M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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domenica 22 novembre 2009

Non si deve dire: la pace sia su Allah


بسم الله الرحمن الرحيم

E' autenticamente riportato sull'autorità di Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu) che egli disse: Ogni volta che pregavamo dietro al Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam), recitavamo: "As-Salam (la pace) sia su Allah (subhanahu wa ta'ala) dai Suoi servi e As-Salam sia su questo e quello e su tizio e caio", fino a che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci disse: "Non dite: 'As-Salam sia su Allah (subhanahu wa ta'ala)', poichè in verità Egli è As-Salam." [1]

Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu) ci ha informati che quando lui e gli altri Compagni pregavano con il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam), erano soliti invocare la Pace e le Benedizioni di Allah su Allah (subhanahu wa ta'ala) e poi su un certo numero di persone durante il tashahhud (la seduta). Ma poi egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) proibì loro di farlo informandoli che As-Salam è uno dei Nomi di Allah, quindi non è accettabile che essi debbano invocare la Pace e le Benedizioni di Allah su Lui Stesso, poichè Egli non ha bisogno della pace o delle benedizioni, piuttosto Egli è il Padrone e la Fonte di tutta la pace e di tutte le benedizioni.

Benefici derivati da questo Hadith

Che esso prova che è proibito invocare la pace e le benedizioni su Allah (subhanahu wa ta'ala).

Pertinenza di questo Hadith alla materia del Tawhid

Che esso prova che invocare la pace e le benedizioni su Allah (subhanahu wa ta'ala) è contrario al Tawhid, poichè As-Salam è una forma di supplica a nome del debole e di coloro che sono in bisogno e Allah non è nè una nè l'altra cosa.

[1] Narrato da Al-Bukhari e Muslim

[Shaykh Muhammad Abdul-Wahhab - da "Kitab at-Tawhid", capitolo 50]

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