M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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giovedì 18 giugno 2009

il Hadith del Imam 'Ali sulla conoscenza


بسم الله الرحمن الرحيم

E da questa comprensione, vi è ciò che Abu Nu'aim e altri hanno riportato da Kumail Ibn Ziyad [31] sull'autorità di 'Ali (radiAllahu 'anhu) che ha detto:

"Le persone sono di tre tipi: il dotto studioso, lo studente di conoscenza che è sul sentiero verso la salvezza e il seguace ignorante incivile che segue ogni ideologia, volando in direzione di ogni vento. Egli non è guidato dalla luce della conoscenza nè è fondato su un solido pilastro."

Poi ha citato alcune parole sul beneficio della conoscenza, al punto in cui ha detto:

"Qui! In verità qui vi è immensa conoscenza -ed egli indicò il suo petto- se solo potessi radunare coloro che la porterebbero!

Ma sì, invece ho trovato colui che è inattendibile e non è affidabile. Compiere le opere della Religione per amore di questa vita terrena, facendo una dimostrazione dei favori di Allah (ovvero la conoscenza che gli è stata data) davanti ai Suoi servi e usando i Suoi argomenti contro il Suo amato (il vero studioso).

O egli è colui che è onesto e obbediente verso i portatori di verità, mentre non possiede alcuna comprensione e intuizione (di se stesso) nella sua mente. Il dubbio ha trapassato il suo cuore e lo ha tormentato la prima volta in cui i problemi si sono presentati ad esso. In verità, egli non è nè questo nè quello.

O egli è colui che è avido nel soddisfare i suoi piaceri. Egli è diventato sottomesso alla guida dei suoi desideri o è infatuato dell'accumulo di ricchezze e tesori. Queste persone non sono in alcun modo i pastori della Religione. Le cose più vicine a loro in somiglianza, sono il bestiame che pascola liberamente. Proprio così, la conoscenza è morta con la morte dei suoi portatori. [32]

O Allah! In verità, non isolare su questa terra colui che stabilisce le prove per il Tuo amore, che egli sia apparente e ben noto oppure timoroso ed oscuro, in modo che le evidenze e le prove chiare di Allah non possano essere smentite.

E quanti di loro ci sono? Dove sono? Lo giuro per Allah, essi sono i minori in numero, eppure i più grandi di statura al cospetto di Allah. Allah conserva le Sue evidenze e prove palesi attraverso di loro, fino a che i loro simili desistano da essa e la stabiliscano nei cuori di quelli simili a loro. Attraverso di essi, la conoscenza è fortificata sulla realtà delle prove. Ed essi diffondono la lieta novella dello spirito di certezza. Essi ammorbidiscono ciò che coloro che cedono all'eccessività, hanno reso ruvido. Ed essi si avvicinano a quello da cui l'ignorante si sente rifiutato e allontanato.

Essi accompagnano il mondo con i loro corpi mentre le loro anime sono tese verso la grande dimora. Essi sono gli aiutanti di Allah sulla Sua terra e coloro che chiamano alla Sua Religione. Ed essi bramano il loro sguardo (a Lui in Paradiso)." [33]

note

[31] Egli è Kumail Ibn Ziyad An-Nakha'i (rahimahullah). Era uno tra i pii e nobili Tabi'in. Fu catturato e ucciso da Al-Hajaj Ibn Yusuf Ath-Thaqafi nel 82H. Veder Al-Ma'rifah wat-
Tarikh (2/481) di Al-Fasawi (rahimahullah)

[32] Il grande studioso Ibn Abil-'Izz Al-Hanafi (rahimahullah) ha detto nel suo libro Al-Itiba' (pag. 86): "In questa narrazione, il Comandante dei Credenti ha diviso in tre categorie i riprovevoli portatori di conoscenza: 1) il malvagio innovatore che non è affidabile e non ha alcuna Iman. Egli è colui che rifiuta la verità con cui è venuto il Libro, disprezza la creazione e litiga sui versetti di Allah senza alcuna autorità. C'è soltanto orgoglio nel suo cuore 2) i ciechi seguaci che seguono senza nessuna guida chiara o certezza 3) colui che segue i desideri del corpo e della ricchezza."
[33] Questa narrazione è stata trasmessa da Abu Nu'aim in Al-Hilyah (1/79) e Al-Khatib in Al-Faqih wal-Mutafaqqih (1/49). Vedere anche Jami' Bayan-ul-'Ilm di Ibn 'Abd-il-Barr (2/112) e Al-Bidayah wan-Nihayah of Ibn Kathir (9/47). Shaykh Salim Al-Hilali lo ha menzionato in uno dei suoi articoli in Al-Asalah magazine (Sha'aban questione n° 3 del 1413H)

[Imam Ibn Rajab Al-Hanbali (rahimahullah) - da "Kashf-ul-Kurbah fi wasfi Hali Ahlil-Ghurbah" (Alleviare i danni nella descrizione della condizione degli stranieri)]

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