il motivo per cui i Salaf mettevano in guardia la gente dal sedere e dal riunirsi con gli innovatori

Al-Hasan Al-Basri (rahimahullah) ha detto: "Non sedete con una persona dell'innovazione, poichè in verità egli metterà una malattia nel vostro cuore." [Al-I'tisam di Ash-Shatibi (1/72) verificato da Salim Al-Hilali e Al-Bid'a wan-Nahi 'anha di Ibn Waddah (pag. 54)]

Ash-Shatibi (158) ha detto: "In verità alla setta salvata -ed essi sono Ahl-us-Sunnah- è comandato di dissociarsi dalla gente dell'innovazione, di cacciarli, e di punire severamente chiunque li segua nella loro direzione, che sia uccidendoli o meno di ciò. E gli studiosi ci hanno messi in guardia dall'accompagnarci e dal riunirci a loro."

Io (il compilatore) dico: che Allah abbia misericordia sui Salaf (predecessori). Non hanno lasciato nessuna persona dell'innovazione, se non sottomettendolo e mettendo in guardia da lui.

poichè essi influenzavano coloro con cui si sedevano, e il loro pericolo è grande. Non vi è alcun dubbio che l'innovazione è peggiore del peccato e che il pericolo dell'innovatore è peggiore per la gente del pericolo del peccatore.

Riguardo il pericolo della gente dell'innovazione Shaykh-ul-Islam Ibn Taimiyyah (rahimahullah) ha detto: "Se non fosse per coloro che Allah ha posto per respingere il danno di essi (significa, degli innovatori), la Religione sarebbe stata corrotta. La loro corruzione è peggio della corruzione causata dalla conquista dei nemici ai tempi della guerra. Poichè in verità, quando essi conquistano, non corrompono i cuori o la Religione trovata presso di loro, tranne che per un momento. Ma per quanto riguarda questa gente (gli innovatori), allora essi corrompono i cuori fin dall'inizio." [Majmu'-ul-Fatawa (28/232)]

Egli (Ibn Taymiyyah) ha anche detto (20/103): "La gente dell'innovazione è peggio della gente dei peccati lussuriosi, secondo la Sunnah e l'Ijma' (consenso)."

Questo è il motivo per cui i Salaf dicevano: "Essere moderati mentre (si è) sulla Sunnah è meglio che sforzarsi mentre (si è) sull'innovazione." [Questa affermazione è riportata da Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu). Fare riferimento ad Al-Lalika'i (1/188, no° 114), Al-Ibanah (1/320, n° 161) e As-Sunnah of Ibn Nasr (30).]

[Shaykh Salih-al-Fawzan - da "Benefiche risposte alle domande sulle metodologie innovate", pagg. 31-32]

giovedì 22 ottobre 2009

Fitna - la Saggezza


بسم الله الرحمن الرحيم

Saggezza del Decreto delle Fitan

Allah non ordina una questione senza far qualcosa in accordo al hikma (saggezza). Questa saggezza può essere conosciuta o può non essere conosciuta, come Allah ha menzionato (nella traduzione del significato):

"Egli non può essere interrogato su quello che fa, mentre essi verranno interrogati." [Al-Anbiya', 23]

Conosciamo alcune delle saggezze di Allah nell'ordinamento delle fitan. Tra queste saggezze vi è la distinzione tra i credenti e i non credenti, come Allah (subhanahu wa ta'ala) ha detto (nella traduzione del significato):

"E noi, in verità, abbiamo messo alla prova quelli che sono venuti prima di loro. E Allah certamente renderà nota (la verità di) coloro che sono veri, e certamente renderà nota l(a falsità di) coloro che sono menzogneri (anche se Allah conosce tutto ciò prima di metterli alla prova)." [Al-Ankabut, 2-3]

La seconda saggezza è la purificazione dei credenti dai loro peccati, come il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"Nessuna fatica, nè malattia, nè dolore, nè tristezza, nè male, nè sofferenza accade ad un Muslim, anche fosse la puntura che egli riceve da una spina, senza che Allah espii alcuni dei suoi peccati per quello." [Al-Bukhari, vol 7, Libro 70, n° 545]

Perciò qualunque cosa accada al Muslim dalle afflizioni, dalle catastrofi, dalle prove, allora questa è un'espiazione dei suoi peccati. Questa espiazione copre sia i minori che i maggiori peccati, in accordo all'intensità della prova. Sappiamo che la più elevata intensità delle prove accade ai profeti e a coloro che li seguono in quanto a pietà e a coloro che li seguono dopo di loro e così via.

La terza saggezza è il sollevamento dei ranghi dei credenti ai livelli superiori a causa della ricompensa che riceveranno dovuta alle prove e alle afflizioni, se egli è paziente. Ci sono testi che indicano questo, come nel hadith del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) in cui ha detto:

"Nessuna calamità accade ad un Muslim senza che Allah espii alcuni dei suoi peccati a causa di essa, anche se fosse la puntura che egli riceve da una spina." [Al-Bukhari, vol 7, Libro 70, 544]

Inoltre, in un altro hadith, il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha affermato:

"Un credente non riceve (la preoccupazione) di di una spina o più di ciò, senza che Allah lo elevi di rango o cancelli i suoi peccati a causa di ciò." [Muslim, Libro 32, n°6238]

Quindi, il credente è portato a un livello più alto a causa della sua pazienza e perseveranza.

La quarta saggezza dietro l'ordinamento delle fitan è la compensazione del credente quando il credente è sottoposto ad una prova in cui egli perde qualcosa di amato o perde qualche ricchezza. Se egli persevera ed è paziente, allora Allah lo ricompenserà con qualcosa di meglio di ciò che ha perso, come dimostrato nel detto del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam):

"Allah ha detto: Se privo il mio schiavo di due cose amate (gli occhi) ed egli rimane paziente, lo farò entrare in Paradiso come compenso per essi." [Al-Bukhari, vol 7, Libro 70, n° 557]

Ci sono alcune delle saggezze dietro l'ordinamento delle fitan (afflizioni), e queste sono giusto alcune delle molte. Ciò che è presso Allah (subhanahu wa ta'ala), nella Sua Conoscenza, è molto più grande e non vi è alcun dubbio riguardo ciò. Quanto menzionato, basta come indicazione.

[Saleh As-Saleh (rahimahullah) - da "Le fitan contemporanee (afflizioni, prove, test, tormenti)", basato su un articolo di Shaykh Muhammad Al-Khumayess nel suo libro "Natharat wa Ta'mmulat min Waq'I al-Hayat", 1419/1998]

Fitna - il Preordinamento


بسم الله الرحمن الرحيم

Il Preordinamento delle Fitan

Le fitan sono decreti universali. Allah (subhanahu wa ta'ala) lo ha reso chiaro nel Suo Libro che la messa alla prova dei Suoi schiavi è un modo universale, non cambiato nè alterato. Ciò è evidente quando Allah ha detto:

"La gente pensa che verrà lasciata sola perchè dicono: "Noi crediamo", e non saranno messi alla prova? E noi, in verità, abbiamo messo alla prova quelli che sono venuti prima di loro. E Allah certamente renderà nota (la verità di) coloro che sono veri, e certamente renderà nota l(a falsità di) coloro che sono menzogneri (anche se Allah conosce tutto ciò prima di metterli alla prova)." [Al-Ankabut, 2-3]

Allo stesso modo, Allah (subhanahu wa ta'ala) ha affermato (nella traduzione del significato):

"O pensate che entrerete in Paradiso senza che tali (prove) siano arrivate a coloro che sono scomparsi prima di voi? Essi furino afflitti da dura povertà e da malattie e furono così scossi che anche il Messaggero e quelli che credevano insieme a lui, dissero: "Quando (arriverà) l'Aiuto di Allah?" Sì! Senza dubbio l'Aiuto di Allah è vicino!" [Al-Baqara, 214]

Pertanto, diventa chiaro che la Fitna, le prove e le afflizioni sono questioni pre-ordinate da Allah (subhanahu wa ta'ala), che accadono a quelli del passato e a quelli dei tempi successivi. E' inevitabile che oguno dei figli di Adamo verrà messo alla prova; egli può superare o può fallire. Ciò è tutto dovuto alla grande e perfetta saggezza di Allah (subhanahu wa ta'ala).

[Saleh As-Saleh (rahimahullah) - da "Le fitan contemporanee (afflizioni, prove, test, tormenti)", basato su un articolo di Shaykh Muhammad Al-Khumayess nel suo libro "Natharat wa Ta'mmulat min Waq'I al-Hayat", 1419/1998]

martedì 20 ottobre 2009

la sentenza sul Henna


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: qual è la sentenza riguardo l'abbellimento di se stessi con henna e quando la donna mestruata lo fa?

risposta: non vi è nulla di male nell'abbellirsi con henna, in particolare la donna sposata che si abbellisce per il proprio marito. Per quanto riguarda la donna sola, ciò che è corretto è che è permesso per lei con l'eccezione che non si mostri alla gente, perchè questa è una forma di abbellimento.

Non vi è nulla di male nell'applicare henna durante le mestruazioni. Sono emerse molte domande riguardo questo da parte delle donne, che chiedono se è consentito per una donna applicare henna sulla testa, sulle mani o sui piedi mentre si è mestruate. La risposta è che non c'è niente di male nel farlo poichè con henna, come è noto, le tracce del disegno rimangono dove è applicato. Questa colorazione non impedisce all'acqua di raggiungere la pelle come qualcuno sostiene. Quindi quando la donna la lava via per la prima volta, la maggior parte di essa viene rimossa e rimangono le sue tracce di colore e quindi non vi èa lcun male in questo.

[Shaykh Muhammad bin Salih al-'Uthaymin - Majmu'u Fatawa wa Rasail Fadhilat-ish-Shaykh Ibn 'Uthaymin, 4/288]

la sentenza sul Kohl


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: qual è la sentenza sull'uso del kohl?

risposta: l'applicazione del kohl consiste in due categorie.

La prima è usare il kohl per rafforzare la vista, per liberare gli occhi da qualche incostrazione e per pulirli e purificarli, senza che sia una forma di abbellimento. Non vi è nulla di male in questo. Piuttosto esso è qualcosa di benefico poichè il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) era solito applicare il kohl ai suoi occhi con puro ithmud [una sostanza in polvere].

La seconda è allo scopo di abbellimento e ornamento. Questo è specificatamente richiesto per le donne, poichè è lodevole per la donna abbellire se stessa per il proprio marito.

Per quanto riguarda gli uomini, c'è un punto di vista e sono indeciso riguardo ad esso. Si divide tra il giovane uomo che teme l'applicazione del kohl come una forma di disagio, perciò egli si astiene da esso e tra l'uomo più anziano che non teme l'applicazione del kohl, quindi non si astiene dall'usarlo.

[Shaykh Muhammad bin Salih al-'Uthaymin - Majmu'u Fatawa wa Rasail Fadhilat-ish-Shaykh Ibn 'Uthaymin, 4/116]

domenica 18 ottobre 2009

At-Tawhid (il Monoteismo Islamico)


بسم الله الرحمن الرحيم

E' riconosciuto attraverso un'attento esame del Qur'an, che il Tawhid è diviso in tre divisioni.

1) Tawhid Ar-Rububiyyah [18]

E' questo aspetto del Tawhid in cui troviamo l'uomo naturalmente incline ad accettare. Allah l'Elevato dice:

"E se aveste chiesto loro chi li ha creati, essi avrebbero certamente detto Allah." [Az-Zukhruf, 87]

Egli dice anche:

"Dì: Chi vi dà nutrimento dal cielo e dalla terra, e chi possiede (controllo su) udito e vista, e crea il vivo dal morto e il morto dal vivo, e chi è in controllo di (tutte) le cose? In verità, risponderebbero: Allah. Allora dì: Allora non temerete e sarete consci (del vostro Signore)?" [Yunus, 31]

E ci sono molti altri versetti come questi!

Tuttavia, il rifiuto di Faraone di questo Tawhid, come (Allah (subhanahu wa ta'ala) ci dice questo) nel Qur'an:

"Faraone disse: E chi è il Signore dell'universo?" [Ash-Shu'ara, 23]

è dovuto alla sua arroganza. La prova per questo è il versetto:

"(Mosè) ha detto (a Faraone): certamente sai che nessun altro ha inviato questi (segni/miracoli) tranne il Signore dei cieli e della terra, come rivelazione." [Al-Isra', 102]

Allah (subhanahu wa ta'ala) dice:

"Ed hanno rifiutato e negato essi (i segni e i miracoli) in superbia e in tirannia, nonostante (in segreto) dentro di sè, li confermassero senza dubbio." [An-NAml, 14]

Quindi, questo è il motivo per cui il Qur'an è stato rivelato - affermando questo (primo) tipi di Tawhid attraverso le parole di una domanda retorica:

"C'è qualche dubbio in Allah?!" [Ibrahim, 10]

In una maniera simile Allah afferma:

"Dì: Dovrei cercare altro che Allah come Signore, mentre Lui è il Signore di ogni cosa?!" [Al-An'am, 164]

Ancora in un altro versetto Allah dichiara:

"Dì: Chi è il Signore dei cieli e della terra? Dì: Allah!" [Ar-Ra'd, 16]

E versetti simili ve ne sono molti, questo perchè attestano il fatto che Allah è il Signore.

Tuttavia, questo tipo di Tawhid (da solo) non ha beneficiato i miscredenti, poichè essi non manifestarono questa unicità nel loro culto e nella loro obbedienza ad Allah.

Allah (subhanahu wa ta'ala) dice:

"E la maggior parte di loro non crederanno in Allah, tranne che essi siano politeisti (adorando altre false divinità insieme ad Allah)." [Yusuf, 106]

In un altro versetto Egli afferma (ciò che i politeisti dichiarano):

"Non adoriamo loro tranne perchè ci portino più vicini ad Allah." [Az-Zumar, 3]

"Ed essi dicono: Sono i nostri intercessori con Allah. Dì: Volete informare Allah di ciò che non conosce?!" [Yunus, 18]

2) Tawhid Al-Uluhiyyah [19]

Questo è l'aspetto del Tawhid su cui tutte le guerre sono state combattute tra i messaggeri e le loro nazioni. Questa è la principale missione che i messaggeri furono mandati a realizzare. La sua essenza è: non vi è dio (degno di essere adorato) tranne Allah. E' costruito su due principi: questi sono la negazione e l'affermazione, basate sulla dichiarazione "non vi è dio (degno di essere adorato) tranne Allah".

La comprensione della negazione in questa dichiarazione è: la completa rimozione, ripudiazione e abbandono di tutte le cose adorate tranne Allah, in tutte le forme di culto. La comprensione dell'affermazione in essa è: individuare Allah soltanto per il culto -senza nessun altro- attraverso tutti i tipi di culto che Egli ha legiferato, prescritto e ordinato. La maggior parte del Qur'an

"E abbiamo certamente mandato ad ogni nazione un messaggero (per dire loro) di adorare Allah e per denunciare il Taghut [20]." [An-Nahl, 36]

"E non abbiamo mandato prima di te (o Muhammad) qualche messaggero, se non rivelando che loro che non c'è dio tranne Me (Allah), perciò adorateMi." [Al-Anbiya', 25]

"E così chi non crede nel Taghut e crede in Allah, si è davvero afferrato ad una solida attaccatura." [Al-Baqara, 256]

"E chiedi a coloro che mandammo prima di te dai nostri messaggeri, disponemmo insieme al Compassionevole degli dèi da essere adorati?" [Az-Zukhruf, 45]

"Dì: In verità mi è stato rivelato che davvero il vostro Dio è un Dio Unico, perciò siete Musulmani?" [Al-Anbiya', 108]

E gli Ayat (versetti) riguardo questo sono molto numerosi.

3) Tawhid Al-Asma Was-Sifat [21]

Questo tipo di Tawhid è costruito su due principi, come Allah ha chiarito. Il primo, tanzih [22] degli attributi di Allah dall'essere come (gli attributi della) Sua creazione. Il secondo, iman (credo/fede) in tutto ciò con cui Egli ha descritto Se Stesso o con cui il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) Lo ha descritto, affermandolo non metaforicamente ma letteralmente - poichè la descrizione è adatta alla Sua perfezione ed elevatezza. E' un dato di fatto che nessuno è meglio informato nel descrivere Allah, che Allah Stesso. Ed è anche un dato di fatto che, dopo Allah, il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) è più informato riguardo Lui e può meglio descriverLo.
Allah dice riguardo Se Stesso:

"Siete più informati di Allah?" [Al-Baqara, 140]

Inoltre Egli dice riguardo il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam):

"Ed egli non parla da sè, piuttosto è una rivelazione rivelata a lui." [An-Najm, 3-4]

Allah lo ha reso chiaro che non vi è nulla del tutto simile a Lui, quando ha detto:

"Non vi è nulla completamente simile a Lui." [Ash-Shura, 11]

e ha reso chiara l'afermazione dei Suoi attributi letterali, quando ha detto:

"...Ed Egli è Colui che ascolta, Colui che vede." [Ash-Shura, 11]

La prima parte del versetto esclude l'assenza del ta'atil [23] ed è chiaro dal versetto che ciò che diventa incombente è l'affermazione degli attributi letteralmente, senza tamthil [24], e la negazione del mumathalah [25] senza l'annullamento del ta'atil. Allah ha reso chiara l'incapacità della creazione di comprenderLo completamente, Egli dice:

"Egli conosce ciò che è prima di loro e che è dopo di loro, e la loro conoscenza non Lo comprende completamente." [Ta-Ha, 110]

[18] ndt: questo Tawhid si riferisce specificatamente all'Unicità delle azioni di Allah come la creazione, il dare la vita, il sostenerla e mantenerla, etc.
[19] ndt: questo è anche conosciuto come Tawhid Al-Ibadah (culto). Si riferisce all'Unicità di Allah a proposito dell'essere adorato Lui soltanto
[20] ndt: At-Taghut si riferisce a qualcuno che goverana con altro che ciò che Allah ha legiferato (Shari'ah). Fare riferimento al Tafsir di Shaykh As-Sa'di. Inoltre, è affermato in altri libri di Tafsir, che il Taghut è il Shaytan e/o qualcos'altro che viene adorato oltre ad Allah
[21] ndt: questo si riferisce all'Unicità riguardo i Suoi bei nomi e sublimi attributi
[22] ndt: questa è la negazione di tutti gli attributi di imperfezione da Allah (subhanahu wa ta'ala)
[23] ndt: questa è la negazione degli attributi che Allah (subhanahu wa ta'ala) o il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) hanno affermato
[24] ndt: questa è l'attribuzione degli attributi che sono soltanto di Allah (subhanahu wa ta'ala), alla Sua creazione e/o il contrario
[25] ndt: questa è la stessa cosa del tamthil

[Shaykh Muhammed ash-Shinqiti - da "Islam: la Religione perfettamente completa", pagg. 9-13]

venerdì 16 ottobre 2009

divorziare una moglie tre volte, la rende illecita


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Se un uomo divorzia sua moglie tre volte, lei è interdetta a lui. Non è lecita per lui fino a che sposa un altro uomo. [1]

note

[1] I Salaf ogni tanto includevano materie di fiqh nei loro lavori sul 'Aqidah, se erano materie in cui erano presenti testi chiari ma la gente manteneva ancora opinioni contrarie a questi testi

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 56]

non vi è matrimonio senza un tutore


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Non c'è nessun matrimonio tranne che con un tutore (Wali) [1] e almeno due testimoni e una dote (Sadaq/Mahar), che sia un piccolo o un grande importo. Per quanto riguarda una donna senza un tutore, allora il governante è il tutore di quella senza guardiano.

note

[1] Abu Musa (radiAllahu 'anhu) ha riportato che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Non vi è matrimonio senza guardiano (wali)." Riportato da Abu Dawud (traduzione inglese 2/558/n°2080) ed è sahih

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 55]

la Conoscenza di Allah include tutte le questioni: quelle che avvengono e quelle che non avvengono


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Avere fede che Allah conosceva tutto ciò che sarebbe stato dall'inizio del tempo e tutto ciò che non sarebbe stato e che Egli ha pienamente enumerato ed incluso tutto quello che doveva essere. Qualcuno che dice: "Egli non sapeva ciò che era o ciò che sarà in esistenza" [1] non ha creduto in Allah, il Più Sublime.

note

[1] Questo è il detto di Hisham ibn al-Hakam, il leader dello smarrimento, che credeva che Allah il Più Perfetto non conoscesse qualcosa fino a che Egli creava la conoscenza di essa per Se Stesso. Questa è chiara miscredenza.

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 54]

giovedì 15 ottobre 2009

pregare Jumu'a senza compiere il ghusl


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: è permesso pregare salatul Jumu'a senza aver fatto il ghusl?

risposta: è consentito; tuttavia è meglio se fate il ghusl, poichè in verità molti ahadith ci hanno raggiunti avvisandoci di compiere il ghusl nel giorno di Jumu'a. Tra la gente della conoscenza ci sono alcuni che dicono che è obbligatorio, ma la grande maggioranza della gente della conoscenza dice che è raccomandato e meglio che facciate il ghusl. Comunque, se accade che voi abbiate pregato Jumu'a senza aver eseguito il ghusl ma avete fatto wudu e avete pregato avendo adempiuto ai pilastri, condizioni e atti obbligatori della preghiera, allora la vostra preghiera è sahih (corretta) insha Allah.

[Shaykh Muhammad bin Abdul Wahhab Al Wasabi - versione originale in arabo OlamaYemen / versione tradotta in inglese SalafyInk]

mercoledì 14 ottobre 2009

Ali (radiAllahu 'anhu) sul timore, la speranza, la conoscenza e la pazienza


بسم الله الرحمن الرحيم

E' riportato che Ali bin Abi Talib (radiAllahu 'anhu) ha detto:

"Il servo (di Allah) non dovrebbe temere, tranne che i suoi peccati e non dovrebbe sperare, tranne che nel suo Signore. L'ignorante non dovrebbe vergognarsi di chiedere e il ben informato non dovrebbe vergognarsi di dire -se non sa qualcosa- Allahu a'lam. La pazienza (al-sabr) verso la Fede (al-Iman) è come la testa verso il resto del corpo: se la testa viene tagliata via, il corpo marcirà. E colui che non ha alcuna pazienza, non ha alcuna fede."

[Al-Baihaqi - Shu'ab Al-Iman, vol. 12, pag. 195]

lunedì 12 ottobre 2009

Chiunque abbia soddisfatto i requisiti del Tawhid entrerà in Paradiso senza un calcolo (seconda parte)


بسم الله الرحمن الرحيم

E' riportato sull'autorità di Husain Ibn 'Abdul-Rahman (radiAllahu 'anhu) che disse: Ero con Sa'id Ibn Jubair ed egli ha chiesto: "Chi tra voi ha visto la stella cadente la scorsa notte?" Ho risposto: "Io l'ho vista" e gli ho spiegato che non ero stato alla preghiera, perchè ero stato punto (da uno scorpione). Egli ha chiesto: "Allora cosa hai fatto?" "Ho usato una ruqya [2]" ho risposto. Egli ha detto: "Cosa ti ha fatto fare ciò?" Io ho risposto: "Un hadith che ho sentito da Ash-Sh'abi" "Cosa ti ha detto?" Ho risposto: "Egli ha riportato da Buraidah Al-Husayyib che disse che ruqya non è permessa tranne che in due casi: al-'ain [3] e le punture." Egli disse: "E chi limita se stesso a ciò che ha sentito, ha fatto bene; ma Ibn 'Abbas (radiAllahu 'anhu) ci ha riportato che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Tutte le nazioni sono state fatte per passare davanti a me, ed io ho visto un Profeta con un piccolo gruppo, e un Profeta con soltanto uno o due uomini, e un Profeta senza nessuno. Allora mi è stato mostrato un grande numero di persone che ho pensato fosse la mia Ummah [4] ma mi è stato detto: Questo è Musa ('alayhis salam) e la sua gente. Allora ho guardato ed ho visto un'immensa folla per la quale mi è stato detto: Questa è la tua gente: tra di loro vi sono settantamila che entreranno in Paradiso senza un calcolo o una punizione." Poi egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) si alzò e andò a casa sua, e la gente cominciò a discutere su chi potessero essere; alcuni di loro dissero: Forse sono i Compagni del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam). Altri dissero: Forse sono coloro che sono nati nell'Islam e non hanno mai associato alcun partner ad Allah (subhanahu wa ta'ala). Mentre stavano parlando così, il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) uscì e lo informò (di ciò di cui stavano discutendo). Egli disse: "Essi sono coloro che non si curano con ruqya, nè praticano il trattamento di cauterizzazione, nè credono nel buono o nel cattivo auspicio - ma dipendono e hanno fiducia nel loro Rabb (Solo)." 'Ukkasha Ibn Mihsan (radiAllahu 'anhu) si alzò e disse: "Chiedi ad Allah (subhanahu wa ta'ala) per me, che io sia uno di loro." Egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Tu sei uno di loro." Poi un altro uomo si alzò e disse: "Chiedi ad Allah (subhanahu wa ta'ala) che anche io sia uno di loro." Egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Ukkasha ti ha preceduto."
[narrato da Al-Bukhari e Muslim]

Husain Ibn 'Abdul-Rahman (radiAllahu 'anhu) ci informò di una discussione che ebbe luogo tra lui e un Tabi'i [5], Sa'id Ibn Jubair, riguardo l'uso di ruqya dovuta al fatto che Husain era stato punto da uno scorpione, per cui egli era ricorso alla ruqya in accordo alla Sunnah. [6]

Quando Sa'id gli chiese una prova per quello, egli lo informò del Hadith di Ash-Sh'abi che permette l'uso di ruqya per il trattamento di al-'ain e le punture. Sa'id lo lodò per la sua aderenza al Hadith, ma gli riportò un Hadith che sosteneva il rifiuto di ruqya - il Hadith di Ibn 'Abbas (radiAllahu 'anhu) che menziona anche la cauterizzazione e la credenza nell'auspicio, e ci richiede di avere fiducia in Allah (subhanahu wa ta'ala) e di dipendere su su di Lui (subhanahu wa ta'ala), Solo; e dice che quando 'Ukkasha (radiAllahu 'anhu) ha richiesto al Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) di chiedere ad Allah (subhanahu wa ta'ala) di renderlo uno dei settantamila che sarebbero entrati in Paradiso senza calcolo e senza punizione, egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) lo ha informato che era uno di loro; ma quando un altro uomo fece la stessa richiesta, il Messaggero di Allah sallAllahu 'alayhi wa sallam) gentilmente ma fermamente chiuse la porta su qualsiasi ulteriore richiesta dicendo: "Ukkasha ti ha preceduto."

Benefici derivati da questo Hadith

1) Che i Salaf [7] erano soliti restare lontani da riya' e qualsiasi cosa potesse portarli ad essa

2) L'obbligo di chiedere una prova prima di accettare qualsiasi cosa nella religione

3) La permissibilità di usare ruqya per al-'ain e le punture, a condizione che la ruqya sia di un tipo approvato dalla Shari'ah [8] - dal Qur'an o dalle autentiche suppliche del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) in lingua Araba

4) La profonda conoscenza dei Salaf

5) L'azione in accordo al Qur'an e alla Sunnah ha la precedenza su tutte le opinioni

6) Le virtù dei Salaf e le loro buone maniere e la cortesia nel passare la conoscenza Islamica

7) La disparità nel numero di seguaci da un Profeta all'altro, e che alcuni Profeti non avevano alcun seguace

8) Il numero di seguaci che una persona può avere non è necessariamente un'indicazione della verità o della menzogna del messaggio

9) Le virtù di Musa ('alayhis salam) e della sua gente

10) L'eccellenza della Ummah di Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam) in confronto agli altri popoli

11) L'amore dei Compagni per tutte le buone azioni

12) La permissibilità di occuparsi del dibattito nelle questioni religiose

13) Chiunque possiede i quattro attributi menzionati nel Hadith, ha perfezionato il Tawhid ed entrerà in Paradiso

14) La permissibilità di chiedere alle persone virtuose di supplicare Allah (subhanahu wa ta'ala) per conto nostro

15) Che non vi è alcuna contraddizione tra il Hadith di Ash-Sh'abi -che permette ruqya quando le condizioni per la sua accettazione vengono incontrate- e il Hadith di Ibn 'Abbas (radiAllahu 'anhu) -che proibisce ruqya quando le condizioni non vengono incontrate-

Pertinenza di questo Hadith alla materia del Tawhid

Che il Hadith prova che chiunque ha posseduto i quattro attributi qui menzionati, ha completato il Tawhid ed entrerà in Paradiso senza calcolo o punizione.

[2] Ruqya: recitare una parte del Qur'an (ad esempio, Qur'an A-Fatiha)o supplicare Allah (subhanahu wa ta'ala) usando parole prescritte dal Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) negli Ahadith autentici, per trovare sollievo dalla malattia
[3] Al-'ain: il malocchio
[4] Ummah: comunità
[5] Tabi'i: un Muslim che ha incontrato e riportato da uno o più dei Compagni del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam)
[6] Sunnah: parole e azioni del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam)
[7] Salaf: i pii, le prime generazioni dei Muslimin
[8] Shari'ah: legge Islamica

[Shaykh Muhammad Abdul-Wahhab - da "Kitab at-Tawhid", capitolo 1]

domenica 11 ottobre 2009

Chiunque abbia soddisfatto i requisiti del Tawhid entrerà in Paradiso senza un calcolo (prima parte)


بسم الله الرحمن الرحيم

Allah (subhanahu wa ta'ala) dice:

"In verità, Ibrahim era un Ummah (un leader, buono e giusto) obbediente ad Allah, Hanifan (adoratore di nessuno tranne che Allah), ed egli non era uno dei politeisti." [An-Nahl, 120]

Allah (subhanahu wa ta'ala) ci informa in questo versetto che il Suo Messaggero Ibrahim ('alayhis salam) era un leader nella religione, un maestro di bontà, sempre umile ed obbediente al suo Rabb; e che egli ha rifiutato lo Shirk in tutte le sue manifestazioni e ha dedicato se stesso esclusivamente al culto di Allah (subhanahu wa ta'ala) Solo, senza senza cadere nello Shirk, sia nella parola, che nell'azione, che nel credo.

Benefici derivati da questo versetto

1) Che il Tawhid è la base di tutta la religione

2) L'obbligo di seguire Ibrahim attraverso il culto sincero ad Allah Solo

3) E' un obbligo per il da'iyah [1] dare il buon esempio alla gente in tutto ciò che fa

4) L'immutabile natura del vero culto come esemplificato dai profeti

5) Il Tawhid non è accettabile senza il rifiuto dello Shirk

6) Il rifiuto della dichiarazione dei Quraish nei giorni dell'ignoranza che nella pratica del loro Shirk, essi stessero seguendo la religione di Ibrahim

Pertineneza di questo versetto alla materia del Tawhid

Che il versetto prova che chiunque esemplifica questi quattro attributi, ha guadagnato il diritto al Paradiso, come fece Ibrahim ('alayhis salam), senza computo o punizione.

..ooOOoo..

Allah (subhanahu wa ta'ala) dice:

"E coloro che vivono nella soggezione per timore del loro Rabb; e coloro che credono nei Segni del loro Rabb; e coloro che non associano nessuno (nel culto) come partner al loro Rabb; e coloro che danno ciò che danno (ovvero la carità) con i loro cuori pieni di timore (che la loro carità sia stata accettata oppure no), poichè sono sicuri di ritornare al loro Rabb." [Al-Mu'minun, 57-60]

In questi versetti, Allah (subhanahu wa ta'ala), descrive i Credenti con quattro dei loro attributi per cui meritano la lode e l'elogio: essi temono la punizione del loro Rabb, essi credono nei Segni di Allah (subhanahu wa ta'ala) rivelati e nei Suoi Segni naturali (i pianeti, le stelle, le stagioni, gli animali, gli uccelli, le piante, etc.) che provano l'esistenza di Lui (subhanahu wa ta'ala)e la verità del Messaggio di Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam); ed essi sono guidati da questi Segni e non associano partner ad Allah (subhanahu wa ta'ala), sia apertamente o segretamente; e a causa della loro forte fede, essi temono che Allah (subhanahu wa ta'ala) non accetti la loro carità e le loro buone azioni; e Allah (subhanahu wa ta'ala) mette alla prova la loro reciproca rivalità nel compiere azioni virtuose, ed Egli ci informa che essi precedono gli altri nel compierle.

Benefici derivati da questi versetti

1) L'obbligo di temere Allah

2) L'obbligo di credere nei Segni di Allah

3) La proibizione dello Shirk in tutte le sue manifestazioni

4) La preoccupazione dei credenti che le loro azioni siano o non siano accettate

5) La preferibilità di competere con gli altri nell'adempimento delle buone azioni

Pertineneza di questi versetti alla materia del Tawhid

Che questi versetti provano che chiunque personifichi questi quattro attributi e purifichi se stesso dallo Shirk che annulla le buone azioni, avrà il diritto di entrare in Paradiso senza un calcolo e senza punizione poichè egli ha raggiunto il Tawhid più puro e questa è la sua ricompensa.

[1] Da'iyah: uno che invita la gente all'Islam

[Shaykh Muhammad Abdul-Wahhab - da "Kitab at-Tawhid", capitolo 1]

supplica prima dei rapporti sessuali


بسم الله الرحمن الرحيم




Bismillah. Allahumma jannibnash-shaytana wa jannibish-shaytana ma razaqtana

(Nel nome di Allah. O Allah, allontana satana da noi e allontana satana da ciò con cui ci hai provvisti)

[dal hadith trasmesso da Al-Bukhari e Muslim]

sabato 10 ottobre 2009

tipi di avarizia


بسم الله الرحمن الرحيم

L'avarizia è una categoria generica all'interno della quale vi sono vari tipi - alcuni sono peccati maggiori, altri non sono peccati maggiori. Allah ha detto:

"Non immaginino, coloro che sono stati avari di ciò che Allah ha dato loro della Sua Grazia, che sia un bene per loro; piuttosto è un grande male per loro. Saranno caricati con tutto ciò con cui sono stati avari, nel giorno del Qiyama." [Al-'Imran, 180]

"Adorate Allah e non associate nulla a Lui e siate misericordiosi verso i vostri due genitori... In verità Allah non ama il superbo e il presuntuoso, coloro che sono avari e ordinano l'avarizia agli altri..." [An-Nisa', 36-37]

"E nulla ha impedito alle loro (degli ipocriti) spese di essere accettate tranne per il fatto che hanno rifiutato la fede in Allah e nel Suo Profeta. Essi partecipano alla preghiera soltanto con ozio, e spendono della loro ricchezza soltanto con riluttanza e con disgusto." [At-Tawba, 54]

"E, quando Egli diede loro della Sua Grazia, furono avari con essa. Si voltarono dall'altra parte, rifiutando. E così Allah ha decretato per loro l'ipocrisia nei loro cuori, fino al giorno in cui Lo incontreranno." [At-Tawba, 76-77]

"Chiunque è avaro, nega soltanto se stesso." [Muhammad, 38]

"Quindi, calamità a quelli che pregano ma sono disattenti delle loro preghiere. Coloro che si sforzano nelle loro preghiere soltanto per essere visti dalla gente, e che negano anche il più piccolo atto di generosità." [Al-Ma'un, 4-7]

"E per quanto riguarda coloro che costruiscono la loro ricchezza d'oro e d'argento e non spendono di essa sul sentiero di Allah, avvertiteli di un doloroso castigo. Nel giorno in cui essi (l'oro e l'argento) saranno riscaldati nei fuochi dell'inferno, e saranno usati per marchiare le loro fronti e i loro fianchi e le loro schiene, (sarà detto loro): Questo è ciò che avete accumulato per voi stessi, perciò gustate ciò che eravate soliti accumulare." [At-Tawba, 34-35]

Ci sono molti versetti nel Qur'an che ordinano di dare e di spendere e di essere generosi, e che criticano chiunque trascuri (queste cose), e tutto ciò è una critica dell'avarizia.

[Shaykhul-Islam Ibn Taymiyyah - da "Ordinare il bene e proibire il male"]

giovedì 8 ottobre 2009

il Cristianesimo di oggi


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: il Cristianesimo di oggi è giusto e autentico oppure è corrotto, e qual è la prova dal Qur'an e dalla Sunnah?

risposta: tutta la lode è per Allah soltanto e che la pace e le benedizioni di Allah siano sul Suo Messaggero e la sua famiglia e i suoi Compagni...per procedere:

La religione del Cristianesimo è stata corrotta da ciò su cui era il loro profeta 'Isa (عليه السلام), la prova è che essi dicono "Cristo è figlio di Allah". Inoltre dicono che Allah è una parte della "trinità". E Allah ha smentito questo e la loro miscredenza in Lui; Egli l'Altissimo ha detto:

وَإِذْ قَالَ اللّهُ يَا عِيسَى ابْنَ مَرْيَمَ أَأَنتَ قُلتَ لِلنَّاسِ اتَّخِذُونِي وَأُمِّيَ إِلَـهَيْنِ مِن دُونِ اللّهِ قَالَ سُبْحَانَكَ مَا يَكُونُ لِي أَنْ أَقُولَ مَا لَيْسَ لِي بِحَقٍّ إِن كُنتُ قُلْتُهُ فَقَدْ عَلِمْتَهُ تَعْلَمُ مَا فِي نَفْسِي وَلاَ أَعْلَمُ مَا فِي نَفْسِكَ إِنَّكَ أَنتَ عَلاَّمُ الْغُيُوبِ مَا قُلْتُ لَهُمْ إِلاَّ مَا أَمَرْتَنِي بِهِ أَنِ اعْبُدُواْ اللّهَ رَبِّي وَرَبَّكُمْ

"E (ricordate) quando Allah dirà (nel Giorno della Resurrezione): O 'Isa (Gesù), figlio di Maryam (Maria)! Hai detto agli uomini: "Adorate me e mia madre come due dei oltre ad Allah"? Egli dirà: "Sia Gloria a Te! Non è da me dire ciò che non ho diritto (di dire). Se avessi detto una tale cosa, lo avresti sicuramente saputo. Tu conosci ciò che è dentro di me sebbene io non conosca ciò che è dentro di Te. Veramente Tu, soltanto Tu, sei il Conoscitore di tutto ciò che è nascosto e invisibile. Non ho mai detto loro qualcosa tranne ciò che Tu (Allah) mi hai ordinato di dire: Adorate Allah, mio Signore e vostro Signore." [Al-Ma'ida, 116-117]

Il Aya e altri come questo, come prove testuali.

E il successo è con Allah e che la pace e le benedizioni siano sul nostro Profeta e la sua famiglia e i suoi Compagni.

[The Permanent Committee for Islamic Research and Fatawa - Fatawa Lajnah Da'imah vol.3 pag.301, Maktabah Ma'arif, Riyadh 1412H]

=>Le parole mushrikin e kuffar (i Cristiani e gli Ebrei in quale categoria rientrano)<=

la Saggezza dietro la ripetitiva affermazione del Tawhid ar-Rububiyyah nel Qur'an


بسم الله الرحمن الرحيم

Nel nome di Allah, il Signore di tutti i mondi, possano il Suo Salah e il Suo Salam essere sul Suo ultimo Profeta e Messaggero, e su tutti i membri della sua famiglia e compagni, e su coloro che seguono la sua via. Per procedere...

Nel Qur'an Allah menziona soltanto il tawhid ar-rububiyyah, quello che i miscredenti stessi affermano, per mostrare il suo peso come una prova e per stabilire la prova per il tawhid al-uluhiyyah. Quindi Allah porta un'idea su cui essi concordano, come una prova contro di loro e questo li obbliga a rispondere alle seguenti domande:

- Come potete ammettere la Rububiyyah di Allah, che Egli è l'unico Signore della creazione e non concordare sul fatto che Egli Soltanto ha il diritto di essere adorato?
- Come potete adorare qualcuno o qualcosa che non ha partecipato in alcuna parte della creazione con Allah?! Questa è una chiara contraddizione, come Allah l'Onnipotente dice:

"Dì: Vedete quelli che chiamate oltre ad Allah, cos'hanno creato sulla terra? O qual è la loro partecipazione nei cieli? Portatemi un libro dal passato, o qualche traccia di conoscenza che avete, se siete davvero sinceri!" [Al-'Ahqaf, 4]

Allah inoltre dice:

"Questa è la creazione di Allah! Perciò adesso mostratemi ciò che hanno creato quelli inferiori a Lui!" [Luqman, 11]

E Allah dice:

"O uomini! E' stata esposta una parabola, perciò ascoltate! Davvero coloro che vengono chiamati oltre ad Allah non sono in grado di creare nemmeno una mosca, anche se si riunissero tutti insieme per aiutarsi l'uno con l'altro! E se una mosca dovesse rubare qualcosa da loro, non avrebbero nemmeno il potere di riprenderla! Quanto deboli sono coloro che cercano da essi e quanto deboli sono coloro che vengono cercati!" [Al-Hajj, 73]

Quindi se le mosche attaccassero gli uomini, essi non avrebbero alcun modo di difendersi o di vendicarsi, mentre la mosca è la cosa più debole! Perciò se le mosche e le zanzare si affollassero su di loro, non sarebbero in grado di sbarazzarsene. Essi sarebbero capaci soltanto di ucciderne qualcuna, ma ci sarebbe un tale grande numero di esse che potrebbero distruggere l'intera umanità!

Si dice anche che il significato del versetto è che se una mosca dovesse portare via qualcosa da un idolo, un profumo o una decorazione che la gente pone su di esso, che in verità l'idolo non potrebbe fare nulla per riprendere ciò che la mosca ha preso da esso.

Allah dice:

"Quanto deboli sono coloro che cercano da essi e quanto deboli sono coloro che vengono cercati!"

Nel versetto, "coloro che cercano" sono i politeisti. "Coloro che vengono cercati" sono gli idoli, ed è stato anche detto che significa la mosca stessa.

Perciò se la faccenda è in questo modo, come possono essere associate queste cose ad Allah, il Creatore, Colui che provvede, il Portatore di vita e di morte, il Forte, il Potente, l'Unico che è capace di ogni cosa, il Glorificato e Elevato?! Dov'è l'intelletto?! Dov'è la comprensione? Chiediamo ad Allah di perdonarci.

[Shaykh Salih ibn 'Abdillah Al-Fawzan - da "Durus min Al-Qur'an Al-Karim" (Lezioni dal Nobile Qur'an), pagg. 25-26]

mercoledì 7 ottobre 2009

mettere in guardia dalle persone dal Manhaj deviato


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: mettere in guardia qualcuno che ha deviato il suo Manhaj, è considerato qualcosa che lo avvicina ad Allah?

risposta: sì! Questo è dare un consiglio sincero, questo è dare un Nasiha. Quindi se vedete che una persona ha una deviazione nel suo Manhaj, è vostro dovere prima consigliarlo e spiegarli chiaramente ciò che è corretto, mentre lo avvertite della metodologia deviata. Se non lo accetta, allora mettete in guardia la gente intorno a lui di stargli lontano.

Tuttavia, in questa vicenda ci deve essere moderazione. Questo perchè alcune persone pensano che ogni singolo errore sia una deviazione di Manhaj. Quindi bisogna sapere se questa deviazione sia proprio dal Manhaj e non solo congetturare che questa sia una deviazione, quando in realtà non si tratta di una deviazione. Piuttosto, io dico, se viene confermato che questa è una deviazione, allora si dà questo consiglio individuale. Se ritratta e ritorna al corretto Manhaj -al hamdullah; se non lo fa, allora chiarire alla gente che egli non è sulla corretta metodologia così che lo eviteranno.

Le accuse non sono costruttive nè di alcun beneficio. Le accuse, mentire sulla gente e accusare l'innocente non è consentito. Dovete confermare (i fatti) con una solida conferma senza dubbi nè errori che questa sia effettivamente una deviazione nel Manhaj. Non tutti quelli che dicono che questa è una deviazione e non è una corretta metodologia, sono nel giusto.

Al giorno d'oggi c'è un fenomeno molto brutto tra i giovani. Ognuno di essi mette in guardia contro l'altro, fino al punto che il loro biasimevole comportamento è stato esteso agli Studiosi ed essi (questi giovani troppo zelanti) mettono in guardia dagli Studiosi. Questo è da Shaytan; questa ostilità è da Shaytan.

I fatti devono essere confermati. Deve essere riconosciuta che questa è una deviazione e deve essere definita. La persona deve essere mandata e consigliata, affinchè magari si penta e abbandoni questa deviazione. Se viene confermato che hanno deviato e rimangono su quella deviazione, allora mettete in guardia contro di loro.

Per quanto riguarda le semplici accuse no, il principio è che un Musulmano è affidabile, questo è il principio e specialmente gli Studiosi. Il principio tra gli Studiosi è l'attendibilità e il bene. Se le congetture non comprovate su una persona non saranno mai abbastanza, nè le dicerie costruite sopra, no...questo non è consentito. Tali questioni devono essere confermate. I Musulmani sono fratelli. Dovete diffondere amore, collaborazione, buoni e sinceri consigli tra di voi. Non è permesso diffondere tra di loro odio, inimicizia e discordia a causa di cose insignificanti, speculative e/o basate su menzogne. Nè le piccole questioni che si pensa siano grandi, nulla di ciò è permesso. Le questioni devono essere confermate e Allah l'Altissimo lo sa meglio.

[Shaikh Salih al-Fawzan - da Sahab.net e da SalafyInk]

=> Avvertire contro i deviatori<=

=>La collaborazione con i gruppi deviati<=

lunedì 5 ottobre 2009

la maniera corretta di memorizzare il Qur'an e gli Ahadith


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: qual è la maniera corretta di memorizzare il Qur'an e gli Ahadith?

risposta: per quanto riguarda la memorizzazione del Qur'an, allora la gente si differenzia; ci sono persone che sono in grado di memorizzare una pagina, e ci sono quelli che riescono a memorizzare entrambe le parti di una pagina; e ci sono persone che non sono capaci di memorizzare che mezza pagina o meno, quindi ognuno è in accordo alla propria capacità.

Tra le cose che aiutano nella memorizzazione del Qur'an vi sono la ripetizione, il ripasso, stare nella preghiera della notte con esso (con ciò che avete memorizzato) se siete in grado di compiere la preghiera della notte. Poichè in verità Allah, l'Unico libero da ogni imperfezione e l'Altissimo, dice:

إِنَّ نَاشِئَةَ اللَّيْلِ هِيَ أَشَدُّ وَطْءًا وَأَقْوَمُ قِيلًا

"In verità, levarsi di notte (per la preghiera Tahajjud) è molto forte e più potente e benefica per governare (l'animo), e più adatta per (la comprensione della) Parola (di Allah)." [Al-Muzzammil, 6]

وَمِنَ اللَّيْلِ فَتَهَجَّدْ بِهِ نَافِلَةً لَّكَ

"E in alcune parti della notte, offri la Salat (preghiera) con esso (ovvero, recita il Qur'an nella preghiera), come una preghiera aggiuntiva (la preghiera facoltativa Nawafil Tahajjud) per te (o Muhammad)." [Al-'Isra, 79]

Allo stesso modo, prendere dai Mashaykh e memorizzare alla loro portata di mano. Se non trovate loro, allora vi consiglio di attenersi alle cassette dei recitatori abili, coloro che recitano con una buona recitazione e non quelli che esagerano come fa 'Abdul Basit; piuttosto la recitazione dei recitatori equilibrati e non quelli che recitano (in una maniera) che era sgradita ad alcuni dei Salaf.

Per quanto riguarda la memorizzazione degli Ahadith, allora essi sono più facili se viene fatto senza le asanid (le catene di narrazione), perciò è possibile che voi memorizziate un Hadith al giorno o due giorni o tre giorni e poi agite su questo Hadith, poichè in verità questo aiuta nel rendere il Hadith saldamente fondat, poi studiare con i fratelli e molta ripetizione.

[Shaykh Muqbil bin Hadi - Tuhfatul Mujib 'Ala Asilatil-Hadhir wal-Gharib, pag.157]

domenica 4 ottobre 2009

colui che impara la conoscenza ma non la mette in atto


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: qual è la sentenza della Shari'ah sulla persona che recita il Qur'an e impara la conoscenza ma non agisce su queste due cose?

risposta: questa persona è proprio come Allah subhanahu wa ta'ala afferma:

{ مَثَلُ ٱلَّذِينَ حُمِّلُواْ ٱلتَّوْرَاةَ ثُمَّ لَمْ يَحْمِلُوهَا كَمَثَلِ ٱلْحِمَارِ يَحْمِلُ أَسْفَاراً بِئْسَ مَثَلُ ٱلْقَوْمِ ٱلَّذِينَ كَذَّبُواْ بِآيَاتِ ٱللَّهِ وَٱللَّهُ لاَ يَهْدِي ٱلْقَوْمَ ٱلظَّالِمِينَ }

"La somiglianza di quelli a cui venne affidato (l'obbligo della) Tawra ma che successivamente in quegli (obblighi) è come la somiglianza di un asino che porta i pesi dei libri." [Al-Jumu'a, 5]

E proprio come Egli subhanahu wa ta'ala ha affermato:

{ يٰأَيُّهَا ٱلَّذِينَ آمَنُواْ إِنَّ كَثِيراً مِّنَ ٱلأَحْبَارِ وَٱلرُّهْبَانِ لَيَأْكُلُونَ أَمْوَالَ ٱلنَّاسِ بِٱلْبَاطِلِ وَيَصُدُّونَ عَن سَبِيلِ ٱللَّهِ }

"O voi che credete! In verità ci sono molto dei rabbini (Ebrei) e dei monaci (Cristiani) che divorano la ricchezza degli uomini in falsità e ostacolano (gli uomini) dalla via di Allah." [At-Tawba, 34]

E proprio come Egli ta'ala ha affermato:

{ وَٱتْلُ عَلَيْهِمْ نَبَأَ ٱلَّذِي ۤ ءَاتَيْنَاهُ ءَايَاتِنَا فَٱنْسَلَخَ مِنْهَا فَأَتْبَعَهُ ٱلشَّيْطَانُ فَكَانَ مِنَ ٱلْغَاوِينَ }
{ وَلَوْ شِئْنَا لَرَفَعْنَاهُ بِهَا وَلَـٰكِنَّهُ أَخْلَدَ إِلَى ٱلأَرْضِ وَٱتَّبَعَ هَوَاهُ فَمَثَلُهُ كَمَثَلِ ٱلْكَلْبِ إِن تَحْمِلْ عَلَيْهِ يَلْهَثْ أَوْ تَتْرُكْهُ يَلْهَث ذَّلِكَ مَثَلُ ٱلْقَوْمِ ٱلَّذِينَ كَذَّبُواْ بِآيَاتِنَا فَٱقْصُصِ ٱلْقَصَصَ لَعَلَّهُمْ يَتَفَكَّرُونَ }

"E recita (o Muhammad) loro la storia di colui al quale demmo nostri Ayat ma egli li gettò via, così Shaytan lo seguù e divenne uno di quelli che andarono smarriti. E se avessimo voluto, lo avremmo certamente elevato ma si aggrappò alla terra e seguì il proprio inutile desiderio. Perciò la sua descrizione è la descrizione di un cane; se lo cacciate via, egli ciondola fuori la sua lingua - o se lo lasciate da solo, egli ciondola fuori la sua lingua. Tale è la descrizione della gente che rifiuta i nostri Ayat." [Al-A'raf, 175-176]

Perciò questa persona è considerata uno degli studiosi del male, e ad Allah chiediamo aiuto.

[Shaykh Muqbil bin Hadi - Ijabat us Sail, pag. 305]

venerdì 2 ottobre 2009

stare attenti al cattivo compagno


بسم الله الرحمن الرحيم

Proprio come la disposizione ereditaria è nascosta [96], "le cattive caratteristiche sono (anche) nascoste" [97]; perchè il carattere è trasferibile e le prime impressioni sono le maggiori rapitrici dei cuori, e le persone sono come gli stormi di uccelli, naturalmente predisposti ad imitarsi l'un l'altro; perciò state attenti ad associarvi con chiunque è di questo tipo, poichè in verità esso è distruzione e "prevenire è meglio che curare".

Quindi scegliete il meglio come compagnia e amicizia; qualcuno che vi aiuterà nella vostra ricerca, nel disegno più vicino al vostro Signore, e d'accordo con voi nel vostro nobile obiettivo e intenzione.Prendete (da me) la stima più precisa nella categorizzazione degli amici [98]:

- un amico che ti è amico (soltanto) per il suo benessere
- un amico che ti è amico (soltanto) per divertimento
- un amico che ti è amico per virtù

Per quanto riguarda la prima delle due (categorie di amici), allora la loro relazione con voi viene tagliata nel momento in cui il motivo di necessità (per cui essi vi sono amici) viene soddisfatto: il raggiungimento del benessere nel primo e del divertimento nel secondo.

Per quanto riguarda la terza categoria, allora questo è colui su cui ci concentreremo. Egli è colui che è guidato in un'amicizia a causa del reciproco credo nella creazione solida di virtù in entrambe le persone.

Un compagno di virtù oggi è una "valuta forte" e molto difficile da trovare. Tra i bei detti di Hisham ibn 'Abdil-Malik (morto nel 125 H) vi è il suo detto: "Nulla rimane dei piaceri terreni, tranne un fratello con cui coltivo l'onere di prendere cautela tra me e lui." [99]

Tra le sottili affermazioni che dovrebbero essere notate, vi sono alcune che dicono: "uzla' (significa isolazione) senza la lettera [ع] 'ayn dalla parola 'ilm (significa conoscenza) diventa (nella lingua Araba) zalla (un errore); e senza la lettera [ز] zay dalla parola zuhd (ascetismo) diventa (nella lingua Araba) 'illa (significa difetto)." [100]

[96] E su questo vi è un hadith fabbricato, vedere al-'Ilal al-Mutanahiyah (2/123, 127) e Sharh al-Ihya' (5/348)
[97] Sharh al-Ihya' (1/74)
[98] Muhadarat Islamiyya di Muhammad al-Khidr Husayn (pagg.125-136)
[99] Tabaqat an-Nassabin, pag.31
[100] Al-'Uzlah di al-Khattabi

[Shaykh Bakr ibn 'Abdillah Abu Zayd - da "Le etichette della ricerca della conoscenza", pagg.58-59]

giovedì 1 ottobre 2009

la Conoscenza è Culto [16]


بسم الله الرحمن الرحيم

Il principio di tutti i principi menzionati in questo libro, nonchè il principio di ogni azione richiesta, è nella vostra comprensione che la conoscenza è culto. Alcuni studiosi hanno detto "La conoscenza è una preghiera riservata e il culto del cuore". Quindi la condizione del culto è:

Primo: sincerità di intenzione per Allah subhanahu wa ta'ala; dovuto al suo detto:

"Ed essi non furono comandati se non di adorare Allah, e non adorare nessuno se non Lui Soltanto (astenendosi dall'attribuire soci a Lui)..." [Al-Bayyina, 5]

Inoltre troviamo nel famoso hadith, che è stato narrato attraverso una sola catena sull'autorità del Comandante dei Credenti 'Umar ibn al-Khattab (radiAllahu 'anhu), che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Le azioni non sono se non dalle intenzioni..."

Perciò se la conoscenza è priva di intenzione sincera, allora essa è trasformata dall'essere tra i più nobili atti di culto, ad essere una delle più basse forme di violazione e non vi è nulla che distrugga (la benedizione della) conoscenza tanto quanto riya' (ostentazione), che sia riya' di shirk o riya' di ikhlas [17] e anche tasmi' (ostentazione con l'intenzione di essere ascoltati); un esempio del genere è il musmi' (la persona che mette in atto questa azione) che dice: "Io conosco (questo e quello)" oppure "Io ho memorizzato (questo e quello)" etc.

Quindi, accettate di liberare voi stessi da tutto ciò che disonora la vostra intenzione di cercare (conoscenza), come l'amore per spiccare e superare i colleghi [18] e cambiare loro le cose per ottenere obiettivi (nascosti) e piaceri (terreni); come (cercare) ricchezza, gloria, fama (per mezzo della diceria), lodevolezza o intenzione di volgere la faccia della gente nella vostra direzione; per queste e altre cose simili che sono tali, che se disonorano la propria intenzione la corromperanno e la benedizione dalla conoscenza sarà perduta. Per questo motivo è incombente per voi, proteggere la vostra intenzione da tutte le tracce di cercare con la vostra conoscenza il piacere di altri oltre Allah, l'Altissimo, è anche incombente guardarsi dalle cose che portano a queste (cattive qualità).

Ci sono un numero di detti e di avvenimenti che ho menzionato all'inizio del primo capitolo del mio libro "at-Ta'alum" e vorrei anche aggiungere la precedente lista: la proibizione degli studiosi sulla questione di at-tubuliyat, che significa le controverse questioni che sono menzionate per ottenere fama. Si usa dire: "i tamburi vengono suonati per l'errore di uno studioso" [19] ed è stato narrato che Sufyan (ath-Thawri) (rahimahullah) disse: "Sono stato benedetto con la comprensione del Qur'an e quando ho rovesciato il borsello di soldi, essa (la comprensione) era stata portata via da me." [20]

Quindi tenersi saldi -che Allah vi ricopra della Sua Misericordia- al più affidabile appiglio (sincerità) che vi salverà da questi fatali difetti, diventando -insieme all'esercitazione di voi stessi per diventare sinceri- molto timorosi di qualunque cosa che la annulla (la sincerità) e dimostrando una grande povertà davanti ad Allah subhanahu, tornando a Lui sinceramente. E' stato narrato che Sufyan ibn Sa'id ath-Thawri disse: "Non ho curato nulla di più difficile della mia sincerità." E' stato narrato che 'Umar ibn Dharr disse a suo padre: "O padre mio! Perchè quando tu predichi alla gente, essi sono presi dalle loro lacrime e quando gli altri predicano loro, essi non piangono?" Quindi egli rispose: "O figlio mio! La donna privata che piange non è lo stesso della donna assunta per piangere (sul morto)." [21] Che Allah vi conceda prosperità nell'ottenere la giusta guida.

Secondo: la qualità completa che garantisce la bontà di questo mondo e dell'altra vita, è l'amore per Allah l'Altissimo e l'amore per il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e la loro soddisfazione seguendoli in maniera autentica e inseguendo le orme dell'infallibile (il Profeta, sallAllahu 'alayhi wa sallam).

Allah, l'Altissimo, ha detto:

"Dì: Se davvero amate Allah, allora seguitemi (e in cambio), Allah vi amerà e perdonerà i vostri peccati, e Allah è Perdonatore, Misericordioso." [Al-'Imran, 31]

Generalmente questo principio (è anche considerato) come la base di questo libro, e la sua posizione è quella di una corona su (semplici) vestiti.

Perciò, o voi che cercate (conoscenza)! Qui state sedendo con le gambe accavallate per la lezione e le vostre anime sono attaccate alla più preziosa delle cose (la ricerca della conoscenza), perciò consiglio me stesso e voi di temere Allah l'Altissimo, apertamente e in segreto; poichè in verità è lo strumento e l'approdo di tutta la virtù, il livello di lodevolezza, la fonte di forza, e l'ascensione del molto aspirato, e il più sicuro attacco dalle fitan (tormenti) per il cuore, così non diventa negligente di esso.

[16] Fatawa ibn Taymiyyah (10/11, 12, 14, 15, 19, 49-54), (11/314), (20/77-78)
[17] La differenza tra questi due, è che la prima categoria è quando una persona intraprende la ricerca della conoscenza o qualche atto di culto inizialmente per l'amore di compiacere gli altri, per ostentazione. Per quanto riguarda la seconda categoria, è un shirk minore rispetto al primo e accade durante l'atto di culto.
Adh-Adhakhirah di al-Qarafi (1/45) e fare riferimento allo splendido pezzo scritto da at-Tabari in Tahdhib al-Athar (2/121-122) pubblicato da as-Safa, Makkah
[18] Con l'intenzione di apparire con più conoscenza dei vostri fratelli o sorelle e sminuirli. Tuttavia se si è liberi da queste cattive intenzioni, allora è richiesto a chi cerca la conoscenza di sforzarsi e di competere con il suo fratello/sorella
[19] As-Sawarim wal as-Sinnah di Abi Madyan ash-Shinqiti as-Salafi, rahimahullah, vedere anche Sharh al-Ihya e Kunuz al-Ajdad pag.263
[20] Tadhkirat as-Sami' wal Muta'allim pag.19
[21] Al-'Aqd al-Farid di Ibn 'Abd Rabbihi

[Shaykh Bakr ibn 'Abdillah Abu Zayd - da "Le etichette della ricerca della conoscenza", pagg.18-21]