mercoledì 2 marzo 2011
sentenza sulla lettura del Vangelo e della Torah
بسم الله الرحمن الرحيم
domanda: qual è la sentenza riguardo la lettura del Vangelo e della Torah e riguardo l'autenticità del sospetto attribuito a Shaykh Al-Islam, cioè che fosse solito leggerli?
risposta: non è permesso leggere i libri in cui la verità e la menzogna sono mischiate, per evitare che possa risultare qualche male dalla loro lettura e che la fede dei Musulmani possa essere colpita. La gente che cerca la verità, la troverà in due riferimenti fidati e sicuri che sono: il Libro e la Sunnah, poichè la verità non può essere al di fuori di questi.
Inoltre il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) mise in guardia dai libri della Gente del Libro (gli Ebrei e i Cristiani), come nella storia di 'Umar ibn al-Khattab (radiAllahu 'anhu) il quale si recò dal Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) con un libro preso da alcune persone della Gente del Libro, quindi il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) si arrabbiò è disse: "Sei in dubbio di esso, o ibn al-Khattab? Per Colui nella Cui Mano è la mia anima, vi ho portato ciò che è bianco e puro. Non chiedete alla Gente del Libro, affinchè non vi informino riguardo qualcosa di vero ma che voi negherete oppure qualcosa di falso a cui voi crederete. Per Colui nella Cui Mano è la mia anima, se Musa ('alayhi salam) fosse vivo, egli mi avrebbe sicuramente seguito." [1]
Inoltre, quando qualcuno ha la conoscenza del Libro e della Sunnah e ha bisogno di far trionfare la Religione e rendere la Parola (Islam) di Allah superiore attraverso lo studio approfondito dei libri della gente deviata e degli innovatori che seguono i loro desideri e degli scolastici, con lo scopo di criticarli, scartando i loro errori e mostrando le loro contraddizioni; in tal caso, questo è permesso agli Studiosi eruditi come Shaykh Al-Islam Ibn Taymiyyah (rahimahullah) fece, confutando i libri dei logici e dei filosofi; egli inoltre studiò i libri dei Rafiditi (Al-Rafida) della setta Sciita e li criticò nel suo libro: "Minhaj As-Sunnah An-Nabawiyya". Inoltre, Ibn Taymiyyah (rahimahullah) mostrò le contraddizioni dei diversi Vangeli e la deviazione dei Cristiani riguardo il loro credo.
[1] riportato da Ahmad (hadith 15546), ad-Darimi (1/115) dal hadith di Jabir (radiAllahu 'anhu). Questo hadith è giudicato Hasan (buono) da Shaykh Al-Albani (rahimahullah) in "Dhilal Al-Jana" (1/27), egli ha detto: "I narratori della catena sono affidabili tranne Mujalid che è ibn Sa'id, il suo hadith è considerato debole, ma questo hadith è giudicato Hasan (buono) considerando le sue varie vie che ho menzionato in "Al-Mishkat", inoltre ho riportato alcune di esse in "Al-Irwa" (hadith 1589)"
[Shaykh Muhammed 'Ali Farkus - emessa in Algeri il 23 Aprile 2005 (14 Rabi' Al-'Awwal 1426 H), fatwa n° 30 (delle fatawa tradotte in lingua inglese) dal sito ufficiale del Shaykh (Ferkous.com)]
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