M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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mercoledì 31 dicembre 2008

il Principio della Limitazione (tawqif)


بسم الله الرحمن الرحيم

I detti e le azioni della gente sono di due tipi: gli atti di culto sui quali la loro religione è stabilita e le consuete pratiche che sono necessarie per vivere di giorno in giorno.
Dai princìpi della Shari'ah noi sappiamo che gli atti di culto sono gli atti che sono stati prescritti da Allah o che Lui ha approvato; nulla qui deve essere affermato se non attraverso la Shari'ah. Tuttavia, per quanto riguarda le attività mondane della gente, esse sono necessarie per la vita quotidiana. Qui il principio è la libertà di azione; nulla può essere limitato in questo, tranne quello che riguarda ciò che Allah subhanahu wa ta'ala ha limitato. Questo è il caso, poichè ordinare e proibire sono entrambi nelle mani di Allah. Per quello che interessa il culto, ci deve essere un Suo comando riguardo esso. Così, quando è richiesto un comando (da Allah) per stabilire qualcosa, come possiamo noi dire che qualcosa è limitato senza il Suo comando?

Questo è il motivo per cui Ahmad bin Hanbal (rahimahuLlah) e altri giuristi (fuqaha) che basano le loro decisioni sugli ahadith, dicono: "In relazione agli atti di culto, il principio è tawqif" vale a dire, nulla può essere legiferato in questa materia ad eccezione di ciò che Allah Stesso ha legiferato. Se si fa il contrario, si incorre nel rischio di essere inclusi nell'aya:

"Hanno partner (con Allah) che hanno prescritto per loro, nella religione, ciò su cui Allah non ha dato il permesso?" [Ash-Shura, 21]

Ma per quanto riguarda le abitudini di vita, il principio è la libertà poichè nulla può essere limitato in questo, tranne quello che riguarda ciò che Allah Stesso ha vietato. In questo caso, fare il contrario deve essere incluso nel significato del Suo detto:

"Dì: Avete visto ciò che Allah ha fatto scendere su di voi per il vostro sostentamento? Eppure avete reso una parte di esso halal e una parte di esso haram." [Yunus, 59]

[Shaykh ibn Taymiyyah - da "al-Qawa'id al Nuraniyah al Fiqhya" pagg.112 -113]

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