M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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lunedì 31 agosto 2009

i Benefici del Hajj e del 'Umra


بسم الله الرحمن الرحيم

1) Allah l'Altissimo dice:

"E il Hajj (pellegrinaggio a Makka) alla casa (Ka'ba) è un obbligo che gli uomini devono ad Allah, coloro che possono affrontare le spese; e chiunque non crede, invero Allah non ha bisogno di nulla del 'Alamin (uomini e jinn)" [Al-'Imran, 97]

2) Egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "La 'Umra collegata ad un'altra 'Umra è un'espiazione per ciò che vi è tra esse. E per quanto riguarda al-Hajj al-Mabrur*, allora per essa non vi è altra ricompensa che il Paradiso." [Al-Bukhari e Muslim]

3) Ed egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Chiunque fa il pellegrinaggio e non parla volgarmente o commette peccati, allora egli tornerà con i peccati del giorno in cui sua madre lo ha partorito (cioè puro, innocente)." [Al-Bukhari e Muslim]

4) Il denaro che è stato guadagnato per fare la 'Umra o il Hajj deve provenire da mezzi leciti, così che Allah possa accettarli entrambi basandosi sulla sua (sallAllahu 'alayhi wa sallam) affermazione: "In verità Allah è Tayib (Buono) ed Egli accetta soltanto ciò che è buono." [Muslim]

5) La 'Umra è permessa in qualsiasi periodo, ma è meglio nel mese di Ramadan basandosi sulla sua (sallAllahu 'alayhi wa sallam) affermazione: "La 'Umra in Ramadan, rettifica i bisogni." [Al-Bukhari e Muslim]

6) Il Hajj è un grande raduno per i Musulmani per conoscersi l'un l'altro, per amarsi l'un l'altro, per collaborare per la risoluzione dei problemi gli uni degli altri, e per testimoniare i benefici della religione e di questa vita terrena

7) La preghiera nella Masjid della Ka'ba è meglio che un migliaio di preghiere in qualsiasi altro posto, basandosi sulla sua (sallAllahu 'alayhi wa sallam) affermazione: "La preghiera nella mia Masjid è migliore di mille preghiere in qualsiasi altra Masjid, tranne che per la Masjid della Ka'ba." [Muslim]

E basandosi su un'altra sua (sallAllahu 'alayhi wa sallam) dichiarazione: "E la preghiera in al-Masjid-ul-Haram è meglio della preghiera nella mia Masjid, di cento e più preghiere." [Ahmad]

*al-Hajj al-Mabrur sono i riti del pellegrinaggio compiuti dal Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) senza alcun tipo di peccato o disobbedienza.

[Shaykh Muhammad Jamil Zino - da "Sifah Hajjat-un-Nabi", pag. 34]

domenica 30 agosto 2009

tutta la creazione di Allah agisce sul Suo comando


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Sappiate che i rettili, gli animali da preda e tutte le creature come la minuscola formica, la mosca e la formica, agiscono tutte come sono comandate. Non fanno nulla tranne che con il permesso di Allah, il Benedetto e l'Altissimo.

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 53]

venerdì 28 agosto 2009

riflettere profondamente su Allah è un'innovazione


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Riflettere profondamente riguardo ad Allah è un'innovazione, perchè il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Riflettete sulla creazione e non riflettete su Allah" [1], poichè provare a riflettere profondamente su Allah causa dubbio nel cuore.

note

[1] Riportato con questa dicitura da Abush-Shaikh in al-'Azama (n° 5) e Abul-Qasim al-Asbahani in at-Targhib (2/73, 174) dal hadith marfu' di Ibn 'Abbas e il suo sanad è debole. Tuttavia, si ha una testimonianza nel hadith di 'Abdullah ibn Sallam nella forma marfu' riportata da Abu Nu'aym in al-Hilyah (6/66-67), che lo porta al livello di hasan. Essa ha ulteriori testimoni che sono deboli. Fare riferimento a Silsilatus-Sahiha (n° 1788)

La riflessione che viene qui proibita è il provare a riflettere riguardo Allah Stesso, chiedendosi "come?" e "perchè?" e così via. Il hadith è anche una risposta a coloro che affermano che il primo obbligo per una persona è avere dubbi o riflettere e meditare. Tuttavia, non è proibito riflettere sulla creazione di Allah, sul Suo dominio, sulle benedizioni che Egli ha concesso, sulla Sua Grandezza e i Suoi nomi e attributi

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 52]

chiunque afferma di aver visto Allah nel mondo è un miscredente


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Qualcuno che afferma di aver visto il suo Signore in questo mondo è un miscredente in Allah, il Potente e Maestoso. [1]

note

[1] Cioè, uno che sostiene di aver visto Allah mentre è vivo. Probabilmente è riferito ai Sufi estremi e a coloro che affermano che Allah è all'interno della Sua creazione o che è possibile diventare una cosa sola con Allah, o essere annientati con Allah, oppure coloro che affermano che hanno ricevuto la conoscenza e l'ispirazione direttamente da Allah. Elevato è Allah al di sopra, e rimosso lontano, dalle affermazioni che essi fanno.

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 51]

giovedì 27 agosto 2009

è una forma di Shirk compiere una (buona) azione per motivi terreni


بسم الله الرحمن الرحيم

Allah (subhanahu wa ta'ala) dice:

"A chiunque desidera la vita di questo mondo e il suo sfarzo, Noi pagheremo (il prezzo de) le loro azioni in esso - senza diminuire. Essi sono coloro per cui non vi è nulla nell'Altra Vita, tranne il Fuoco: vane sono le loro azioni in esso." [Hud, 15-16]

Allah (subhanahu wa ta'ala), l'Altissimo, ci informa in questi versetti che chiunque abbia compiuto una retta azione al fine di ottenere qualche beneficio terreno da essa, come colui che combatte per la causa di Allah con l'intenzione di acquisire una parte del bottino di guerra, Allah (subhanahu wa ta'ala) lo ricompenserà in questo mondo con lunga vita, buona salute, ricchezza, etc., in accordo alle sue azioni e ai suoi desideri; non subiranno alcuna perdita, almeno in questo mondo. Tuttavia, nell'Altra Vita, non avranno diritto a nulla poichè sono stati già ricompensati in questa vita. E le loro azioni sono senza merito o valore, perchè non sono state compiute per amore di Allah.

Benefici derivati da questo versetto

1) Che Allah, l'Altissimo, può ricompensare anche il miscredente per le sue azioni in questo mondo, come potrebbe ricompensare colui che agisce per un guadagno terreno, ma nessuno di loro avrà nulla nell'Altra Vita

2) Che lo shirk invalida le buone azioni

3) Che cercare la vita di questo mondo invalida le proprie buone azioni nell'Altra Vita

Che ogni buona azione compiuta senza l'intenzione di compiacere Allah (subhanahu wa ta'ala) non è valida.

Pertineneza di questo versetto alla materia del Tawhid

Che essi provano che cercare la vita di questo mondo attraverso le rette azioni, invalida la loro ricompensa nell'Altra Vita.

Nota importante

Cercare la vita di questo mondo attraverso le rette azioni, può essere diviso in tre categorie:

- compiere le azioni puramente per amore di Allah, ma con la speranza che Allah (subhanahu wa ta'ala) ricompenserà per esse in questa vita; come qualcuno che dà la carità sperando che Allah (subhanahu wa ta'ala) lo proteggerà dalla perdita - e questo è proibito
- compiere buone azioni per essere visto dalla gente (riya) o per essere ascoltato da loro (sum'a) - e questa è una forma di shirk
- compiere buone azioni per ottenere qualche beneficio materiale dalla gente, come qualcuno che accompagna i pellegrini al Hajj per ricevere pagamento da questa azione, non per amore di Allah; o qualcuno che cerca la reputazione di pio e religioso per guadagnarsi da vivere od ottenere un lavoro

Per quanto riguarda colui che intende soltanto raggiungere il compiacimento di Allah attraverso le sue azioni, ma è concessa qualche ricompensa terrena da Allah (subhanahu wa ta'ala), egli non è colpevole di alcun peccato, ma sarà considerato aver ricevuto la ricompensa di quell'azione in questo mondo e la sua ricompensa nell'Altra Vita sarà adeguata di conseguenza, come nel caso di colui che combatte sul sentiero di Allah (subhanahu wa ta'ala) e riceve una parte del bottino.

..ooOOoo..

E' autenticamente riportato sull'autorità di Abu Huraira (radiAllahu 'anhu) che disse: Il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Perisca lo schiavo del dinar, del dirham, del khamisa [1] e del khamila [2]. Se gli vengono date queste cose, egli è felice e se non gli vengono date, egli è scontento. Possa tale persona perire ed essere tra i perdenti e se egli è trafitto con una spina, possa non trovare nessuno che gliela rimuova. La felicità (o, in accordo ad alcuni studiosi, un albero in Paradiso) è per colui che tiene le redini del suo cavallo per sforzarsi nella causa di Allah, con i suo capelli arruffati e i suoi piedi coperti di polvere: se viene messo in prima fila, sarà trovato in prima fila e se è messo in retroguardia, sarà trovato in retroguardia. Se chiede permesso, non gli viene accordato e se intercede, non viene accettato." [3]

In questo hadith, il Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci informa che ci sono alcune persone per le quali la vita di questa mondo è la cosa più importante: è tutto ciò che conoscono e tutti ciò di cui si preoccupano. Il loro primi e ultimi obiettivi sono la ricchezza, il lusso e l'agio. Queste persone saranno distrutte e perse. Il segno di queste persone è il loro assorbimento di tutte le cose materiali: quando gli viene dato qualcosa, sono contente ma quando non gli viene dato, sono arrabbiate. Ma ci sono altre persone che non hanno alcun obiettivo, tranne il compiacimento di Allah e il vita dell'Altra Vita: queste persone non bramano la fama o la gloria, il loro unico scopo nella vita è l'obbedienza ad Allah (subhanahu wa ta'ala) e al Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam). Il segno di persone come queste è la loro semplicità e umiltà e la loro posizione umile nella società, così che ogni volta che richiedono qualcosa al loro leader, vengono rifiutati, e ogni volta che intercedere in favore di un altro, la loro intercessione non viene accettata, ma la loro destinazione finale è il Paradiso e la migliore delle ricompense.

Benefici derivati da questo hadith

1) La generale permissibilità della supplica contro la gente disobbediente

2) La censura dell'assorbimento con la vita di questo mondo

3) Che chiunque fa del guadagno materiale il suo unico scopo di vita, sarà tra i perdenti

4) La virtù della preparazione di se stessi per il jihad nella causa di Allah

5) La virtù del jihad nella causa di Allah

6) Che la disciplina militare è una forma di pratica Islamica

7) La virtù di essere nella prima fila dell'esercito

8) Che una persona è giudicata dalle sue azioni, non dalle apparenze

9) Non ne consegue necessariamente che una persona che Allah (subhanahu wa ta'ala) stima, sarà tenuta in alta stima dalla gente e viceversa

Pertineneza di questo hadith alla materia del Tawhid

Che il hadith prova che chiunque fa del guadagno materiale il suo principale obiettivo e scopo nella vita, è considerato un adoratore di quelle cose, poichè ha preso esse come partner insieme ad Allah (subhanahu wa ta'ala).

[1] Khamisa: abbigliamento costoso, lussuoso
[2] Khamila: indumenti sontuosamente ricamati
[3] Narrato da Al-Bukhari, At-Tirmidhi e Ibn Majah

[Shaykh Muhammad Abdul-Wahhab - da "Kitab at-Tawhid", capitolo 35]

martedì 25 agosto 2009

i modi in cui compiere la Preghiera della Notte


بسم الله الرحمن الرحيم

13. Ho parlato in dettaglio di questo argomento nel mio libro Salat at-Tarawih (pagg. 101-115), quindi ho pensato di dover abbreviare la discussione qui al fine di renderla facile per il lettore e per ricordargliela:

Il primo modo: si compone di tredici raka'at, che iniziano con due brevi rak'aat. Secondo l'opinione più corretta, queste sono le due raka'at della preghiera di Sunnah offerta dopo 'Isha, oppure sono due specifiche raka'at dalle quali si comincia la Preghiera della Notte, come è stato affermato in precedenza. Poi si pregano due raka'at molto lunghe (dopo quelle). Allora vengono pregate ancora due raka'at, poi altre due raka'at vengono pregate. Poi vengono pregate ancora due raka'at e un'altra serie di due raka'at vengono pregate. Poi il witr viene fatto con una rak'a.

Il secondo modo: si compone di tredici raka'at. Ci sono otto raka'at in esse, in cui si fa il taslim dopo ogni due raka'at. Poi il witr è' fatto con cinque raka'at e non ci si siede nè si fa il taslim, se non nella quinta rak'a.

Il terzo modo: si compone di undici raka'at, in cui si fa il taslim dopo ogni due raka'at e poi si prega il witr alla fine con una rak'a.

Il quarto modo: si compone di undici raka'at, in cui si pregano quattro raka'at e si fa un taslim dopo la quarta. Poi si pregano altre quattro in una maniera simile e si conclude con tre raka'at (per il witr).

Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) rimaneva nella posizione seduta dopo ogni due raka'at, quando pregava un'unità di quattro raka'at o un'unità di tre raka'at? Non toviamo una chiara risposta per questo, ma rimanendo nella posizione seduta (per il tashahhud) mentre si fa un'unità di tre raka'at non è legiferato (nella Religione)!

Il quinto modo: si compone di undici raka'at, in cui si pregano otto raka'at e non ci si siede in nessuna di esse tranne per l'ottava rak'a. Mentre ci si siede (nell'ottava rak'a), si fa il tashahhud e si manda Salat sul Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e poi ci si alza di nuovo senza fare il taslim. Poi si fa il witr con una rak'a e quando si è finito si fa il taslim. Questo è composto di nove raka'at. Poi si pregano due raka'at stando seduti.

Il sesto modo: si pregano nove raka'at in cui non ci si siede tranne che nella sesta rak'a. Poi si fa il tashahhud e si manda Salat sul Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e poi ci si alza di nuovo senza fare il taslim. Poi si fa il witr con tre raka'at e poi quando si è finito si fa il taslim, etc. (il resto è lo stesso del modo precedente).

Questi sono i modi in cui è riportato che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) eseguiva la Preghiera della Notte. E' possibile aggiungere altri tipi di modi ad essa, sottraendo ciò che si desidera da ogni unità di raka'at fino a che si riduce ad una rak'a, agendo sul hadith del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) precedentemente menzionato: "Perciò chiunque desidera, allora preghi il witr con cinque raka'at e chiunque desidera, allora preghi il witr con tre raka'at e chiunque lo desidera, allora preghi il witr con una rak'a." [1]

Perciò se uno vuole, può pregare queste cinque raka'at o tre raka'at con una seduta ed un taslim, come è affermato nel secondo modo. E se vuole, può fare il taslim dopo ogni due raka'at, come è affermato nel terzo modo, e questo è preferito.

Per quanto riguarda pregare l'unità di cinque raka'at o tre raka'at sedendosi dopo ogni due raka'at e non facendo il taslim, allora non troviamo nessuna autentica narrazione in cui il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) usava fare questo. Il asl (fondamento) è che sia permesso, ma poichè il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci ha proibito di pregare il witr con tre raka'at, indicando il motivo di quello attraverso il detto: "E non paragonatela alla preghiera del Maghreb." [2] Allora qualcuno che prega il witr in tre raka'at non deve paragonarla alla preghiera del Maghreb. Questo può essere fatto in due modi:

1) facendo il taslim tra il numero pari e il dispari della rak'a (cioè tra la seconda e la terza rak'a). Questo è ciò che è più valido e preferito

2) non ci si siede tra il numero pari e il dispari (cioè si pregano tre raka'at direttamente con un taslim) e Allah lo sa meglio

[1] riportato da At-Tahawi, Al-Hakim e altri. La sua catena di narrazione è autentica, come è stato dichiarato da un gruppo di studiosi.
[2] riportato da At-Tahawi, Ad-Daraqutni e altri. Vedere At-Tarawih (pagg. 99-110)

[Shaykh Muhammad Nasir-ud-Din Al-Albani - da "Qiyamu Ramadan", pagg. 21-23]

lunedì 24 agosto 2009

ingoiare lo sputo o il muco durante il digiuno


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: qual è la sentenza sull'ingoiare lo sputo o il muco (catarro) da parte di una persona che digiuna?

risposta: se lo sputo o il muco (catarro) non raggiunge la bocca, allora non rompe il digiuno e vi è solo un'opinione su questo nella Mathhab.

Se raggiunge la bocca, allora egli lo ingoia, gli studiosi sostengono due opinioni riguardo ciò.

Alcuni di essi sostengono che esso rompa il digiuno, includendolo nella stessa categoria del cibo e della bevanda. Altri sostengono che esso non rompa il digiuno, includendolo nella stessa categoria della saliva, poichè la saliva non rompe il digiuno; anche se uno raccoglie la sua saliva e la ingoia, il suo digiuno non è invalidato.

Quando gli studiosi sono in disaccordo, è necessario fare riferimento al Libro (di Allah) e alla Sunnah; e se siamo in dubbio se questa questione invalida l'atto di culto o non lo invalida, allora il principio di base è che esso non è invalidato e basandosi su questo, ingoiare lo sputo non rompe il digiuno.

La cosa importante è che una persona lasci il suo sputo e non provi a farlo arrivare alla sua bocca, allora egli dovrebbe espellerlo - che sia in digiuno o no. Per quanto riguarda la rottura del digiuno, c'è bisogno di una prova che sarà una prova convincente per una persona davanti ad Allah, l'Onnipotente, per l'invalidazione del digiuno.

[Shaykh Muhammad bin Salih al-Uthaymin - Fatawa Arkanul-Islam, vol. 2, pag. 666]

domenica 23 agosto 2009

Salat Tarawih: pregare venti raka'at con l'Imam oppure otto raka'at da solo?


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: se prego nella masjid e l'Imam prega venti raka'at, dovrei completare quelle venti insieme a lui oppure dovrei pregare otto raka'at con lui e poi pregare il witr da solo?

risposta: io consiglio di pregare otto raka'at e poi di pregare il witr da solo. Seguire la Sunnah è più meritevole, poichè in verità il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Pregate come mi avete visto pregare." [al-Bukhari]

[Shaykh Muqbil bin Hadi - Fada'ih wa Nasa'ih, pag. 86]

sabato 22 agosto 2009

رمضان كريم


يأَيُّهَا الَّذِينَ ءَامَنُواْ كُتِبَ عَلَيْكُمُ الصِّيَامُ كَمَا كُتِبَ عَلَى الَّذِينَ مِن قَبْلِكُمْ لَعَلَّكُمْ تَتَّقُونَ

O voi che credete! Il digiuno è prescritto per voi come era prescritto per quelli prima di voi, che possiate acquisire Taqwa.

venerdì 21 agosto 2009

applicare henna sui capelli non rompe il digiuno


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: è permesso applicare henna sui capelli mentre si digiuna e si prega, perchè ho sentito che henna rompe il digiuno?

risposta: questo non è corretto, poichè applicare henna mentre si digiuna non rompe il digiuno e non influisce in alcun modo proprio come il kohl, le gocce per le orecchie e il collirio per gli occhi.

[Shaykh Ibn 'Uthaymin - Fatawa Ramadhan, volume 2, pag. 530, fatwa n° 500 - Fatawa ash-Shaykh Muhammad as-Salih al-'Uthaymin, volume 1, pagg. 503-504]

tagliare capelli, unghie e peli non rompe il digiuno


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: tagliare i capelli e accorciare le unghie durante il giorno in Ramadan, rompe il digiuno?

risposta: tagliare i capelli e accorciare le unghie e depilare i peli dalle ascelle e accorciare i peli del pube, tutto ciò non rompe il digiuno.

E con Allah è tutto il successo, e possa Allah mandare preghiere e saluti sul nostro Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e sulla sua famiglia e sui suoi Compagni.

[The Permanent Committee for Islamic Research and Fatawa - Fatawa Ramadhan, volume 2, pag. 544, fatwa n° 526 - Fatawa al-Lajnah ad-Da.imah lil-Buhuth al-'Ilmiyyah wal-Ifta, fatwa n° 9517]

dormire tutto il giorno durante il digiuno


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: durante Ramadan, se una persona prende il pasto prima dell'alba (sahur) e prega la preghiera del Fajr, poi dorem fino a mezzogiorno e prega la preghiera del Dhuhr dopo la quale egli dorme fino alla preghiera dell'Asr, e di nuovo dorme fino al tempo della rottura del digiuno (al Maghrib), il suo digiuno sarebbe corretto?

risposta: se la situazione è come menzionato, allora il suo digiuno è corretto. Tuttavia, continuare in questo modo tutto il giorno (ovvero dormendo) è uno spreco e una negligenza da parte sua, soprattutto perchè il mese di Ramadan è un mese benedetto. E' opportuno che il Musulmano cerchi beneficio da ciò che lo aiuterà, leggendo abbondantemente il Qur'an, lavorando (per guadagni halal) e cercando la conoscenza.

E con Allah è tutto il successo, e possa Allah mandare preghiere e saluti sul nostro Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e sulla sua famiglia e sui suoi Compagni.

[The Permanent Committee for Islamich Research and Fatawa - Fatawa Ramadhan, volume 2, pag. 522, fatwa n° 488 - Fatawa al-Lajnah ad-Daa.imah lil-Buhuth al-'Ilmiyyah wal-Ifta, fatwa n° 12901]

giovedì 20 agosto 2009

gli auguri per l'inizio del mese di Ramadan


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: all'arrivo del mese di Ramadan, sentiamo molta gente congratularsi l'un l'altro per il suo arrivo, dicendo: "Congratulazioni a te per (l'arrivo del mese di) Ramadan." Quindi, c'è qualche base legale per questo? Forniteci una fatwa, che Allah vi ricompensi.

risposta: non vi è alcun danno nell'estendere i saluti all'arrivo del mese di Ramadan, poichè il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) dava la felice notizia ai suoi Compagni all'arrivo del mese di Ramadan e li incoraggiava ad esercitarsi con le nobili azioni (durante questo mese).

E Allah (Subhanahu wa ta'Ala) dice:

"Dì: Nella bontà di Allah e nella Sua Misericordia - lì lasciali gioire. Ciò è meglio di quello (la ricchezza) che accumulano." [Yunus, 58]

Quindi, estendere gli auguri per questo mese e (mostrare) felicità al suo arrivo, è indicativo del desiderio per ciò che è buono. E i Pii Predecessori davano la felice notizia l'un l'altro all'arrivo del mese di Ramadan - seguendo l'esempio del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) come si trova nel lungo hadith di Salman in cui il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"O gente, un grande mese vi ha oscurati, un mese benedetto..." e così via fino alla fine del hadith.

[Shaykh Ibn Fawzan - Fatawa Ramadhan, volume 2, pag. 741, fatwa n° 750 - al-Muntaqa min Fatawa Shaykh Salih Ibn Fawzan, volume 3, pag. 123]

martedì 18 agosto 2009

l'intenzione del Digiuno


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: a volte digiuno senza fare un'intenzione quando comincio il digiuno. Quindi, fare l'intenzione ogni giorno è una condizione per il digiuno oppure è sufficiente fare un'intenzione all'inizio del mese?

risposta: il digiuno e altri atti di culto sono tra quegli atti che devono essere preceduti dall'intenzione. Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"In verità, la azioni non sono che tranne le intenzioni, e per chiunque vi è ciò che ha inteso."

E in un'altra narrazione:

"Non vi è alcun atto tranne che con l'intenzione."

Quindi per digiunare in Ramadan è obbligatorio fare l'intenzione durante la notte, qualche tempo prima dell'arrivo del Fajr del giorno che si intende digiunare. Un Muslim che si alza dal sonno nell'ultima parte della notte e mangia il sahur è un'indicazione della presenza dell'intenzione.
Non è richiesto che una persona pronunci l'intenzione con la lingua, dicendo: "Io intendo digiunare". Questa è una innovazione (bid'ah) e non è permesso. L'intenzione in Ramadan deve essere fatta ogni giorno (per il digiuno dei giorni successivi) perché ogni giorno è un separato atto di culto che richiede la sua intenzione. Quindi l'intenzione per il digiuno deve essere effettuata nel cuore, per tutti i giorni, durante la notte. Se qualcuno fa l'intenzione nel corso della notte, poi dorme e non si sveglia fino a dopo il tempo in cui è entrato il Fajr, allora il suo digiuno è valido a causa della presenza dell'intenzione della notte.

[Shaykh Ibn Fawzan - Fatawa Ramadhan, volume 1, pag. 162, fatwa n° 95; al-Muntaqa min Fatawa Shaykh Salih Ibn Fawzan, volume 1, pag. 33]

l'obbligo del Digiuno per chi lavora


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: sono un soldato ed è arrivato per me il mese di Ramadan, quindi mi è consentito non digiunare sapendo che le circostanze (al lavoro) non mi aiutano nel digiuno?

risposta: non è consentito per lei non digiunare durante Ramadan se è una persona a cui è richiesto digiunare, a meno che sia un viaggiatore o stia soffrendo di una malattia con la quale non ha la forza di digiunare - secondo l'affermazione:

"Perciò chiunque è malato o in viaggio, lo stesso numero (di giorni di mancato digiuno) devono essere (fatti) da altri giorni." [Al-Baqara, 185]

"Ed Egli non ha posto su di voi nella Religione, alcuna difficoltà." [Al-Hajj, 78]

"Allah non carica un'anima oltre la sua capacità." [Al-Baqara, 286]

E in accordo alla dichiarazione del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam): "Se vi comando con una questione, allora fate di essa tanto quanto potete." [al-Bukhari e Muslim]

E con Allah è il tawfiq. E possa Allah mandare pace e benedizioni sul nostro Profeta Muhammad e sulla sua famiglia e i suoi Compagni.

[The Permanent Committee for Islamic Research and Fatawa - domanda 3, dalla fatwa 3924, pag. 232, volume 10, delle Fatawa della Permanent Committee]

domanda: qual è la sua opinione riguardo una persona il cui lavoro è faticoso ed è difficile per lui digiunare, gli è consentito spezzare il digiuno?

risposta: è la mia opinione, in questa materia, che sia illecito per lui rompere il suo digiuno a causa del lavoro e non è consentito. Se non gli è possibile conciliare il suo lavoro con il digiuno, allora egli dovrebbe togliersi dal lavoro durante Ramadan così che gli sia facile digiunare.

Il digiuno di Ramadan è uno dei pilastri dell'Islam e non è possibile abbandonarlo.

[Shaykh Muhammad bin Salih al-'Uthaymin - Fatawa Arkanul Islam, volume 2, pag. 630]

domenica 16 agosto 2009

le virtù del Qur'an


بسم الله الرحمن الرحيم

Inoltre nella recitazione di questo libro vi è una grande ricompensa ed un enorme beneficio.

Allah dice:

إِنَّ ٱلَّذِينَ يَتْلُونَ كِتَابَ ٱللَّهِ وَأَقَامُواْ ٱلصَّلاَةَ وَأَنفَقُواْ مِمَّا رَزَقْنَاهُمْ سِرّاً وَعَلاَنِيَةً يَرْجُونَ تِجَارَةً لَّن تَبُورَ
لِيُوَفِّيَهُمْ أُجُورَهُمْ وَيَزِيدَهُم مِّن فَضْلِهِ إِنَّهُ غَفُورٌ شَكُورٌ

"In verità coloro che recitano il Libro di Allah e stabiliscono la preghiera, spendendo da ciò che Noi li abbiamo provvisti privatamente e apertamente, sperando in un commercio che non andrà mai distrutto. Che Egli possa pagare loro il salario in pieno e che aumenti loro la Sua abbondanza. In verità Egli è il Perdonatore, Colui che mostra gratitudine." [Suratul Fatir, 29-30]

E da Ibn 'Umar (radiAllahu 'anhuma), che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse:

"Non vi è alcuna invidia tranne che per due, l'uomo a cui Allah ha dato il Qur'an e sta parte della notte e del giorno a recitarlo e l'uomo a cui Allah ha dato la ricchezza che egli spende durante il giorno e durante la notte."
[Al-Bukhari e Muslim]

E da Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu), che egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse:

"Chiunque recita una lettera dal Libro di Allah l'Altissimo, allora essa sarà considerata una buona azione. La buona azione è uguale a dieci buone azioni come essa. Io non intendo che Alif Lam Mim sia una lettera: piuttosto Alif è considerata una lettera, Lam è considerata una lettera, e Mim è considerata una lettera."
[Al-Bukhari e Muslim]

[Shaykh 'Abdul-'Aziz Alush-Shaykh - da "Il Libro di Allah e il suo magnifico stato", pag.19]

=> Leggere il Qur'an durante Ramadan

l'uso del Siwak e del profumo durante il digiuno


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: qual è la sentenza su una persona che digiuna che usa il siwak e il profumo?

risposta: la corretta opinione è che sia una Sunnah per la persona che digiuna usare il siwak sia all'inizio del giorno che alla fine di esso, basandosi sulla generalità dell'affermazione del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam):

السِّواك مطهرة للفم مرضاة للربِّ

Il siwak purifica la bocca e piace al Signore [1]

Egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha anche detto:

لو لا أن أَشق على أٌمتي لأَمرتهم بالسِّواك مع كل صلاةٍ

Se non fosse che sarebbe un onere per la mia gente, avrei ordinato loro di usare il siwak prima di ogni preghiera [2]

Per quanto riguarda il profumo, allo stesso modo, è permesso per la persona che digiuna all'inizio del giorno e alla fine di esso, sia che il profumo sia incenso od olio o qualcos'altro.
Ma non gli è permesso annusare l'incenso, poichè l'incenso ha delle particelle che possono essere sentite e viste, e se egli lo annusa esso scenderà dal naso allo stomaco, che è il motivo per cui il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse a Laqit bin Sabirah (radiAllahu 'anhu):

بالغ في الاستنشاق إِلا أن تكون صائما

Esagerate nell'inalare acqua (ovvero durante l'abluzione), tranne quando state digiunando [3]

[1] riportato da Al-Bukhari nel "Libro del Digiuno", nel capitolo "L'umido e il secco siwak per la persona che digiuna"
[2] riportato da Al-Bukhari nel "Libro del Digiuno", nel capitolo "L'umido e il secco siwak per la persona che digiuna"; da Muslim nel "Libro della Purificazione", nel capitolo "Il siwak" (252)
[3] riportato da Abu Dawud nel "Libro di Istinthar" (soffiare l'acqua via dal naso) 142; da At-Tirmidhi nel "Libro della Purificazione", nel capitolo "Cosa è stato detto riguardo il lavaggio tra le dita dei piedi" (38); da An-Nasa'i nel "Libro della Purificazione", nel capitolo "Istinshaq" (87); da Ibn Majah nel "Libro della Purificazione" e nel suo Sunan, nel capitolo "Il lavaggio tra le dita e le dita dei piedi" (448)

[Shayk Muhammad bin Salih al-'Uthaymin - Fatawa Arkanul-Islam, vol.2, pag. 648]

sabato 15 agosto 2009

al-Islam, al-Iman, al-Hijra, al-Jihad


بسم الله الرحمن الرحيم

E' stato narrato da 'Abdullah ibn 'Umar (radiAllahu 'anhuma) che ha detto che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Il Muslim è colui con cui i Musulmani sono salvi dalla sua lingua e dalla sua mano. E il Muhajir è colui che emigra da ciò che Allah ha proibito."
E' una narrazione su cui vi è accordo sia da al-Bukhari che da Muslim. Entrambi at-Tirmidhi e an-Nasa'i hanno aggiunto: "Il Mu'min (Credente) è colui che salvaguarda il sangue della gente e la loro ricchezza."
E al-Bayhaqi ha aggiunto: "Il Mujahid è colui che si sforza di obbedire ad Allah."

Questa narrazione menziona la completezza di quattro gloriose categorie che Allah e il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) hanno organizzato e che causano felicità in questa vita e nell'altra. Esse sono al-Islam, al-Iman, al-Hijra e al-Jihad. Ognuna è stata definita in maniera esauriente e delinea che il Musulmano è colui in cui i Musulmani sono salvi dalla sua lingua e dalla sua mano.

Delinea inoltre che la vera forma dell'Islam è sottomettersi ad Allah e perfezionare i propri atti di culto ed eseguire i Suoi diritti e i diritti dei Musulmani. Il suo Islam non è completo fino a che non obbliga i Musulmani con ciò con cui obbliga se stesso. E questo non viene attuato fino a che essi sono salvi dal male della sua lingua e dal male della sua mano. In verità questo è un fondamento di questo dovere che è obbligatorio per i Musulmani. Perciò chiunque non protegge i Musulmani dalla sua lingua e dalla sua mano, come può allora adempiere all'obbligo che è su di lui da compiere con i suoi fratelli Musulmani? Pertanto la loro salvezza dal suo male, che sia da una dichiarazione o da un'azione, è un'indicazione della completezza del suo Islam.

Ed egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha spiegato che il Mu'min è colui che salvaguarda il sangue della gente e la loro ricchezza. In verità al-Iman quando circola nel cuore e lo riempie, obbliga il suo compagno a compiere i diritti del Iman, tra i quali i più importanti sono la protezione dei crediti, l'onestà nel trattare con gli altri (affari o altro) e il mantenimento della pietà dall'oppressione della gente riguardo il loro sangue e la loro ricchezza. Se una persona è su questo, allora la gente conoscerà questo di lui. Essi avranno fiducia in lui, quando effettuerà la protezione dei crediti. La protezione della fiducia è il più specifico degli obblighi di al-Iman. Poichè egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Non c'è Iman per colui in cui non c'è fiducia." [riportato da al-Bayhaqi in Shu'ab-ul-Iman e in as-Sunan al-Kubra, così come nel Musnad di Imam Ahmad. Shaykh Al-Albani ha detto che è una buona narrazione e ha le sue prove]

Ed egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha spiegato che al-Hijra è il dovere individuale di ogni Muslim di emigrare dal commettere i peccati e tutte le forme di disobbedienza. Questo obbligo non è nullo per ogni persona responsabile in base alla propria condizione che si verifica, poichè Allah ha proibito ai Suoi servi di dissacrare gli atti vietati e di approfondire la disobbedienza. La specifica forma di al-Hijra che è muoversi dalla terra del Kufr o dell'innovazione alle terre dell'Islam e della Sunnah, è una parte di questo tipo di al-Hijra ma non è un obbligo posto su tutti. Piuttosto è obbligatorio soltanto in base alla presenza di cause che sono note alla persona in cui si verificano.

Ed egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha spiegato che al-Mujahid è colui che si sforza con la propria anima nell'obbedienza ad Allah. In verità l'anima è incline alla pigrizia da quelle cose che sono buone, un sintomo di male, influenzato rapidamente dall'inizio delle calamità. L'anima richiede pazienza e sforzo nell'adesione all'obbedienza ad Allah, per essere saldamente stabilita su di essa, per sforzarsi contro la disobbedienza ad Allah mentre la si previene anche da essa. L'anima si sforza di essere paziente durante le calamità. Queste sono le categorie di obbedienza: l'adesione a ciò che è stato comandato, l'astensione dal proibito, e la pazienza con ciò che è stato decretato. Pertanto il Mujahid realisticamente è colui che si sforza su tali questioni, per eseguire il suo obbligo e compimento. Dal più nobile e più glorioso di questa categoria vi è lo sforzarsi di combattere contro il nemico, sforzandosi contro di lui con la parola e l'azione poichè in verità al-Jihad nel sentiero di Allah è la vetta della religione.

Quindi, riguardo questa narrazione, chiunque esegue ciò che è stato mostrato allora ha agito sulla religione completamente. Chiunque trattiene la sua lingua e la sua mano contro i Musulmani, chiunque salvaguarda il sangue e la ricchezzadella gente, chiunque emigra da ciò che Allah ha proibito e chiunque si sforza con la propria anima sull'obbedienza ad Allah, allora non rimarrà alcun bene lasciato che egli non ha fatto, che sia per questa vita o per l'altra e che sia fatto internamente o esteriormente, o qualche male tranne quello che egli ha abbandonato. E Allah è l'Unico a concedere il successo.

[Shaykh 'Abdur-Rahman bin Nasir as-Sa'di - da "Bahjatu Qulub-il-Abrar wa Qurrat-ul-'Uyun-il-Akhyar bi-Shar Jawami-il-Akhbar", pagg. 17-19]

giovedì 13 agosto 2009

i Jama’ah at-Tabligh e i Jama’ah al-Ikhwan al-Muslimin sono tra le 72 sette


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: possa Allah concederle il meglio (dei Suoi favori).
Nel hadith del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) riferito alla divisione della Ummah, egli dice: "...e la mia Ummah si dividerà in 72 sette...". Quindi i Jama'ah at-Tabligh, con quello che hanno in termini di shirk e di innovazioni e anche i Jama'ah al-Ikhwan al-Muslimin, con ciò che hanno in termini di predisposizione e rivolta/ribellione contro i leader e mancanza di obbedienza, sono dalle 72 sette?

risposta: essi sono dalle 72 sette. Chiunque si oppone al 'Aqidah di Ahlus Sunnah entra nella piega delle 72 sette. Il significato della dichiarazione del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) "la mia Ummah" è: la Ummah di Ijabah, ovvero la Ummah della risposta; coloro che hanno risposto alla chiamata del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) e che hanno mostrato la loro fedeltà a lui. E il significato delle 73 sette: la setta vittoriosa che ha aderito a lui e che era onesto nella religione e le 72 di quelle sette - tra cui i kuffar, i peccatori e i vari innovatori.

domanda: ci sono questi due gruppi (Jama'ah at-Tabligh e Jama'ah al-Ikhwan al-Muslimin) tra le 72 sette?

risposta: sì, essi sono tra le 72 sette insieme ai Murji'ah e ad altri. I Murji'ah e i Khawarij - qualcuno della gente della conoscenza considera i Khawarij tra i kuffar, fuori dalla piega dell'Islam anche se tra le 72 sette.

[Shaykh Ibn Baz - preso da una registrazione delle lezioni del Shaykh in Sharh al-Muntaqa in Ta’if, circa due anni o meno prima della sua morte]

il male del rifiuto dei governanti


بسم الله الرحمن الرحيم

Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha legiferato per la sua Ummah l'obbligo di respingere il male, così che dal suo rifiuto venga ottenuta la bontà che Allah e il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) amano. E quando il rifiuto del male porta a ciò che è più cattivo e odiato da Allah e dal Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam), allora non è permesso rifiutarlo - anche se Allah odia e detesta coloro che lo commettono (il male). E questo è come il rifiuto (inkar) contro i re e quelli che comandano, di uscire contro di loro (con le armi, etc...di combatterli) - poichè in verità, ciò è la base e il fondamento di ogni male (sharr) e di ogni tribolazione (fitna) fino alla fine del tempo. E i Compagni chiesero il permesso al Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) di uccidere l leader (Umara') che ritardavano la preghiera dal suo corretto tempo, dicendo: "Non dovremmo ucciderli?"Così egli disse: "No, fintanto che essi stabiliscono la preghiera." ed egli disse anche: "Chiunque vede qualcosa dal suo leader (Amir) che non gli piace, allora lasciate che sia paziente e non lasciate che egli alzi la sua mano (lontano) dall'obbedienza del leader."
E chiunque rifletta sulle più grandi e più piccole prove che hanno colpito l'Islam, allora vedrà che esse sono dovute alla negligenza e allo spreco di questo principio e alla mancanza di pazienza sul male. Quindi egli cerca di causare la sua fine e come conseguenza di questo, viene causato un male maggiore. E il Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) vide il più grande dei mali in Makka ed egli non fu in grado di cambiarlo. In realtà, anche quando Allah aprì Makka per i Musulmani (ovvero diede la vittoria su di essa) e quando divenne dar ul-Islam, egli decise di cambiare la Ka'aba e di riportarla alle fondamenta su cui Ibrahim ('alayhis salam) l'aveva costruita - ma anche se aveva la capacità di farlo, egli fu impedito da questo dal timore che qualcosa di più grande accadesse, a causa della mancanza di tolleranza dei Quraish, poichè essi erano nuovi all'Islam e avevano da poco lasciato la miscredenza - e per questo motivo egli non concesse il permesso per il rifiuto contro i leader (Umara') con l'uso della propria mano (con la forza), dovuto alla grandezza di ciò che sarebbe risultato dopo a causa di esso."

[Shaykh Ibn Al-Qayyim - da "I'lam ul-Muwaqqi'in an Rabbil-Alamin"]

martedì 11 agosto 2009

governare con le leggi dell'uomo


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: che Allah mostri bontà verso di lei o virtuoso Shaykh, tra le più difficili questioni che sono state problematiche per i giovani, o per alcuni dei giovani, (vi è la questione) per esempio della sentenza delle leggi fatte dall’uomo. Chiediamo chiarezza riguardo a ciò.

risposta: gli ‘Ulema hanno chiarito questo, e la cosa più vicina (ad essere corretta) è il tafsir di Ibn Kathir nel quale è affermato che uno che governa con altro che ciò che Allah ha rivelato – allora se egli vede quella come una cosa migliore del Libro di Allah, o che il suo governo è migliore del governo di Allah, o che la sentenza con altro che ciò che Allah ha rivelato è uguale al governo di Allah, o che egli ha una scelta di governare da ciò che Allah ha rivelato o non basato su una scelta - allora un tale individuo è giudicato con il kufr. Non vi è alcun dubbio che tale individuo è un miscredente in accordo al ijma’.

Per quanto riguarda l’individuo che crede che il governo di Allah è la verità e che la legge dell’uomo è batil ma egli governa con essa a causa del desiderio (hawa) o a causa di una tentazione (tama’a) che lo ha sopraffatto – allora tale individuo è un peccatore e un trasgressore (dhalim wa fasiq) tuttavia non è giudicato con il kufr. Questo poiché egli crede che il governo di Allah sia obbligatorio e la sentenza da altro che questo è batil ma lo ha fatto per ottenere una carriera o a causa di una tentazione. In questo caso il suo ‘aqidah rimane, poiché egli ha ancora il suo credo nel Libro di Allah e che quella è la verità e che deve giudicare da essa, allora in questo caso il suo ‘aqidah rimane. Tale individuo viene giudicato essere un peccatore e non giudicato avere kufr , perché questo è kufr ‘amali (kufr delle azioni). [1]

[1] kufr minore del kufr

[Shaykh Salih al-Fawzan – da una sessione di domande e risposte di una recente lettura intitolata “Takfir: tra eccesso e negligenza” pronunciata al Masjid ar-Rajihi in Hayy ul-Jazirah, Riyadh, KSA – datata 10/10/1428 AH che corrisponde al 21 Ottobre 2007 CE. La lettura può essere ascoltata qui e completamente qui]

=> Colui che si oppone alla Legge di Allah

domenica 9 agosto 2009

la 'Awra di una donna Musulmana davanti ad altre donne Musulmane


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: molte donne hanno un’opinione riguardo la ‘awra di una donna di fronte ad un’altra donna, cioè che sia tra l’ombelico e il ginocchio. Perciò alcune di loro non esitano ad indossare vestiti che sono molto stretti o aperti, che rivelano grandi parti del petto e delle braccia. Cosa dice riguardo a loro?

risposta: ciò che è richiesto alle donne Musulmane è la modestia e il pudore, e che ella dovrebbe essere un buon esempio per le sue sorelle Musulmane, e non dovrebbe esporre loro tranne ciò che è considerato normale e che si addice alle rette donne Musulmane di mostrare tra di esse. Questo è ciò che è inizialmente su di loro ed è più sicuro, poiché in verità il fatto di essere disattente e trascurate nel mostrare quello che non c’è alcun bisogno di mostrare, potrebbe portare ad ulteriore disattenzione e negligenza e portando perciò a quello, che è proibito. Wa Allahu alam.

[Shaykh Salih al-Fawzan - Al muntaqa min fatawa, vol 3, pag. 307, n° 453]

domanda: una donna che indossa vestiti stretti di fronte ad altre donne, è catalogata sotto il hadith “…le donne che saranno vestite ancora nude…”?

risposta: non vi è alcun dubbio che indossare vestiti stretti che rivelano le parti allettanti del corpo sia qualcosa che non è consentito, tranne che per indossarli unicamente per suo marito. Per quanto riguarda di fronte ad altri che suo marito, allora non è permesso. Anche se ci sono soltanto donne presenti, poiché rappresenterebbe un cattivo esempio per loro. Quando loro vedono la sua azione, possono seguirla in essa. Inoltre le è stato ordinato di coprire la sua ‘awra con ciò che è ampio e di essere coperta di fronte a chiunque tranne che suo marito. Quindi lei copre la sua ‘awra di fronte alle altre donne come fa di fronte agli uomini, tranne ciò che è considerato normale e che si addice che lei mostri in mezzo ad altre donne, come il viso, le mani, i piedi e ciò che c’è bisogno di scoprire o rivelare.

[Shaykh Salih al-Fawzan - Al muntaqa min fatawa, vol 3, pag. 307, n° 454]

domanda: qual è la sentenza riguardo l’indossarequei vestiti da cui si vede attraverso o stretti al punto che rivelano le sue parti del corpo?

risposta: è obbligatorio per le donne, che il loro vestito non sia come quello che è così trasparente che il colore della pelle può essere visto attraverso di esso, né che sia così stretto da rivelare la forma delle sue parti del corpo, questo poiché il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto:

“Due tipi di persone tra gli abitanti del Fuoco dell’Inferno, io non ho ancora visto: donne coperte ancora scoperte, quando esse camminano ondeggiando i loro fianchi, sulle loro teste assomigliano alle gobbe dei cammelli, esse non entreranno nel Jannah né troveranno il suo profumo, e gli uomini che hanno con sé fruste che assomigliano alle code delle mucche con cui essi battono il servo di Allah.” [1]

Shaykh ul-Islam Ibn Taimiyyah (rahimahullah) in “Maj’mu al-Fatawa” dice riguardo la dichiarazione del Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) “….coperte ancora scoperte…”, che significa indossare vestiti che non la coprono in modo che lei sia vestita ma in realtà lei è nuda come la donna che indossa un abito leggero così da mostrare la sua pelle oppure un abito stretto che aderisce strettamente rivelando le sue parti del corpo, come ad esempio il suo posteriore o la sua coscia o simili. Veramente il vestito di una donna è quello che la copre non mostrando la forma dei suoi arti o più di quello, poiché esso è ampio e non trasparente.

[1] hadith trasmesso da Muslim

[Shaykh Salih al-Fawzan - Al fatawa al jammatu li Imra’atul muslim, vol 3, pag. 845, n° 763]

sabato 8 agosto 2009

il Dhikr autentico


بسم الله الرحمن الرحيم

6- Il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto:

“Non ti ho informato di una dichiarazione, che è un tesoro dai tesori del Paradiso? Essa è:

Non c’è alcuna capacità né alcun potere tranne con Allah

La hawla wa la quwwata illa billah

7- Il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto:

"Chiunque raggiunge il mattino e raggiunge la sera e dice:

Allah è lontano dall’imperfezione e tutta la lode è per Lui

Subhana Allahi wa bihamdihi

cento volte, allora nessuno porta qualcosa di migliore di lui nel Giorno del Giudizio, di ciò che egli ha portato. Tranne colui che dice ciò che egli ha detto, o ha detto più di lui."

8- Sull'autorità di Mu'ad bin Abdillah ibn Khubayb, sull'autorità di suo padre che ha detto: Siamo usciti una notte molto scura e piovosa alla ricerca del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) in modo che potesse pregare per noi, poi l'ho trovato ed egli ha detto: "Recita." Così io non ho detto nulla, poi egli ha detto: "Recita." Così io non ho detto nulla, poi egli ha detto: "Recita." Così io ho detto: "Che cosa dovrei recitare?" Egli ha detto: "Recita:

Dì che Allah è Uno [Qul Huwallahu Ahad, suratul Ihklas] e le ultime due sure (al-muawathatayan) la sera e la mattina, tre volte per ognuna ti basteranno per tutto."

9- Il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"In verità la maggiore supplica per il perdono è dire:

O Allah, Tu sei il mio Signore, non c'è nessuno degno di culto nella verità tranne Te, Tu mi hai creato e io sono Tuo servo, sono rispettoso del Tuo patto e prometto il meglio che riesco, cerco rifugio in Te dal male che ho commesso, dichiaro a Te i miei peccati e riconosco il Tuo favore su di me, perciò perdonami, in verità nessuno perdona i peccati tranne Te

Allahumma Anta Rabbi, la ilaha illa Anta, khalaqtani, wa ana abduka, wa ana ala ahdika wa wa'dika mastata'tu, a'uthu bika min sharri ma sanatu, abu'u laka bini'matika alayya, wa abu'u bithambi faghfirli, fa'innahu la yaghfiru ath-thunuba illa Anta

così se l'adoratore dice questo quando arriva il mattino credendoci veramente e muore, entra in Paradiso e se dice questo quando arriva la sera credendoci veramente e muore, entra in Paradiso.

10- Il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"Non c'è nessuno tra gli adoratori che se dice il mattino di ogni giorno e la sera di ogni notte

Nel nome di Allah, con il Cui nome nessuno è danneggiato, nè su questa terra e nè nei cieli, ed Egli è Colui che tutto ascolta e tutto conosce [l'Audiente, il Sapiente]

Bismil-lahil-lathi la yadhurru ma'a ismihi shay'un fil ardhi wa la fissama'i wa Huwa as-Sami'ul-Alim

tre volte, nulla lo può danneggiare."

...continua إن شاء الله

[da "Awiz ala jawaiz", una raccolta di ahadith presi da "al-kalima at-Tayib" di Shaykh ul Islam Ibn Taymiyyah, controllati da Shaykh Al-Albani in "Sahih al-kalima at-Tayib" (rahimahumullah)]

abbigliamento sul posto di lavoro


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: mi è permesso lavorare come assistente clienti (personale) o come cassiera se non indosso il niqab (velo); io indosso comunque il Jilbab (ampio abito) e soltanto il mio viso e le mie mani vengono mostrate; quindi posso lavorare come quello o è haram per me?

risposta: è doveroso per la donna Musulmana rispondere al comando di Allah quando Egli ha ordinato alle donne Musulmane di indossare il hijab, il corretto abbigliamento e di evitare di mostrare le loro bellezze. Il migliore e più attraente aspetto della bellezza della donna è il suo viso. Molte sono le narrazioni del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) che mostrano l’obbligo di coprire il volto. Questo comando si riferisce a tutte le donne con l’eccezione delle donne molto anziane verso le quali gli uomini non hanno desiderio, come Allah dice:

وَالْقَوَاعِدُ مِنَ النِّسَاءِ اللَّاتِي لا يَرْجُونَ نِكَاحًا فَلَيْسَ عَلَيْهِنَّ جُنَاحٌ أَن يَضَعْنَ ثِيَابَهُنَّ غَيْرَ مُتَبَرِّجَاتٍ بِزِينَةٍ وَأَن يَسْتَعْفِفْنَ خَيْرٌ لَّهُنَّ

“Per quanto riguarda le donne Qawa'id* che non aspettano il matrimonio, non vi è alcun peccato su di esse se abbandonano i loro abiti (esteriori) in un modo tale da non mostrare i loro ornamenti. Ma astenersi (ovvero non abbandonare i loro abiti esteriori) è meglio per loro.” [sura an-Nur, 60]

Questo aya (versetto) mostra chiaramente che è permesso soltanto alle donne più anziane esporre il loro viso e le loro mani, specificatamente perché le donne descritte nel aya sono donne molto vecchie che non desiderano il matrimonio. Per quanto riguarda la donna giovane, la donna bella, e le donne in generale che non sono come le donne menzionate nel aya, il principio è che sono obbligate ad indossare il corretto hijab. Pertanto, se colei che ha posto la domanda può lavorare in quell’occupazione adempiendo all’obbligo del corretto hijab, allora è consentito. In caso contrario, non le è permesso. Lei deve lasciare quel lavoro e trovare un altro lavoro in cui possa mostrare il corretto hijab.

* nota personale: si intendono le donne che non possono avere gravidanze (a causa della cessazione del ciclo mestruale, dovuta all'età avanzata). Qui il Tafsir di Ibn Kathir su questo aya.

[Shaykh Fahad al-Fuhayd – da una lettura intitolata “Nasiha d’oro a coloro che cercano la conoscenza”, 19 novembre 2005 (qui la lezione audio)]

donne che indossano pantaloni al di sotto del abaya


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: una donna può indossare i pantaloni sotto il proprio abaya?

risposta: lei non dovrebbe indossare questi pantaloni sotto il suo abaya, poiché il abaya potrebbe forse cadere a terra e mostrare la sua 'awra. Una delle sentenze della Shari’ah è di chiudere la porta che conduce al danno che può verificarsi.

[Shaykh Abdullah al- Ghuydan – da una lettura intitolata “Tafsir sura al-Hujurat", lezione 2, risposta data il 2 dicembre 2006 (qui la lezione audio)]

Altre fatawa da LuceChiaraSull'Islam sul divieto per le donne di indossare i pantaloni:

Al Shaykh fu chiesto il responso sulle donne che indossano i jeans. Lui ha risposto: "Per quanto riguarda le donne che indossano i pantaloni, questo non è permesso. Anche se lei è da sola o davanti ad un'altra donna o davanti a suo marito, eccetto se si trova in una stanza chiusa soltanto con suo marito. A parte quello, non è permesso poichè mostra i dettagli del suo corpo e la fa abituare a quei vestiti. Perciò non e affatto permesso indossare tali vestiti."
[Shaykh AbdAllah Ibn al Rahman al Jibrin, al-Nukhbah min al-Fatawa al-Nasaiyyah - pag.30]

Al Shaykh è stato chiesto cosa ne pensa delle donne che indossano i pantaloni. Lui ha risposto: "Il nostro avviso è che le donne non dovrebbero indossare i pantaloni poichè questo è il vestito delle donne kafir, quindi non dovrebbero indossarli. Una donna dovrebbe solo indossare abiti femminili o i vestiti del proprio paese; non dovrebbe essere deviata da quello. Dovrebbe sforzarsi di vestire nascondendosi (coprendosi) con abiti modesti che non siano stretti o attraverso i quali si veda (trasparenti), ma che la coprano e che non mostrino la forma del corpo e che non assomoglino ai vestiti dei kuffar o degli uomini, o vestiti di popolarità e di vanità."
[Shaykh Ibn Baz, Majmu Fatawa wa Maqalat Mutanawwiah li Samahat - vol.9, pag.43]

"Penso che la donna non dovrebbe affatto indossare i pantaloni, anche se non c'è nessuno con lei ad eccezione di suo marito, poichè questo significa imitare gli uomini e il Rasul (salla Alahu alayhi wa sallam) ha maledetto le donne che imitano gli uomini."
[Shaykh 'Uthaymin, Majmu Fatawa wa Rasail - parte 12, pag.287]

"Penso che i Musulamani non dovrebbero inseguire quelle mode e quegli stili di vestiti che ci arrivano di qua e di là. Molti di questi, così come i vestiti molto stretti e corti, o i vestiti con colori accesi, sono incompatibili con l'abbigliamento Islamico che implica che la donna sia completamente coperta. Questo include i pantaloni, poichè essi mostrano le taglie delle gambe della donna, della pancia e della vita...etc..."
[Shaykh 'Uthaymin, Majallat al-Dawah - 1/1476]

domanda: alcune donne vestono le proprie giovani figlie in pantaloni, dopodichè le vestono in un 'aba'ah (lungo abito che copre l'esterno del corpo della donna, dalla testa ai piedi). Qual è il responso riguardo ciò?

risposta: io sono dell'opinione che le giovani ragazze non dovrebbero essere vestite in pantaloni, poichè da un certo punto di vista questo si allontana dalla loro umiltà e da un'altro punto di vista esiste una regola tra la gente della conoscenza, cioè qualsiasi cosa sia haram da indossare per le donne anziane, è anche haram da indossare per le giovani donne; in quel caso, io sono dell'opinione che le giovani ragazze non dovrebbero essere vestite in pantaloni, anche se sono coperte con un 'aba'ah.
[Shaykh 'Uthaymin, Silsilah Kitab ad-Da'wah (12), al-Fatawa - vol.3, pag.189-190]

"Non è permesso per le donne indossare i pantaloni, poichè ciò porta le donne ad assomigliare agli uomini."
[Permanent Committe for Islamic Research and Fatawa, Fatwa al-Lajnah al-Daimah (17/102)]

lunedì 3 agosto 2009

consiglio sulla ricerca della Conoscenza


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: quale consiglio dà a qualcuno che cerca conoscenza e quali sono le tappe dello studio della conoscenza e le fondamenta che si dovrebbero usare per costruire se stessi su di essa? Qual è il suo consiglio riguardo all'aderenza alle narrazioni profetiche?

risposta: tutta la lode è per Allah, cercare conoscenza è reso facile:

"E in verità abbiamo reso il Qur'an facile da ricordare, c'è qualcuno che ricorderà?" [sura al-Qamar, 17]

E il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Chiunque esce nel sentiero per cercare conoscenza, Allah gli renderà facile il sentiero vero il Paradiso." [Muslim, 2699]

E il Glorificato e l'Altissimo dice:

"E non è per i credenti uscire per combattere tutti insieme. Di ogni truppa di essi, soltanto una parte dovrebbe partire, così che possano avere istruzioni nella religione e che possano ammonire la loro gente quando ritornano da essi, così che possano stare attenti." [sura at-Tawba, 122]

Pertanto, i sentieri per l'apprendimento della conoscenza sono abbondanti e per Allah è tutta la lode. Potete iscrivervi alle scuole, agli istituti e alle università strutturate dove studiare il programma religioso basato sul Tawhid, Fiqh, Tafsir, Hadith e lingua araba. Infatti questi istituti, università e scuole hanno buoni programmi per uno a cui Allah il Glorificato e l'Altissimo concede il successo.

Potete anche studiare nei circoli di studio della Masajid alla portata degli Studiosi che siedono con la gente e insegnano loro.Se non c'è una Masjid vicino a voi, allora recatevi in un'altra Masjid anche se è lontana e c'è bisogno di viaggiare. In verità gli Studiosi precedenti erano soliti viaggiare per cercare la conoscenza per lunghi viaggi e in quei tempi non avevano auto o aerei. Essi avevano soltanto la capacità di camminare o di cavalcare su un animale malgrado la distanza e l'allontanamento dalla loro patria, malgrado questo essi erano pazienti.

La conoscenza non è ottenuta attraverso la semplice speranza e la facilità, piuttosto essa merita pazienza sulla difficoltà, riflessione e una pura intenzione.

[Shaykh Salih Al-Fawzan - da "La differenza tra Nasiha e Tajrih" pagg. 28-29]

domenica 2 agosto 2009

du'a contro i non Musulmani


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: per quanto riguarda il fatto di andare agli estremi nella supplica della preghiera per la distruzione assoluta di tutti i non Musulmani e perchè essi vengano eliminati dall'esistenza, cosa è stato legiferato a questo proposito?

risposta: ciò che è legiferato nella supplica, è di pregare soltanto contro i trasgressori tra i non Musulmani. Questo poichè il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ogni volta che supplicava nella preghiera, specificava solo i trasgressori tra di essi. Egli non pregava contro tutti loro complessivamente. Invece, egli diceva ad esempio "O Allah, condanna questa persona e quella tribù". Egli non includeva assolutamente ogni singola persona che non crede.

[Shaykh Salih Al-Fawzan - preso dal periodico "Al-Daw'ah", n° 1869, di Ramadan 1423 Hijra]

"Tasfiya wa Tarbiya" di Shaykh Al-Albani (rahimahullah) in italiano


بسم الله الرحمن الرحيم



"Tasfiya wa Tarbiya" di Shaykh Muhammad Nasir-ud-din Al-Albani (rahimahullah), tradotto in italiano da Um Muhammad Al-Mahdi.

[...]Senza dubbio, dobbiamo rettificare noi stessi sulle fondamenta del nostro Islam e la nostra religione fino a che lo stato Islamico sia stabilito per noi sulla terra. E questo – come abbiamo menzionato – non puo’ avvenire con l’ignoranza. Piuttosto, avviene solo con la conoscenza.[...]