M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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lunedì 3 novembre 2008

trarre vantaggio dalla conoscenza


بسم الله الرحمن الرحيم

Ho incontrato molti mashayikh e la questione di uno era diversa da quella di un altro, e le loro capacità di conoscenza erano di diversi livelli. E colui dalla cui compagnia ho tratto maggiori benefici, era colui che applicava quello che conosceva anche se c'erano alcuni che avevano maggiore conoscenza di lui.

Incontrai un gruppo della gente del hadith che memorizzavano e conoscevano molto, tuttavia essi permettevano la maldicenza con il pretesto del 'jarh wat-ta'dil (critica e accreditamento), essi accettavano pagamenti in moneta in cambio della narrazione di ahadith e avevano fretta nel dare risposte, anche se sbagliavano, affinchè la loro posizione non diminuisse.

Incontrai 'Abdul-Wahhab Al-Anmati, egli era sulla metodologia dei salaf. Non si sarebbero mai sentite maldicenze nei suoi raduni e egli accettava pagamenti per l'insegnamento dei ahadith. Ogni volta che leggevo un hadith che conteneva qualcosa che addolciva il cuore, egli piangeva continuamente. Io ero molto giovane a quel tempo, ma il suo pianto commuoveva il mio cuore. Egli possedeva la calma di coloro la cui descrizione sentiamo nelle narrazioni.

Incontrai Abu Mansur Al-Jawaliqi, era molto tranquillo, molto attento a ciò che diceva, preciso e studioso. A volte gli veniva posta una domanda che poteva sembrare facile, una che i nostri giovani si sarebbero affrettati a rispondere, tuttavia egli si tratteneva dal rispondere fino a quando non fosse certo. Egli digiunava molto e spesso restava silenzioso.

Perciò, beneficiai più da queste due persone di quanto beneficiai da altri e capii da questo che "la guida dalla gente dalle proprie azioni, è più ispiratrice che farlo con le parole".
Quindi, per Allah, si dovrebbe attuare ciò che si conosce poichè invero questo è il più grande fondamento. E il meskin, il vero meskin è colui che spreca tutta la sua vita imparando ciò che non mette in pratica, in tal modo egli perde i piaceri della dunya e la bellezza dell'akhira andando verso il fallimento (nel Giorno del Giudizio) con grandi prove contro di lui.

[Shaykh Ibnul-Qayyim al-Jawziyyah - da "Saydul-Khatir" (138)]

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