M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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venerdì 25 marzo 2011

l'ostentazione (parte prima)


بسم الله الرحمن الرحيم

Allah, sia Egli Elevato, dice:

"Dì: Io sono soltanto un uomo come voi, a cui è stato rivelato che il vostro dio è un unico Dio. Perciò chiunque spera nell'incontro con il suo Signore, compia il giusto operato e non associ nessuno nel culto del suo Signore." [Al-Kahf, 110]

Pertinenza del capitolo al Libro del Tawhid

Poichè l'ostentazione viola i requisiti indispensabili del monoteismo e rende le proprie buone azioni nulle ed inutili, l'autore intende -in questo capitolo- ammonire i Musulmani contro di essa.

Parole chiave e frasi

1) Dì: Allah rivolge un comando al Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) per parlare alla gente

2) Un uomo come voi: non un dio o una creatura soprannaturale

3) Spera nell'incontro con il suo Signore: teme il Giorno della Resurrezione e desidera ardentemente vedere Allah nel Giorno della Resurrezione

4) Giusto operato: le buone azioni che sono sinceramentte offerte ad Allah e che soddisfano le norme della Shari'ah (la Legge Islamica)

5) Non associ nessuno nel culto del suo Signore: tenersi lontani dall'ostentazione e offrire le azioni basate sulla Shari'ah soltanto ad Allah

Significato generale del versetto del Qur'an

In questo versetto Allah, sia Egli Elevato, comanda al Suo Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) di informare la gente che egli è un uomo comune proprio come loro, non in possesso di alcun attributo di Signoria o Divinità. Piuttosto la missione del Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam) era di comunicare alla gente ciò che Allah gli rivelava. La più significante rivelazione ispirata a lui, è che Allah è il Solo Unico meritevole di adorazione e che è proibito associare qualcuno con Lui nel culto. La gente ritornerà inevitabilmente ad Allah nel Giorno della Resurrezione. Quindi, chiunque spera nella salvezza in quel giorno, deve perseverare nel compiere le buone azioni che sono in accordo alla Shari'ah ed offrirle soltanto ad Allah.

Pertinenza del versetto del Qur'an al capitolo

Questo versetto implica un comando da parte di Allah al Suo servo, di essere sincero nel suo culto ad Allah. La sincerità nella propria adorazione comporta il fatto di evitare l'ostentazione che è un atto di politeismo.

Lezioni estratte dal versetto del Qur'an

1) L'essenza della religione è di dedicare il proprio culto soltanto ad Allah

2) L'ostentazione nel culto, è un tipo di politeismo

3) I politeisti commettono politeismo riguardo alle questioni del culto

4) Alla gente è proibito adorare altri insieme ad Allah, che siano idoli, profeti, persone rette o qualsiasi altro

[Shaykh Salih al-Fawzan - da "al-Mulakhas fi Sharh Kitab at-Tawhid" (breve commentario del libro del Tawhid di Shaykh Muhammad 'Abdul-Wahhab), capitolo 35, pagg. 287-288]

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