M'ARID AL KITAB - esposizione del libro sulla cultura araba e sulla religione Islamica

9/10 Giugno 2012 - San Paolo d'Argon (BG)


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mercoledì 29 aprile 2009

la Divina Esecuzione (al-Qada') e il Decreto (al-Qadr)


بسم الله الرحمن الرحيم

Tra gli attributi di Allah, vi è che Egli fa qualsiasi cosa vuole. Nulla ha luogo tranne per la Sua volontà (Irada) e nulla fugge al Suo volere (Mashi'a). Non vi è nulla in questo mondo che fugge dal Suo decreto (Taqdir) e nulla scaturisce tranne che sia attraverso la Sua disposizione (Tadbir).
Non vi è nessuno che possa girare il decreto (Qadr) che è stato registrato per lui. Nè può essere superiore a ciò che è stato registrato per lui nelle Tavole Scritte (Al-Lauh-ul-Mahfudh). Egli vuole tutto quello che la creazione fa.
E se Egli li ha protetti dal peccato, come Gli disobbedirebbero? E se Egli avesse voluto che tutti gli obbedissero, essi Gli avrebbero certamente obbedito. Egli ha creato la creazione e le loro azioni. Egli ha preordinato il loro sostentamento e la lunghezza delle loro vite. Ed Egli guida chiunque Egli vuole attraverso la Sua saggezza.

Allah dice:

"Egli non può essere interrogato su ciò che fa, mentre essi saranno interrogati." [Al-Anbiya, 23]

Allah dice:

"In verità, abbiamo creato ogni cosa con al-Qadr (il Decreto Divino)." [Al-Qamar, 49]

Ed Egli dice:

"Egli ha creato ogni cosa e l'ha misurata esattamente secondo le Sue misurazioni." [Al-Furqan, 2]

Ed Egli dice:

"Nessuna calamità accade sulla terra o in voi stessi, tranne ciò che è nel Libro (Al-Lauh-ul-Mahfudh) prima che Noi lo portiamo all'esistenza." [Al-Hadid, 22]

Ed Egli dice:

"E chiunque Allah vuole guidare, Egli apre il suo petto all'Islam; e chiunque Egli vuole deviare, Egli rende il suo petto chiuso e ristretto." [Al-An'am, 125]

Ibn 'Umar ha riportato che Jibril chiese al Profeta (صلى الله عليه وسلم) cosa fosse l'Iman ed egli rispose: "Credere in Allah, nei Suoi angeli, nei Suoi libri, nell'Ultimo Giorno e in al-Qadr, il bene di esso e il male di esso." Poi Jibril gli disse: "Hai parlato con sincerità."
[hadith sahih - riportato da Muslim nel suo sahih (n° 1) nel Libro della Fede]

E il Profeta (صلى الله عليه وسلم) disse: "Credo in al-Qadr, il bene di esso e il male di esso, il dolce di esso e l'amaro di esso."
[hadith da'if (debole) - riportato da al-Hakim in Ma'arifatu 'Ulootn-il-Hadeeth (n° 31) - è debole a causa del narratore della catena, Yazid ar-Raqashi. Egli è da'if come affermato in At-Tuqrib (7683). An-Nasa'i ha detto che egli è matruk (abbandonato) e Ahmad ha detto che i suoi ahadith devono essere respinti. Vedere Al-Mizan (4/418)]

Una delle suppliche che il Profeta (صلى الله عليه وسلم) insegnò ad Al-Hasan Ibn 'Ali e con la quale egli stesso supplicava durante il Qunut del Witr, era: "E salvami dal male che hai ordinato."
[hadith sahih - riportato da Ahmad (n° 1723), Abu Dawud (n° 1425), At-Tirmidhi (n° 464), An-Nasa'i (3/248) e Ibn Majah (n° 1178). La sua catena è autentica, come è stato affermato dal Shaykh Ahmad Shakir nelle sue note di Sunan At-Tirmidhi]

Noi non usiamo al-Qada' e al-Qadr di Allah come una scusa per noi per l'abbandono del seguire i Suoi comandamenti ed evitare le Sue proibizioni. [1]
Piuttosto siamo obbligati a credere e a conoscere ciò con cui Allah è la prova, attraverso la Sua rivelazione dei Libri e il Suo invio dei Messaggeri.

Allah dice:

"Affinchè l'uomo non abbia scuse contro Allah dopo la venuta dei Messaggeri." [Al-Baqara, 286]

Noi sappiamo che Allah, che sia benedetto ed elevato, non ha ordinato o proibito tranne ciò che è in grado di essere seguito o abbandonato. Egli non ha forzato nessuno a commettere atti di disobbedienza nè Egli ha costretto nessuno ad abbandonare l'obbedienza a Lui.

Allah l'Altissimo dice:

"Allah non ha dato a nessuna anima una responsabilità, tranne che Egli gli abbia dato la capacità (per mettere in atto tale responsabilità)." [Al-Mu'minun, 62]

E Allah dice:

"Quindi temete Allah tanto quanto siete capaci." [At-Taghabun, 16]

E Allah dice:

"In questo Giorno, ogni persona sarà ricompensata per ciò che ha guadagnato. Non vi sarà alcuna ingiustizia (su qualcuno, nel loro giudizio) in quel Giorno." [Al-Ghafir, 17]

Questo indica che ogni servo possiede le azioni e i guadagni. Egli sarà ricompensato per le sue buone azioni con la ricompensa e per le sue cattive azioni con la punizione. Questo accadrà attraverso l'esecuzione (al-Qada') e il decreto (al-Qadr) di Allah.

note

[1] La questione di al-Qadr non è una scusa per un Musulmano per rimanere un peccatore. Di conseguenza, quando ai Musulmani viene detto di smettere di peccare, alcuni di loro dicono: "Allah ha scritto che vado all'Inferno, quindi non importa se commetto peccato oppure no". Questa è un'affermazione falsa, poichè nessuno conosce ciò che Allah ha scritto per qualcuno, a meno che non sia trovato nel Libro di Allah o nella Sunnah del Messaggero (صلى الله عليه وسلم).
Inoltre Allah attribuisce ogni azione al servo che la compie ed Egli la pone come qualcosa che quell'individuo ha guadagnato per se stesso. Allah dice: "In questo Giorno, ogni persona sarà ricompensata per ciò che ha guadagnato. [Al-Ghafir, 17]
Se uno non avesse una scelta nel compiere un'azione, allora Allah non gli avrebbe attribuito un'azione. Così Allah libera Se Stesso dall'azione e ci informa che è qualcosa che uno guadagna per se stesso. Perciò com può egli incolpare la predestinazione di Allah (al-Qadr) per le sue stesse azioni?

[Imam Muwaffiq-ud-Din Abu Muhammad Ibn Qudama Al-Maqdisi (d. 620H) (rahimahullah) - da "Lo splendore della Fede", pagg. 31-34]

martedì 28 aprile 2009

credere nei Libri e nei Messaggeri


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: credere nei Libri e nei Messaggeri significa che dovremmo credere nelle religioni che ci furono prima dell'Ebraismo e del Cristianesimo?

risposta: quello che si intende per Credo nei Libri e nei Messaggeri, è che Allah ha rivelato i libri ai messaggeri affinchè la gente fosse invitata al culto di Allah.

Allah dice:

"In verità, abbiamo inviato i nostri messaggeri con prove evidenti e abbiamo rivelato loro il Libro e la Bilancia così che l'umanità possa esercitare giustizia" [Al-Hadid, 25]

Egli ha menzionato e ha informato su alcuni di essi, mentre non ne ha menzionati molti altri. Dobbiamo quindi credere che Allah ha inviato i messaggeri per chiamare la gente a credere nell'Unicità di Allah ed essere obbedienti a Lui. Dobbiamo credere che i profeti sono stati mandati per dare alla gente buone notizie dell'abbondante benedizione che li attende con Allah se seguono il Retto Sentiero e per avvertirli della punizione di Allah se essi deviano. Crediamo in questo come un principio generale. Crediamo anche, come un principio generale, che Allah ha rivelato i libri ai messaggeri per chiarire la verità. Dobbiamo anche credere nei dettagli su cui Allah, l'Elevato, ci ha informati. Pertanto crediamo che Egli ha mandato Nuh, Hud, Salih, Ibrahim, Lut, Musa, Harun, Dawud, Sulaiman, 'Isa e chiunque altro che Allah ha specificatamente menzionato. Noi crediamo anche in quei libri che Allah ha menzionato in dettaglio come le scritture di Ibrahim e Musa, la Tawrah e l'Ingil e il Zabur, tutto ciò che è stato citato per nome come il Qur'an. Queste sono state menzionate in dettaglio e crediamo in loro.

Per quanto riguarda i nostri obblighi nei confronti dell'azione e delle opere, allora dobbiamo agire in base a ciò che è contenuto specificatamente all'interno della nostro legge rivelata, la legge rivelata a Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam). Questa legge è completa e perfetta e contiene in sé ciò che è vantaggioso per noi dalle leggi rivelate precedentemente. Essa contiene aggiunte a quelle leggi precedenti, cos' come riduzioni per ridurre il peso che era su quelli prima di noi. Perciò la nostra legge rivelata è perfetta e completa. Essa contiene ciò che le precedenti leggi contenevano in benedizione e bontà, e include anhce alcune riduzioni e semplificazioni di certi obblighi, così come include determinate leggi che Allah ha prescritto soltanto per questa comunità. Essa contiene il bene, la benedizione e il beneficio per questa comunità sia nella religione che nelle faccende terrene. Il nostro unico dovere è credere nei Libri e nei Messaggeri, come un principio generale. Che i Messaggeri sono veritieri e sinceri, che hanno trasmesso il messaggio e adempiuto la verità, che hanno comunicato i libri che gli sono stati rivelati e che hanno insegnato alla gente. Dobbiamo anche credere in quei messaggeri e in quei libri che sono tati specificatamente menzionati per nome. Dobbiamo seguire l'elevato Messaggero Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam) che Allah ha scelto per noi, e credere specificatamente in lui. Tutti noi, uomini e donne, ricchi e poveri, governanti e governati, Arabi e non Arabi, dobbiamo seguire la legge rivelata a lui e aderire ad essa ovunque noi siamo e in qualsiasi tempo.

[Shaykh Bin Baz - Al-Aqalliyat Al-Muslima (minoranza Musulmane), pag. 34, fatwa n° 9]

IMPORTANTE: LA LETTURA DELLE RIVELAZIONI PRECEDENTI AL QUR'AN E' FORTEMENTE SCONSIGLIATA.
=> "STUDIARE I LIBRI DELLE ALTRE RELIGIONI" <=

domenica 26 aprile 2009

Conoscenza e Azione


بسم الله الرحمن الرحيم

Ringraziamo Allah, l'Unico libero da tutti i difetti, per averci guidati. E Gli chiediamo di concederci la possibilità di agire su ciò che Egli ci ha dato di conoscenza, poichè invero la bontà non può essere ottenuta se non dal Suo successo e dalla Sua assistenza. Chiunque Allah svia, non vi è nessuno della Sua creazione che possa guidarlo.

Possa Allah mandare le Sue lodi su Muhammad, il capo dei primi e degli ultimi, oltre che dei suoi fratelli tra i profeti e i messaggeri e quelli che seguirono la luce (il Qur'an) che gli venne rivelata fino al Giorno della Ricompensa.

Per procedere:

Ti consiglio, o tu che cerchi la conoscenza, di avere una sincera e pura intenzione nella tua ricerca di conoscenza e che ti eserciti nell'agire su ciò che essa comanda (dall'azione). Questo poichè la conoscenza è un albero e l'azione il suo frutto. E una persona non può mai essere considerata ben informata fino a che non agisce su ciò che conosce.

E' stato anche affermato: "La conoscenza è un genitore e l'azione è la sua prole" e "La conoscenza arriva con l'azione, mentre la narrazione arriva con l'indagine".

Quindi non sentitevi soddisfatti delle azioni fino a che siete carenti nella conoscenza, nè sentitevi soddisfatti della conoscenza fino a che non raggiungete la produzione delle azioni. Piuttosto, unite entrambe le cose, anche se la vostra parte è piccola.

E non vi è nulla di peggiore di uno studioso la cui conoscenza viene abbandonata dalla gente a causa dei suoi modi corrotti, o una persona ignorante la cui ignoranza viene accettata dalla gente a causa di ciò che essi vedono dal suo culto.

Quindi un pò di questa (conoscenza) insieme ad un pò di quella (azione) è ciò che è più probabile vi salvi alla fine, quando Allah dona la Sua misericordia sul Suo servo e completa il Suo favore su di lui. Ma per la pigrizia e la negligenza, l'amore per la facilità e la comodità, la preferenza per la vita facile, il mostrare indifferenza e l'essere inclini allo svago e al relax, allora i risultati di queste caratteristiche sono biasimevoli, detestabili e disastrosi.

La conoscenza porta all'azione, così come l'azione porta alla salvezza. Perciò se l'azione abbandona la conoscenza, allora la conoscenza diventa un peso su colui che la possiede. E noi cerchiamo rifugio in Allah dalla conoscenza che diventa un peso, porta all'umiliazione e diventa una catena al collo di chi la possiede.

Alcune tra le persone sagge ha detto: "La conoscenza è il servo dell'azione" e "L'azione è il principale obiettivo della conoscenza - quindi se non fosse per l'azione, la conoscenza non sarebbe ricercata e se non fosse per la conoscenza, l'azione non sarebbe perseguita. E se io non avessi seguito la verità al posto dell'ignoranza di essa, sarebbe più amata da me che se non l'avessi seguita al di là dell'astensione intenzionale da essa."

Sahl bin Muzahim, che Allah abbia misericordia di lui, ha detto: "La questione è più difficile su uno studioso che quando uno serra il suo pugno. Anche se una persona ignorante non è scusata per la sua ignoranza, uno studioso riceverà anche una punizione più grande se abbandona ciò di cui aveva conoscenza e non agisce su di essa."

Quindi quelli dei nostri Salaf (predecessori) del passato non raggiunsero gli alti livelli che avevano, se non attraverso la sincerità nel Credo, le rette azioni e la totale astinenza dalle affascinanti caratteristiche di questa vita terrena? E le persone sagge, non raggiunsero gli alti livelli di successo (che essi avevano), se non attraverso il duro lavoro nei loro sforzi, l'essere soddisfatti con il minimo sostentamento e il dare via qualsiasi eccesso delle loro provviste ai poveri e ai bisognosi?

Non è colui che raccoglie libri di conoscenza, come colui che raccoglie l'oro e l'argento? Non è colui che ha un'intensa voglia di essi come colui che brama e desidera l'oro e l'argento? Non è colui che è profondamente innamorato di essi come colui che custodisce l'oro e l'argento?

Così come non vi è alcun beneficio nella ricchezza a meno che non sia spesa, allora non vi è alcun beneficio nella conoscenza a meno che non si agisca su di essa e i suoi obblighi vengano adempiuti.

Pertanto, lasciate che ogni individuo esamini se stesso e tragga vantaggio dal suo tempo, poichè in verità il luogo di riposo (questo mondo) è breve, il tempo per la partenza è vicino, la strada è rischiosa, la deviazione da essa è frequente, il pericolo è grande, colui che porta se stesso a credere ha intelletto, Allah l'Altissimo vede e a Lui è il ricorso e il ritorno finale.

"E chiunque fa un atomo di peso di bene, lo vedrà. E chiunque fa un atomo di peso di male, lo vedrà." [Az-Zalzalah, 7-8]

[Imam Abu Bakr Ahmad bin 'Ali Al-Khatib Al-Baghdadi (rahimahullah) - introduzione di "Iqtida-ul-‘Ilm al-‘Amal" (La conoscenza comanda l'azione)(versione con controllo e note di Shaykh Muhammad Nasir-ud-Din Al-Albani)]

sabato 25 aprile 2009

la preghiera viene eseguita dietro i governanti e il Hajj e il Jihad sono effettuati con loro


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Il Hajj e il Jihad devono essere effettuati sotto la sua guida (n.t. del governante). La preghiera di Jumu'ah dietro di loro (ovvero, i cattivi governanti) [1] è permessa, dopo di essa dovrebbero essere pregate sei rak'at, divise in gruppi di due rak'at. Questo è il detto di Ahmad ibn Hanbal. [2]

note

[1] ‘Ubaydullah ibn ‘Adiyy ibn Khiyar riporta: Andai da 'Uthman (radiAllahu 'anhu) mentre era in corso l'assedio e gli dissi: "Tu sei il governante dei Musulmani in generale e vedi cosa ti ha colpito. Noi siamo guidati nella preghiera da un leader dell'insurrezione e temiamo di peccare." Così 'Uthman disse: "La preghiera è la migliore azione che la gente fa, quindi quando la gente commette buone azioni fate il bene con loro. Quando fanno il male, evitate il loro male." Riportato da Al-Bukhari (traduzione inglese 1/376/n° 56)

[2] Abdullah ibn Ahmad ibn Hanbal riporta nel suo Masail (n° 446): Ho chiesto a mio padre quante rak'at dovessi pregare dopo Jumu'ah. Egli disse: "Se desideri, prega sei rak'at in due; questo è ciò che io preferisco, ma se ne preghi quattro non vi è alcun danno."
Abu Dawud riporta nel suo Masail (pag. 59): Ho sentito Ahmad dire: "Riguardo la preghiera dopo Jumu'ah, se uno prega quattro va bene e se uno prega sei va bene."

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 31]


non è ammissibile trascorrere una sola notte pensando di non avere nessun Imam


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Non è quindi ammissibile per nessuno trascorrere una sola notte pensando di non avere nessun Imam su di lui, sia che l'Imaam sia giusto o malvagio.

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 30]

obbedire ai governanti in ciò che Allah ama e con cui è soddisfatto


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Ascoltare ed obbedire ai governanti in ciò che Allah ama e con cui è soddisfatto. Chi diventa Khalifa attraverso il consenso della gente e la loro soddisfazione per lui, è il "Capo dei Credenti" (Amirul-Mu'minin).

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 29]

i migliori Compagni del Messaggero di Allah


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Il meglio di questa Ummah, dopo la scomparsa del suo Profeta, è Abu Bakr e poi 'Umar e poi 'Uthman. Questo è ciò che ci viene riportato da Ibn 'Umar, che disse: "Dicevamo, mentre il Messaggero di Allah era tra di noi: 'Le migliori persone dopo il Messaggero di Allah sono Abu Bakr, poi 'Umar, poi 'Uthman.' Il Profeta ascoltava quello e non lo criticava." [1]
Poi, le migliori persone dopo di loro sono 'Ali, Talha, az-Zubayr, Sa'd ibn Abi Waqqas, Sa'id ibn Zaid, 'Abdur-Rahman ibn 'Awf e Abu 'Ubaida 'Amir ibn al-Jarra. Ognuno di loro era adatto per essere Khalifa. Poi le migliori persone dopo di loro sono il resto dei Compagni del Messaggero di Allah, la prima generazione tra cui è stato mandato, i primi Muhajirin e Ansar, coloro che pregavano verso entrambe le Qiblah; poi le migliori persone dopo di loro sono quelli che accompagnarono il Messaggero di Allah per un giorno, un mese, un anno, o meno o più di questo.
Chiediamo ad Allah di avere misericordia di loro. Citiamo le loro virtù e rimaniamo in silenzio riguardo qualche errore che hanno fatto e non parliamo di uno soltanto di essi se non in maniera favorevole, come il Messaggero di Allah ha detto: "Quando sono menzionati i miei Compagni, allora nascondete." [2]
Sufyan ibn Uyaina [3] ha detto: "Colui che parla una sola parola contro i Compagni del Messaggero di Allah è un innovatore." [4]

note

[1] Questo è riportato da al-Bukhari (5/6/n° 7), Ahmad in Fadailus-Sahaba (n° 570) e as-Sunnah di 'Abdullah ibn Ahmad (pagg. 574-578)

[2] Sahih: riportato da at-Tabarani da Ibn Mas'ud, dal Profeta. Vedi Silsilatul-Ahadith as-Sahihah (n° 34) di Shaykh al-Albani

[3] Shaikhul-Islam, Sufyan ibn 'Uyaina era un Tabi'ut-Tabi'in. E 'nato nel 107H, a Mecca ed è morto nel 198H

[4] Nell'edizione stampata, dopo la frase di Sufyan, si trova: Il Profeta disse: "I miei compagni sono come le stelle; chiunque di essi voi seguiate, sarete guidati." Questa narrazione è una fabbricazione. Fare riferimento a Silsilatul-Ahadith ad-Da'ifah (n° 58) e La descrizione della preghiera del Profeta di Shaykh al-Albani (pagg. 94-96)

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 28]

giovedì 23 aprile 2009

il significato di terrorismo ed estremismo


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: abbiamo spesso sentito parlare di alcuni termini come "terrorismo" ed "estremismo" e tutti parlano di questo (adesso). Pertanto, qual è il criterio corretto a questo proposito - cioè per il significato di questi termini? Oppure, espressa in un'altra maniera, quando una persona diventa un terrorista o un estremista?

risposta: l'estremismo è prendere le concessioni per le quali non vi sono basi o verità. Mentre il terrorismo è trasgredire sulla gente colpendola o uccidendola ingiustamente, senza alcuna prova per giustificare queste azioni; piuttosto (queste azioni) vengono commesse sull'ignoranza e sulla mancanza di conoscenza; essi sono soltanto terroristi che uccidono le persone ingiustamente, senza alcuna prova dalla Shari'ah. In questo modo, essi cambiano lo stato di sicurezza della gente, ed essi causano problemi tra di loro e i loro paesi; quelli sono terroristi.

Per quanto riguarda coloro che comandano il bene e proibiscono il male secondo le proprie capacità, allora quello non è dal terrorismo... Così come per colui che non è in grado di fare questo, egli dovrebbe farlo verbalmente, ad esempio dicendo "O servo di Allah, temi Allah...Non è ammissibile che tu faccia questo...E' obbligatorio per te fare così...". Questo dovrebbe essere fatto con il discorso virtuoso e in una buona maniera, come l'Altissimo ha detto:

ادْعُ إِلِى سَبِيلِ رَبِّكَ بِالْحِكْمَةِ وَالْمَوْعِظَةِ الْحَسَنَةِ وَجَـدِلْهُم بِالَّتِى هِىَ أَحْسَنُ

"Invitate alla strada del vostro Signore con saggezza e bella predica, e discutete con loro nella migliore maniera." [An-Nahl, 125]

Ed Egli, l'Altissimo, ha detto:

فَبِمَا رَحْمَةٍ مِّنَ اللَّهِ لِنتَ لَهُمْ وَلَوْ كُنْتَ فَظّاً غَلِيظَ الْقَلْبِ لاَنْفَضُّواْ مِنْ حَوْلِكَ

"E per la Misericordia di Allah, trattateli con dolcezza. Se fossi stato severo e duro di cuore, essi si sarebbero allontanati da te." [Al-'Imran, 159]

Se egli non è in grado (di farlo), allora dovrebbe odiare il male nel suo cuore e dovrebbe evitare di essere presenti nei luoghi malvagi. Coloro che attaccano o uccidono le persone senza alcuna prova dalla Shari'ah, essi sono i terroristi; coloro che spargono corruzione. Essi sono coloro che diminuiscono la sicurezza e corrompono le società.

Tuttavia, una persona non dovrebbe cambiare questo male con la propria mano, a meno che non abbia l'autorizzazione a farlo da parte delle autorità. In caso contrario egli dovrebbe portare la questione alla loro attenzione, se vede qualcosa di spiacevole e non ha l'autorità per cambiarla; egli dovrebbe sollevare la vicenda alle autorità. Tuttavia, egli dovrebbe consigliarli, chiamarli ad Allah, incoraggiando le persone a fare il bene e dissuadendole dal male...

Possa Allah concedere a tutti noi il successo.

[Shaykh 'Abdul 'Aziz Ibn Abdullah Ibn Baz - tratto da una cassetta dal titolo: "Fatawa al-‘Ulama’ fil-Jihad wal-‘Amaliyat al-Intihariyyah wal-Irhab" (vedi: Muhammad ibn Fahd al-Husayn, Al-Fatawa ash-Shar’iyyah fil-Qadayaa al-‘Asriyyah , Fahrasah Maktabah al-Malik Fahd al-Wataniyyah athna’ an-Nashr , pagg. 77-78]

mercoledì 22 aprile 2009

la Fede è composta dal discorso, dall'azione e dai credo ed essa aumenta e diminuisce


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Avere Fede che l'Iman (la Fede) è composta dal discorso, dall'azione e dai credo. Essa aumenta e diminuisce. Aumenta come Allah vuole e può diminuire fino al punto che non rimane nulla di essa. [1]

note

[1] Al-Lalika'i riporta in Sharh Usul I'tiqad Ahlis-Sunnah (5/958/n°1737), che 'Abd ar-Razzaq (as-San’ani) ha detto: "Ho incontrato settanta Shuyukh, tra essi vi sono Ma'mar, al-Awza'i, ath-Thawri, al-Walid ibn Muhammad al-Qurashi, Yazid ibn as-Sa'ib, Hammad ibn Salamah, Hammad ibn Zayd, Sufyan ibn 'Uyainah, Shu'ayb ibn Harb, Waki' ibn al-Jarrah, Malik ibn Anas, Ibn Abi Layla, Isma'il ibn 'Ayyash, al-Walid ibn Muslim e quelli che non ho nominato, ognuno di essi ha detto: la fede è detto e azione, essa aumenta e diminuisce."

'Abdullah ibn Ahmad riporta in as-Sunnah (n° 612): Mio padre mi ha narrato: Abu Salamah al-Khuza'i ha raccontato a noi, dicendo: "Malik, Sharik, Abu Bakr ibn 'Ayyash, 'Abdul-'Aziz ibn Abi Salamah, Hammad ibn Salamah and Hammad ibn Zayd hanno detto: la Fede è convinzione, dichiarazione e azione."

Al-Lalika'i riporta (5/959/n° 1740) che 'Uqbah ibn 'Alqam ha detto: Ho chiesto ad al-Awza'i riguardo la Fede, può aumentare? Egli ha detto: "Sì, fino a che essa diventa come le montagne." Ho detto, può diminuire? Egli ha detto: "Sì, anche fino a che non rimane nulla di essa."

Tra i versetti citati dagli studiosi come prova per il fatto che la Fede aumenta, sono: aya 173 di Sura al-'Imran, aya 4 di Sura al-Fath e aya 124 di Sura at-Tawba.

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 27]

avere Fede nella discesa di 'Isa ('alayhis salam)


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Avere Fede nella discesa di 'Isa ('alayhis salam), il figlio di Maryam. Egli scenderà, ucciderà il Dajjal, si sposerà e pregherà dietro il leader dei Musulmani -che è dalla famiglia di Muhammad- e morirà e verrà sepolto dai Musulmani. [1]

note

[1] Tutto questo è stabilito negli ahadith autentici e molti di essi sono citati da al-Hafidh Ibn Kathir nel suo tafsir del versetto 159 di sura an-Nisa'. Fare riferimento anche al Sahih al-Bukhari (traduzione inglese vol 4, n° 657-658) e nel Sahih Muslim (traduzione inglese vol 4, n° 6924-7023)

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 26]

avere Fede in al-Masihud-Dajjal


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Avere fede in al-Masihud-Dajjal. [1]

note

[1] Tra i molti ahadith riguardo il Dajjal vi è quello che Al-Bukhari riporta nel suo Sahih (traduzione inglese vol 9, n° 245) da Anas (radiAllahu 'anhu), che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"Nessun Profeta è stato mandato se non per avvertire la sua nazione riguardo il bugiardo con un solo occhio (ovvero il Dajjal). State attenti! Egli è cieco da un occhio, mentre il vostro Signore no. Ci sarà scritto tra i suoi occhi (del Dajjal): kafir."

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 25]

Adam ('alayhis salam) era in Paradiso, ma venne rimosso da lì dopo aver disobbedito ad Allah


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Adam ('alayhis salam) era presente nel Paradiso eterno e creato, ma venne rimosso da lì dopo aver disobbedito ad Allah, il Potente e Maestoso.

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 24]

martedì 21 aprile 2009

Al-Firdaws, la ricompensa per i retti Credenti


بسم الله الرحمن الرحيم

Allah dice:

إِنَّ الَّذِينَ ءَامَنُواْ وَعَمِلُواْ الصَّـلِحَاتِ كَانَتْ لَهُمْ جَنَّـتُ الْفِرْدَوْسِ نُزُلاً - خَـلِدِينَ فِيهَا لاَ يَبْغُونَ عَنْهَا حِوَلاً
"In verità, coloro che credono e compiono le buone azioni, avranno i Giardini di Al-Firdaws per il loro intrattenimento. Dove essi dimoreranno (per sempre). Non avranno alcun desiderio di allontanarsi da lì."

Allah ci parla di questi servi benedetti, coloro che hanno creduto in Allah e nei Sui Messaggeri e hanno accettato come verità ciò che i Messaggeri hanno portato. Egli ci dice che essi avranno i Giardini di Al-Firdaws (Paradiso).
Abu Umama ha detto: "Al-Firdaws è il centro del Paradiso." Qatada ha detto, "Al-Firdaws è una collina in Paradiso e nel suo centro, il meglio di esso."

Questo è stato anche narrato da Samura e attribuito al Profeta:

«الْفِرْدَوْسُ رَبْوَةُ الْجَنَّةِ أَوْسَطُهَا وَأَحْسَنُهَا»

"Al-Firdwas è una collina in Paradiso e nel suo centro, il meglio di esso."

Una simile narrazione è stata narrata da Qatada da Anas bin Malik e attribuito al Profeta. Tutti i precedenti racconti sono stati narrati da Ibn Jarir, che Allah abbia misericordia di lui.

Il seguente è nel Sahih:

«إِذَا سَأَلْتُمُ اللهَ الْجَنَّةَ، فَاسْأَلُوهُ الْفِرْدَوْسَ فَإِنَّهُ أَعْلَى الْجَنَّةِ وَأَوْسَطُ الْجَنَّةِ، وَمِنْهُ تَفَجَّرُ أَنْهَارُ الْجَنَّة»

"Se chiedete ad Allah il Paradiso, allora chiedeteGli Al-Firdaws perchè esso è la parte più alta del Paradiso, nel centro del Paradiso, e da esso nascono i fiumi del Paradiso."

نُزُلاً

"intrattenimento"

significa, offerto a loro come ospitalità.

خَـلِدِينَ فِيهَآ

"Dove essi dimoreranno (per sempre)."

significa, essi rimarranno lì e non lo lasceranno mai.

لاَ يَبْغُونَ عَنْهَا حِوَلاً

"Non avranno alcun desiderio di allontanarsi da lì."

significa, essi non sceglieranno o vorranno mai qualcos'altro. Questo Aya ci dice quanto essi lo amino e desiderino, anche se si potrebbe immaginare che una persona che deve stare in un posto per sempre, si stanchi e si annoi di esso. Ma Allah ci dice che nonostante questo eterno soggiorno, essi non decideranno mai di cambiare o di spostarsi da dove sono.

[dal Tafsir di Ibn Kathir - Sūrat Al-Kahf, ayat 107-108]

lunedì 20 aprile 2009

giudicare tra la gente basandosi sull'Ignoranza


بسم الله الرحمن الرحيم

domanda: qual è la sentenza riguardo colui che giudica tra la gente basandosi sull'ignoranza (ovvero, nonostante non sia qualificato a farlo)?

risposta: colui che giudica tra la gente basandosi sull'ignoranza, allora egli è uno dei giudici che sono tra la gente del Fuoco, come si trova nel hadith autentico (che si trova nel Sunan di at-Tirmidhi, Kitab al-Ahkam; Abu Dawud, Kitab al-Aqdhiyah; Ibn Majah, Kitab al-Ahkam) sull'autorità del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) che disse:

"Ci sono tre (tipi/categorie) di giudici: (di essi) due giudici saranno nel Fuoco e un giudice sarà in Paradiso. Per quanto riguarda i due giudici che saranno nel Fuoco, uno di loro è colui che conosceva la verità e ha giudicato contrariamente ad essa e il secondo è colui che ha giudicato sull'ignoranza. Per quanto riguarda il giudice che sarà in Paradiso, egli è colui che conosceva la verità e ha giudicato in base ad essa."

Quindi egli (colui che ha giudicato tra la gente basandosi sull'ignoranza) è considerato tra la gente del Fuoco. Comunque, noi gli consigliamo di correggere le questioni tra la gente. Ma per quanto riguarda giudicare, allora non è permesso giudicare tranne che dal Libro di Allah e dalla Sunnah del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam).

"Cercano il giudizio (dei giorni) dell'Ignoranza? E chi è meglio di Allah nel giudizio, per un popolo che ha una Fede solida." [Al-Ma'ida, 50]

"O hanno soci (con Allah - falsi dei) che hanno istituito per loro una religione che Allah non ha ordinato?" [Ash-Shura, 21]

"No, per il tuo Signore! Essi non possono avere Fede fino a che non ti facciano (o Muhammad) giudice in tutte le loro dispute, e allora non trovano nelle loro anime nessuna resistenza contro la tua decisione ma piuttosto la accettano con la massima sottomissione." [Sura An-Nisa', 65]

E abbiamo parlato di questa questione nel (capitolo) "La via d'uscita dalla Fitnah, che (speriamo) sia sufficiente (riguardo questo tema), e tutte la Lode è dovuto ad Allah (soltanto).

[Shaykh Muqbil ibn Hadi al-Wadi'i - Ijabatus-Sa'il 'ala Ahammil-Masa'il - domanda 146, pag. 280]

sabato 18 aprile 2009

sui dirottamenti e i sequestri


بسم الله الرحمن الرحيم

"Da quel che è noto a tutti coloro che hanno un minimo di buonsenso, vi è che dirottare gli aeroplani e sequestrare i bambini e cose simili sono crimini estremamente grandi, in tutto il mondo. I loro cattivi effetti sono in lungo e in largo, a causa del grande danno e disagio causato agli innocenti; l'effetto totale di cui nessuno può capire, tranne Allah.

Allo stesso modo, da quel che è noto, vi è che questi crimini non sono specifici di un determinato paese al di sopra di un altro paese, né di alcun gruppo specifico al di sopra di un altro gruppo, ma abbracciano il mondo intero.

Non vi è alcun dubbio riguardo gli effetti di questi crimini; perciò è obbligatorio per i governi e quelli responsabili tra di loro, gli studiosi e altri che loro, offrire grande interesse a queste questioni e darsi da fare il più possibile per terminare questo male."

[Shaykh Ibn Baz - Kayfa Nu'alij Waqi'una al-Alim, pagg. 108-109]


domanda: ci sono alcune persone che dirottano un aereo o una nave e fanno in modo di applicare pressione sul paese in cui l'aereo o la nave è diretta. E 'possibile che minacciano di uccidere i passeggeri e, in alcuni casi, effettivamente uccidono alcuni di essi fino a quando le loro richieste siano soddisfatte. Qual è, dunque, la sentenza in merito a tali azioni, tanto più che tali azioni terrorizzano i passeggeri?

risposta: è (responsabilità) su ogni paese fornire sufficiente sicurezza per impedire a simili ribelli di prendere in consegna (aerei o navi). Ed è sui rispettivi paesi fornire ogni linea aerea di sicurezza (mentre sono sulla loro terra) che sia sufficiente a resistere a qualsiasi tentativo di dirottamento da parte degli aggressori; così come dovrebbero coordinare una completa ispezione dei passeggeri prima del loro imbarco. Quindi, non dovrebbero permettere a nessuno di procedere (a bordo) fino a che abbiano accertato che nessuno sia in possesso di armi, anche se fosse (un pezzo di) metallo (una sbarra o simile). In aggiunta a questo, alcune bande costringono l'aereo a deviare verso un'altra destinazione, quindi se ci fosse (tra l'equipaggio o i passeggeri) qualcuno con una preparazione fisica sufficiente a sopraffarli, allora il piano dei ribelli sarebbe distrutto.

Perciò non vi è alcun dubbio che il dirottamento sia un errore, un'ignoranza e una menzogna. Inoltre è una trasgressione oltre i limiti, che causa terrore ai passeggeri e li minaccia con ciò su cui essi non hanno alcun potere di agire. E Allah lo sa meglio.

[Shaykh Ibn Jibrin - Kayfa Nu'alij Waqi'una al-Alim, pag. 113]

il Jihad è reso obbligatorio


بسم الله الرحمن الرحيم

Allah dice:

كُتِبَ عَلَيْكُمُ الْقِتَالُ وَهُوَ كُرْهٌ لَّكُمْ وَعَسَى أَن تَكْرَهُواْ شَيْئًا وَهُوَ خَيْرٌ لَّكُمْ وَعَسَى أَن تُحِبُّواْ شَيْئًا وَهُوَ شَرٌّ لَّكُمْ وَاللَّهُ يَعْلَمُ وَأَنتُمْ لاَ تَعْلَمُونَ

"Il combattimento è ordinato per voi (Musulmani) anche se non lo gradite, e può essere che detestiate una cosa che è bene per voi e desideriate una cosa che è male per voi. Allah sa ma voi non sapete."

In questo Aya, Allah ha reso obbligatorio per i Musulmani combattere nel Jihad contro il male del nemico che trasgredisce contro l'Islam. Az-Zuhri ha detto, "Il Jihad è richiesto da ogni persona, sia che si unisca effettivamente alla lotta sia che rimanga dietro. Chiunque rimanga dietro è richiesto per dare supporto, se il supporto è giustificato; per fornire aiuto, se l'aiuto è necessario; per marciare avanti, se gli viene ordinato di farlo. Se non ne ha bisogno, allora rimane indietro."

E' riportato nel Sahih:

«مَنْ مَاتَ وَلَمْ يَغْزُ وَلَمْ يُحَدِّثْ نَفْسَهُ بِالْغَزْوِ، مَاتَ مِيتَةً جَاهِلِيَّــة»

"Chi muore senza aver combattuto (ovvero nella causa di Allah), nè ha pensato sinceramente di combattere, morirà una morte della Jahiliyyah (l'era pre-Islamica dell'ignoranza)."

Nel giorno di Al-Fath (quando conquistò Makka) il Profeta disse:

«لَا هِجْرَةَ بَعْدَ الْفَتْحِ وَلكِنْ جِهَادٌ وَنِيَّةٌ، وَإِذَا اسْتُنْفِرْتُمْ فَانْفِرُوا»

"Non c'è Hijra (migrazione da Makka ad Al-Madina) dopo la vittoria, ma soltanto il Jihad e la buona intenzione. Se vi venisse richiesto di marciare avanti, allora marciate avanti."

L'affermazione di Allah:

وَهُوَ كُرْهٌ لَّكُمْ

"...anche se non lo gradite"

significa, "Il combattimento è difficile e duro nei vostri cuori". In verità combattere è come il Aya lo descrive, esso comprende l'essere uccisi, feriti, lottando contro i nemici e sopportando la difficoltà del viaggio.

Allah poi ha detto:

وَعَسَى أَن تَكْرَهُواْ شَيْئًا وَهُوَ خَيْرٌ لَّكُمْ

"...e può essere che detestiate una cosa che è bene per voi"

significa, il combattimento è seguito dalla vittoria, il dominio sul nemico, l'acquisizione delle loro terre, il denaro e la prole.

Allah continua:

وَعَسَى أَن تُحِبُّواْ شَيْئًا وَهُوَ شَرٌّ لَّكُمْ

"...e che desideriate una cosa che è male per voi"

Questo Aya è generale nel significato. Per cui, uno potrebbe ambire a qualcosa mentre in realtà questa cosa non è buona o benefica per lui, come astenersi dal partecipare al Jihad, poichè esso potrebbe portare il nemico alla ripresa della terra e del governo.

Poi, Allah ha detto:

وَاللَّهُ يَعْلَمُ وَأَنتُمْ لاَ تَعْلَمُونَ

"Allah sa, ma voi non sapete"

significa, Egli ha migliore conoscenza di voi di come le cose torneranno ad essere alla fine e di cosa vi porti beneficio in questa vita terrena e nell'Altra. Pertanto, obbedite a Lui e seguite i Suoi comandi, così che possiate acquisire la vera guida.

[dal Tafsir di Ibn Kathir - Sūrat Al-Baqara, aya 216]

giovedì 16 aprile 2009

seguire i Salaf as-Salih


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam al-Awza'i [d.157H] (rahimahullah) ha detto: "Limitatevi pazientemente alla Sunnah e fermatevi dove la gente si è fermata, dite ciò che essi dicevano ed evitate ciò che essi evitavano. Prendete il sentiero dei vostri Salaf as-Salih (i Pii Predecessori, i Compagni del Messaggero, la generazione successiva e la seguente generazione che vennero e aderirono a ciò su cui erano i Compagni nel Credo, nella conoscenza, nell'azione), poichè in verità ciò che era sufficiente per loro è sufficiente per voi."
[Ash-Shari'ah (p.58) di al-Ajurri]

Imam Ahmad bin Hanbal [d.241H] (rahimahullah) ha detto: "I fondamentali della Sunnah con noi sono: aggrapparsi a ciò su cui erano i Compagni del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam), prendere loro come nostro esempio da seguire, evitare le innovazioni poichè ogni innovazione è uno sviamento."
[Usul as-Sunnah (p.5)]

Imam al-Asbahani [d.535H] (rahimahullah) ha detto: "Il segno di Ahlus-Sunnah è che essi seguono i Salaf as-Salih e abbandonano tutto ciò che è innovato e introdotto di nuovo nel Din."
[Al-Hujjah fi Bayanil-Mahajjah (1/364)]

Imam As-Sam'ani [d.562H] (rahimahullah) ha detto: "As-Salafi: questa è un'ascrizione ai Salaf e al seguire i loro modi, in ciò che è collegato a loro."
Ibn al-Kathir [d.630H] ha detto in al-Lubab fi Tahdhibul-Insab (2/162), commentando la precedente affermazione di As-Sam'ani: "E un gruppo era conosciuto da questa ascrizione." Quindi il significato è: il termine Salafi e la sua ascrizione a loro, era una materia conosciuta al tempo di Imam As-Sam'ani o prima di lui.
[al-Insab (3/273)]

Imam Ahmad bin Taymiyah [d.728H] (rahimahullah) ha detto: "Non vi è alcun difetto nel diffondere la madhab (modo) dei Salaf e ascriversi ad esso, piuttosto è obbligatorio accettare questo, secondo accordo. In verità, la madhab dei Salaf altro non è che la verità."
[Majmu'ul - Fatawa 4/149)]

Imam Adh-Dhahabi [d.748H] (rahimahullah) ha detto: "E 'autenticamente collegato da ad-Daraqutni che ha detto: Non vi è nulla di più disprezzato da me, che 'ilmul-kalam (discorso innovato e retorica). Io dico: nessuna persona dovrebbe mai entrare in 'ilmul-kalam, nè argomentare. Piuttosto, egli dovrebbe essere un Salafi (uno che segue i Salaf)."
[Siyar A'lamun-Nubala (16/457)]

A Imam Abdul Aziz bin Abdullah bin Baz [d.1420H] (rahimahullah) è stato chiesto: "Che cosa dice di quelli che chiamano se stessi 'as-Salafi' e 'al-Athari', è questo un termine di apprezzamento?" Egli ha risposto: "Se egli è sincero nel dire che è Athari o Salafi, allora non vi è alcun problema. Questo è come i Salaf dicevano, 'Così e così è Salafi o così e così è Athari'. Questo è un termine di apprezzamento dal quale non vi è alcuna perdita, piuttosto è un termine di apprezzamento che è obbligatorio."
[dalla lezione: Haqqul Muslim 1/6/1413H in Ta’if]

Imam Muhammad Nasir-Uddin al-Albani [d.1420H] (rahimahullah) ha detto: "Comunque, vi sono alcuni che sostengono la conoscenza che nega questa ascrizione, affermando che essa non ha alcun fondamento, dicendo: 'Non è ammissibile per me dire: sto seguendo i Salaf as-Salih in ciò su cui erano nel 'aqidah, nel culto e nelle maniere!' E non vi è alcun dubbio che negazioni di questo tipo -se questo è ciò che intendono- implicano che egli si stia dissociando dal corretto Islam su cui erano i Salaf as-Salih... Pertanto non è ammissibile per un Musulmano dissociarsi dall'ascriversi ai Salaf as-Salih. Tuttavia, se egli si è liberato da qualsiasi altra nisbah (ascrizione), allora nessuno della gente della conoscenza potrebbe accusarlo di miscredenza o di peccato. Tuttavia, colui che si rifiuta di chiamarsi con questo nome Salafi, allora bisognerebbe vedere se egli si ascrive ad una particolare madhab - che sia in materia di 'aqidah o di fiqh? Così, forse, egli chiama se stesso un Ash'ari o un Mataridi o egli può essere dagli Ahlul-Hadith o un Hanafi, Maliki, Shafi'i o Hanbali in quelle materie in cui entra il termine Ahlus-Sunnah wal-Jama'ah. Nonostante il fatto che colui si ascrive alla madhab Ash'ari o alle quattro note madhahib, allora egli ha ascritto se stesso a coloro che non sono protetti dal commettere errori come individui -anche se tra loro ci sono Studiosi che raggiungono ciò che è corretto. Quindi perchè! O, perchè essi non rifiutano questo tipo di ascrizione agli individui che non sono protetti dagli errori? Comunque, per colui che si ascrive ai Salaf as-Salih collettivamente - allora egli si ascrive a ciò che è protetto dagli errori."
[Al-Asalah Magazine (n° 9/p87)]

da AbdurRahman.org

mercoledì 15 aprile 2009

la Benedizione del discorso e dell'espressione


بسم الله الرحمن الرحيم

Le benedizioni che Allah ha concesso ai Suoi servi, non possono essere enumerate. Una delle più grandi di queste benedizioni è la capacità dell'uomo di parlare e di esprimersi chiaramente agli altri; (dandoci la capacità) di dire cosa è giusto e (la capacità) di comandare il bene e proibire il male. Chiunque non ha la capacità di parlare, non è quindi in grado di fare queste cose e non può esprimersi agli altri tranne attraverso il linguaggio dei segni o attraverso la scrittura, se ne è in grado. Allah l'Eccelso e il Maestoso dice:

"E Allah vi propone l'esempio di due uomini, uno di essi non è in grado di parlare e non ha potere su nulla, ed egli è un peso per il suo padrone, in qualsiasi modo egli lo diriga, non porta alcun bene. Un tale uomo è uguale ad uno che comanda giustizia ed è lui stesso sul Retto Sentiero?" [An-Nahl, 76]

E 'stato detto che questo versetto è un esempio che Allah ha posto per fare un confronto/contrasto tra Se Stesso e gli idoli (ovvero: uno che non è in grado di parlare e non ha potere su nulla, rappresenta l'idolo mentre Colui Che comanda con giustizia, è Allah l'Altissimo). Imam Al-Qurtubi ha detto che è stato raccontato sull'autorità di Ibn Abbas (radiAllahu 'anhuma) con una buona catena di narratori, che il significato di questo versetto è un esempio che Allah ha posto per fare un confronto/contrasto tra un miscredente ed un credente (ovvero: colui che non è in grado di parlare, è un miscredente mentre colui che comanda giustizia è un credente). (In ogni caso) questo versetto è una chiara prova della carenza del servo che non è in grado di parlare e di esprimersi e quindi non è di alcun beneficio al suo padrone, non importa in che modo egli lo diriga. Allah l'Eccelso e il Maestoso dice:

"Allora, per il Signore del cielo e della terra, è la verità (ovvero: ciò che vi è stato promesso dalla Resurrezione nell'Altra Vita e il ricevere la ricompensa o la punizione per le buone o cattive azioni), come è la verità che voi potete parlare." [Adh-Dhariyat, 23]

In questo versetto Allah ha giurato su Se Stesso che la Resurrezione nell'Altra Vita e il ricevere la ricompensa o la punizione per le buone o cattive azioni è una realtà, così come la capacità di parlare è una realtà per coloro che sono stati indirizzati da questo versetto. E in questo versetto vi è un riferimento lodevole alla capacità di parlare. Allah, il Glorificato, ha anche detto:

"Egli ha creato l'uomo. Gli ha insegnato il discorso eloquente." [Ar-Rahman, 3-4]

Al-Hasan (Al-Basri) ha spiegato la parola (البيان) "Al-Bayan" che significa: discorso. E in questo versetto vi è un altro riferimento lodevole alla capacità di parlare con cui l'uomo è in grado di esprimersi. Allah l'Altissimo dice anche:

"Non abbiamo fatto per lui un paio di occhi e una lingua e un paio di labbra?" [Al-Balad, 8-9]

Imam Ibn Kathir (rahimahullah) ha detto nella sua spiegazione di questo versetto:
- "Non abbiamo fatto per lui un paio di occhi": in modo che egli possa vedere con essi
- "E una lingua": in modo che egli possa usarla per parlare ed esprimere ciò che è dentro di lui
- "E un paio di labbra": per aiutarlo a parlare e per aiutarlo a mangiare, e come abbellimento per il suo volto e la bocca

Ed è noto che questa benedizione può soltanto essere considerata una reale benedizione, se la capacità di parlare viene usata per ciò che è buono! Tuttavia se viene (semplicemente) usata per il male, allora essa contiene soltanto cattive conseguenze per il suo possessore, e per lui sarebbe meglio non avesse la benedizione della capacità di parlare!

[Shaykh Abdul-Muhsin al-'Abbad - da "Rifqan Ahlis Sunnah Bi Ahlis Sunnah"]

martedì 14 aprile 2009

avere Fede che il Paradiso e il Fuoco sono veri ed entrambi sono già creati


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Avere Fede che il Paradiso è vero e reale e che il Fuoco è vero e reale e che entrambi sono già creati. [1] Il Paradiso è nel settimo cielo. Il suo tetto è il Trono. Il Fuoco è sotto la settima e più bassa terra. Essi sono entrambi creati. Allah l'Altissimo conosce il numero degli abitanti del Paradiso e coloro che vi entreranno e il numero di coloro che sono gli abitanti del Fuoco e di coloro che vi entreranno. Nessuno di essi avrà mai fine; entrambi dureranno insieme ad Allah sempre e per sempre.

note

[1] Il hadith del Isra e Mi'raj l'esistenza presente del Paradiso e del Fuoco. Si trova nel Sahih Al-Bukhari (traduzione inglese vol 5, n° 227) e nel Sahih Muslim (traduzione inglese vol 1, n° 309-322). Raf'ul-Astar di al-Amir as-San'ani è un eccellente libro, una risposta a coloro che affermano che il Fuoco arriverà alla fine.

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 23]

avere Fede nei Profeti e negli Angeli


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Avere Fede nei Profeti e negli Angeli. [1]

note

[1] Allah l'Altissimo dice:

"Il Messaggero crede in ciò che gli è stato rivelato dal suo Signore, come fanno i credenti. Ognuno (di loro ) crede in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e nei Suoi Messaggeri. (Essi dicono): Non facciamo nessuna distinzione tra uno e un altro dei Suoi Messaggeri." [Al-Baqara, 285]

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 22]

avere Fede nel Ponte sopra l'Inferno


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Avere Fede nel Ponte sopra l'Inferno. Il Ponte afferra chiunque Allah voglia, permette il passaggio a chiunque Allah voglia e causa la caduta nell'Inferno di chiunque Allah voglia. La gente viene preceduta dalla luce a seconda del loro livello di Fede.[1]

note

[1] Allah l'Altissimo dice:

"Non vi è nessuno di voi che non passi su di esso (Inferno); questo è, presso il vostro Signore, un decreto che deve essere compiuto; ma salveremo coloro che temevano Allah ed erano obbedienti a Lui e lasceremo dentro i peccatori, (umiliati) in ginocchio." [Maryam, 71-72]

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 21]

lunedì 13 aprile 2009

avere Fede nell'intercessione del Messaggero di Allah


بسم الله الرحمن الرحيم

Imam Al-Barbahari (rahimahullah) ha detto:

Avere fede nell'intercessione (Shafa'ah) del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) nel Giorno della Resurrezione per quelli colpevoli di peccati, quelli sul ponte, per fare in modo che escano dal Fuoco. Vi è intercessione per ogni Profeta, anche per i loro seguaci molto veri e sinceri, i martiri e i pii. Dopo di ciò, Allah dona la sua grazia in abbondanza su coloro che Egli vuole e la gente viene estratta dal Fuoco, dopo essere stata bruciata e ridotta a carbone. [1]

note

[1] Il lungo hadith dell'intercessione è riportato da Al-Bukhari (traduzione inglese vol 6, n° 236) e Muslim (traduzione inglese vol 1, pagg. 122-135)

Riguardo i tipi di intercessione, Shaikh Abdul-Aziz ibn Baz (rahimahullah) dice, nelle sue note a "al-Aqidah al-Wasitiyyah" (pag. 73): "Le diverse intercessioni che accadranno nel Giorno della Resurrezione sono sei e sono note dalle prove della Shari'ah. Tra di esse, tre sono particolari per il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam). I sei tipi sono:
1) La maggiore intercessione, che è per il giudizio per cominciare per quelli riuniti per esso
2) L'intercessione per la gente del Paradiso, per entrarvi
3) La sua intercessione per la punizione che venga alleggerita per suo zio, Abu Talib, in modo che egli sia posto in una parte poco profonda del Fuoco dell'Inferno. Questa forma di intercessione è particolare per il Profeta, per suo zio Abu Talib. Per gli altri miscredenti, non vi è intercessione per loro. Egli l'Altissimo ha detto: "Quindi nessuna intercessione degli intercessori sarà di alcuna utilità per loro." [Al-Mudathir, 48]
4) L'intercessione per alcuni di coloro che meritano il Fuoco, per non entrarvi
5) L'intercessione per coloro che entrano nel Fuoco, per uscirvi
6) La sua intercessione per elevare i ranghi della gente del Paradiso. Quest'ultima intercessione è generale per il Profeta e per gli altri Profeti, i giusti, gli angeli e per i bambini Musulmani che sono morti mentre erano giovani.

Ognuna di queste è soltanto per la gente che era sul Tawhid. Per quanto riguarda i peccatori della gente del Tawhid che entrano nel Fuoco, essi non vi rimarranno ma saranno portati fuori dopo essere stati purificati. E' stabilito nel Sahih dal Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) che i peccatori moriranno in esso e poi verranno portati fuori come carbone. Poi verranno fatti germogliare (in Paradiso) come germogli sulle sponde del fiume.

[Imam Al-Barbahari - Kitab Sharh us-Sunnah, punto 20]

sabato 11 aprile 2009

gentilezza e dolcezza


بسم الله الرحمن الرحيم

Allah ha descritto il Suo Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam) come avere un livello molto elevato di carattere, dicendo:

"E in verità tu (o Muhammad) sei su un elevato (livello di) carattere." [Al-Qalam, 4]
Allah ha inoltre descritto Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam) come gentile e garbato, dicendo:

"E per la misericordia di Allah, li tratti con gentilezza. E se tu fossi stato severo e duro di cuore, essi sarebbero scappati da te..." [Al-'Imran, 159]

E Allah ha anche descritto il Profeta Muhammad (sallAllahu 'alayhi wa sallam) come misericordioso e compassionevole con i credenti, dicendo:

"In verità è venuto a voi un Messaggero tra di voi. Lo addolora che voi riceviate qualche torto o difficoltà. Egli è apprensivo su di voi; per i credenti egli è pieno di pietà, gentile e misericordioso." [At-Tawba, 128]

Altrettanto il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci comandava di essere gentili e ci incoraggiava a farlo, dicendo:

"Facilitate le cose per la gente (trattate la gente nella maniera più accomodante) e non rendete le cose difficili per loro, e date loro la lieta novella e lasciate che non abbiano avversione (ovvero, fare in modo che la gente odi le buone azioni)." [1]

E in un'altra versione dello stesso hadith, il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"Date la lieta novella (alla gente); non create (nelle loro menti) avversione (verso la religione); mostrate loro indulgenza e non siate duri con loro." [2]

In un altro hadith è narrato da Imam Al-Bukhari sull'autorità di Abu Hurayra (radiAllahu 'anhu) che ha detto che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse ai suoi Compagni nella storia dell'arabo del deserto che urinò nella Masjid:

"Lasciatelo e versate un secchio di acqua o un bicchiere di acqua sul posto in cui ha urinato. In verità voi siete stati mandati per rendere le cose facili e non renderle difficili." [3]

E in un altro hadith narrato da Imam Al-Bukhari sull'autorità di 'Aisha (radiAllahu 'anha) che ha detto che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse:

"...O 'Aisha! Allah è gentile e ama che uno sia gentile e indulgente in tutte le questioni." [4]

E in un altro hadith narrato da Imam Muslim sull'autorità di 'Aisha (radiAllahu 'anha) che ha detto che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse:

"Aisha, in verità Allah è gentile e ama la gentilezza e conferisce sulla gentilezza ciò che non conferisce sulla severità, e non conferisce su null'altro oltre ad essa (la gentilezza)." [5]

E in un altro hadith narrato da Imam Muslim sull'autorità di 'Aisha (radiAllahu 'anha) che ha detto che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse:

"La gentilezza non deve trovarsi in qualcosa, ma essa aggiunge alla sua bellezza e non è allontanata da qualcosa, ma la rende incompleta." [6]

E in un altro hadith è narrato da Imam Muslim sull'autorità di Jarir (radiAllahu 'anhu) che ha detto che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse:

"Colui che è privo della gentilezza (sentimenti dolci) è certamente privo di bene." [7]

E Allah ha comandato ai due nobili Profeti, Musa e Harun ('alayhis salam), di parlare a Fir’awn con gentilezza e dolcezza:

"Andate, entrambi voi, da Fir'awn, in verità egli ha trasgredito (tutti i limiti di miscredenza e disobbedienza). E parlate a lui (Fir'awn) gentilmente, forse può accettare il monito o temere Allah." [Ta-Ha, 44]

E Allah ha descritto i Nobili Compagni come compassionevoli e misericordiosi gli uni con gli altri, dicendo:

"Muhammad è il Messaggero di Allah. E coloro che sono con lui, sono severi contro i miscredenti e misericoridosi tra loro." [Al-Fath, 29]

[1] Sahih Al-Bukhari (traduzione inglese vol.8, pag.92). Sahih Muslim (traduzione inglese vol.3, pag.944) dal hadith di Anas
[2] Sahih Muslim (trad.ingl. vol.3, pag.944)
[3] Sahih Al-Bukhari (trad.ingl. vol.1, pag.149)
[4] Sahih Al-Bukhari (trad.ingl. vol.8, pag.33)
[5] Sahih Muslim (trad.ingl. vol.4, pag.1370)
[6] Sahih Muslim (trad.ingl. vol.4, pag.1370)
[7] Sahih Muslim (trad.ingl. vol.4, pag.1370)

[Shaykh Abdul-Muhsin al-'Abbad - da "Rifqan Ahlis Sunnah Bi Ahlis Sunnah"]

venerdì 10 aprile 2009

sull'umiltà dei Salaf


بسم الله الرحمن الرحيم

Da 'Abdullah Ibn Mas'ud (radiAllahu 'anhu) che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) supplicava: "O Allah, chiedo a Te la guida, la devozione, la sicurezza e il benessere e la soddisfazione e la sufficienza." [Allahumma inni as’alukal-huda wat-tuqa wal-'afafa wal-ghina] [1]

Imam as-Sa'di (d.1376H) (rahimahullah) ha detto: "Questa du'a (supplica) è la più completa e utile du'a, poiché si tratta di chiedere ad Allah il benessere sia per quanto riguarda la religione che il mondo. Quindi al-huda (guida) è la benefica conoscenza, e anche at-tuqa (ovvero taqwa) sono le rette azioni e ciò che Allah e il Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) hanno proibito; e questo è chiedere la correttezza e il benessere della Religione di una persona. Poichè invero la Religione comprende la conoscenza benefica e il riconoscimento della verità -che è la guida- e il rimanere saldi sull'obbedienza ad Allah e al Suo Messaggero (sallAllahu 'alayhi wa sallam) - e questa è la devozione.

E al-'afafa (benessere e sicurezza) e al-ghina (appagamento e sufficienza) comprende l'essere salvi dai danni della creazione e che il cuore non sia attaccato a loro. E questo comprende anche accontentarsi con Allah e ciò che Egli offre e cercare qualsiasi cosa che faccia in modo che il cuore sia soddisfatto di Lui. Quindi, con questo la felicità in questa vita terrena è completa e il cuore gusta la vera dolcezza e gioia - e questa è una buona vita. Perciò a chiunque siano concesse le disposizioni di guida, devozione e benessere ha certamente realizzato la vera felicità e ha acquisito tutto ciò che potrebbe eventualmente essere cercato dopo, oltre ad essere salvato da tutto ciò che è terribile e spaventoso." [2]

Imam Adh-Dhahabi (d.748H) (rahimahullah) ha detto: "Chiunque cerca la conoscenza per le azioni, allora la sua conoscenza lo rende umile e timorato e fa sì che egli pianga per le sue carenze. Ma chiunque cerca la conoscenza soltanto per l'amore di insegnare e dare verdetti - per vantarsi o per mostrarsi, diventa sciocco e arrogante e guarda con disprezzo la gente e viene distrutto dall'orgoglio e la gente lo detesta.
"In verità ha successo chi purifica la sua anima e fallisce chi la corrompe." [Ash-Shams, 9-10]
Significa che è corrotta con il peccato e la disobbedienza." [3]

Al-Qadi 'Iyadh (d.595H) (rahimahullah) riferisce: "Mus'ab Ibn 'Abdullah ha detto: Quando Imam Malik (d.179H) ricordava il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam), il suo colore cambiava ed egli diventava magro e quelli che erano nella sua riunione, si sentivano disturbati. Così un giorno gli fu chiesto riguardo questo ed egli disse: "Se voi aveste visto ciò che ho visto io, non avreste rifiutato ciò che avevate visto. Io ho visto Muhammad Ibnul-Munkadir (d.130H) -ed egli era il leader dei recitatori- che non gli fu mai chiesto riguardo un hadith tranne che egli piangesse, fino a quando avevamo pietà di lui. E ho visto Ja'far Ibn Muhammad (d.148H) che era solito ridere molto. Eppure ogni volta che il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) gli veniva menzionato, egli tornava pallido. Non l'ho mai visto raccontare un hadith del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam), se non in uno stato di purificazione. E quando i tempi si sono corrotti, non l'ho mai visto tranne che in una di queste condizioni: in preghiera, nell'osservare il silenzio o nel recitare il Qur'an. Egli non ha mai emesso una parola che non avesse significato ed egli era uno degli studiosi e dei credenti che aveva un grande timore di Allah. Ogni volta che 'Abdur-Rahman Ibnul-Qasim (d.126H) menzionava il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) egli diventava pallido come se il sangue colasse dal suo viso e la sua lingua si seccasse per rispetto del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam). Andai da Amir Ibn 'Abdullah Ibnuz-Zubayr (d.123H) ed ogni qualvolta il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) gli veniva menzionato, egli piangeva così tanto fino a che non fosse più in grado di piangere. Ho visto az-Zuhri (d. 124H) -ed egli era tra le persone più gentili e vicine a loro- che quando il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) gli veniva menzionato, egli non era in grado di riconoscerti e nè era in grado di riconoscere se stesso. Mi recai da Safwan Ibn Sulaym (d.132H) -ed egli era uno degli studiosi e credenti Mujtahid- che ogni volta che menzionava il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) egli piangeva e non smetteva di piangere, al punto che la gente doveva alzarsi e lasciarlo." [4]

[1] Riportato da Muslim (n° 2721)
[2] Bahjatul Qulubul Abrar (p. 198)
[3] Siyar A'alamun Nubala (18/192)
[4] Riportato da Ibn Taymiyyah in Kitabul-Wasilah (p. 92)

preparato da troid.org

lunedì 6 aprile 2009

comunicazione


بسم الله الرحمن الرحيم

As salamu aleikum wa rahmatuLlahi wa barakatuhu.

Volevo comunicare che, insha Allah, il blog rimarrà fermo alcuni giorni.

Nel frattempo potete rileggere i testi già presenti, servendovi della ricerca interna oppure attarverso le etichette per argomento.

Con la preghiera di tornare al più presto e in piena salute, insha Allah, porgo a tutti un saluto di pace.

As salamu aleikum wa rahmatuLlahi wa barakatuhu.

domenica 5 aprile 2009

Ahadith sulle donne che si recano in Moschea


بسم الله الرحمن الرحيم

[1] Capitolo: "Le donne che si recano in Masjid"
Da Zaynab ath-Thaqafiyyah (radiAllahu 'anha) che ha detto: Il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ci ha detto: "Se una di voi frequenta la Moschea, allora non tocchi il profumo."
[Mukhtasar Sahih Muslim di Shaykh al-Albani (n. 245)]

[2] "Se una delle vostre donne chiede il permesso per andare in Moschea, allora non proibiteglielo."
[Narrato da Ibn 'Umar (radiAllahu 'anhu). Riportato da al-Bukhari, Muslim, Ahmad e an-Nasa'i]
Shaykh al-Albani lo
cita in Ghayatul-Maram (n. 201)
Egli lo dichiara autentico in Sahihul-Jami' (n. 319)

[3] "Se una di voi partecipa al 'Isha, allora non tocchi il profumo."
[Narrato da Zaynab at-Thaqafiyyah. Riportato da Muslim, Ahmad e an-Nasa'i]
Shaykh al-Albani lo cita in Silsilatul-Ahadithus-Sahihah (n. 1093)
Egli lo dichiara autentico in Sahihul-Jami' (n. 634)
Si noti che qui il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha usato il termine 'Isha. Ciò è dovuto al fatto che le donne a quel tempo solitamente frequentavano la Moschea di notte e al buio, come è riportato da 'Umar (radiAllahu 'anhu) in Sahihul-Bukhari sotto il capitolo del lasciare andare le donne in Moschea di notte al buio.
Imam al-Bukhari qui ha volutamente usato la parola buio (ghalas), poichè le donne non venivano viste dagli uomini al buio ed esse lasciavano prima gli uomini. Esse erano solite entrare ed uscire dalla Moschea -in accordo ad una narrazione di 'Aisha- "inosservate".

[4] Capitolo: "La proibizione per le donne di andare in Moschea"
Da 'Amra bint 'Abdur-Rahman (radiAllahu 'anha) che ha sentito 'Aisha (radiAllahu 'anha) la moglie del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) dire: "Se il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) avesse visto quello che è stato innovato (ahdatha) dalle donne, avrebbe vietato loro (li man'a hunnaa) la Moschea, come era vietata alle donne dei Figli di Isra'il." Egli disse: "Perciò ho detto ad 'Amra: Alle donne dei Figli di Isra'il era vietata la Moschea?" Lei ha detto: "Sì."
[Mukhtasar Sahih Muslim di Shaykh al-Albani (n. 264)]
Questo è anche riportato nel Muwatta' di Imam Malik sotto il titolo del capitolo "Le donne che si recano in Moschea". Le altre dichiarazioni qui riportate sono venute da Yahya Ibn Sa'id e 'Umar (radiAllahu anhuma).
Inoltre è interessante notare che Imam Muslim usava i suoi titoli dei capitoli come sentenze. Il hadith sopra è riportato da lui sotto il titolo "La proibizione per le donne di andare in Moschea", perciò si può dire che egli era contro le donne che si recano in Moschea a causa di ciò che esse inventarono dopo il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam). Tra le sue prove per questa fatwa, vi è il hadith citato sopra.

preparato da troid.org


il Jihad delle donne


بسم الله الرحمن الرحيم

Il jihad contro i kuffar attraverso il combattimento non è obbligatorio per le donne, ma esse devono fare il jihad chiamando gli altri alla verità (da'wah) e insegnando loro l'Islam, entro i limiti in cui siano protette e indossino vestiti che coprano la loro 'awrah. Esse non devono mischiarsi con uomini non mahram o parlare a bassa voce o rimanere sole con uomini non mahram.

Allah ha detto riguardo le mogli del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam):

"E ricordate (o membri della famiglia del Profeta, le Grazie del vostro Signore), ciò che viene recitato nelle vostre case dei versetti di Allah e al-Hikma (ovvero la Sunnah del Profeta)." [Al-Ahzab, 34]

E' stato riportato che 'Aisha (radiAllahu 'anha) ha detto: Ho detto: "O Messaggero di Allah, le donne devono fare qualche tipo di jihad?" Egli disse: "Sì, loro devono fare un tipo di jihad in cui non vi è alcun combattimento: Hajj e 'Umrah." [riportato da Ahmad 6/68; Ibn Majah 2/968]

E' stato anche riportato che lei ha detto: "O Messaggero di Allah, vediamo che il jihad è la migliore delle azioni. Non possiamo partecipare al jihad?" Egli disse: "Ma il migliore jihad è un Hajj accettato." [riportato da Ahmad 6/67; al-Bukhari 2/141]

[The Permanent Committe for Islamic Research and Fatawa - Fatawa al-Lajnah al-Da'imah, 12/34]

sabato 4 aprile 2009

dissociarsi da questo mondo


بسم الله الرحمن الرحيم

Da Abu Umama Iyas ibn Tha'laba che ha detto: Un giorno i Compagni del Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) menzionarono questo mondo in sua presenza, quindi il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse:

"Voi non ascoltate, voi non ascoltate! Indossare vecchi vestiti è parte del Iman, indossare vecchi vestiti è parte del Iman!"

Riportato da Abu Dawud (traduzione inglese 3/1158/n°4149) e la sua catena di narrazione è hasan.

note:

Zuhd (la sobrietà) è avere poco riguardo per questo mondo, manifestare la propria povertà e bisogno dinnanzi ad Allah, trattare gentilmente e dolcemente i servi di Allah, evitare di spendere eccessivamente per l'abbigliamento, cibo e bevande, ed evitare la fama.

Zuhd non è il rifiuto dei favori di Allah, l'Unico libero e lontano da tutti i difetti, concessi su alcuni dei Suoi servi, piuttosto è come Shaykhul-Islam Ibn Taymiyyah (rahimahullah) ha detto: "Tenersi lontani da ciò che non porta beneficio, sia perchè non contiene alcun beneficio e sia perchè qualcos'altro oltre questo è più benefico; così che facendo la prima cosa, mancherebbe il maggiore beneficio o perchè esso produrrà qualcosa il cui danno crescerà per superare il suo beneficio. Ma per quanto riguarda le cose che sono prettamente benefiche o in modo predominante, allora evitarle è stupidità." [Majmu'ul Fatawa (10/615)]

[Shaykh Ali Hasan al-Halabi - da "Quaranta Ahadith sulla personalità Islamica"]

il Credente non è attaccato a questo mondo


بسم الله الرحمن الرحيم

Da Sahl ibn Aa'd (radiAllahu 'anhu) che ha detto che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"Jibril è venuto da me e mi ha detto: O Muhammad! Vivi come vuoi, poichè certamente dovrai morire; ama chi vuoi, poichè certamente dovrai lasciarlo; agisci come vuoi, poichè certamente ti sarà data la dovuta ricompensa per questo; sappi che l'eminenza del credente è il suo stare in preghiera durante la notte e il suo onore è avere a sufficienza senza dipendere dalla gente."

Riportato da al-Hakim (4/324) e altri.

note:

La persona che vive attaccata a questo mondo è povera per quanto riguarda la sua religione e il suo intelletto; egli non si rende conto che questo mondo, per colui che non ha religione, è la strada verso il degrado, il sentiero verso la corruzione e la chiave verso cattive e disoneste azioni.

Mentre il Musulmano che è sincero verso il suo Signore e verso la propria anima e verso i suoi fratelli, dovrebbe essere un ottimo esempio per coloro che hanno sete di questo mondo e di pochi dirham e dinar.
Egli dovrebbe essere una lezione per loro che non vi è alcun bene in ciò, e che il bene si trova soltanto nel prendere questo mondo come un mezzo per aumentare il proprio grado rispetto alla religione e per cercare di purificare il proprio cuore.

[Shaykh Ali Hasan al-Halabi - da "Quaranta Ahadith sulla personalità Islamica"]

tutte le azioni sono per Allah


بسم الله الرحمن الرحيم

Da Abu Hurayra (radiAllahu 'anhu) che ha detto che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"Chiunque ama per Allah e odia per Allah, dà per Allah e trattiene per Allah, allora egli ha completato l'Iman."

Riportato da Abu Dawud (traduzione inglese vol. 3/pag. 1312/n° 3664) e altri, con catena di narrazione hasan.

note:

Quindi questo hadith mostra chiaramente il modo in cui il credente conduce tutti i suoi affari e si comporta in tutti i suoi rapporti, ognuno di essi è per Allah ed egli non dà alcuna parte di essi ad altri che a Lui, l'Unico libero e lontano da qualsiasi imperfezione. In tutti i suoi affari egli prende le distanze dal cercare il proprio guadagno e divertimento personale.
Nel suo amare e odiare, dare e trattenere, egli cerca soltanto il compiacimento di Allah e il Suo Paradiso. Egli non ambisce alle posizioni terrene, alla ricchezza o alla reputazione!

[Shaykh Ali Hasan al-Halabi - da "Quaranta Ahadith sulla personalità Islamica"]

seguire e applicare la Guida Divina


بسم الله الرحمن الرحيم

Da Umm-ud Darda (radiAllahu 'anha) che ha detto: ho detto ad Abu Darda (radiAllahu 'anhu): "Non cerchi le cose per intrattenere i tuoi ospiti, così come gli altri cercano le cose per intrattenere i loro ospiti?" Così egli ha risposto: "Ho sentito il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) dire:

"Dinnanzi a voi vi è una ripida montagna che non verrà sormontata da coloro che sono sovraccarichi."

Quindi io desidero alleggerire il mio carico per quella salita!"

Riportato da al-Hakim (4/574), al-Baihaqi in Shu'abul Iman e altri e la sua catena di narrazione è sahih.

note:

Così il Musulmano segue ed applica la guida divina in tutti i suoi affari. Per lui questo mondo è soltanto un passaggio verso l'altra vita ed egli non ha alcun attaccamento ad essa, tranne per ciò che è essenziale per soddisfare i suoi bisogni e proteggere se stesso.

Ma per quanto riguarda questo mondo che distoglie la maggior parte della sua attenzione mentre l'obiettivo che egli cerca è dopo, pensando che ciò che sta facendo sia buono, allora questo non è dal carattere o dalle caratteristiche del Musulmano.
Perciò com'è strano il caso della gente che spreca la maggior parte della propria vita e trascorre la propria giovinezza sommergendosi nelle azioni terrene, pensando che stia facendo il bene. Questo in verità è qualcosa da Satana, resa seducente da lui.

[Shaykh Ali Hasan al-Halabi - da "Quaranta Ahadith sulla personalità Islamica"]

giovedì 2 aprile 2009

il Ricordo di Allah


بسم الله الرحمن الرحيم

Da Nu'man ibn Bashir (radiAllahu 'anhu) che ha detto che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto:

"La supplica (ad-Du'à) è culto, il vostro Signore il Potente e il Maestoso ha detto: Chiedete a Me, risponderò alla vostra invocazione [sura Al-Ghafir, 60]."

Sahih, riportato da Ahmad (4/267, 271, 276) e altri.

note:

La supplica è la cima del ricordo di Allah. In verità egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) ha detto: "...e vi ho ordinato di nominare molto Allah, e simile a quello è un uomo inseguito dal nemico che si sta affrettando dietro di lui, fino a che egli arriva a proteggere la fortezza e quindi egli protegge se stesso in essa. Allo stesso modo è il servo, poichè egli non protegge se stesso da Satana tranne che attraverso il ricordo di Allah, il Potente e il Maestoso." [hadith n°40 in "Quaranta ahadith sulla Chiamata all'Islam e il Chiamante"]

Quindi un Musulmano che ricorda il suo Signore, l'Unico libero e lontano da tutti i difetti, si pone in una posizione di salvezza e protezione che Satana non è in grado di superare. Perciò questo lo previene da molti peccati e da numerosi tratti negativi della lingua, degli arti e del cuore.

[Shaykh Ali Hasan al-Halabi - da "Quaranta Ahadith sulla personalità Islamica"]