M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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giovedì 24 maggio 2012

Ijtihad


بسم الله الرحمن الرحيم


DEFINIZIONE DI IJTIHAD

Linguisticamente Ijtihad significa: impiegare gli sforzi al fine di raggiungere qualche materia difficile. Tecnicamente significa: impiegare gli sforzi per arrivare ad una sentenza della Shari'ah. E il Mujtahid è colui che usa gli sforzi per questo scopo.

CONDIZIONI PER L'IJTIHAD

Essere un Mujtahid ha delle condizioni, tra di esse:

1- Che egli conosca le prove della Shari'ah di cui necessita nel suo Ijtihad - come i versetti e gli ahadith pertinenti alle sentenze

2- Che egli conosca ciò che si riferisce all'autenticità o alla debolezza di un hadith - come avere conoscenza del isnad e dei suoi narratori e altro oltre questo

3- Che egli conosca ciò che è abrogato e ciò che abroga, e i luoghi in cui vi è ijma' - così che egli non dia una sentenza in accordo a qualcosa che sia stato abrogato, nè dia una sentenza che si opponga al ijma' (autenticamente riportato)

4- Che egli conosca ciò che dalle prove fa sì che una sentenza possa variare - come takhsis (particolarizzazione), o taqyid (restrizione), o simili. Quindi, egli non dà un giudizio che sia contrario a ciò


5- Che egli conosca la lingua Araba e Usul al-Fiqh e ciò che si riferisce ai significati e alle indicazioni di particolari diciture - come quella generale, quella particolare, quella assoluta e senza restrizioni, quella ristretta, quella non precisata, quella chiarita, e simili. In modo che egli dia sentenze in accordo a ciò che questo richiede


6- Che egli abbia la capacità di estrarre sentenze dalle prove


E l'Ijtihad può essere suddiviso, così che possa essere intrapreso in un particolare ramo della conoscenza o in una particolare questione.

CIO' CHE E' ESSENZIALE PER IL MUJTAHID

E' essenziale che il Mujtahid si impegni nel dedicare i suoi sforzi per arrivare alla conoscenza della verità e per dare sentenze in accordo a ciò che gli è chiaro. Se egli è corretto, allora ha due ricompense: una è per il suo Ijtihad, e l'altra per essere arrivato alla verità - poichè arrivare alla verità significa che essa è palesata e si agisce su di essa. Se tuttavia egli è in errore, allora ha una sola ricompensa ed il suo errore gli viene perdonato poichè egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Quando un giudice giudica e si sforza ed è corretto, allora egli ha due ricompense. Se egli giudica e si sforza e sbaglia, allora egli ha una sola ricompensa." Se la sentenza non gli è chiara, allora deve trattenersi - e in tal caso gli è permesso il taqlid, dovuto alla necessità.

[Shaykh Muhammad Ibn Al-'Uthaymin - da "Al-Usul min 'Ilimil Usul"]

1 commento:

abu osama ha detto...

salamu aleikum , jazakum allahu kheiran wa baraka fikum ...