M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


PER INFORMAZIONI SCARICA QUI IL VOLANTINO



venerdì 28 novembre 2008

differenza tra maldicenza e consiglio


بسم الله الرحمن الرحيم

E la differenza tra maldicenza e consiglio è che l'intento dietro il consiglio è di mettere in guardia i Musulmani nei confronti di un innovatore o di qualcuno che può essere una causa di fitnah (prova e tormento) per lui, o da qualcuno che lo ingannerà o lo corromperà.

Quindi menzionerete, riguardo a lui, ciò che è necessario (da quelle cose che sono state citate in precedenza e/o altre) se vi è tra lui e l'altro una sorta di affiliazione o transazione commerciale o qualsiasi tipo di coinvolgimento con lui. Come il Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto a Fatima bint Qays (radiAllahu 'anha) quando si recò da lui cercando consiglio riguardo il matrimonio verso Mu'awiyyah Ibn Abi Sufyyan (radiAllahu 'anhu) o Abu Jahm, così egli le disse:

"Per quanto riguarda Mu'awiyyah allora egli è un uomo povero e per quanto riguarda Abu Jahm allora egli batte le sue donne ..." [Sahih Muslim]

E alcuni dei suoi compagni (di Abu Jahm) consigliavano a coloro che viaggiavano con lui, che "quando voi lasciate la sua terra (ovvero, dove egli è conosciuto), allora siate prudenti con lui (ovvero, siate prudenti nel prendere matrimonio con lui a causa di ciò per cui è conosciuto, battere le donne)."

Quindi, se la maldicenza si verifica in un modo in cui essa è un consiglio per il piacere di Allah e l'amore verso la Sunnah del Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e verso i Suoi servi tra i Musulmani, allora è un mezzo per avvicinarsi ad Allah e alle hasanat (le azioni buone).
E se si svolge in una maniera per cui si umilia il fratello e si strappa il suo onore e per goire nella sua colpa e per ferirlo per essa e prendere il suo posto nel cuore della gente, allora questa è una malattia che è incurabile ed essa brucia le buone azioni, come il fuoco brucia il legno.

[Shaykh Ibnul Qayyim al-Jawziyyah - Ar-Ruh, pag. 357]

Nessun commento: