M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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giovedì 25 dicembre 2008

le Fondamenta del Corretto Credo


بسم الله الرحمن الرحيم

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
Tutta la Lode è per Allah soltanto e possano la pace e le benedizioni essere su colui dopo il quale non vi è alcun messaggero, così come sulla sua famiglia e i suoi Compagni.

Per procedere:

Poichè avere il Corretto Credo è il fondamento e la base della Religione dell'Islam, ho sentito che questo dovesse essere l'argomento di questa lezione.

E' ben noto dai testi religiosi del Qur'an e della Sunnah, che le dichiarazioni e le azioni di una persona sono considerate valide ed accettabili soltanto da Allah, se sono prodotte come risultato di un corretto credo. Quindi, se il credo di qualcuno non è corretto, egli annulla qualsiasi dichiarazione e azione proveniente da esso, come Allah dice:

"E chiunque respinge la fede (iman), allora egli ha annullato le sue buone azioni, e nell'Altra Vita sarà tra i perdenti." [Al-Ma'ida, 5]

E Allah dice:

"Ed è stato rivelato a te, o Muhammad, e a coloro prima di te: se associate partner nel culto ad Allah, le vostre buone azioni saranno sicuramente cancellate e certamente sarete tra i perdenti." [Az-Zumar, 65]

I versetti (dal Qur'an) recanti lo stesso significato sono molti.
Il chiaro Libro di Allah e la Sunnah del Suo fedele Messaggero, possano la migliore pace e benedizioni del Signore essere su di lui, indicano che il Corretto Credo può essere riassunto in: fede in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri (rivelati), nei Sui Messaggeri, nell'Ultimo Giorno e nel Decreto Divino - nel bene e nel male di esso.
Quindi queste sei cose formano le basi del Corretto Credo, con cui Allah ha fatto scendere il Suo potente Libro e con cui Allah ha inviato il Suo Messaggero Muhammad, pace e benedizioni su di lui.
Tutto ciò in cui uno è obbligato ad avere fede dalle questioni dell'Invisibile, così come tutto ciò di cui Allah e il Suo Messaggero ci hanno informato da queste sei fondamenta.
Le prove di queste sei fondamenta nel Qur'an e nella Sunnah, sono molte. Tra esse vi è il detto di Allah:

"Giustizia (birr) non è che giriate i vostri volti verso l'est e l'ovest (in preghiera), ma piuttosto giustizia è per colui che crede in Allah, nell'Ultimo Giorno, negli Angeli, nei Libri e nei Profeti." [Al-Baqara, 177]

E il detto di Allah:

"Il Messaggero crede in ciò che è stato fatto scendere su di lui da parte del suo Signore, e così fanno i credenti - tutti coloro che credono in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e nei Suoi Messaggeri. (Ed essi dicono): noi non facciamo distinzioni tra i Suoi Messaggeri." [Al-Baqara, 285]

E il Suo detto:

"O voi che credete! Credete in Allah e nel Suo Messaggero e al Libro che è stato rivelato al Suo Profeta e alla Scrittura che è stata rivelata in passato (prima di lui). E chiunque non crede in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri e nell'Ultimo Giorno, è andato smarrito." [An-Nisa', 136]

E il Suo detto:

"Non sapete che Allah conosce tutto ciò che è nei cieli e sulla terra? In verità, è tutto (scritto) nel Libro (Tavoletta Conservata). In verità, ciò è facile per Allah." [Al-Hajj, 70]

Per quanto riguarda gli autentici ahadith che indicano queste fondamenta, essi sono molti. Tra di essi vi è il famoso hadith autentico riportato da Muslim nel suo Sahih in cui 'Umar bin Al -
Khattab ( radiAllahu ‘anhu ) ha narrato che (l'angelo) Jibril chiese al Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) riguardo l'Iman (fede). Quindi egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) gli rispose:


"Iman (fede) è credere in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri, nell'Ultimo Giorno e credere nel Decreto Divino, nel bene di esso e nel male di esso."

Questo hadith è stato trasmesso da Al-Bukhari e Muslim, da Abu Hurayra (radiAllahu 'anhu).

Queste sono le sei fondamenta in cui ogni Musulmano è obbligato a credere, sia per quanto riguarda Allah, il Giorno del Giudizio e qualsiasi altra cosa dall'Invisibile (ghayb).

[Shaykh Bin Baz - introduzione di "Al-'Aqidat-us-Sahihah wa ma Yudaduha" (il corretto Credo e ciò che gli si oppone)]

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