mercoledì 22 settembre 2010
abbiate paura dell'ipocrisia
بسم الله الرحمن الرحيم
E' stato riportato che Ibn Abi Mulayka (morto nel 117 H) disse:
أَدْرَكْتُ زِيَادَةً عَلَى خَمْسِينَ مِنْ أَصْحَابِ رَسِولِ اللهِ صَلَّى اللهُ عَلَيْهِ وَسَلَّمَ مَا مَاتَ أَحَدٌ مِنْهُمْ إِلاَّ وَهُوَ يَخَافُ النِّفَاقَ عَلَى نَفْسِهِ
"Ho incontrato più di cinquanta Compagni del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e nessuno di loro morì senza aver sempre temuto di cadere nell'ipocrisia."
[Ta'thim Qadr as-Salat of al-Marwazi (2/634)]
E' stato riportato che Hasan al-Basri (morto nel 110 H) disse riguardo l'ipocrisia:
مَا خَافَهُ إِلاَّ مُؤْمِنٌ وَلاَ أَمِنَهُ إِلاَّ مُنَافِقٌ
"Nessun altro oltre il Credente ha paura di essa, mentre l'unico che si sente al sicuro da essa è l'ipocrita."
Ed è stato riportato che egli giurò per Allah che:
مَا مَضَى مُؤْمِنٌ قَطُّ وَلاَ بَقِيَ إِلاَّ وَهُوَ مِنَ النِّفَاقِ مُشْفِقٌ؛ وَلاَ مَضَى مُنَافِقٌ قَطُّ وَلاَ بَقِيَ إِلاَّ وَهُوَ مِنَ النِّفَاقِ آمِنٌ
"Non vi è un solo Credente che sia vissuto nel passato o che viva oggi, che non avesse/abbia paura dell'ipocrisia; e non vi è un solo ipocrita che sia vissuto nel passato o che viva oggi, che si sia sentito/si senta salvaguardato dall'ipocrisia."
[Fat-hul-Bari (1/111)]
da Troid.org
Shaykh Al-Albani sul prendere aiuti finanziari da un governo non Musulmano
بسم الله الرحمن الرحيم
domanda: quale è la sentenza su un uomo che prende aiuto finanziario datogli da un governo non Musulmano, il sussidio di disoccupazione che termina quando egli trova lavoro, mentre egli lavora segretamente senza informarli?
risposta: questo non è permesso. Nè questo modo nè quel modo, che egli non lavori o che egli lavori segretamente. Non è permesso ad un Musulmano allungare la propria mano ai non Musulmani, poichè è stato affermato dal Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam): "La mano più alta è migliore della mano più bassa." La mano più alta è quella che dà, la mano più bassa è quella che riceve. E ci basta il Nobile Versetto: "Allah non farà in modo che i miscredenti abbiano una posizione al di sopra dei Credenti." [Suratun-Nisa', 141]
Questo è uno degli effetti negativi dei Musulmani che vivono nelle terre dei non Musulmani, "Strati di tenebre uno sopra l'altro".
[Shaykh Al-Albani - n° 623 delle registrazioni "Silsilah al-huda wan-nur"]
domenica 12 settembre 2010
la copertura del volto è obbligatoria
بسم الله الرحمن الرحيم
domanda: vivo in un villaggio in cui le donne non coprono i loro volti (quando sono di fronte a uomini non mahram); e (allo stesso modo) io voglio scoprire il mio viso, quindi c'è qualche peccato su di me se l'ho fatto, poichè indossare il niqab è motivo per gli uomini di girarsi e guardare?
risposta: non è permesso ad una donna uscire davanti a degli uomini (non mahram) con il viso scoperto - la copertura del viso è obbligatoria. Per quanto riguarda gli altri che la criticano per questo, allora il suo affrontare questo comportamento, è tra i motivi per cui Allah moltiplica la sua ricompensa (per il fatto che indossa il niqab). Le è richiesto di essere paziente nell'obbedienza al suo Signore, e di aspettarsi la ricompensa (da Lui). Quindi non dovrebbe interessarsi a queste cose, nè preoccuparsi riguardo ciò che la gente dice mentre lei sta obbedendo ad Allah (subhanahu wa ta'ala).
[Shaykh Muhammed ibn 'Abdillah as-Subayyal - Fatawa wa Rasa'il Mukhtarah, pagg. 560-561]
domanda: cos'è il hijab Islamico?
risposta: il hijab Islamico è, per le donne, coprire tutto ciò che è loro proibito scoprire. Cioè, lei copre tutto ciò che deve coprire. La prima parte del corpo che deve coprire è il viso. E' la fonte di tentazione e la fonte del desiderio della gente verso di lei. Pertanto la donna deve coprire il suo volto di fronte a quegli uomini che non sono mahram. Per quanto riguarda coloro che affermano che il hijab Islamico sia coprire la testa, le spalle, la schiena, i piedi, gli stinchi e gli avambracci mentre le permettono di scoprire il viso e le mani, questa è un'affermazione davvero sorprendente. Questo poichè è risaputo che la fonte della tentazione e dello sguardo, è il viso. Come si può dire che la Shari'ah non permette l'esposizione dei piedi della donna mentre permette che lei scopra il suo viso? Non è possibile che ci possa essere una contraddizione nella Pregiata, Saggia e Nobile Shari'ah. Eppure tutti sanno che la tentazione dello scoprire il viso è maggiore della tentazione che risulta dallo scoprire i piedi. Tutti inoltre sanno che l'aspetto più ricercato della donna per l'uomo è il viso. Se voi dite ad un potenziale sposo che il viso di una donna è brutto ma i suoi piedi sono belli, egli non si proporrà a tale donna. Tuttavia, se voi gli dite che il suo viso era bello e che le mani, i palmi o gli stinchi erano meno belli, egli si proporrà a lei. Da ciò si può concludere che il viso è la prima cosa che va coperta. Ci sono anche le prove dal Libro di Allah e dalla Sunnah del nostro Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam). Ci sono anche dichiarazioni dei Compagni, dei principali Imam e dei grandi studiosi dell'Islam che indicano che è obbligatorio per la donna coprire l'intero suo corpo in presenza di uomini non mahram. Questo ovviamente indica che è obbligatorio per la donna coprire il suo viso di fronte a tali uomini. Tuttavia, questa non è la sede per citare tutte le autorità.
[Shaykh Ibn 'Uthaymin - Fatawa al-Mar'ah]
sabato 11 settembre 2010
come distinguere i veri seguaci del Qur'an e della Sunnah
بسم الله الرحمن الرحيم
domanda: ci si è spinti al punto che ogni persona dice di essere seguace del Libro e della Sunnah, anche la gente dell'innovazione. Quindi come si fa a seguire il Libro e la Sunnah e come si distinguono i suoi seguaci?
risposta: seguendo i Salaf, seguendo i Salaf. Se egli è un seguace dei Salaf, allora egli è un seguace del Libro. E, se si oppone ai Salaf, allora si oppone al Libro. Quindi il criterio è i Salafus-Salih. Na'am (sì).
[Shaykh Al-Fawzan]
le votazioni in Dar al-Kufr
بسم الله الرحمن الرحيم
domanda: cosa dite riguardo alle votazioni se tutti i candidati sono deviati? La loro deviazione e il loro odio varia, ma sono tutti uniti nel detestare la Sunnah e la sua gente.
risposta: mai! Egli dovrebbe tenersi lontano da tutto ciò.
[Shaykh 'Abdul-Muhsin al-'Abbad]
la maggior parte dei Musulmani sono Ash'ari?!
بسم الله الرحمن الرحيم
Gli Ash'ari sono un gruppo che si ascrive ad Abul Hasan al-Ash'ari il cui nome intero era 'Ali bin Isma'il, rahimahullah, che morì nell'anno 330 H. Riguardo al suo credo, egli passò attraverso tre fasi: all'inizio era sulla via della setta Mu'tazila. Poi dopo questo fu preso tra i Mu'tazila e la via della Sunnah. Egli affermava alcuni degli attributi (di Allah) e fraintendeva il resto. Poi finalmente seguì la via delle tre generazioni di Musulmani di questa Ummah. Egli chiarì questo in un libro intitolato "al-Ibanah" che è uno dei suoi ultimi libri o l'ultimo libro che egli scrisse. Egli spiegò di essere sul credo degli Imam di Ahlus-Sunnah; Ahmad bin Hanbal, rahimahullah, così come tutta l'altra gente della Sunnah. Egli affermava tutto ciò che Allah ha affermato per Se Stesso e ciò che il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha affermato dai nomi e dagli attributi di Allah nella maniera in cui si conviene solo ad Allah. Questo è senza dire "come" o senza confrontarLo alla Sua creazione. E senza distorcere i Suoi nomi o mal interpretarli proprio come Allah il Potente e il Maestoso dice: "Non vi è nulla come Lui, Egli è Colui che ascolta tutto, che vede tutto."
Gli Ash'ari oggi rimangono sulla via in cui egli era prima di cambiare il suo credo di Ahl-us-Sunnah wal-Jama'ah. E' comunemente diffuso tra alcune persone oggi, che gli Ash'ari siano il 95% dei Musulmani. Questa affermazione non è corretta da vari punti di vista:
1) Perchè affinchè tale percentuale sia affermata, è necessario un dettagliato censimento e questo non è stato fatto. E' un'affermazione basata su semplici asserzioni.
2) Anche se fosse dimostrato che in effetti raggiungono questo numero, allora sarebbe una maggioranza che non indica la solidità e la correttezza del credo. La solidità e la correttezza del credo sono ottenute seguendo ciò su cui erano le prime tre generazioni di Musulmani di questa Ummah; seguire i Compagni e quelli che hanno seguito la loro via. Non è seguendo il credo del loro compagno che è morto nel quarto secolo e che ha ripudiato le sue prime credenze e posizioni.
3) Nella via degli Ash'ari si crede attraverso coloro che la insegnano nelle loro istituzioni Islamiche o dai loro studiosi che sono su questo credo. Per quanto riguarda la gente comune -essi sono la maggioranza- allora non conoscono nulla del credo degli Ash'ari. Essi sono sulla naturale disposizione (del Tawhid) che è stata dimostrata nel credo della giovane ragazza (alla quale venne chiesto dov'è Allah) nella narrazione trasmessa da Muslim nel suo Sahih. Il credo che dovrebbe essere applicato e in cui si dovrebbe credere, è la naturale disposizione (del Tawhid) trovata nel credo di Ahl-us-Sunnah wal-Jama'ah.
[Shaykh 'Abdul-Muhsin al-'Abbaad - preso dalla sua "Spiegazione del Credo di Ibn Abi Zayd al-Qayrawani chiamato Qatf-ul-Jani ad-Dani", pagg. 33-34]
giovedì 9 settembre 2010
su chi è obbligatoria la Da'wa?
بسم الله الرحمن الرحيم
E' un obbligo che deve essere osservato da chiunque sia in grado di soddisfarlo come gli studiosi, i governanti Musulmani e i chiamanti ad Allah il Potente e il Maestoso, fino a che il messaggio (dell'Islam) non sia trasmesso al mondo in maniera efficiente in tutte le aree inabitate, nella lingua della gente (che si sta chiamando). Questa è la trasmissione con cui Allah ci ha comandati, il Glorificato e l'Altissimo dice al Suo Profeta:
"O Messaggero, trasmetti ciò che ti è stato rivelato dal tuo Signore." [Al-Ma'ida, 67]
Quindi il Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) venne incaricato di trasmettere (il messaggio dell'Islam) e alla stessa maniera tutti i precedenti Messaggeri. Era anche obbligatorio per i Messaggeri trasmettere (questo messaggio). Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Trasmettete ciò che vi ho riferito, anche se è soltanto un versetto." Ogni volta che predicava alla gente, egli diceva: "Lasciate che colui che è presente trasmetta ciò che ha sentito a colui che era assente, forse colui a cui il messaggio è stato trasmesso lo percepirà meglio di colui che lo ha sentito."
Pertanto è obbligatorio su tutti i governanti Musulmani, gli studiosi, gli uomini d'affari e gli altri trasmettere ciò che Allah e il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) hanno detto. Questa è la religione e dovrebbe essere spiegata alla gente in tutte le lingue che ogni giorno la gente usa.
[Shaykh Ibn Baz - da "Min Aqwal Samahah ash-Shaykh 'Abdul-'Aziz Ibn Baz fi ad-Da’wa", pagg. 52-54]
martedì 7 settembre 2010
le categorie di gente da chiamare all'Islam e le maniere in cui chiamarle
بسم الله الرحمن الرحيم
Le categorie di persone che sono invitate all'Islam sono molte e le loro classificazioni sono diverse:
1) Tra loro vi è colui che desidera il bene ma è negligente e ha una bassa comprensione. Egli ha bisogno di essere chiamato con equilibrio e cioè va aiutato nella comprensione della verità e dirigendolo verso di essa. Oltre ad avvertirlo dei benefici contenuti in essa che influenzeranno la sua vita futura e la sua vita terrena. Quindi, osservando (questo equilibrio) egli accetterà la chiamata e sarà consapevole della negligenza e dell'ignoranza su cui era e reagirà alla verità.
2) Tra loro vi è colui che è ostile alla verità, è preoccupato con altre cose. Questi tipi di persone hanno bisogno di un ammonimento gentile fatto rispettando un equilibrio sia di sforzo che di timore, mentre lo si rende consapevole dei benefici che interesseranno la sua vita futura e la sua vita terrena, se egli si mantiene sulla verità. Egli ha anche la necessità di conoscere la difficoltà e la corruzione che si oppone ad essa e le sue cattive conseguenze. Forse risponderà alla verità e lascerà la menzogna su cui egli è. Non vi è alcun dubbio che questa posizione sia una grande posizione, che il chiamante ha bisogno di osservare maggiore pazienza, tolleranza e gentilezza quanto tratta con colui che sta chiamando. Ciò è in accordo ai fondamentali che furono osservati dal capo di questa chiamata, il loro leader Muhammad bin 'Abdullah (sallAllahu 'alayhi wa sallam).
3) Il terzo tipo di persona è colui che ha dubbi che circondano lui e la sua comprensione della verità e la sua sottomissione ad essa. Questo individuo ha bisogno che gli venga parlato in una maniera piacevole con discussione basata sulla conoscenza fino a che capisce la verità e il suo dubbio è rimosso. Il chiamante deve essere più indulgente con questo tipo di persona che con altri. Egli deve essere paziente mentre tiene le discussioni (sull'Islam) e rimuovere le radici del dubbio che sono dentro il suo cuore. Tutto questo è fatto chiarendo le prove che testimoniano la verità dell'Islam e le sue categorie. Egli chiarisce le prove in maniera adeguata e netta, in accordo al linguaggio e alle abitudini della persona quando non tutti capiscono molto bene la lingua Araba. Se egli è dalla gente della conoscenza, porterà alla sua lingua, alle sue abitudini e ciò oscurerà il significato che il Legislatore aveva inteso causando un grave errore parlando di Allah e del Suo Messaggero senza conoscenza. Questo è noto a colui che ha la comprensione della corruzione che porta in questa vita e nell'altra vita.
Quindi, basandosi su questo, il chiamante ad Allah sa di essere in grande bisogno di comprensione della religione e comprensione delle sentenze legiferate, oltre alla conoscenza del linguaggio della gente che sta chiamando e delle loro abitudini. Egli deve aumentare la sua comprensione del Libro e della Sunnah, mentre è consapevole di ciò che Allah e il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) hanno inteso. E deve essere preciso nello studio della lingua Araba e della biografia del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam), dal tempo in cui Allah lo ha inviato fino al tempo in cui è morto. Egli deve studiarla adeguatamente fino a che sia in grado di guidare la Ummah a ciò che è provato nel Libro di Allah e nella Sunnah del Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam), dalle sue maniere alle sue azioni, al meglio delle sue capacità, allora le sue azioni e la sua pazienza saranno prospere al di sopra della lode.
4) I responsabili e i leader il cui male si teme danneggi la Da'wah. Essi dovrebbero essere consigliati con i migliori metodi e data loro la guida. Dovrebbero essere chiamati all'Islam attraverso mezzi orali e scritti dalle guide della Ummah, come i leader, gli studiosi e i governanti come il Glorificato dice:
"E grazie alla Misericordia di Allah, li tratti con gentilezza. Se fossi stato severo e duro di cuore, si sarebbero distaccati da te." [Al-'Imran, 159]
E come il Glorificato disse a Musa e Harun ('alayhis salam) quando vennero mandati da Fira'un:
"E parlate con lui gentilmente, forse può accettare l'ammonimento o temere (Allah)." [Ta-Ha, 44]
5) Anche il non Musulmano è invitato all'Islam. Gli viene spiegato che Allah lo ha creato per adorare Lui e che è obbligatorio per lui entrare all'Islam e accettare ciò che è stato rivelato al Profeta della guida (sallAllahu 'alayhi wa sallam).
[Shaykh Ibn Baz - da "Min Aqwal Samaha ash-Shaykh 'Abdul-'Aziz Ibn Baz fi ad-Da'wa", pagg. 52-54]
domenica 5 settembre 2010
domande e risposte generali di Shaykh al-Fawzan
بسم الله الرحمن الرحيم
domanda 1: che Allah la ricompensi Shaykh, qual è la sua opinione su qualcuno che dice che ciò che è inteso nel versetto Coranico Uul al-Amr (quelli preposti alla gestione degli affari del paese) sono gli 'Ulama (gli studiosi) e non gli Umara (i governanti Musulmani)?
risposta: questo è sbagliato perchè l'intero versetto include sia gli 'Ulama che gli Umara. Questo è ciò che è corretto. Entrambi loro sono chiamati Uul al-Amr (quelli preposti alla gestione degli affari del paese).
domanda 2: quei Musulmani che vanno dagli indovini e dai veggenti, sono classificati come che stanno commettendo Kufr Akbar e trattati come coloro che hanno lasciato l'Islam?
risposta: noi diciamo che il Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Chiunque si rechi da un veggente o da un indovino e affermi ciò che essi dicono, allora ha miscreduto in ciò che è stato rivelato a Muhammad."
domanda 3: qual è la vostra risposta all'ideologia che viene insegnata nelle scuole che tutte le cose non periranno nè sono arrivate dal nulla, nonostante Allah sia il Creatore dei cieli e della terra?
risposta: queste sono le parole della gente della natura e della scienza, quelli che parlano della natura e non affermano che ci sia un creatore. La verità è che ogni cosa esiste dal nulla e perirà dopo la sua esistenza, tranne per Allah il Glorificato, l'Altissimo. Egli non ha inizio nè fine: "Tutto perirà e l'unica cosa che rimarrà è il volto del vostro Signore, Colui che Possiede Gloria e Nobiltà." [Ar-Rahman, 26-27]
domanda 4: ci sono alcuni fratelli che si ascrivono al Jama'at-ut-Tabligh. Invitano sempre la gente ad uscire con loro. Cercano di dimostrare che sono sulla verità usando il fatto che molti dei non Musulmani in tutto il mondo sono già stati guidati ad accettare l'Islam attraverso la loro azione. Cosa dovremmo dire loro?
risposta: dovremmo chiedere loro, chi sono quelli che sono stati guidati al Tawhid? Qualcuno dei non Musulmani, degli innovatori o degli adoratori di tombe che i Jama'at-ut-Tabligh hanno guidato, ha lasciato ash-Shirk (idolatria), si è pentito ad Allah da essa ed è venuto a conoscenza del Tawhid? Loro consigliano la gente a pentirsi dai peccati ma quando si tratta di ash-Shirk non lo hanno mai esposto o messo in guardia da esso. Sulla base di questo il culto delle tombe e dei cimiteri è aumentato, ma loro non lo espongono, quindi cosa significa questo?! Quale Da'wa stanno chiamando?! Consigliano la gente di pentirsi dai peccati e poi la introducono alle innovazioni che loro attraversano, prese dalla loro ben nota metodologia.
domanda 5: qual è la sentenza su Salat-ut-Tasbih?
risposta: non è stata affermata come essere stata compiuta dal Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam), piuttosto egli disse: "Chiunque commette un atto che non è dall'Islam, allora sarà respinto."
E inoltre non è mai stato affermato (come essere un atto da lui). Quindi non è lecito farla. Inoltre presenta alcuni aspetti bizzarri nella maniera in cui viene compiuta. Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) proibì la recitazione del Qur'an nell'inchino e nella prosternazione, anche se la recitazione viene fatta mentre ci si sta inchinando o durante le prosternazione. Essa ha delle descrizioni che si oppongono alle preghiere legiferate, che indicano che non vi è alcuna base per essa; quindi chi desidera compiere delle buone azioni, allora ci sono le preghiere legiferate. Fratelli, pregate Salat-ud-Duha, pregate Salat-ul-Layl, pregate Witr, pregate le preghiere volontarie...la porta è spalancata.
[Shaykh Salih Al-Fawzan - da "Sharh al-Usul as-Sitta", pagg. 48-50]
giovedì 2 settembre 2010
'Itikaf - le sue condizioni
بسم الله الرحمن الرحيم
1. La sua osservanza non è legiferata tranne che nei masajid, basato sul detto di Allah:
وَلاَ تُبَاشِرُوهُنَّ وَأَنْتُمْ عَاكِفُونَ فِي الْمَسَاجِدِ
"E non abbiate rapporti sessuali con esse (ovvero, le vostre mogli) mentre state facendo 'Itikaf nei masajid." [Al-Baqara, 187] [53]
E 'A'isha ha detto: "La Sunnah per uno che sta facendo 'Itikaf è che non dovrebbe uscire (dal masjid) tranne che per qualche bisogno che deve soddisfare. Egli non dovrebbe assistere ad un funerale, nè dovrebbe toccare sua moglie o avere rapporti sessuali con lei. E non vi è alcun 'Itikaf tranne in un masjid che stabilisca il Jama'ah (la preghiera congregazionale). E la Sunnah per uno che sta facendo 'Itikaf è che dovrebbe digiunare (nel giorno in cui fa 'Itikaf)." [54]
2. Il masjid dovrebbe anche mantenere le preghiere del Jumu'ah in modo tale che egli non sia obbligato a lasciare il masjid per pregare la preghiera del Jumu'ah. Questo perchè il fatto di uscire per ciò, è un obbligo basato sul detto di 'A'isha in una delle narrazioni del precedente hadith: "...e non vi è alcun 'Itikaf tranne in un masjid che mantiene la preghiera del Jumu'ah." [55]
Inoltre, mi sono imbattuto in un hadith autentico che specifica chiaramente i "masajid" menzionati nel precedente aya, per intendere i tre masajid: Masjid Al-Haram, Masjid An-Nabawi e Masjid Al-Aqsa. Il hadith è: "Non vi è alcun 'Itikaf tranne nei tre masajid." [56]
In accordo a ciò in cui mi sono imbattuto, quelli tra i Salaf che si sono attenuti a questa opinione furono Hudhaifa Ibn Al-Yaman, Sa'id Ibn Al-Musayyib e 'Ata. Comunque egli ('Ata) non menzionò Masjid Al-Aqsa. Altri hanno mantenuto l'opinione che fosse qualsiasi masjid congregazionale (in cui la preghiera del Jumu'ah sia mantenuta), senza restrizione. E ancora altri hanno discordato dicendo che può anche essere fatta nel masjid della propria casa. E non vi è alcun dubbio che l'adesione a ciò che si attiene al hadith riguardo questo, è ciò che merita di essere seguito. E Allah, Glorificato ed Elevato, lo sa meglio.
3. E' dalla Sunnah per uno che sta facendo 'Itikaf osservare il digiuno, come è stato affermato da 'A'isha (radiAllahu 'anha). [57]
[53] Imam Al-Bukhari ha usato questo aya come prova per ciò che abbiamo affermato sopra. Al-Hafidh Ibn Hajr ha detto: "Il punto di prova trovato in questo aya è che se fosse corretto fare 'Itikaf in qualsiasi luogo diverso dal masjid, la proibizione di avere rapporti sessuali non sarebbe specificatamente menzionata, poichè il rapporto sessuale è proibito durante 'Itikaf secondo il consenso degli studiosi. Perciò è capito attraverso la menzione di "masajid" che il significato è che 'Itikaf non è corretto tranne che nei masajid."
[54] Riportato da Al-Bayhaqi con una catena autentica, e Abu Dawud con una catena solida. La seguente narrazione da 'A'isha è anche da Abu Dawud, ed è referenziata in "Sahih Abi Dawud" (2135) e "Al-Irwa" (966)
[55] Al-Bayhaqi ha riportato da Ibn 'Abbas (radiAllahu 'anhu) che egli disse: "In verità, la cosa più detestata da Allah sono le innovazioni. E in verità una delle innovazioni è fare 'Itikaf nei masajid che sono collocati nelle case."
[56] Riportato da At-Tahawi e Al-Isma'ili e Al-Bayhaqi con un'autentica catena di narrazione su Hudhaifa bin Al-Yaman. Ed è referenziato in "As-Sahihah" (n° 2786) insieme alle narrazioni dai Compagni che aderiscono ad esso e tutte loro sono autentiche
[57] Riportato da Al-Bayhaqi con una catena di narrazione autentica e Abu Dawud con una catena di narrazione solida. Imam Ibn Al-Qayyim ha detto in "Zad Al-Ma'ad": "Non è riportato sul Profeta che egli abbia fatto 'Itikaf mentre non digiunava. Piuttosto 'A'isha (radiAllahu 'anha) ha detto: "Non vi è 'Itikaf tranne col digiuno." E inoltre, Allah non ha menzionato 'Itikaf tranne che con il digiuno. E il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) non lo ha fatto se non digiunando. Perciò la corretta opinione è nella prova, alla quale aderisce la maggior parte degli studiosi: che il digiuno sia una condizone per 'Itikaf. E questa è l'opinione che Shaykh-ul-Islam Abul-'Abbas Ibn Taymiyyah ha favorito." Ed egli ha aggiunto a questo che non è legiferato nella Religione che uno che esce dal masjid per la preghiera o per altro, si presume faccia un'intenzione per la quantità di tempo che trascorrerà in 'Itikaf. Questo è anche ciò che Shaykh-ul-Islam ha affermato nel suo "Ikhtiyarat"
[Shaykh Muhammad Nasir-ud-Din Al-Albani - da "Qiyamu Ramadan", pagg. 27-28]
mercoledì 1 settembre 2010
'Itikaf - la sua prescrizione
بسم الله الرحمن الرحيم
1. 'Itikaf (l'isolamento nel masjid) è un atto raccomandato in Ramadan così come in qualsiasi altro giorno nell'anno. La fonte per ciò, si trova nel detto di Allah: "...mentre state facendo 'Itikaf nella masajid". E ci sono anche molti ahadith autentici riguardo 'Itikaf del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e anche narrazioni dei Salaf riguardo esso, che sono state menzionate nei Musannaf di Ibn Abi Shayba e 'Abdur-Razzaq. [48]
E' autenticamente riportato che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) fece 'Itikaf negli ultimi dieci giorni di Shawal [49], e che 'Umar (radiAllahu 'anhu) disse al Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam): "Ho fatto un giuramento (ad Allah) nei Giorni dell'Ignoranza, che avrei fatto 'Itikaf per una notte nel Masjid al-Haram, (dovrei farlo)?" Il Profeta rispose: "Adempi al tuo giuramento." Così egli fece 'Itikaf per una notte. [50]
2. Osservarlo in Ramadan è stabilito nel hadith di Abu Huraira: "Il Messaggero di Allah faceva 'Itikaf per dieci giorni in ogni Ramadan. Ma quando fu l'anno in cui morì, egli fece 'Itikaf per venti giorni." [51]
3. Il miglior tempo per farlo è nell'ultima parte di Ramadan perchè il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) faceva 'Itikaf durante gli ultimi dieci giorni di Ramadan fino a che Allah prese la sua anima (nella morte). [52]
[48] Nella precedente edizione di questo libro, era qui riportato il hadith riguardo la virtù di "Chiunque compie 'Itikaf un giorno..." ma poi l'ho rimosso dopo che mi è diventato chiaro che era debole. Questo è stato dopo che ho messo in evidenza le sue referenze e ho parlato di esse in dettaglio in "Silsilat-ul-Ahadith ad-Da'ifa" (5247). Lì ho evidenziato il difetto nascosto che c'era in esso, che era sconosciuto a me e ad Al-Haythami prima di me!
[49] Questa è una porzione di un hadith da 'A'isha riportato da Al-Bukhari, Muslim e Ibn Khuzaimah nelle loro raccolte "Sahih". L'ho referenziato in "Sahih Sunan Abi Dawud" (2127)
[50] Riportato da Al-Bukhari, Muslim e Ibn Khuzaimah. L'aggiunta addizionale è da Al-Bukhari in una narrazione come viene affermato nella mia abbreviazione ad esso (995). Ed è anche referenziato in "Sahih Sunan Abi Dawud" (2136-2137)
[51] Riportato da Al-Bukhari e Ibn Khuzaimah nelle loro raccolte "Sahih" ed è referenziato nella fonte precedentemente menzionata (2126-2130)
[52] Riportato da Al-Bukhari e Muslim e Ibn Khuzaimah (2223) ed è referenziato in "Al-Irwa" (966) e "Sahih Abi Dawud" (2125)
[Shaykh Muhammad Nasir-ud-Din Al-Albani - da "Qiyamu Ramadan", pag. 26]