بسم الله الرحمن الرحيم
Shaykh Al-Albani (rahimahullah) sulle operazioni suicide al giorno d'oggi:
Noi diciamo che le operazioni suicide, adesso, nei tempi attuali...tutte loro sono senza alcuna legislazione e tutte loro sono proibite! Potrebbe essere che la persona che lo commette cada nella categoria di coloro che rimangono nel Fuoco dell'Inferno per sempre, o potrebbe essere che egli non rimanga nel Fuoco dell'Inferno per sempre...
Noi sappiamo com'era il combattimento nel passato, con le spade, le lance (e simili). E questo combattimento, in quei giorni, assomigliava (ad un atto di) suicidio. Ad esempio, quando trovi un soldato di fronte a parecchi soldati dell'esercito nemico degli idolatri ed egli li attacca da destra e da sinistra...e vi è una piccola possibilità che lui sopravviva a ciò. Noi diciamo riguardo a questo, che in un modo è permesso e in un altro non è permesso...se il capo dell'esercito dei Musulmani lo permette...e al tempo del Profeta, era il Profeta stesso (sallAllahu 'alayhi wa sallam). Se egli glielo permette, allora è permesso; per quanto riguarda fare questo di sua iniziativa, allora non è permesso perchè significa mettervi in pericolo e a rischio, ma anche giocare con la vostra vita. E il risultato finale sarà di un perso. Non è permesso tranne che con il consenso del leader Musulmano o del Khalifa. Il Khalifa dei Musulmani dovrebbe provare a capire la situazione al meglio possibile. Egli dovrebbe capire quando è richiesto a cento soldati Musulmani, combattere mille dei politeisti e meno di quello e più di quello, ed egli calcola quanti di essi moriranno (ad esempio dieci di loro, etc.) ma egli saprà che il risultato finale sarà la vittoria dei Musulmani.
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