M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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venerdì 8 maggio 2009

Speranza e Timore di Allah


بسم الله الرحمن الرحيم

Allah l'Eccelso dice:

"Nessuno si sente sicuro dal Piano di Allah, tranne coloro che sono i perdenti." [Al-A'raf, 99]

"Certamente nessuno dispera della misericordia di Allah, tranne coloro che non credono." [Yusuf, 87]

"Nel Giorno (ovvero nel Giorno della Resurrezione) quando alcuni volti diventeranno bianchi ed alcuni volti diventeranno neri..." [Al-'Imran, 106]

"In verità il vostro Rabb è veloce nella retribuzione (per il disobbediente, il malvagio) e certamente Egli è perdonatore, misericordioso (per l'obbediente e per coloro che implorano il perdono di Allah)." [Al-A'raf, 167]

"In verità gli Abrar (i pii e i giusti) saranno nelle Delizia (Jannah). E in verità i Fujjar (i malvagi, i miscredenti, i peccatori e i malfattori) saranno nel Fuoco ardente (Inferno).'' [Al-Infitar, 13-14]

"Allora come per colui la cui bilancia (delle buone azioni) sarà pesante, egli vivrà una vita piacevole (in Jannah). Ma, per colui la cui bilancia (di buone azioni) sarà leggera, egli avrà la sua casa nel Hawiyah (la fossa, ovvero l'Inferno)." [Al-Qari'ah, 6-9]

443. Abu Huraira (radiAllahu 'anhu) ha riferito: il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Se un credente avesse piena conoscenza del castigo di Allah, nessuno desidererebbe il Suo Jannah; e se fosse un infedele a conoscere la misericordia che Allah possiede, nessuno dispererebbe del Suo Jannah."
[Muslim]

commento: 1. questo hadith menziona i tormenti che si dovranno subire in conseguenza della collera Divina. Questi sono descritti per consentire ad un peccatore di salvare se stesso da essi. Viene anche detto riguardo l'infinita misericordia di Allah, in modo che si sia sempre speranzosi.
2. soltanto le persone che sono obbedienti a Lui, ricevono la grazia e la misericordia di Allah, mentre il disobbediente subirà le conseguenze della Sua collera.

444. Abu Sa'id al-Khudri (radiAllahu 'an hu) ha riferito: il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: " Quando un corpo morto è messo in una bara e gli uomini lo portano sulle loro spalle, se il defunto era pio esso (il corpo) dirà: "Prendetemi in fretta", ma se non fosse stato dirà (ai suoi portatori): "Ohimè! Dove lo state portando?" Ogni cosa ascolta la sua voce, tranne l'uomo. Se un essere umano sentisse la sua voce, egli sarebbe sicuramente morto."
[Al-Bukhari]

commento: il discorso di un morto è una questione del regno dell'Invisibile (al-Ghaib), che è menzionato in questo hadith. Una persona deceduta dirà certamente ciò che è stato divulgato qui. Un Musulmano deve assolutamente avere fede in esso. Allah l'Onnipotente è certamente in grado di concedere il potere del discorso ad una persona deceduta, poichè egli parla con gli angeli (Munkar e Nakir) quando essi arrivano dal morto nella tomba e lo interrogano. Questo hadith intende indurre la gente alle virtù in modo che non si debba dire, dopo la morte: "Ohimè! Dove mi state portando?"
Uno dovrebbe trascorrere la vita in modo tale che dopo la morte, quando viene portato al cimitero per la sepoltura, egli sia in una posizione tale da dire: "Affrettatevi a darmi la mia tomba, così che possa godere delle benedizioni Divine laggiù."

445. Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu) ha riferito: Il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Il Jannah è più vicino a voi che le vostre stringhe, e così è il fuoco (l'Inferno)."
[Al-Bukhari]

commento: il Jannah è vicino a colui che segue il cammino della giustizia e può facilmente raggiungerlo. Il suo caso contrario è altrettanto vero. Colui che è vicino all'Inferno prende il cammino del male. Quindi questo hadith è un incitamento alla virtù e un ammonimento contro il male.

[Riyad as-Salihin, capitolo 53, unire Speranza e Timore (di Allah)]

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