lunedì 31 gennaio 2011
gli individui devono ascoltare il governante Musulmano ed obbedirgli
بسم الله الرحمن الرحيم
In termini di definizione di un memico, il primo tipo sono coloro che prendono la sua gente e se i kuffar fanno guerra contro uno stato Islamico allora è incombente, su uno stato Islamico e non sugli individui, munirsi delle armi necessarie.
Per quanto riguarda le tribolazioni del terrorista nell'epoca attuale, allora quella gente non sono uno stato Islamico ed essi non sono nemmeno quelli a cui il versetto nel Qur'an è diretto; esso è diretto a coloro che sono i leader degli stati, non agli individui che vivono nello stato. Quegli individui devono ascoltare il governante dei Musulmani ed obbedirgli e non combattere nessuno tranne che con il permesso e l'autorizzazione dei governanti.
Se il governante dei Musulmani ha stipulato degli accordi con le nazioni miscredenti, come la Gran Bretagna, l'America e la Francia, allora non ci è permesso combattere contro uno stato con cui il leader dei Musulmani ha stipulato degli accordi. Questo è il caso anche se alcuni aspetti delle condizioni di accordo sembrano oppressive su di noi, come il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) che fece un accordo con i kuffar di Makka anche se alcuni dei Compagni sentirono che alcune delle condizioni erano contro i Musulmani e dure nei loro confronti, ma il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) comandò loro di ascoltare ed obbedire e così i Compagni ascoltarono ed obbedirono.
Per quanto riguarda quei Musulmani che stanno vivendo all'interno di stati non Musulmani, allora la Divina Legislazione, l'intelletto e le consuetudini indicano che non è permesso per un Musulmano che è entrato in un paese miscredente, ingannarlo. Piuttosto è doveroso per ogni Musulmano che si trovi all'interno dei paesi miscredenti, rispettare gli accordi e le promesse che sono state fatte per entrare e vivere nel paese.
In verità è doveroso per tale Musulmano, in accordo all'intelletto e alla Divina Legislazione, mostrare gratitudine alle persone di tale paese ed essere buono con esse ed essere misericordioso verso di loro ed essere gentile nei loro confronti e ringraziarli per avergli permesso di vivere in mezzo a loro, nel loro paese.
Questi miscredenti hanno loro permesso di entrare nel paese e di cercare la conoscenza Islamica e hanno permesso loro di studiare e di lavorare e di condurre affari nei loro paesi. Può anche essere il caso che alcuni Musulmani prendano denaro dai paesi non Musulmani (come benefici sociali e sovvenzioni dall'assistenza pubblica) o che utilizzino una carta sotto il loro patrocinio oppure ottengano un passaporto da loro per viaggiare nel mondo intero e onorati sotto la loro garanzia. Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Chiunque non ringrazia la gente, non ha ringraziato Allah."
Quindi coloro che sono entrati nei paesi non Musulmani, in verità dovrebbero mostrare loro gratitudine per avergli permesso di entrare nei loro paesi. Poichè oggi essi hanno soldi e onore e se non fosse per i non Musulmani e la polizia all'interno di quei paesi, probabilmente il loro denaro sarebbe stato preso oppure sarebbero stati ammazzati oppure il loro onore sarebbe stato mancato di rispetto. Comunque le leggi e l'organizzazione di quei paesi miscredenti, e non diciamo che tutto ciò che è contenuto in esse sia vero ma piuttosto cerchiamo solo di enfatizzare questo punto, hanno permesso loro di stare nel paese e di conseguenza tali Musulmani dovrebbero temere Allah ed essere grati per quel bene, attenendosi alle loro promesse e a loro accordi con tali kuffar.
Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) quando fece un accordo con i kuffar di Makka e alcune persone divennero Musulmane dopo l'accordo e la rettificazione, il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) doveva ancora adempiere all'accordo e le mandò indietro dalla loro gente come nel caso di Abu Jandal.
Mio nobile fratello, guarda la giustizia dell'Islam e la forza del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) nell'aderire agli accordi.
[Shaykh Muhammad ibn Abdul-Wahhab al-'Aqil - da "I mali del terrorismo" (una lezione tenuta sabato 20 agosto 2005 tramite tele link al Masjid Ibn Taymiyah), pagg. 10-14]
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la guerra non è tra gli individui ma tra gli stati
بسم الله الرحمن الرحيم
Allo stesso modo, coloro che si attribuiscono in questa era dalla gente della corruzione, del bombardamento e del takfir all'interno dei paesi Musulmani e dei paesi non Musulmani, hanno bisogno di testi certi dal Qur'an e dalla Sunnah a cui fare riferimento. Essi affermano che tali testi portino al terrorismo, ma essi mentono riguardo a ciò poichè il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) è totalmente libero dal terrorismo. Per tale ragione, gli studiosi Musulmani hanno denunciato tutti gli atti di terrorismo che vengono commessi da coloro che si associano con l'Islam.
Gli studiosi Musulmani hanno denunciato gli attacchi alle torri gemelle in New York e hanno reso chiaro che coloro che hanno commesso tale azione erano criminali e che non avevano nulla a che fare con l'Islam e che hanno semplicemente ucciso se stessi, e chiunque uccide se stesso intenzionalmente sarà nel fuoco dell'Inferno uccidendo se stesso, e cerchiamo rifugio presso Allah.
Allo stesso modo gli studiosi Musulmani hanno denunciato gli attacchi terroristici commessi da coloro che si associano con l'Islam che accaddero nel Regno dell'Arabia Saudita. Gli studiosi hanno anche denunciato gli attacchi terroristici commessi da coloro che si associano con l'Islam che accaddero in Sharm ash-Sheikh in Egitto. Gli studiosi hanno anche denunciato gli attacchi terroristici che avvennero nelle stazioni della metropolitana in Londra, essi hanno denunciato questo e hanno reso chiaro che l'Islam non ha nulla a che fare con tali azioni e che l'Islam è libero da esse.
I dubbi dei terroristi, riguardo alla loro distorsione dei testi, sono con il versetto dalla sura al-Anfal (versetto 60) in cui Allah dice:
"E preparate contro di loro tutto ciò che siete in grado di forza e di destrieri di guerra coi quali possiate terrorizzare il nemico di Allah e il vostro nemico e altri oltre loro che voi non conoscete (ma) Allah conosce. E tutto ciò che spendete nella causa di Allah vi sarà pienamente ripagato, e non sarete danneggiati." [Al-'Anfal, 60]
Il versetto che arriva dopo di esso, lo spiega perfettamente, in cui Allah dice:
"E se essi sono inclini alla pace, allora anche voi siate inclini ad essa e fate affidamento su Allah. In verità, è Lui l'Audiente, il Sapiente." [Al-'Anfal, 61]
Questo versetto spiega perfettamente il versetto iniziale, poichè Allah spiega in questo versetto la condizione dei Musulmani con i non Musulmani.
La prima condizione è di guerra, e la guerra normalmente non è tra individui Musulmani ed individui non Musulmani, no! La guerra è tra l'esercito dello stato Musulmano e l'esercito di uno stato miscredente e non dovremmo affatto vergognarci di questo.
Tutti i Profeti ('alayhimus salam) hanno combattuto e preparato l'esercito, e la gente fino a questo giorno ha un esercito e prepara la forza militare. Tutti i grandi stati in ogni tempo e luogo hanno preparato l'esercito e hanno ottenuto una varietà di armi, al fine di combattere la gente. Procurarsi le armi è un metodo difensivo e preventivo e non un metodo offensivo, poichè se il nemico sa che avete un certo numero di armi devastanti, egli non considererà nemmeno di entrare in guerra contro di voi.
Piuttosto i grandi stati, passati e presenti, si sono preoccupati di formare gruppi armati per spaventare i loro nemici come il Warsaw Pact, la NATO e altre numerose alleanze che sono formate da molti stati con lo scopo di ottenere potere e di proteggersi dai propri nemici.
Lo stato Islamico ha la stessa preoccupazione come tutti gli stati del passato e del presente, ma è su uno stato Islamico e non sugli individui fare questo.
Il versetto è diretto ad uno stato Islamico:
"E preparate contro di loro tutto ciò che siete in grado di forza" [Al-'Anfal, 60]
Questo è per uno stato Islamico. E' permesso per un qualsiasi individuo all'interno di un grande stato conservare o possedere armi di massa? Naturalmente la risposta è no; non è permesso secondo le consuete leggi di quello stato, piuttosto è cosa dello stato possedere tali armi. Allo stesso modo secondo le norme contemporanee ci sono certi tipi di armi che agli stati è proibito possedere, come quelle armi che causano distruzione indiscriminata sulle colture e sulla vegetazione. Questo si può vedere con l'attuale proibizione delle armi nucleari, che causano devastazione e l'esercito non trae alcun beneficio nel possederle.
Inoltre il versetto dice ad uno stato Islamico che è incombente su voi stessi essere pronti ed essere forti, così che il nemico avrà timore di voi e non penserà mai di entrare in guerra contro di voi. Poichè se voi siete deboli, il nemico sarà facilmente in grado di ottenere potere su di voi, mentre se voi siete forti il nemico vi temerà. Questo versetto è diretto ad uno stato Islamico e non agli individui, poichè ogni stato oggi possiede armi e potere e regola le sue frontiere e custodisce i suoi affari dai suoi nemici e fabbrica armi. Allo stesso modo, uno stato Islamico regola le sue frontiere e i suoi affari.
[Shaykh Muhammad ibn Abdul-Wahhab al-'Aqil - da "I mali del terrorismo" (una lezione tenuta sabato 20 agosto 2005 tramite tele link al Masjid Ibn Taymiyah), pagg. 6-10]
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sabato 29 gennaio 2011
l'Islam è libero dal terrorismo
بسم الله الرحمن الرحيم
Come menzionato nell'introduzione e al fine di renderla chiara, l'Islam è libero dal terrorismo e dalla corruzione. L'Islam è costruito sulla misericordia, sulla giustizia, sull'amore reciproco e con la preoccupazione di rettificare la terra e la sua gente, di conseguenza l'Islam proibisce la corruzione della terra e della sua gente.
Quindi menzioniamo l'eccellente interazione che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) aveva con la gente, dai kuffar (miscredenti), così come dalla gente del libro come gli Ebrei e i Cristiani. Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) interagiva con la gente con giustizia, misericordia e amore per il bene della gente. In tutte le battaglie in cui il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha partecipato, il fine era di diffondere questa bontà, misericordia, giustizia e amore tra la gente, quindi l'Islam è libero da questa chiamata al terrorismo.
Per quanto riguarda il termine terrorismo, nella lingua Araba "irhab", questo è un nuovo termine che non si trova in nessuno dei dizionari di Arabo classico. Piuttosto è emerso soltanto nell'era moderna, a causa del fatto che molta gente lo utilizza come uno specifico metodo seppure con mezzi non legiferati come violenza, uccisione, diffusione di timore e simili. Alcuni di questi dizionari menzionano che il terrorista è: colui che utilizza la violenza e il terrorismo per stabilire il suo dominio.
Il terrorismo è il terrore che è causato da quei gruppi o da quegli individui che fanno ricorso all'uccisione e alla disseminazione di devastazione e distruzione. Il terrorismo è inoltre, secondo i moderni compilatori dei dizionari di Arabo, l'uccisione simile all'uccisione tumultuosa che viene menzionata nei testi di Shari'ah. Poichè il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) menzionò riguardo ai segni della fine del tempo, la diffusione di "al-Harj" (l'uccisione tumultuosa). Il significato di "al-Harj" è l'uccisione e l'incremento dello spargimento di sangue, che è tutto dai segni della fine del tempo. Nella misura in cui colui che uccide non saprà il motivo per cui sta uccidendo e colui che è stato ucciso non saprà il motivo per cui è stato ucciso. L'Islam è libero da questa uccisione tumultuosa, libero da questo terrorismo e libero da questo genere di corruzione.
Il terrorismo è costruito sulla distruzione delle proprietà come le fabbriche, le fattorie, li uoghi di culto, le stazioni ferroviarie, gli aeroporti e simili; l'Islam è chiaramente libero da azioni del genere che sono basate sulla corruzione e non sulla rettificazione.
I terroristi sono soliti dire che stanno andando contro lo stato entro cui risiedono. Questo è come la mafia o altre organizzazioni criminali che sono fondate sull'uccisione della gente, che provocano paura e prendono i loro fondi. Tali organizzazioni criminali hanno dei leader, dei delegati e degli individui che sono responsabili dello lo stabilimento delle regole per l'organizzazione e individui responsabili del il compimento degli attacchi, e tutti loro sono terroristi che causano corruzione sulla terra.
Comunque la peggiore faccia del terrorismo è che è costruito nel nome della religione, tutte le religioni dai Profeti ('alayhimus salam) sono libere da tale terrorismo, anche se alcuni dei seguaci dei Profeti parteciparono in queste attività terroristiche, ma i Profeti sono liberi da tali corruzioni.
I terroristi hanno bisogno di prove dubbie per la loro metodologia, specialmente coloro che si attribuiscono ai Profeti, essi affermano che i Profeti hanno ordinato loro di commettere il terrorismo. Molti di quelli che compiono atti di terrorismo da coloro che attribuiscono se stessi alla religione degli Ebrei, affermano che Musa (Mosè, 'alayhis salam) comandò loro di fare terrorismo o che gli altri Profeti dai Figli di Isra'il ordinarono loro di fare terrorismo, ma questa è una bugia. Poichè Musa e tutti gli altri Profeti dai Figli di Isra'il non ordinarono mai alla gente di compiere terrorismo.
Allo stesso modo, coloro che compiono atti di terrorismo e attribuiscono se stessi ad Isa (Gesù, 'alayhis salam) affermano che i vangeli permettono il terrorismo e l'uso di esso sul nemico. Possiedo alcuni testi che ho riunito da varie fonti, in cui tali terroristi (in nome di Gesù e del Cristianesimo) affermano che i vangeli lo permettono, comunque il tempo non mi consente di menzionare tutto ciò in questa sede.
La questione importante per noi, è menzionare che Isa venne mandato con la misericordia come tutti i Profeti, e non è possibile che essi abbiano ordinato alla gente di commettere atti di terrorismo.
[Shaykh Muhammad ibn Abdul-Wahhab al-'Aqil - da "I mali del terrorismo" (una lezione tenuta sabato 20 agosto 2005 tramite tele link al Masjid Ibn Taymiyah), pagg. 2-5]
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venerdì 28 gennaio 2011
i terroristi che uccidono i Musulmani e i civili Kuffar
بسم الله الرحمن الرحيم
Per quanto riguarda gli attacchi bomba che si sono verificati in Alessandria [d'Egitto], questo è dall'Islam?!
Giuro per Allah che questo non appartiene alle azioni dei Musulmani!! Questo appertiene alle azioni ribelli dei Khawarij!!
Potrebbe succedere che gli Ebrei si nascondano dietro di loro, senza che essi lo sappiano.
I Sahaba (i Compagni) che conquistarono l'est e l'ovest, fecero esplodere le chiese?!
Andarono nei monasteri ed uccisero donne e bambini?!
Come ripercussione, alcuni masajid sono stati fatti esplodere nella città. Chi è il responsabile di questo?
Quelli che sono chiamati Mujahidun mentre in realtà disseminano soltanto distruzione. Essi stanno per la distruzione sulla terra!!
Questi sono i Khawarij di oggi, che al loro credo hanno anche aggiunto l'ipocrisia dei Rafidah!!
Hanno anche tentato di bombardare Makka e al-Madina, ma invano. Allah ha umiliato loro e quelli che hanno ordinato loro di farlo (cioè al-Qa'diyya).
L'unica cosa che essi hanno dato ai Musulmani è la perdita, soltanto la perdita.
Essi hanno dato un appiglio ai nemici dell'Islam. L'Afghanistan, l'Iraq e la Somalia sono crollate e Allah soltanto sa chi è il prossimo nella lista, solo a causa delle azioni di questa stupida gente.
I Musulmani si trovano in questa condizione mentre tu, tu stupido teorico, dai ordini dalle grotte che i pozzi di petrolio e i masajid vengano fatti esplodere!!
In alcuni paesi hanno fatto esplodere dei masajid apposta. Essi attaccano anche i masajid!!
So che si sono anche verificati degli attentati nei masajid, i masajid di Ahl-us-Sunnah, in alcuni paesi vicini.
Perchè essi li considerano kuffar (miscredenti).
E questo è il motivo per cui permettono che le loro vite e le loro proprietà vengano prese, ma tutta la lode è per Allah.
Il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Saranno sempre tra di voi. Compariranno in ogni tempo, saranno bloccati del tutto fino a quando l'ultimo di essi apparirà con ad-Dajjal."
[Shaykh as-Suhaymi]
domenica 23 gennaio 2011
Shaykh al-'Uthaymin (rahimahullah) riguardo il governo dell'Arabia Saudita
بسم الله الرحمن الرحيم
Shaykh Muhammad Ibn Salih al-'Uthaymin (rahimahullah) riguardo il governo dell'Arabia Saudita....
domanda: qual è la vostra risposta ad uno che dice che la maggior parte dei mali presenti nella terra del Tawhid (si riferisce all'Arabia Saudita) arrivino dal governo stesso e che i leader non sono Salafi (seguaci dei Pii Predecessori Musulmani)?
risposta: la nostra risposta a quello, è che questo è proprio come quella gente che era solita dire che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) fosse pazzo o un poeta. E come si dice [in una celebre frase Araba]: nessun danno arriverà alle nuvole, dall'abbaiamento dei cani.
Non esiste oggigiorno un paese come il nostro, per quanto riguarda il Tawhid e il giudizio attraverso la legislazione Islamica. Naturalmente esso non è privo di male, proprio come qualsiasi altro paese nel mondo. Anche in Medina, durante il tempo del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam), c'erano alcune persone che commettevano crimini come il furto e l'adulterio. Na'am (sì).
[Shaykh al-'Uthaymin - dalla cassetta "al-Radd 'ala Ahmad Salam"]
=> Riguardo coloro che sostengono che lo stato Saudita combatte la Religione <=
domenica 16 gennaio 2011
ravvivare una Sunnah: andare tra le dita (delle mani e dei piedi) nel wudu
بسم الله الرحمن الرحيم
عَنِ ابْنِ عَبَّاسٍ أَنَّ رَسُولَ اللَّهِ -صلى الله عليه وسلم- قَالَ « إِذَا تَوَضَّأْتَ فَخَلِّلْ بَيْنَ أَصَابِعِ يَدَيْكَ وَرِجْلَيْكَ
Ibn Abbas (radiAllahu 'anhu) ha narrato che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Quando eseguite wudu, andate tra le dita delle vostre mani e le dita dei vostri piedi."
[collezionato da At-Tirmidhi in Jami’ (n° 39). Imam At-Tirmidhi ha classificato questo hadith come hasan]
Imam At-Tirmidhi (rahimahullah) ha detto: "La gente della conoscenza agisce in accordo a questo hadith, si va tra le dita dei piedi nel wudu." [Jami' At-Tirmidhi]
Shaykh Zayd ibn Muhammad Al-Madkhali ha detto: "E' raccomandato andare tra le mani, le dita dei piedi e la barba durante il wudu. E questa posizione è basata su numerosi testi riportati nell'Islam. Inoltre questa è la posizione di Ahmed, Malik, Ash-Shafi'i e altri." [Al-Afnanu Nadiya, 211]
Ibn Sayyidin Nas (734 H, rahimahullah) ha detto: "I nostri studiosi hanno detto che è una Sunnah andare tra le dita dei piedi nel wudu, mentre si lavano essi. Questo atto può essere fatto anche se l'acqua riesce a raggiungere le dita dei piedi. E se le dita sono coperte e l'acqua non può raggiungerle correttamente, allora è un dovere andare tra di esse con l'acqua." [An-Nafhush-Shathi]
Al-Mustawrid bin Shaddad Al-Fihri (radiAllahu 'anhu) ha detto: "Ho visto il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) compiere wudu andando tra le dita dei piedi con il suo mignolo." [At-Tirmidhi, 40 - Shaykh Al-Albani (rahimahullah) ha classificato questo hadith come sahih]
una Sunnah trascurata: pregare due rak'ah dopo un peccato
بسم الله الرحمن الرحيم
أبي بكر الصدِّيق - رضي الله عنه - ، عن النَّبيِّ - صلى الله عليه وسلم - قال : « مَا مِنْ رَجُلٍ يُذْنِبُ ذَنْبًا ثُمَّ يَقُومُ فَيَتَطَهَّرُ ثُمَّ يُصَلِّى ثُمَّ يَسْتَغْفِرُ اللَّهَ إِلاَّ غَفَرَ اللَّهُ لَهُ ». ثُمَّ قَرَأَ هَذِهِ الآيَةَ (وَالَّذِينَ إِذَا فَعَلُوا فَاحِشَةً أَوْ ظَلَمُوا أَنْفُسَهُمْ ذَكَرُوا اللَّهَ فَاسْتَغْفَرُوا لِذُنُوبِهِمْ وَمَنْ يَغْفِرُ الذُّنُوبَ إِلاَّ اللَّهُ وَلَمْ يُصِرُّوا عَلَى مَا فَعَلُوا وَهُمْ يَعْلَمُونَ )
Abu Bakr As-Siddiq (radiAllahu 'anhu) ha detto che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse: "Qualsiasi persona che commette peccato, poi compie wudu correttamente e prega e poi cerca il perdono di Allah, Allah lo perdona." Poi As-Siddiq (radiAllahu 'anhu) recitò il versetto: "E quelli che quando commettono un'indecenza o fanno un'ingiustizia alle loro anime, ricordano Allah e chiedono perdono per le loro colpe -e chi perdona le colpe se non Allah- e che non perseverano in ciò che hanno fatto." [Al-'Imran, 135]
[collezionato da Abu Dawud (1521), At-Tirmidhi (406), Ibn Majah (1395) e Ahmed (1/2-8-9-10); classificato come hasan da At-Tirmidhi, Ibn ‘Adi, Ibn Kathir, At-Dhahabi e Al-Albani (rahimahumullah)]
Shaykh Ibn Taymiyyah (rahimahullah) ha detto: "E' un'azione raccomandata per ogni persona che ha peccato, compiere wudu e poi pregare due rak'ah." [Majmu' Fatawa, vol 21, n° 139]
Imam Ibn Al-Arabi (rahimahullah) ha menzionato alcune osservazioni benefiche riguardo questo hadith [in ‘Aridatul Ahwathi Bi Sharh Sunnan At-Tirmithi, vol 2, pag 167 , stampato da Darul Kitabul Ilmiyah]:
- questo hadith mostra la superiorità del wudu, della preghiera e dell'atto di cercare il perdono di Allah
- questo hadith spiega il versetto 135 in sura Al-'Imran
- questo hadith mostra come il servo compia atti di obbedienza come pentimento. Prima di tutto il servo sente il rimorso che lo purifica internamente. Poi compie wudu. Dopodichè prega. E quando ha finito di pregare cerca il perdono del Misericordioso
sabato 15 gennaio 2011
una Sunnah dimenticata: pregare due rak'ah dopo un litigio
بسم الله الرحمن الرحيم
عَنْ أبي هريرة، قَالَ: قَالَ رَسُولَ اللَّهِ صَلَّى اللَّهُ عَلَيْهِ وَسَلَّمْ، يَقُولُ:"تَكْفِيرُ كُلِّ لِحَاءٍ رَكْعَتَانِ"
Abu Hurayra (radiAllahu 'anhu) ha narrato che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "Compiere due rak'ah è un'espiazione per qualsiasi litigio."
[collezionato da Ibn Al-Arabi nel suo "Mu’jam" (2 /178) e da Ar-Razi (1/141) in "Al-Fawa’id"]
Shaykh Al-Albani (rahimahullah) ha classificato questo hadith come hasan. Questo è basato sul isnad che porta ad Abu Hurayra (radiAllahu 'anhu). La narrazione collezionata da At-Tabarani (rahimahullah) nel suo "Kubara" che conduce fino ad Abu Baheli (radiAllahu 'anhu) ha una debolezza in esso, come affermato da Al-Haythami (rahimahullah). [Silsilah Sahihah, 1789]
Al-Alama Muhammad Abdur Ra'uf Al-Manawi (rahimahullah) ha commentato questo hadith dicendo: "Prima di tutto una persona dovrebbe compiere wudu, che diminuisce la rabbia. Poi dovrebbe pregare le due rak'ah." [Faydul Qadir, 3355]
nota: la parola (لحاء) fa riferimento ad una discussione che comprende ingiurie, insulti e appellativi
i seguaci dell'opinione sono i nemici della Sunnah
بسم الله الرحمن الرحيم
'Umar bin Al-Khattab (radiAllahu 'anhu) ha detto:
"In verità, i seguaci dell'opinione sono i nemici delle Sunan (gli insegnamenti del Messaggero di Allah, sallallahu 'alayhi wa sallam, come tramandati negli ahadith): essi non sono stati in grado di proteggerle e il loro significato è sfuggito loro e quando sono state chieste (delle domande), sono stati troppo imbarazzati per dire "Non sappiamo", quindi si sono opposti alle Sunan con le loro opinioni."
[Ibn Abî Zamanîn - Usûl Al-Sunnah, articolo 8; Al-Lâlakâ`î - Sharh Usûl I’tiqâd Ahl Al-Sunnah, articolo 201]
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