M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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sabato 31 ottobre 2009

Dire: "O Allah! Perdonami se Tu vuoi"


بسم الله الرحمن الرحيم

E' stato autenticamente riportato sull'autorità di Abu Huraira (radiAllahu 'anhu) che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Nessuno di voi deve dire: "O Allah (subhanahu wa ta'ala), perdonami se Tu vuoi" oppure "O Allah (subhanahu wa ta'ala), abbi misericordia su di me se Tu vuoi". Piuttosto dovrebbe sempre appellarsi ad Allah (subhanahu wa ta'ala) con fermezza, poichè nessuno può forzare Allah (subhanahu wa ta'ala) a fare qualcosa contro la Sua Volontà." [1] In accordo alla narrazione di Muslim, egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Bisognerebbe appellarsi ad Allah (subhanahu wa ta'ala) con ferma determinazione, poichè niente è troppo o troppo grande perchè Allah (subhanahu wa ta'ala) lo dia."

Poichè tutti noi siamo miseri e umili dinnanzi ad Allah (subhanahu wa ta'ala), l'Altissimo, ed Egli basta a Se Stesso, il più Degno di Lode, il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha proibito a chiunque supplichi Allah (subhanahu wa ta'ala) di aggiungere alla sua richiesta "...se Tu vuoi..." perchè questo suggerisce una mancanza di interesse da parte di Allah nei confronti dei bisogni dei Suoi servi, nè si addice al vero spirito di umiltà in cui si suppone che il Muslim si rivolga al suo Rabb. Nè è opportuno suggerire che Allah (subhanahu wa ta'ala) tratti i Suoi servi in una maniera volubile, acconsentendo ad alcune richieste e rifiutandone altre per un capriccio - Allah (subhanahu wa ta'ala), l'Altissimo, è di gran lunga al di sopra di quello. In realtà ci ha informati che Egli risponde alla supplica di chiunque chieda a Lui:

"E quando i Miei servi ti chiedono di Me, in verità Io sono vicino; rispondo alla supplica del supplicante quando egli Mi chiede." [Qur'an, Al-Baqara 185]

Poi Egli (subhanahu wa ta'ala), il Molto Glorificato, l'Altissimo, ci comanda che quando chiediamo a Lui dobbiamo farlo implorando, supplicando, che la richiesta sia grande o piccola - poichè nessuna richiesta è difficile da concedere per Lui, l'Altissimo, poichè Egli (subhanahu wa ta'ala) è il Possessore di tutte le cose nei cieli e nella terra, Colui che dispone tutte le cose qui ed Egli è Capace di fare ogni cosa.

Benefici derivati da questo Hadith

1) La proibizione di dire "....se Tu vuoi...." quando si supplica Allah (subhanahu wa ta'ala)

2) La legittimità della supplica e la conferma della sua efficacia

3) La conferma della Completezza e della Perfezione di Allah

4) Che implorare Allah (subhanahu wa ta'ala) con fermezza, piuttosto che timidamente e in modo mortificato, significa pensare bene di Lui, il Molto Glorificato, l'Altissimo

5) La libertà di Allah da tutte le imperfezioni

Pertinenza di questo Hadith alla materia del Capitolo

Che il Hadith prova la proibizione di dire "...se Tu vuoi..." quando si sta facendo una supplica ad Allah (subhanahu wa ta'ala).

Pertinenza del Hadith alla materia del Tawhid

Che esso prova che è proibito dire "...se Tu vuoi..." quando si supplica Allah (subhanahu wa ta'ala), poichè questo suggerisce qualche mancanza o imperfezione in Allah (subhanahu wa ta'ala), come se Egli potesse rispondere oppure no secondo il proprio capriccio, e tale idea è incompatibile con il corretto Tawhid.

[1] narrato da Al-Bukhari

[Shaykh Muhammad Abdul-Wahhab - da "Kitab at-Tawhid", capitolo 51]

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