M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


PER INFORMAZIONI SCARICA QUI IL VOLANTINO



mercoledì 16 settembre 2009

unirsi quando si digiuna e nel Giorno del 'Id


بسم الله الرحمن الرحيم

Riguardo al hadith:

"Il digiuno comincia nel giorno in cui tutti voi cominciate a digiunare, e Al-Fitr (la 'Id) è il giorno in cui tutti voi avete rotto i vostri digiuni."
[1]

At-Tirmidhi, dopo aver menzionato questo hadith, ha detto: "E alcuni della gente della conoscenza hanno spiegato questo hadith dicendo che il digiuno e la rottura del digiuno devono entrambi essere fatti insieme al corpo principale e alla maggioranza dei Musulmani."

E As-San'ani ha detto: "In esso vi è la prova che dimostra che è necessario l'accordo della gente per stabilire la 'Id e che colui che è solo nella sua conoscenza dell'osservazione della luna deve andare insieme con gli altri, e le loro decisioni riguardo la preghiera, la rottura del digiuno e il giorno della macellazione, sono vincolanti per lui."
[2]

E Ibnul-Qayyim (rahimahullah) ha spiegato questo dicendo: "Ed è stato detto (dalla gente della conoscenza) che c'è una smentita in questo, per coloro che dicono che una persona può digiunare e rompere il suo digiuno basandosi su stime calcolate, senza che gli altri abbiano la conoscenza di ciò. E' anche stato detto che se un solo testimone avvista la luna e il giudice non accetta il suo avvistamento (per alcuni motivi), allora egli stesso non comincia il suo digiuno basandosi su ciò, nè la gente comincia il suo digiuno basandosi su ciò."
[3]

E Abul-Hasan As-Sindi, dopo aver menzionato il hadith di Abu Hurayra trovato nel Sunan di At-Tirmidhi, ha detto: "E cosa si evince dal significato del hadith, è che queste faccende non sono per gli individui, non è per la gente di agire da sola in queste faccende. Piuttosto, la decisione deve essere fatta dal Imam e dal corpo principale dei Musulmani. E' obbligatorio per ogni individuo seguire l'Imam e il corpo principale dei Musulmani. Quindi se una persona vede la luna e l'Imam non accetta la sua testimonianza, allora egli non ha alcun diritto di andare per conto suo in queste faccende, piuttosto egli deve andare insieme al jama'ah."
[4]

Io (Al-Albani) dico: questo è ciò che sembra essere capito dal hadith. Questa comprensione è supportata dal modo in cui 'Aisha lo ha usato (il hadith) come prova contro Masruq quando egli non voleva digiunare il giorno di 'Arafa, temendo che potesse effettivamente essere il giorno di An-Nahr (la 'Id). Lei gli chiarì che la sua opinione non aveva alcun peso e che egli doveva seguire il jama'ah. Ella disse: "Il Giorno di An-Nahr ('Id Al-Adha, il giorno della macellazione) è il giorno in cui la gente macella e il Giorno del ('Id) Al-Fitr è il giorno in cui la gente rompe il suo digiuno."

Io (Al-Albani) dico: e questo è ciò che è adatto alla graziosa Shari'ah che cerca di portare le persone insieme e unire i loro ranghi, allontanandole dalle opinioni individuali che dividono la loro unità. Quindi la Shari'ah non dà peso all'opinione di un individuo riguardo gli atti di culto di una comunità come il digiuno, stabilire il giorno del 'Id e pregare in congregazione, anche se l'individuo è corretto come lo vede.

Non vedete che i Compagni (radiAllahu 'anhuma) erano soliti pregare l'uno dietro l'altro, mentre alcuni di essi dichiaravano che toccare una donna o sanguinare annulla il wudhu', e gli altri non capivano quello? E alcuni di loro erano soliti pregare l'intera preghiera durante i loro viaggi e gli altri abbreviavano le loro? Il loro differire in queste vicende e altre, non impedì loro dal riunirsi insieme per pregare dietro un Imam e dall'essere coscienti della sua importanza. Questo poichè essi sapevano che la divisione nella Religione è peggio del differire su alcune opinioni.


Alcuni di loro ignoravano le opinioni che contraddicevano la posizione del leader nei grandi incontri come quello a Mina, al punto che essi abbandonarono la propria posizione totalmente in questo grande incontro, per sfuggire alla fitna che poteva risultare nelle loro azioni basandosi sulla loro posizione. Abu Dawud narrò che 'Uthman (radiAllahu 'anhu) pregò quattro raka'at (non accorciando la sua preghiera) a Mina. 'Abdullah Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu) detestò la sua azione dicendo: "Ho pregato due raka'at dietro il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam), due raka'at dietro Abu Bakr, due raka'at dietro 'Umar, ed io ero solito pregare due raka'at dietro 'Uthman all'inizio del suo comando, ma poi egli cominciò a completare la preghiera (pregando quattro raka'at) e quindi i sentieri si sono divisi. Desidero soltanto di poter avere due della quattro raka'at, accettate da me." Quindi, Ibn Mas'ud pregò quattro raka'at! Così gli venne detto: "Incolpi 'Uthman e poi tu stesso preghi quattro raka'at?" Egli rispose: "Differire è male." [5]

E Ahmad ha narrato questo esatto racconto sull'autorità di Abu Tharr [6] (radiAllahu 'anhuma).

Così lasciamo i Musulmani riflettere su ciò che è trovato in questo hadith e nell'altra narrazione menzionata, specialmente coloro che non cessano mai di differire sulle loro preghiere, coloro che smentiscono di seguire qualche Imam di qualche Masjid, in particolare per quanto riguarda la preghiera del Witr in Ramadan, affermando che l'Imam non è della loro madhhab.

E alcuni di quelli che hanno conoscenza di astronomia digiunano anche da sè e rompono il digiuno da sè, prima o dopo il corpo principale dei Musulmani. Essi danno tale grande peso alle proprie opinioni e conoscenza, non prestando alcuna attenzione al loro khuruj (ribellione) contro i Musulmani.

Così, lasciamoli tutti riflettere sulla conoscenza che li ha preceduti, affinchè possano trovare una cura all'ignoranza e alla presunzione di loro stessi. Lasciamo che si uniscano ai ranghi uniti dei loro fratelli Musulmani, perchè la Mano di Allah è sopra il jama'ah.

[1] Sahih Sunan At-Tirmidhi n°697
[2] Subulus-Salam (2/72)
[3] Tah-thib As-Sunan (3/214)
[4] Hashiyatus-Sindi 'ala Ibni Majah (Al-Albaanee did not mention a page number)
[5] Sunan Abi Dawud (1/307) con una catena autentica
[6] Musnad Imam Ahmad (5/155)

[Shaykh Muhammad Nasirud-Din Al-Albani - Silsilatul-Ahadith As-Sahiha n°224 (1/440-445)]

Nessun commento: