M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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domenica 17 aprile 2011

nessuna riunione dopo la sepoltura


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: qual è la sentenza riguardo ciò che è conosciuto come al-ma'tim, in cui la gente si riunisce per tre giorni dopo la sepoltura, al fine di recitare il Qur'an?
 
risposta: riunirsi nella casa del deceduto per mangiare, bere e recitare il Qur'an è un'innovazione. Allo stesso modo, il loro radunarsi per pregare per la persona e fare suppliche per lui, è un'innovazione. Non vi è alcuna fonte per questo. Tutto ciò che dovrebbe essere fatto è che la gente vada a dare le condoglianze, preghi per la persona, chieda della loro misericordia, consoli il loro lutto e li incoraggi ad essere pazienti.

Riunirsi per ciò che essi chiamano al-ma'tim per fare delle particolari suppliche, delle particolari preghiere o per leggere il Qur'an, non ha nessuna base. Se ciò fosse stata un'azione buona, i nostri Pii Predecessori l'avrebbero fatta. Il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) non la fece. Quando Jafar ibn Abu Talib, Abdullah ibn Rawaha e Zaid ibn Haritha vennero uccisi nella battaglia di Mu'tah e il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ricevette quella notizia attraverso la rivelazione, il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) lo annunciò ai Compagni e disse loro la notizia. Egli supplicò per loro e chiese ad Allah di essere soddisfatto con loro. Non fece un raduno. Non preparò un pasto, nè ebbe un ma'tim. Egli non fece nulla di ciò anche se i tre che morirono erano tra i più virtuosi Compagni.

Anche quando morì Abu Bakr, nesusno fece un ma'tim, anche se egli era il migliore dei Compagni. Quando Umar venne ucciso, nessuno fece un ma'tim. La gente non si riunì per pregare o leggere il Qur'an per lui. Uthman e 'Ali furono uccisi e la gente non si riunì dopo un tempo specifico per pregare per loro, chiedere la loro misericordia o preparare cibo per essi.

Tuttavia, è raccomandato ai parenti o ai vicini del deceduto preparare del cibo per la famiglia del deceduto e mandare loro quel cibo. Questo è simile a ciò che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) fece quando gli giunse la notizia della morte di Jafar. Egli disse alla sua famiglia: "Preparate del cibo per la famiglai di Jafar, poichè è accaduto loro qualcosa che li sta preoccupando." Registrato da at-Tirmidhi, Abu Dawud e Ibn Majah. In accordo a Shaykh Al-Albani, esso è hasan. (Sahih al-Jami, vol 1, pag 234)

La famiglia del deceduto è preoccupata della sua perdita. Preparare del cibo per loro e mandarglielo, è ciò che è legalmente sancito. Aggiungere alla loro afflizione e porre più responsabilità sulle loro spalle, facendo loro preparare del cibo per la gente, va completamente contro la Sunnah. Infatti, essa è un'innovazione. Jarir ibn Abdullah al-Bajali disse: "Consideravamo la riunione con la famiglia del deceduto e la preparazione del cibo dopo la sepoltura, come una forma di lamento." E il lamento è proibito. Come alzare la propria voce, mentre il deceduto viene punito nella tomba a causa del lamento su di lui. Bisogna evitare queste pratiche. Comunque, non vi è alcun danno nel piangere con le lacrime.

[Shaykh Ibn Baz - "Islamic fatawa regarding women", pagg. 132-135, n° 117]

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