M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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giovedì 7 ottobre 2010

i doveri fondamentali


بسم الله الرحمن الرحيم

In verità attenersi al Libro e alla Sunnah –nelle materie di aqidah (credo) e manhaj (metodologia)- è una questione obbligatoria per ogni Musulmano.

E’ doveroso per noi attaccarci al Libro di Allah e alla Sunnah del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam). In tutte le materie. Quindi dobbiamo attaccarci a ciò con cui il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) venne; nella sua totalità.

E in una delle dichiarazioni comprensive che maggiormente somma tutta la religione; è il famoso hadith conosciuto come “il hadith di Jibril”.

Come narrato dal Khalifa Guidato, ‘Umar ibn al-Khattab (radiAllahu ‘anhu) che disse:

“Un giorno mentre eravamo seduti con il Messaggero di Allah, apparve di fronte a noi un uomo i cui abiti erano estremamente bianchi e i cui capelli erano estremamente neri; nessun segno di viaggio era visibile su di lui e nessuno di noi lo conosceva. Egli camminò e si sedette dal Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam). Appoggiando le proprie ginocchia contro le sue e ponendo i palmi delle sue mani sulle sue cosce, disse: “O Muhammad, dimmi riguardo l’Islam.”

Il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) disse: “L’Islam è testimoniare che non vi è alcun dio degno di culto se non Allah e che Muhammad è il Messaggero di Allah, compiere le preghiere, pagare la zakat, digiunare in Ramadan, e fare il pellegrinaggio alla Casa se siete in grado di farlo.”

Egli disse: “Hai parlato correttamente” e noi fummo meravigliati del fatto che lui gli avesse chiesto e dicesse di testimoniare che egli aveva parlato correttamente.”

Questo è a causa del normale comportamento di uno che è ignorante quando chiede qualcosa; significa che egli non la sa. E quindi egli non dice a colui a cui ha chiesto “tu hai parlato la verità”. Piuttosto colui che dice questo, è una persona che ha una precedente conoscenza e non una persona che sta chiedendo e non conosceva quella risposta.

(il hadith continua)

“Egli disse: “Dimmi riguardo l’Iman”

Egli disse: “E’ credere in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri, e nell’Ultimo Giorno, e credere nel Decreto Divino, sia il bene che il male di ciò.”

Egli disse: “Hai parlato correttamente.” Egli disse: “Dimmi riguardo l’Ihsan.”

Egli disse: “E’ adorare Allah come se Lo stessi vedendo, e mentre tu non Lo vedi veramente, Lui vede te.”

Egli disse: “Dimmi riguardo l’Ora.”

Egli disse: ”Colui al quale è stata fatta la domanda non lo sa meglio di colui che ha fatto la domanda.”

Egli disse: “Dimmi riguardo i suoi segni.”

Egli disse: “Che la schiava partorirà la sua padrona e che vedrai i pastori a piedi scalzi, nudi e bisognosi in competizione per costruire gli edifici più alti.”

Poi se ne andò ed io rimasi per un tempo. Poi egli disse: “O ‘Umar, sai chi era colui che domandava?” Io dissi: “Allah e il Suo Messaggero lo sanno meglio.” Egli disse: “Era Jibril, che è venuto da voi ad insegnarvi la vostra religione.” [Muslim]

Quindi Jibril arrivò in questa strana immagine che impressionò ‘Umar (radiAllahu ‘anhu); egli (Jibril) venne su ordine di Allah.

Questo è poiché Allah l’Elevato dice:

“E noi (angeli) non discendiamo se non attraverso il Comando del vostro Signore.” [Maryam, 64]

Quindi Jibril non venne se non per comando di Allah.

Ed una volta accadde che la rivelazione fu più lenta o ritardata – non come il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) si aspettava.

Perciò egli domandò a Jibril (quando egli finalmente arrivò); e così Allah l’Unico Libero da Ogni Difetto, l’Elevato, rivelò questo aya:

“E noi (angeli) non dicendiamo se non attraverso il Comando del vostro Signore (O Muhammad, sallAllahu ‘alayhi wa sallam). A Lui appartiene ciò che è davanti a noi e ciò che è dietro di noi e ciò che è tra quei due, e il vostro Signore non è mai smemorato.” [Maryam, 64]

(tornando indietro al hadith) vediamo il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) dire: “egli è venuto ad insegnarvi la vostra religione…”

Poiché queste grandi domande (che Jibril ha posto) comprendono i pilastri dell’Islam, e i pilastri dell’Iman, e il terzo grado, l’Ihsan. E i testi del Qur’an e della Sunnah girano intorno a questi principi e si diramano insieme le credenze e i rapporti sociali e le altre cose.

Egli ha menzionato i pilastri dell’Islam, e i pilastri dell’Iman poiché questi sono un dovere. Essi sono un dovere in cui credere per tutti i Musulmani; tale che se uno di questi pilastri viene dimenticato, allora egli non ha creduto in esso (nell’Islam); ed egli non è un muslim né un mu’min.

Ed egli ha dichiarato che i pilastri dell’Islam sono cinque, proprio come nel hadith di ‘Umar (radiAllahu ‘anhu):

“L’Islam è stato costruito su cinque (pilastri): la testimonianza che nessuno è degno di culto tranne Allah e che Muhammad è il Messaggero di Allah, compiere le preghiere, pagare la zakat, eseguire il pellegrinaggio alla Casa, e digiunare in Ramadan.” [accordo Bukhari e Muslim]

Quindi questi sono i pilastri dell’Islam. E la testimonianza che non vi è alcun dio degno di culto tranne Allah, questo è il fondamento dell’intera religione.

E nessuna persona può entrare nell’Islam tranne attraverso di essa. E se egli commette una delle cose che la annullano, allora esce dall’Islam.

[Shaykh Rabi’ ibn Hadi al-Madkhali – da “Tafsir Kalimatu Tawhid” – la spiegazione del significato della dichiarazione del Tawhid]

1 commento:

abu osama samir ha detto...

esalamu aleikum baraka allahu fik wa baraka allahu fi chaykh rabee hafidahu allah