M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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mercoledì 29 luglio 2009

Timore di Shirk (seconda parte)


بسم الله الرحمن الرحيم

E' stato riportato che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Dalle cose che io temo per la mia Ummah, la cosa che io temo di più è lo Shirk minore." Poi gli venne chiesto riguardo lo Shirk minore ed egli disse: "Esso è ar-riya." [4]

Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci ha informati in questo hadith ciò che egli teme per noi, e ciò che egli teme di più per noi è lo Shirk minore. Questo mostra quanto fosse buono di cuore e compassionevole il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) verso la sua Ummah, e quanto egli fosse preoccupato per il loro bene: egli conosceva i pericoli dello Shirk minore, come esso potesse fortemente manifestarsi all'interno della comunità, inquinando il puro Monoteismo dei Musulmani, soprattutto perchè esso può affliggerli senza che loro lo sappiano. Questo è il motivo per cui il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) li ha avvertiti di stare attenti ad esso.

Benefici derivati da questo hadith

1) L'attenzione e la preoccupazione mostrata dal Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) per la sua Ummah

2) La divisione dello Shirk in due categorie: maggiore e minore

3) Che riya è considerato Shirk

4) L'obbligo di chiedere alla gente della conoscenza riguardo le questione che confondono

Pertinenza di questo hadith alla materia del Tawhid

Che il hadith prova che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) temeva che i suoi Compagni potessero involontariamente cadere nello Shirk minore; questo, malgrado la loro forte fede e la comprensione dell'Islam e il Tawhid. Quindi noi, con la nostra fede relativamente debole e la piccola conoscenza, siamo anche maggiormente obbligati a temere sia il maggiore che il minore Shirk.


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E' riportato sull'autorità di Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu) che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Chiunque muore mentre sta supplicando un'altra divinità con Allah (subhanahu wa ta'ala), entrerà nel Fuoco." [narrato da Al-Bukhari]

Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci informa in questo hadith che chiunque ha adulterato ciò che dovrebbe essere puramente per Allah (subhanahu wa ta'ala) (ovvero il culto), adorando altri oltre a Lui, e muore in questo stato, avrà la sua dimora nel Fuoco dell'Inferno.

Benefici derivati da questo hadith

1) Chiunque muore come un Mushrik entrerà nel Fuoco. Se era maggiore Shirk, egli vi dimorerà per sempre, ma se era minore Shirk allora Allah (subhanahu wa ta'ala) lo punirà tanto quanto Egli desidera, allora poi gli sarà permesso di lasciare il Fuoco

2) Che una persona sarà giudicata per la sua ultima azione in questo mondo [5]

Pertinenza di questo hadith alla materia del Tawhid

Che il hadith prova che chiunque muore invitando ad una divinità altra che Allah (subhanahu wa ta'ala), entrerà nel Fuoco dell'Inferno, quindi è doveroso per noi temere lo Shirk.


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E' riportato da Muslim, sull'autorità di Jabir (radiAllahu 'anhu), che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Chiunque incontra Allah (subhanahu wa ta'ala), senza associare partner con Lui, entrerà in Paradiso; e chiunque incontrerà Lui come uno che associa qualcosa con Lui, entrerà nel Fuoco."

Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci informa in questo hadith che chiunque muore senza associare partner con Allah (subhanahu wa ta'ala) - che sia nella Signoria o nel culto o nei Suoi Divini Nomi ed Attributi - è promessa una dimora in Paradiso, mentre chiunque muore come un Mushrik, dimorerà nel Fuoco dell'Inferno.

Benefici derivati da questo hadith

1) La conferma dell'esistenza del Paradiso e dell'Inferno

2) Che una persona sarà giudicata per la sua ultima azione in questo mondo

3) Chiunque muore credendo nell'Unicità di Allah (subhanahu wa ta'ala), non dimorerà per sempre nel Fuoco dell'Inferno, ma troverà la sua eterna dimora nel Paradiso

4) Chiunque muore come un Mushrik deve dimorare eternamente nel Fuoco dell'Inferno

Pertinenza di questo hadith alla materia del Tawhid

Che il hadith prova che chiunque muore come un Mushrik entrerà nel Fuoco, e la conoscenza di questo ci obbliga di temere lo Shirk in tutte le sue manifestazioni.

[4] Narrato da Imam Ahmad
[5] E' riportato sull'autorità di 'Abdullah Ibn 'Amr (radiAllahu 'anhu) che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "...in verità colui la cui dimora sarà il Paradiso, la sua azione finale sarà delle azioni della gente del Paradiso, qualunque cosa egli abbia fatto (in precedenza); e in verità, colui che è destinato al Fuoco dell'Inferno, la sua azione finale sarà dalle azioni della gente del Fuoco dell'Inferno, qualunque cosa egli abbia fatto (in precedenza)." (narrato da Ahmad e at-Tirmidhi, che ha detto che è hasan-sahih-gharib, ovvero da qualche parte tra le classificazioni del sahih (autentico) e hasan (buono), anche se narrato in alcuni punti nel suo sanad da un solo narratore)

[Shaykh Muhammad Abdul-Wahhab - da "Kitab at-Tawhid", capitolo 2]

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