M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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lunedì 21 dicembre 2009

Ijma' (consenso) dei Sahaba nella proibizione della ribellione contro i governanti


بسم الله الرحمن الرحيم

Anas Ibn Malik (radiAllahu 'anhu) ha detto: "Il più anziano tra noi Compagni del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci proibì, dicendo: Non insultate i vostri governanti (umara'), nè agite in modo disonesto con essi, nè odiate loro e abbiate taqwa di Allah e siate pazienti - poichè in verità la questione è a portata di mano." [35]

Imam Ash-Shawkani (morto nel 1250H) (rahimahullah) ha detto: "E' desiderabile per colui al quale un errore del leader appare in certe questioni, che egli lo consigli ma non lo rimproveri apertamente davanti a tutta la gente che guarda. Piuttosto dovrebbe essere fatto come riportato negli ahadith (narrazioni del Profeta) - in isolamento per consigliarlo...ed egli non dovrebbe umiliare il Sultan (governante) di Allah. E abbiamo già detto all'inizio del libro delle Siyar (biografie) che non è permesso ribellarsi contro i leader, anche se essi raggiungono eccessivi livelli di oppressione, purchè stabiliscano la Preghiera e che non appaia nessuna palese miscredenza da parte loro. Tuttavia è necessario per il seguace, che egli segua il leader nell'obbedienza ad Allah e che gli disobbedisca in ciò che comporta disobbedienza ad Allah, poichè in verità non vi è alcuna obbedienza alla creazione, in disobbedienza al Creatore." [36]

Wahb Ibn Munabbih [37] (morto nel 110H) ha detto: "Per Allah, i Khawarij non furono mai un jama'ah (il corpo unito), tranne che Allah li divise nella loro peggiore condizione. Nè qualcuno di essi ha aperto la propria bocca, tranne che Allah lo abbia percosso sul suo collo. Nè la Ummah si è mai unita sotto un uomo dei Khawarij. Se Allah avesse dato autorità ai Khawarij, allora il mondo sarebbe stato certamente corrotto, le strade sarebbero state chiuse [38] così che il Pellegrinaggio (Hajj) sarebbe cessato. Allora ciò che era una volta Islam, sarebbe finito come Jahiliyyah (ignoranza). Fino a che la gente avvolse supplicante le cime delle montagne, come facevano al tempo della Jahiliyyah (ignoranza pre Islamica). E a quel tempo si presentavano più di dieci o venti uomini, non c'era nessuno tra loro che non affermasse di essere il Califfo. Ognuno di essi possedeva diecimila uomini combattenti, combattenti l'un l'altro, attestando a vicenda la miscredenza. Un uomo credente avrà paura per se stesso, la sua Religione, il suo sangue, la sua famiglia e il suo denaro; non sapendo con chi sarà o con chi è." [39]

[35] fare riferimento a "Sunan" di Ibn Abi 'Asim 2/488, "al-Jami' Li-Shu'abil-Iman"
[36] "as-Saylul-Jarrar" 4/556
[37] egli era il grande Tabi'i che studiò con alcuni dei grandi Compagni come: Anas Ibn Malik, Jabir Ibn 'Abdillah, Ibn Abbas, Ibn 'Umar, Abu Hurayra e Abu Sa'id al-Khudri (radiAllahu 'anhum)
[38] un tratto dei Khawarij, fanno in modo che i mezzi per viaggiare siano limitati per i Musulmani e provocano loro grande danno a questo riguardo. Fino al punto che la gente diventa timorosa di viaggiare, a causa dei danni che potrebbero arrivare su di loro
[39] "Tarikhud-Dimashq" 18/.../alif 483 di Ibn Asakir. L'edizione ridotta di "Tarikhud-Dimashq" 26/388 di Ibn Mandhur. "Tahdhibul-Kamal" di al-Mizzi 31/150 (la versione pubblicata). Io (Shaykh Abdus-Salam Burjiss) l'ho controllato con il manoscritto (3/1481)

[dal libro "La condanna Islamica dei terroristi, dei dirottatori e degli attentatori suicidi - I fratelli dei Demoni" - preparato da SalafiPublications e Troid]

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