M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


PER INFORMAZIONI SCARICA QUI IL VOLANTINO



martedì 8 maggio 2012

l'Islam non è una religione di uguaglianza


بسم الله الرحمن الرحيم

Ci sono alcune persone che parlano di uguaglianza invece che di giustizia, e questo è un errore. Non dovremmo dire uguaglianza, poichè essa non comprende la differenziazione tra due. A causa di questa ingiusta chiamata all'uguaglianza, chiedono: "Qual è la differenza tra uomo e donna?" Quindi hanno reso gli uomini simili alle donne. I comunisti dicevano: "Che differenza c'è tra il governante e il suddito? Nessuno ha alcuna autorità su qualcun'altro." Nemmeno il padre sul proprio figlio?! Quindi hanno affermato che il padre non ha autorità sul suo figlio e così via. Invece, se noi diciamo giustizia - che significa dare a ciascuno quello di cui ha diritto-, questa cattiva interpretazione non si applica più e la parola usata è corretta. Allah non dice nel Qur'an, che Egli impone l'uguaglianza. Egli ha detto:

"In verità, Allah impone Al-'Adl (la giustizia)." [An-Nahl, 90]

"E quando giudicate tra gli uomini, giudicate con giustizia." [An-Nisa', 58]

Coloro che dicono che l'Islam è la religione dell'uguaglianza, stanno mentendo contro l'Islam. Piuttosto l'Islam è la religione della giustizia, che significa trattare ugualmente coloro che sono uguali e differenziare tra coloro che sono diversi. Nessuno che conosca la religione dell'Islam, direbbe che sia la religione dell'uguaglianza. Piuttosto, ciò che mostra che questo principio è falso, è il fatto che la maggior parte di quello che viene menzionato nel Qur'an nega l'uguaglianza, come nei seguenti versetti:

"Dì: Sono uguali coloro che sanno e coloro che non sanno?" [Az-Zumar, 9]

"Dì: Il cieco è uguale a colui che vede?" [Ar-Ra'd, 16]

"Non sono uguali, tra di voi, coloro che hanno speso e combattuto prima della conquista [di Makkah], a coloro tra di voi che faranno così in seguito." [Al-Hadid, 10]

"Non sono uguali coloro tra i credenti che siedono (a casa), tranne coloro che sono disabili (da ferite oppure sono ciechi o zoppi), e coloro che si sforzano duramente e combattono nella causa di Allah con le loro ricchezze e le loro vite." [An-Nisa', 95]

Nessuna singola lettera nel Qur'an impone uguaglianza, piuttosto impone giustizia. Troverete inoltre che la parola giustizia è accettata dalla gente, poichè sento che se fossi meglio di questo uomo in quanto a conoscenza o ricchezza o devozione o nel fare del bene, non vorrei che lui fosse uguale a me. Chiunque sa che è inaccettabile che l'uomo sia uguale alla donna.

[Shaykh Ibn Uthaymin, Sharh Al-Aqidah Al-Wasitah, 1/180-181]

Nessun commento: