sabato 26 febbraio 2011
non possiamo chiamare "fratello" un miscredente
بسم الله الرحمن الرحيم
126) Quando chiamo i non Musulmani all'Islam, mi ritrovo a rivolgermi loro con le parole "fratelli miei", facendo riferimento al nostro essere fratelli nell'umanità. Questo approccio ammorbidisce i loro cuori quando mi ascoltano che li invito all'Islam. Vi è qualcosa di sbagliato in questo approccio?
Senza alcun dubbio un Musulmano non può chiamare "fratello mio" un miscredente, poichè Allah (subhanahu wa ta'ala) dice:
إِنَّمَا الْمُؤْمِنُونَ إِخْوَة
"I credenti non sono nient'altro che fratelli (nella religione Islamica)." [Al-Hujurat, 10]
Se le persone sono fratelli di sangue, allora ovviamente non vi è alcun danno per un Musulmano nel chiamare suo fratello secondo la relazione che lo lega a lui. Allah (subhanahu wa ta'ala) ha detto:
وَإِلَى عَادٍ أَخَاهُمْ هُودا
"E alla gente di 'Ad (abbiamo mandato) il loro fratello Hud." [Hud, 50]
وَإِلَى مَدْيَنَ أَخَاهُمْ شُعَيْبا ً
"E alla gente di Madyan (Madianiti) (abbiamo mandato) il loro fratello Shu'ayb." [Hud, 84]
Se un miscredente è vostro fratello di sangue, allora quello è bene e giusto, ma egli non è vostro fratello nella Religione. Allah (subhanahu wa ta'ala) ha detto nelle seguenti parole a Noa ('alayhis salam) riguardo suo figlio:
إِنَّه ُُ لَيْسَ مِنْ أَهْلِكَ
"Certamente, egli non è della tua famiglia." [Hud, 46]
Ma non è stabilito che siamo tutti fratelli nell'umanità, poichè siamo tutti discendenti di Adam ('alayhi salam)?
No. Senza alcun dubbio siamo tutti discesi da Adam ('alayhis salam), ma non dite "questo è mio fratello" intendendo, attraverso questa affermazione, che egli è nostro fratello nell'umanità; [nel discorso normale] diciamo quella affermazione soltanto al nostro fratello di sangue.
[Shaykh al-'Uthaymin - da "Il risveglio Islamico", pagg. 284-285]
=> Per coloro che dicono "I nostri fratelli Ebrei e Cristiani" <=
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