M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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domenica 16 agosto 2009

l'uso del Siwak e del profumo durante il digiuno


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: qual è la sentenza su una persona che digiuna che usa il siwak e il profumo?

risposta: la corretta opinione è che sia una Sunnah per la persona che digiuna usare il siwak sia all'inizio del giorno che alla fine di esso, basandosi sulla generalità dell'affermazione del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam):

السِّواك مطهرة للفم مرضاة للربِّ

Il siwak purifica la bocca e piace al Signore [1]

Egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha anche detto:

لو لا أن أَشق على أٌمتي لأَمرتهم بالسِّواك مع كل صلاةٍ

Se non fosse che sarebbe un onere per la mia gente, avrei ordinato loro di usare il siwak prima di ogni preghiera [2]

Per quanto riguarda il profumo, allo stesso modo, è permesso per la persona che digiuna all'inizio del giorno e alla fine di esso, sia che il profumo sia incenso od olio o qualcos'altro.
Ma non gli è permesso annusare l'incenso, poichè l'incenso ha delle particelle che possono essere sentite e viste, e se egli lo annusa esso scenderà dal naso allo stomaco, che è il motivo per cui il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse a Laqit bin Sabirah (radiAllahu 'anhu):

بالغ في الاستنشاق إِلا أن تكون صائما

Esagerate nell'inalare acqua (ovvero durante l'abluzione), tranne quando state digiunando [3]

[1] riportato da Al-Bukhari nel "Libro del Digiuno", nel capitolo "L'umido e il secco siwak per la persona che digiuna"
[2] riportato da Al-Bukhari nel "Libro del Digiuno", nel capitolo "L'umido e il secco siwak per la persona che digiuna"; da Muslim nel "Libro della Purificazione", nel capitolo "Il siwak" (252)
[3] riportato da Abu Dawud nel "Libro di Istinthar" (soffiare l'acqua via dal naso) 142; da At-Tirmidhi nel "Libro della Purificazione", nel capitolo "Cosa è stato detto riguardo il lavaggio tra le dita dei piedi" (38); da An-Nasa'i nel "Libro della Purificazione", nel capitolo "Istinshaq" (87); da Ibn Majah nel "Libro della Purificazione" e nel suo Sunan, nel capitolo "Il lavaggio tra le dita e le dita dei piedi" (448)

[Shayk Muhammad bin Salih al-'Uthaymin - Fatawa Arkanul-Islam, vol.2, pag. 648]

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