domenica 22 novembre 2009
Non si deve dire: la pace sia su Allah
بسم الله الرحمن الرحيم
E' autenticamente riportato sull'autorità di Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu) che egli disse: Ogni volta che pregavamo dietro al Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam), recitavamo: "As-Salam (la pace) sia su Allah (subhanahu wa ta'ala) dai Suoi servi e As-Salam sia su questo e quello e su tizio e caio", fino a che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci disse: "Non dite: 'As-Salam sia su Allah (subhanahu wa ta'ala)', poichè in verità Egli è As-Salam." [1]
Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu) ci ha informati che quando lui e gli altri Compagni pregavano con il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam), erano soliti invocare la Pace e le Benedizioni di Allah su Allah (subhanahu wa ta'ala) e poi su un certo numero di persone durante il tashahhud (la seduta). Ma poi egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) proibì loro di farlo informandoli che As-Salam è uno dei Nomi di Allah, quindi non è accettabile che essi debbano invocare la Pace e le Benedizioni di Allah su Lui Stesso, poichè Egli non ha bisogno della pace o delle benedizioni, piuttosto Egli è il Padrone e la Fonte di tutta la pace e di tutte le benedizioni.
Benefici derivati da questo Hadith
Che esso prova che è proibito invocare la pace e le benedizioni su Allah (subhanahu wa ta'ala).
Pertinenza di questo Hadith alla materia del Tawhid
Che esso prova che invocare la pace e le benedizioni su Allah (subhanahu wa ta'ala) è contrario al Tawhid, poichè As-Salam è una forma di supplica a nome del debole e di coloro che sono in bisogno e Allah non è nè una nè l'altra cosa.
[1] Narrato da Al-Bukhari e Muslim
[Shaykh Muhammad Abdul-Wahhab - da "Kitab at-Tawhid", capitolo 50]
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