بسم الله الرحمان الرحيم
حُذَيْفَةَ قَالَ : كَانَ النَّبِىُّ -صلى الله عليه وسلم- إِذَا حَزَبَهُ أَمْرٌ صَلَّى.
Hudhayfa (radiAllahu 'anhu) ha detto: "Ogni volta che la questione diventava seria, il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) pregava."
[collezionato da Abu Dawud (1319) e altri, classificato come essere hasan da Shaykh Al-Albani (rahimahullah)]
Benefici per questo argomento:
- Muhammad Abdur Rauf Al-Manawi (rahimahullah) ha commentato questo hadith. Egli ha scritto le parole: "Ogni volta che la questione diventava seria" significa: se il Profeta veniva attaccato di sorpresa, al punto di essere sottomesso o una questione importante suscitata che lo rendeva preoccupato o lo faceva sentire triste. "Egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) pregava" significa: egli pregava peerchè la preghiera aiuta verso la rimozione di tutti i colpi pesanti, i disastri e le sventure. Attraverso la preghiera uno cerca l'assistenza del Creatore che ha permesso ad essa di succedere. La preghiera è un mezzo per avvicinarsi ad Allah e chiunque ricorre al suo Signore, sarà protetto e allontanato da ogni male. [Faydul Qadir, 6641]
- Al-Mulla Ali Qari (rahimahullah) ha detto: il significato di questo hadith è derivato dal
versetto "Cercate aiuto nella pazienza e nella preghiera" [Al-Baqara, 45] [Sharh Musnad Abu Hanifa, pag. 342 stampato da Darul Kutubul Ilmiyah Beriut Lebanon]
- Shaykh Muhammad ibn Salih al-'Uthaymin (rahimahullah) ha commentato questa questione nel suo tafsir di Sura Al-Baqara. Egli ha scritto: "L'eccellenza della preghiera è che è una delle cose con cui una persona può cercare assistenza per tutte le questioni e le cose terrene. Allah ha menzionato la preghiera e noi crediamo con certezza che questo discorso sia la verità. E' stato riportato che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) pregasse ogni volta che la questione si faceva seria. Questo è anche supportato dall'azione del Profeta durante la battaglia di Badr. Egli pregò nell'oscurità e supplicò il suo Signore per l'aiuto. [Tafsirul Quran Al-Karim Al-Fatiha-Baqara, vol. 1, pag. 163-164]
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